Messaggi di anonimotriste

    Sto cercando di staccarmi da lei lentamente, ma non è facile.

    Un distacco totale sarebbe troppo traumatico.


    P.S. Hai voglia di raccontare la tua esperienza?

    Ci sono papiri su questo forum, sintetizzo dicendo che frequento una donna che frequentava un altra persona già prima di me, persona che sa della mia esistenza ma che nonostante il mio arrivo è riuscito a mantenere saldo il suo ruolo di "partner primario".

    Non esiste modo di allontanarsi lentamente, o rompi in modo netto o non lo farai mai, e finirai al limite a farti lasciare da lei che non sopporterà più le tue lamentele.

    Cercati un altra con cui occupare il tempo quando lei è con il suo partner ufficiale, è l'unica cosa.

    Nel mio personale, questa situazione mi ha portato ad avere una vita assurda, in cui passo le feste e i weekend con mia ex moglie, e vedo lei in settimana.

    Ad agosto faccio una settimana di vacanza con lei, e la settimana successiva quando lei è con lui faccio un altra settimana di vacanza con mia ex moglie (con cui il rapporto è di famiglia non di coppia, nessuna intimità per capirci).
    Lo stesso avviene per tutte le feste comandate in cui lei sta con lui anche per routine, affetto e sensi di colpa, stesso motivo per cui io le faccio con mia ex.

    Il tuo rischio è di restare appeso a una storia in cui lei si fa la tua vita e tu bruci la tua a raccogliere le briciole che può darti, mentre qualcun'altro si gusta tutta a torta.

    Scusa se faccio una domanda che magari può apparire inopportuna:
    Sei un uomo o una donna?
    Lo chiedo perchè non c'è nulla di male in entrambi i casi, ma se sei una donna e la tua paura è legata al, purtroppo diffuso, pregiudizio verso l'omosessualità è un conto, se invece sei un uomo è più complicato capire il perchè.

    Io da ragazzino ero estremamente timido e insicuro, e mi vergognavo a farmi vedere dai familiari con una ragazza non perchè non volessero, ma proprio per un discorso di riservatezza. Credo che i miei invece non volessero altro che vedermi felice con una brava ragazza.
    Con gli amici invece era diverso, avevo paura del loro giudizio verso la eventuale partner, che lei non fosse all'altezza delle aspettative (ma poi perchè sarebbe dovuta essere una top model se io ero una persona normalissima), o perchè magari mi avrebbero fatto fare una brutta figura.

    Tornando a te, io semplicemente mi farei la mia vita senza per forza dover rendere conto ad amici e familiari di cosa fai.
    Hai più di 30 anni, un età in cui puoi tranquillamente avvisare che mancherai qualche giorno senza dover dare spiegazioni.

    Non capisco la frase iniziale:
    "Paura di essere visto in pubblico, in compagnia di una donna, da persone conosciute che possano, poi, diffondere la notizia."
    Cosa ci sarebbe di male in questa notizia?

    Praticamente fin dall'adolescenza, periodicamente, mi viene una sorta di fobia del sonno.

    Sicuramente legata alla mania del controllo (sono stato fobico dell'aereo per tanti anni, per quel motivo) e alla paura della morte, mi capita che come mi sto addormentando è come se mi venisse il terrore di morire nel sonno senza accorgermente (cosa di cui ho il terrore da sempre).

    Ci sono periodi in cui questa cosa non avviene mai, periodi in cui ogni notte mi viene questa sorta di angoscia di non svegliarmi.
    La paura è minore o sparisce se non sono da solo a letto, ed è una cosa veramente fastidiosa in quanto rovina quello che dovrebbe essere un bellissimo momento.

    Mi chiedevo se qualcun'altro ha questo bizzarro problema, e nel caso come lo ha affrontato.

    P.S. ci sono periodi della vita in cui sono "credente" (a modo mio), altri in cui sono totalmente ateo e altri agnostico (che credo sia la giusta definizione).
    Ovvio che questa fobia è più presente e invalidante quando sono ateo o agnostico, e il concetto di morte diventa "nulla eterno".

    Quando si frequenta qualcuno che non è totalmente libero, la gelosia è qualcosa che non deve esistere.
    E se arriva, è il momento di troncare.
    Non ho letto le risposte, ma scommetto che tu sei single.

    E, per esperienza personale, ti suggerisco di rompere prima che diventi una ossessione.

    Chapeau anonimotriste!

    Riconoscere le proprie capacità è (abbastanza) facile per tutti, riconoscere limiti è molto meno facile (ma assai più importante).


    A livello pratico: per quanto riguarda i vecchi debiti hai valutato se hai accesso alle procedure di sovraindebitamento?

    A livello pratico se avessi i soldi che mi hanno chiesto per accedere alla procedura... non mi sarei indebitato.
    L'Italia è un posto fantastico!
    In 3 anni ho sentito solo sciacalli, che (per fortuna forse) non posso permettermi.

    Era il 2021 quando scrivevo questo post.
    Sono passati ormai quasi 4 anni, e come sarà andata alla fine la mia attività?

    Ho un brillante futuro alle spalle.

    Oggi sono 3 anni che faccio il dipendente.
    Dal tunnel non ne sono uscito, i mesi successivi a questo post furono deleteri, e finii per perdere il controllo e cadere dal filo su cui camminavo.
    Ho "negoziato" le ferite fatte come "imprenditore", trasformando i miei fallimenti in un curriculum di tutto rispetto, o in una "laurea" specialistica.

    Stipendio che, se mi avessero offerto 20 anni fa, mi avrebbe fatto evitare la montagna di debiti che mi porterò nella tomba, e lavorare senza indebitarsi è una sensazione quasi nuova.

    Ma l'ego... eh, quello ne risente.
    Attività andata male, chiusa.
    Debiti rimasti qua e là che provo a tamponare come posso.

    E l'ego, quello che cerca di sparare ogni cosa sui social come a voler dimostrare di essere un vincente, deve accontentarsi dei fatti e mettere da parte l'apparenza.

    La mia parola non è più l'ultima quando si parla di lavoro, e la mia opinione spesso non è nemmeno gradita.

    Ma devo dire, in fondo non è così male come pensavo.
    E a malincuore, devo ammettere a me stesso che forse, forse, la stoffa dell'imprenditore non la avevo più, anzi, non la avevo mai avuta.
    Mi mancava il fiuto giusto, ma soprattutto il tempismo. E le belle idee finivano per disperdersi nel tempo che non bastava mai.

    E oggi non c'è nessuno che mi chiede il permesso per fare qualcosa,
    E oggi non si alza più nessuno quando entro da qualche parte,
    E oggi quella illusione che un giorno avrei fatto successo è ormai sbiadita, spenta, messa da parte.

    Ma nella mia immaturità, stupidità e superficialità, quello che mi manca di più è dover tenere un basso profilo.
    Rispondere solo alle domande, e dire sempre solo l'essenziale.

    E se un tempo amavo stare sul palco, sotto la luce dei riflettori, ora devo farmi piacere l'ultima fila, quella dove al massimo arriva un filo di luce.

    E forse, quella smania di stare sul palco, di stare sotto la luce dei riflettori a tutti i costi, è ciò che mi ha costretto a scenderne da quel palco.

    Buonasera a tutti.

    Esattamente 4 anni fa scrissi il mio primo post su questo forum.

    È incredibile come situazioni che normalmente sembrano dover durare qualche mese si trascinino poi per anni.


    A rileggermi oggi, però, mi chiedo come mai, senza tutto ciò che è successo in questi 4 anni, fossi così preso.


    Solitamente il tempo appiattisce tutto, spegne la passione.

    Invece sono qui, dopo 4 anni, sulle montagne russe.

    E a guardare allora, quando tanto mi agitavo, mi rendo conto che ero sul bruco mela dei bambini, e che dovevano ancora arrivare quelle per i grandi.


    È sano? No, non credo che lo sia.


    Ma fa sentire incredibilmente vivi (che non è felici).