Messaggi di Garden

    Ci sgomenta il Monaco sulla spiaggia di Friedrich, solo dinnanzi all'immensità del mare a contemplare l'infinito, sembra perso nel suo monologo interiore ma al tempo stesso percepisce con la sua anima i fremiti dell’Universo.

    Mi fermo con i cuoricini a dove sono rimasta, per non andare a crearne una sequela. Commenterò solo questo: ha davvero dei bei colori. Sarà che tendo ad avere una predilezione per gli azzurri o i verde acqua, ma così, sul cupo e profondo, dà un senso di solenne eleganza.

    Perchè c'è tutto: una bellissima signora che mi assomiglia, il mare in lontananza e un'atmosfera fiabesca!

    Con il rosso vinaccia ha quasi dei toni complementari all'altro quadro, ed è bellissima, concordo. Sia per come è dipinto il volto in maniera delicata, sia per il tocco stilizzato e l'armonia dei colori o per il ventaglio, che ricorda quasi l'ala stesa di un cigno.

    La cornice mi richiama tra la miniatura medievale e il tappeto persiano. Ha un'eleganza fiabesca, già. Bellissimo. :orange_heart:

    :/... Offendere in apollineo è un po' difficile, direi. Al massimo ci può infervorare con altezzosità idealistica o "cavaglierismo" (credo :D).

    Per darne un esempio, la forma liguistica..."Marrano: assaggerai il fil di spada!".


    Questo tipo di linguaggio, a mia opinione era eventualmente praticato da una classe più nobile, in quanto essa praticava anche la galanteria, che era adattata per venir apprezzata dai gusti puritani femminili.

    A riprova di questa teoria: quando è che in Inghilterra il puritanesimo ha preso piede? Quando è salita al potere, appunto, una donna: Queen Elizabeth.


    Ora il potere non è totalmente in mano femminile, ma comunque c'è stata una riacquisizione proporzionale di potere da parte delle donne tramite il femminismo.


    Tuttavia, la mentalità puritana femminile, a mia opinione, ho spiegato da dove arriva.

     

    A mia opinione direi che il vecchio patriarcato (medioevale) abbia un'inclinazione "sessuofobica".

    [...]

    Fortemente influenzato da idee religiose di purezza legate alla castità, soprattutto riguardanti la donna.

     

    Poi, ovviamente, va sempre scisso l'aspetto dionisiaco in sé da un intento svilente, veicolato tramite il medesimo.


    :/... Offendere in apollineo è un po' difficile, direi. Al massimo ci può infervorare con altezzosità idealistica o "cavaglierismo" (credo :D).

    O è quella specie di patriacalismo di ritorno che vuole che gli uomini facciano di nuovo branco per difendere le donne del territorio.

    Possibile.


    A mio avviso, di strascichi del patriarcalismo più o meno inconsci nella mentalità corrente ce ne sono un po' dappertutto, perché si apprende e si trasmette per imitazione sociale.


    Dunque, anche quando non si è personalmente scavato nelle origini storiche della nascita di un certo atteggiamento, questo magari si pratica per una sorta di automatismo acquisito.


    Ad esempio, questo è un altro strascico, a mio avviso...

    Molti si scandalizzano... Non so... Io mi domando se sono mai stati in curva.

    [...]

    Quindi questo scandalismo moderno di ritorno è un fenomeno antropologico interessante: il neo-puritanesimo.

    Questo, a mia opinione, invece è un derivato di come il patriarcalismo sia stato assorbito culturalmente, ma sul lato femminile.

    I maschi, a mia opinione, praticano la tendenza culturale sopra citata quando giudicano la donna discinta (offese), ma non sono basilarmente puritani nella qualità del linguaggio delle offese, perché a loro non era imposto di essere "puri".


    Solo i preti si scandalizzavano di fronte al "pecaminoso" dionisiaco, ovvero solo chi era più fondamentalista.


    Le donne, invece, dovevano dimostrare virtù tramite il puritanesimo (anche se non erano suore); dunque, a mio avviso, questa tendenza al puritanesimo apollineo si è radicata maggiormente nell'inconscio collettivo femminile (anche nel linguaggio).


    Conseguenza? Se le femmine salgono al potere con ancora questo strascico di mentalità intatta, il risultato, a mia opinione, è appunto un ritorno al puritanesimo.


    Come avevo già scritto...

    Parecchio tempo fa, in un thread, avevo appunto ipotizzato (anche se con altri termini) che la mentalità apollinea, entrata a far parte anche del sentito femminile "casta e virtuosa", servisse proprio per garantire ai maschi che le donne stesse si auto-limitassero, questo al fine di assicurare loro più garanzie sulla paternità.

    Poi, tutto ciò finisce, a mio avviso, per creare oltretutto un paradosso, perché, a mia opinione, con l'avvento del femminismo lo strascico culturale patriarcalista maschile è entrato in conflitto con lo strascico culturale patriarcalista femminile.


    La tendenza al puritanesimo maschile offende la donna discinta, ma le offese non sono nella loro qualità linguistica puritane, perché l'uomo non era puritano, in quanto nel patriarcalismo classico imponeva il puritanesimo solo alla donna e non a sé stesso (tranne i preti).


    La donna, invece, nel patriarcalismo classico era puritana; dunque, offese in qualità linguistica non puritana la scandalizzano.


    Grazie al fatto che, tramite il femminismo, la donna non deve più tacere (zitta e mosca), nasce lo scontro tra la vecchia mentalità giudicante maschile e la vecchia mentalità puritana femminile, che ora non tace più (il suo scandalo).


    Un bel caos, dal mio punto di vista.

    Per ovviare a ciò, un'eventuale offerta di incontri amicali, se venisse colonizzata solamente da chi ricerca partner, potrebbe essere posta come totalmente randomica, così che capiti all'incontro amicale un maschio oppure una femmina.

    Su questo punto, riflettevo.


    Oltre al fatto che sia posto come totalmente casuale, ad un incontro di tipo amicale può capitare un maschio oppure una femmina (per evitare doppi fini romantici).


    Trattandosi di incontri amicali e non relazionali, non sarebbe strettamente necessario che siano sempre costruiti come incontri esclusivi a due; potrebbero anche svolgersi a gruppi misti, così che chi sia troppo ansioso (ansia da prestazione) per un incontro a due, saprebbe di poter stemperare la sua mancanza di skill nel baccano generale.


    Purché non diventi anche un modo per non evolvere mai oltre la comfort zone.

    Dettaglio.

    Dunque da un punto di vista relativo si potrebbe definire come un modo "sano" di esprimere gli istinti territoriali.

    Lo ho definito un modo "sano" di incanalare gli istinti territoriali in quanto: non causa conflittualità essendo non in conflitto di interessi tra i due gruppi (maschi e femmine). Oltretutto, se è vero che...

    Questi "Siffredi" che con questa parità hanno trovato Disneyland -

    [...]

    Ti dico questo senza peli sulla lingua perchè è appurato che quelli che più le maltrattano, tradiscono ecc sono loro, non i maschi finiti sotto con questa parità.

    Se la rete amicale incanalasse tali istinti territoriali maschili in questa direzione, le femmine ne guadagnerebbero in protezione e i maschi in un ulteriore riequilibrio interno del livello di competizione tra maschi, in quanto, se questi soggetti, come descritto, sono anche tra i più problematici relazionalmente, sarebbero probabilmente quelli che, da questo atteggiamento protettivo, ne risulterebbero tra i più penalizzati.

    Si questo è un retaggio patriarcale.

    Sì, anche a mia opinione lo è.


    Raramente qualcosa è solo bianco oppure nero. Eventualmente si prende il "buono" e si elimina il "cattivo", ma non è una questione di parac... a mio avviso.


    Uscendo da un'ottica di polarizzazione su gruppi di correnti e controcorrenti culturali che si rifiutano tra di loro a vicenda, cosa sia buono e cosa sia cattivo, a mia opinione, è un concetto economico e relativo.


    Dalla mia ottica, mettendo da parte il discorso del "morale universale": buono è ritenuto ciò che favorisce la propria economia o, al massimo, quella del proprio gruppo; cattivo è ciò che sfavorisce la propria economia o, al massimo, quella del proprio gruppo.


    Il concetto di relativo, in questo caso, riguarda il punto di vista individuale: per una gazzella sarà "cattivo" essere mangiata dal leone, perché va a scapito della sua economia; per il leone sarà "buono" mangiare la gazzella, perché va a favore della sua economia.


    Dunque, due gruppi distinti possono entrare in conflitto di interessi tra di loro su cosa ritengano buono e cosa cattivo nella loro ottica individuale. Di conseguenza, possono polarizzarsi l'uno contro l'altro. Tuttavia, se ci sono elementi omogeneizzanti, possono far combaciare i loro interessi.


    In questo caso, l'istinto territoriale maschile non entra in conflitto di interessi con il gruppo femminile; anzi, tale istinto combacia negli interessi.


    Dunque, da un punto di vista relativo, si potrebbe definire come un modo "sano" di esprimere gli istinti territoriali.