Non è mentalità aperta o chiusa, è amore. Anche noi parliamo tanto e questo ci ha sempre tenuto uniti. Il dialogo in una coppia è fondamentale.

Tradimento della donna... ma anche dell'uomo
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Dopo molti anni di relazione, quando subentra la noia, una sbandata mi sembra più comprensibile
Purtroppo no, per me no, sempre per le questioni di rispetto per l'amore e per la persona che ho già menzionato.
Se nella nostra mente iniziamo una relazione con questo presupposto, ovvero che se arriva la noia posso "sfogarmi" con un tradimento, e allora il pensiero di base del concetto di coppia per me è già sballato sul nascere.
I tradimenti ci sono sia per relazioni lunghe che meno lunghe, ne sento veramente di ogni genere.
Ogni volta rimango sempre stupita quando mi giunge notizia, ma vedo che anche qua il giustificativo viene spesso trovato, quindi dovrei smettere di stupirmi.
Io non sono mai stata tradita (a quanto so) ma ho subito un diverso tipo di tradimento della fiducia: ho sempre pensato che le corna mi avrebbero ferito di meno, perché le avrei trovate più comprensibili.
Questo l'ho compreso e sono d'accordo con te, ma è un altro discorso.
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Non è mentalità aperta o chiusa, è amore. Anche noi parliamo tanto e questo ci ha sempre tenuto uniti. Il dialogo in una coppia è fondamentale.
Sul fatto che sia amore sempre e comunque non ci scommetterei.
Ci sono persone che hanno un alta morale e non tradiscono solo per questa ragione e non perché amano l'altra persona.
Nei tradimenti ci sono anche altre variabili in gioco...
Una coppia può anche non tradirsi ma poi sta tutto il giorno a litigare... questo è amore?
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Sul fatto che sia amore sempre e comunque non ci scommetterei.
Ci sono persone che hanno un alta morale e non tradiscono solo per questa ragione e non perché amano l'altra persona.
Nei tradimenti ci sono anche altre variabili in gioco...
Una coppia può anche non tradirsi ma poi sta tutto il giorno a litigare... questo è amore?
Non è il nostro caso, ho detto più volte che abbiamo la libertà assoluta di interrompere la relazione in qualunque momento, e poi di unirsi carnalmente o mentalmente con chi ci pare. Abbiamo figli grandi e siamo tutti e due economicamente indipendenti, quindi non c'è nemmeno la scusa del legame economico.
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Se nella nostra mente iniziamo una relazione con questo presupposto, ovvero che se arriva la noia posso "sfogarmi" con un tradimento,
Io non penso (o almeno spero) che uno parta da questo presupposto; penso che un conto sono i primi 1 o 2 anni, nei quali ti sembra che non ci sia essere più meraviglioso del tuo partner, per cui è facile non provare attrazione per altri; un conto diverso è quando ti sei perfettamente accorta di tutti i difetti e i limiti del tuo lui, per cui è più facile che un altro susciti il tuo interesse. Poi, se c'è amore, bisognerebbe comunque non cedere a tentazione, ma è senza dubbio più difficile rispetto a quando la tentazione non c'è proprio perché si è ancora in fase di idealizzazione.
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Immagina un uomo che ama andare con le donne transessuali.
una donna che va con un altro uomo, tradimento semplice
Prendo queste due citazioni non per giudicarle, ma per fare una considerazione. Se prendiamo tutte le casistiche possibili, il tradimento non è mai semplice. Per esempio: una donna va con un altro uomo o viceversa (l'esempio di Horizon) presuppone - a mia percezione - che la coppia non abbia amici o parenti. La casistica solo loro due mi sembra più teorica che pratica.
Facciamo un esempio: vedrete che - invertendo i sessi ed i ruoli - il risultato non cambia. Tizia è sposata con Sempronio, ma lo tradisce con Caio, scapolone incallito. Supponendo che la coppia abbia figli, trascinerebbe nella questione anche i ragazzi. Caio, per quanto sia libero di fare ciò che vuole, o tace per sempre, oppure dovrà fare i conti con i commenti dei propri amici o parenti (tanti dicono che ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma giudica il prossimo, ma questo è un altro tema). Non è da escludere che ogni persona che componga il gruppo abbia un giudizio diverso.
L'unica cosa che avrà un giudizio insindacabile, finché le cose restano così, è la legge: "Violazione dell'obbligo di fedeltà", articolo 143 codice civile. Tuttavia, l'articolo regolamenta il matrimonio ("violazione dell'obbligo di fedeltà dei coniugi")...allora, come dovremmo comportarci con le coppie di fatto o con i fidanzati con storie lunghe anni?
Insomma, unire le parole semplice e tradimento non mi sembra possibile.
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Insomma, unire le parole semplice e tradimento non mi sembra possibile.
Non era questo il senso.
L'ho chiamato tradimento semplice ma in realtà la parola più corretta era tradimento classico, senza prendere in esame eventuali orientamenti e/o preferenze sessuali venuti fuori dopo.
E comunque, come ho scritto nel primo post, parlo di tradimenti fra fidanzati, accompagnati, e sposati, per me non cambia nulla, non è il foglio di carta del matrimonio a fare distinzioni.
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non so quante coppie al giorno d'oggi arriveranno a quel traguardo.
Purtroppo, credo poche...e saranno sempre meno, finché "vige" superficialità, mancanza di rispetto, un dare tanto per scontato, poco dialogo e poca disponibilità a impegnarsi per la coppia piuttosto che "svagarsi" con terze persone.
Mi guardo intorno, osservo e vedo cosa sta succedendo!!
E mi fa paura, lo confesso.
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Non ho letto tutti i post per cui mi scuso se per caso ripeto qualcosa che è già stato detto, ma io credo che ad un certo punto di una qualsiasi relazione è normale iniziare a provare interesse per altre persone perché è inevitabile che la passione finisca dopo tot anni e magari si rimane insieme per un affetto profondo che ormai si è creato, ma si sente comunque il desiderio di rivivere una nuova passione ed è una cosa che solo un nuovo incontro può regalarci secondo me.
In pratica credo che la monogamia non sia una scelta molto naturale per l'essere umano.
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In pratica credo che la monogamia non sia una scelta molto naturale per l'essere umano.
Jen, mi offri l'assist per gettare benzina sul fuoco. Secondo me, la monogamia non è una scelta naturale. Nel tempo, l'uomo si è costruito le proprie regole sociali, diverse da luogo a luogo, che tutto sono fuorché naturali. In questo senso, possiamo considerare sia la religione (che - almeno in quelle monoteiste - condanna il tradimento), sia la legge.
Secondo me, il decidere se tradire o meno dipende molto da cosa si sente più forte: il sentimento verso il coniuge? Il sentimento verso la terza persona? Le leggi della propria religione o del proprio stato? Oppure, in modo molto più animale, le proprie pulsioni?
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