I bulli sono per lo più tipi problematici a vocazione attiva (offensiva) ergo soggetti tendenti all'antisociale ed alla frustrazione facile, non a caso danno il peggio di loro quando sono frustrati, e dove sono frustrati? A scuola, a lavoro (se sono dipendenti) e nelle carceri.
Cosa spinge i bulli a prendere in giro?
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Secondo me la maggior parte dei bulli ha un carattere profondamente insicuro, quindi sceglie una vittima sulla quale riversare le proprie frustrazioni.
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Ebbene dello scaglione B quelli che più faranno i bulli con lo scaglione C saranno quelli che più hanno subito dal vecchio scaglione A.
NON è una teoria: è così e l'ho visto coi miei occhi.
Useranno orgogliosamente la scusante che "è giusto così: io ho subìto e quindi adesso subiscono loro", ma la realtà è che i bulli riversano sugli altri le batoste che hanno preso loro in passato (dalla vita).
Andrea70, pur non avendo fatto il militare, è una cosa che faccio fatica ad accettare, ancor di più al di fuori dell'ambiente della caserma.
La logica del "Io ho subito e quindi adesso subiscono loro" se è già poco accettabile in caserma, ma ha una sua logica: in fin dei conti, si subisce sempre all'interno dello stesso luogo.
Il bullismo al di fuori dello stesso luogo è meno sensato. Per esempio: non è che se le cose vanno male a scuola io devo prendermela con i compagni di oratorio (puoi sostituire i luoghi come meglio credi).
Alla fine, credo che la radice del problema sia proprio quella di non riuscire a sfogare la propria frustrazione in altro modo/altrove, se non con la violenza. In caserma ci può anche stare (licenze a parte, per lungo tempo sei confinato lì dentro). Al di fuori della caserma, ci sono molti modi per potersi sfogare. Penso allo sport (soprattutto le arti marziali e gli sport da combattimento in generale).
A questo punto, mi vien da pensare che i bulli non vogliano incanalare la loro violenza in modo costruttivo, ma semplicemente sfogarla.
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Io la definirei un eccesso di esuberanza cattiva, il tutto generato da uno stato di insoddisfazione e forse anche da un'insicurezza di sé stessi, o comunque dal non stare bene con sé stessi. Mostrarsi cattivi, pur di mostrarsi, perché è solo così che sanno mostrarsi.
Dentro c'è questa insoddisfazione, ma, complice l'orgoglio, non la vogliono mostrare, non si vogliono mostrare fragili, quindi si mostrano "grandi" (per loro) facendo questi atti, in qualche modo dando loro soddisfazione.
Il bullismo c'è sempre stato, anche ai miei tempi. Ho frequentato una scuola superiore con un 90% di femmine e ne ho viste veramente di ogni genere fra le ragazze, sia a scuola che sull'autobus. Quelle "prese di mira" erano spesso le secchione, quindi prese in giro per il troppo studiare, oppure quelle che non seguivano la moda, quindi prese in giro per l'abbigliamento, o quelle che non si curavano nell'aspetto, quindi trucco e capelli.
Ricordo che in prima, io e le mie amiche/compagne di classe, che siamo arrivate dal paesello fuori, siamo state derise per questo. Durante la ricreazione c'era un gruppo di quarta che ci prese di mira. Noi le ignoravamo: erano solo risate e paroline senza senso, fino a quando un giorno una di queste fece lo sgambetto a una mia amica mentre passavamo, la fece cadere e... immaginate cosa è successo dopo.
7 in condotta nel primo quadrimestre per tutte e non vi dico i genitori a casa!!
E nulla, ai tempi correvo a livello agonistico e facevo gare anche per la scuola fino a livello regionale e misero me e una di queste ragazze di quarta, bulle, a fare allenamento assieme. In poco tempo siamo diventate un po' amiche, lei ha iniziato a smussare questa sua arroganza mista a cattiveria quando ha iniziato a ottenere risultati nello sport, e li ha ottenuti iniziando a lavorare sodo... e si è calmata.
Ecco perché all'inizio parlavo di insoddisfazione personale. Ci vuole sempre uno scopo nella vita, da ragazzi poi ancora di più.
Poi ci siamo perse.
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Io la definirei un eccesso di esuberanza cattiva, il tutto generato da uno stato di insoddisfazione e forse anche da un'insicurezza di sé stessi, o comunque dal non stare bene con sé stessi. Mostrarsi cattivi, pur di mostrarsi, perché è solo così che sanno mostrarsi.
Dentro c'è questa insoddisfazione, ma, complice l'orgoglio, non la vogliono mostrare, non si vogliono mostrare fragili, quindi si mostrano "grandi" (per loro) facendo questi atti, in qualche modo dando loro soddisfazione.
Il bullismo c'è sempre stato, anche ai miei tempi. Ho frequentato una scuola superiore con un 90% di femmine e ne ho viste veramente di ogni genere fra le ragazze, sia a scuola che sull'autobus. Quelle "prese di mira" erano spesso le secchione, quindi prese in giro per il troppo studiare, oppure quelle che non seguivano la moda, quindi prese in giro per l'abbigliamento, o quelle che non si curavano nell'aspetto, quindi trucco e capelli.
Ricordo che in prima, io e le mie amiche/compagne di classe, che siamo arrivate dal paesello fuori, siamo state derise per questo. Durante la ricreazione c'era un gruppo di quarta che ci prese di mira. Noi le ignoravamo: erano solo risate e paroline senza senso, fino a quando un giorno una di queste fece lo sgambetto a una mia amica mentre passavamo, la fece cadere e... immaginate cosa è successo dopo.
7 in condotta nel primo quadrimestre per tutte e non vi dico i genitori a casa!!
E nulla, ai tempi correvo a livello agonistico e facevo gare anche per la scuola fino a livello regionale e misero me e una di queste ragazze di quarta, bulle, a fare allenamento assieme. In poco tempo siamo diventate un po' amiche, lei ha iniziato a smussare questa sua arroganza mista a cattiveria quando ha iniziato a ottenere risultati nello sport, e li ha ottenuti iniziando a lavorare sodo... e si è calmata.
Ecco perché all'inizio parlavo di insoddisfazione personale. Ci vuole sempre uno scopo nella vita, da ragazzi poi ancora di più.
Poi ci siamo perse.
Anche io facevo le gare. Ai tempi, nel 2016, c'è stato un periodo in cui venivo preso in giro da un mio compagno di squadra.
Non capisco perché si comportasse così solo con me, mentre con gli altri no.
Mi diceva cose tipo: "Tu non mi batterai mai", "Pensa a correre che alle ragazze ci penso io".
Una volta, il mio coach decise di organizzare una partita a beach volley con alcuni compagni di atletica. L'allenatore mi faceva i complimenti e diceva che ero bravo. Questo ragazzo si era intromesso e aveva detto, davanti a tutti: "A pallavolo è bravo. In atletica fa c*gare".
Questo mio compagno di squadra che mi prendeva in giro si prendeva tutti i meriti. Nel 2023 ci siamo allenati insieme ad alcuni attori (non molto famosi) che dovevano interpretare dei personaggi secondari in una serie tv.
Uno di questi attori era stato affiancato a questo mio compagno di squadra perché doveva interpretare una persona affetta dalla sua stessa disabilità, e tutti i meriti se li è presi questo mio compagno.
Quell'attore gli aveva dedicato un post su Instagram, è stato nominato a una conferenza stampa e il mio compagno di atletica era finito sui giornali. Anche io ero presente agli allenamenti con questi attori, ma non avevo ottenuto nulla.
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Mi diceva cose tipo: "Tu non mi batterai mai", "Pensa a correre che alle ragazze ci penso io".
Questo ragazzo si era intromesso e aveva detto, davanti a tutti: "A pallavolo è bravo. In atletica fa c*gare".
Vedi, è solo un modo per ricevere 15 secondi di attenzione, quando le attenzioni erano rivolte a te.
Poi, magari vedono che tu ci rimani male e un po' te la prendi ed allora continuano.
Prova un atteggiamento diverso, ovvero quando si intromettono in questo modo, oppure ti dicono delle cose brutte, tu ridi, fai un sorriso, dimostrati come se non ti importasse quello che dicono.
Ci vorrà un po' di tempo, ma vedrai che cambieranno atteggiamento nei tuoi confronti.
Facevi le gare in pista o lunghe distanze?
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Vedi, è solo un modo per ricevere 15 secondi di attenzione, quando le attenzioni erano rivolte a te.
Poi, magari vedono che tu ci rimani male e un po' te la prendi ed allora continuano.
Prova un atteggiamento diverso, ovvero quando si intromettono in questo modo, oppure ti dicono delle cose brutte, tu ridi, fai un sorriso, dimostrati come se non ti importasse quello che dicono.
Ci vorrà un po' di tempo, ma vedrai che cambieranno atteggiamento nei tuoi confronti.
Facevi le gare in pista o lunghe distanze?
Io facevo velocità: 60, 80, 100 metri, e anche i 200.
Adesso faccio parte di un gruppo sportivo, ma non facciamo gare. Ci alleniamo e stiamo in compagnia.
Anche tu facevi velocità?
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Il bullismo al di fuori dello stesso luogo è meno sensato. Per esempio: non è che se le cose vanno male a scuola io devo prendermela con i compagni di oratorio (puoi sostituire i luoghi come meglio credi).
La questione del militare è un esempio.
Nella vita, i bulli NON hanno subìto in precedenza da altri bulli. Ovvio.
Hanno subìto DALLA VITA: insegnanti che li hanno derisi davanti a tutta la classe quando facevano scena muta alle interrogazioni, parenti che li sfottevano per il brutto voto (solitamente i bulli sono anche molto ignoranti, guarda caso), fino a cosa più sottili come, per esempio, genitori poco presenti quando erano piccoli, ecc ecc.
Addirittura ho letto dei testi di psicologia dove pare che il carattere si formi nei primi 3 anni di vita e quindi spesso abbiamo delle insicurezze di cui non ci ricordiamo nemmeno il perché.
Ho letto addirittura che ha molta influenza il tempo che passa da quando il bambino inizia a piangere a quando la mamma interviene: se il bambino si sente abbandonato, sarà un adulto con più insicurezze.
CAPISCI QUINDI che si tratta di problemi SUBCONSCI, spesso.
Tant'è vero che, pure a militare, NON tutti quelli che avevano subìto da novellini, poi facevano subire ai nuovi arrivati. Cioè: molto dipendeva dal carattere personale.
ANdrea
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Io facevo velocità: 60, 80, 100 metri, e anche i 200.
Adesso faccio parte di un gruppo sportivo, ma non facciamo gare. Ci alleniamo e stiamo in compagnia.
Anche tu facevi velocità?
Ai tempi della scuola facevo anche gare su pista di velocita, ma più che altro facevo lunghe distanze fino alla mezza maratona.
Ora corro a titolo personale.
Bravo, fa benissimo lo sport!!!
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Ai tempi della scuola facevo anche gare su pista di velocita, ma più che altro facevo lunghe distanze fino alla mezza maratona.
Ora corro a titolo personale.
Bravo, fa benissimo lo sport!!!
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