Paura di morire da solo

  • Chi di voi, come me, ha questa paura?
    Ne ho parlato tanto anche in terapia ma sembra non capire il mio disagio.

    Come risposte ricevo sempre "Tutti possono morire soli": ma come fanno a paragonare la mia vita con la loro?
    Io non mi sposerò mai, non avrò mai dei figli, immagino di passare i futuri Natali e Pasque senza il calore della famiglia.

    Per me morire solo vuol dire vivere un'intera vita in solitudine, teoricamente potrei morire ed essere trovato in fase di decomposizione dai vigili del fuoco.

  • Carissimo, il tuo è un problema sempre più diffuso e ormai strutturale delle società del cosiddetto Occidente. Io suggerisco di darsi da fare nei contesti sociali, volontariato, associazioni culturali, sportive, centri sociali... insomma crearsi una rete di amicizia. Tu dirai non sono famiglia... beh, credo che nel molto prossimo futuro dovremo immaginare nuove forme di convivenza e solidarietà basate su relazioni di altro tipo, posto che la cosiddetta "famiglia tradizionale" nelle nostre società è in caduta libera e non vedo segnali di inversione di tendenza... non sei solo nella tua solitudine. Pensa che in alcuni paesi hanno istituito il Ministero della solitudine o cose simili.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Io penso spessissimo al fatto che morirò sola.

    Sono vicina ai 50 anni d'età, i miei sono anziani, gli amici non ci saranno in futuro ed io non ho una famiglia mia.


    Non ho nemmeno un cane.


    Per me il fatto che morirò sola non è mai stata una paura ma una certezza :/

    Gli psicologi minimizzano su ciò che non sanno affrontare, anche la mia fa così.

  • Anche tu hai paura di essere trovata morta da vigili del fuoco? Qualche settimana fa avevo sentito una storia simile, ossia di un'anziana morta e i vigili del fuoco lo hanno scoperto dopo dieci anni.

  • Anche tu hai paura di essere trovata morta da vigili del fuoco? Qualche settimana fa avevo sentito una storia simile, ossia di un'anziana morta e i vigili del fuoco lo hanno scoperto dopo dieci anni.

    Sì, succede spesso.

    Dove abito io è successo almeno a 3 o 4 persone (che io ricordi).


    Diciamo che arrivare in vecchiaia ad avere un buon giro di conoscenze e amicizie fa bene all'anima, ma comunque si vive a casa da soli e quindi...

    Importante è come stiamo vivendo ora, è su questo che possiamo ancora agire.

  • Chi di voi, come me, ha questa paura?
    Ne ho parlato tanto anche in terapia ma sembra non capire il mio disagio.

    Come risposte ricevo sempre "Tutti possono morire soli": ma come fanno a paragonare la mia vita con la loro?
    Io non mi sposerò mai, non avrò mai dei figli, immagino di passare i futuri Natali e Pasque senza il calore della famiglia.

    Per me morire solo vuol dire vivere un'intera vita in solitudine, teoricamente potrei morire ed essere trovato in fase di decomposizione dai vigili del fuoco.

    Quanti anni hai? Io non ho paura di morire solo, ma dopo i 30 ho cominciato a soffrire la solitudine, e adesso provo quella desolazione dentro...

  • Ho più di trent'anni. Io invece ho proprio paura di morire (nel senso di invecchiare) solo.

    Il punto focale è la paura non la pratica della solitudine. Per gli antichi era anzi un modo ascetico di staccarsi dal mondo e raggiungere una piu alta spiritualità.

    Quello di cui soffri, soffriamo, sono le "paure". Non la solitudine che nient'altro che un focus della paura. Sulla paura devi lavorare. La solitudine si supera abbastanza facilmente volendo. La paura della paura, no invece.

  • Il punto focale è la paura non la pratica della solitudine. Per gli antichi era anzi un modo ascetico di staccarsi dal mondo e raggiungere una piu alta spiritualità.

    Quello di cui soffri, soffriamo, sono le "paure". Non la solitudine che nient'altro che un focus della paura. Sulla paura devi lavorare. La solitudine si supera abbastanza facilmente volendo. La paura della paura, no invece.

    Conoscendo un po’ Antartico dagli altri thread che ha aperto io direi che il suo problema non è accettare una vita ascetica. É giovane, deve aprirsi al mondo, non rimuginare su come morirà tra 60 anni.

    Antartico buttati nella vita, fai cose, provaci con le ragazze. Soprattutto mettiti in discussione. Non stare lì richiuso in pensieri cupi su un futuro che manco conosci.

  • Sarò sincero e brutale: se le relazioni non si sviluppano nell'età adolescenza o nella fascia 20-25 poi è veramente dura.


    La solitudine è non saper chi chiamare se buchi la gomma della macchina all'una di notte.


    Poi nel farsi compagnia ci sono svariate modalità, uno può anche chiamare un collega di lavoro o di palestra per un caffè, ma rimane sempre il fatto che difficilmente lo stesso ti verrà a prendere se hai forato.

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