A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie"

  • Il femminismo non è solo un movimento per i pari diritti femminili, ma abbraccia più cause, come quella delle minoranze, della LGBTQ, delle classi sociali meno agiate, della causa palestinese...

    Beh ormai nel suo percorso storico, come avvenuto per tutti i movimenti, non si può più parlare di un singolo movimento, esistono svariate correnti.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • non nasce per livellare ogni disuguaglianza (come potrebbe?), ma per eliminare quelle che derivavano da squilibri sistemici e privilegi a scapito delle donne.

    Ma posta così è invitabile che qualche risentimento in qualche uomo la genera, è normale eh. Mica si può pretendere che tutti ma proprio tutti esultino a ciò.

    Se qualcuno vive questa cosa come una perdita, forse è perché era abituato a pensare che il "posto fisso" nei rapporti gli spettasse di diritto.

    Equazione...

    neo-liberismo : abolizione del posto fisso = neo-femminismo : abolizione del posto fisso sentimentale


    Io non sto dicendo che il femminismo post-moderno sia una teoria economica ma sto dicendo che è figlio "culturale" del neo-liberismo post caduta del muro.

    E' lo stesso schema o mentalità di fondo: "io ti do la libertà di fare quello che vuoi da qualunque base di partenza e puoi realizzarti in base alle tue capacità".

    Questo è il non plus ultra dello schema turbo-capitalista vigente, che sta però creando disuguaglianze enormi...economiche e traslato in ambito sentimentale disuguaglianze sentimentali, dove abbiamo chi ha troppo e chi ha zero.

    Ti assicuro che le voci critiche che ascolto sul femminismo contemporaneo non provengono da improvvisati. Semplicemente, qualsiasi discorso critico -anche se collega il femminismo al turbocapitalismo- non nega in alcun modo la legittimità dei diritti tuttora acquisiti.


    Nella formulazione più estrema, si arriva a discutere di questioni filosofiche, come la mascolinizzazione del femminile, la confusione nei ruoli di genere o il disorientamento maschile nella società, la mancanza di modelli sani, ecc.

    Questa è la conferma che siamo già tutti femministi, anche chi dissente tipo me è femminista, proprio a causa del nuovo paradigma post caduta del muro che ormai ha plasmato tutti.

    Quel femminismo comunque non parla nemmeno più di parità, perché quella sarebbe scontata in quanto acquisita. Si concentra molto sulla questione identitaria, sulle differenze culturali, il tema si è spostato quindi verso l'inclusività, le varie minoranze su milioni di altre sfumature. Il centro del discorso non è nemmeno più attorno alla donna bianca eterosessuale.

    Quindi tu dici che fondamentalmente il femminismo ha raggiunto i suoi scopi di primaria importanza, mentre ora si sta un po' avvitando su se stesso?

    A mio avviso, si tratta di analisi e interpretazioni molto complesse (e anche filosofiche), dalle quali non è possibile trarre conclusioni in modo semplice o immediato.

    Esatto, qualche pensatore (di alto livello) già da tempo ha rilevato questo, tra l'altro nemmeno di formazione culturale di destra tradizionale, ma di provenienza marxista.

    Tra l'altro il nostro fran235 che non credo sia un clerico-conservatore dice spesso che i rapporti uomo/donna oggi si sono "mercificati".

    Quindi la pera non cade mai lontana dall'albero. ;)

    Il grande fraintendimento tuo e di questo genere di discorsi é pensare che trovare una compagna o anche solo una partner sessuale occasionale sia un diritto

    Non ho mai pensato che sia un diritto (sennò siamo davvero in campo economico) ma leggo la faccenda in base al fatto che è più complicato per chi è carente, oltre non ci vado.

    quindi che i due partner debbano scegliersi per affinità di carattere, sessuale, intellettuale eccetera, in sintesi per attrazione reciproca.

    Ma questo l'ho capito benissimo, per quello che dicevo su che oggi siamo nel campo del neo-liberismo sentimentale dove vige il laissez faire dove chi è più capace prende (uomini e donne insieme).

    Ma sta funzionando in generale?

    Qui nel forum è pieno di storie di cornificazioni, noie coniugali, fidanzate o fidanzati che all'improvviso si danno alla macchia, donne o uomini pentiti che vogliono riallacciare i rapporti dopo la scappatella andata a male, che è normale dopo un po' ricercare la passione in un altro perchè subentra la noia ecc ecc.

    Cioè sulla carta sembrerebbe il top, ma io continuo a vedere tanto malessere sottostante.

    In passato il matrimonio era una questione patrimoniale per le classi medio-alte, e di sopravvivenza per quelle basse. Neppure l'uomo si aspettava di dover essere innamorato o attratto dalla partner, bastava che lavorasse per aiutare nei campi (se di classe bassa) o che avesse una buona dote se di classe alta, e che facesse figli. Se ti dicevano che dovevi sposare la cugina racchia per aumentare il patrimonio della famiglia, sposavi la cugina racchia (perdonate la semplificazione).

    Effettivamente era così.

    Giuseppe, a te andrebbe bene questo sistema? Perché in queste lamentele sui "Siffredi" manca sempre l'altro lato della medaglia. A parti inverse a te andrebbe bene andare con una donna a caso, una che non ti attrae, non ti sta simpatica, ma lo devi fare solo perché bisogna accoppiarsi per forza?

    Sono sincero, mi andrebbe molto molto stretto, infatti ho forti dubbi pure sul vecchio sistema non ti credere...

    E' che non mi torna che questo attuale sia il migliore possibile, perchè lascia fuori tanti ed anche molte donne, qui nel forum ne abbiamo testimonianza.

    il femminismo non è solo un movimento per i pari diritti femminili ma abbraccia piu cause, come quella delle minoranze, della lgbtq, delle classi sociali meno agiate, della causa palestinese..

    Ok questo a conferma nel discorso che facevo con Juniz che è andato oltre.

    Non è: le donne vogliono stare su onlyfans e andare con gli alpha.

    Ambasciator non porta pena ^^ ma vi dico che in alcune echo chambers sono estremamente convinti di questa cosa.

  • Ma ora mi sta venendo un altro dubbio rileggendo e rileggendo Alba Cremisi


    Tu quando dici anche con una punta di soddisfazione che finalmente abbiamo tolto ai maschi il privilegio del "posto fisso sentimentale" sembra quasi che finalmente abbiamo fuori dalle scatole una fetta di uomini dalle relazioni sentimentali o meglio che li teniamo lontani dalle donne.

    Ma questa tipologia di uomini che teniamo lontani dalle donne credo che hai capito chi sono...

    Sono tendenzialmente i più timidi, i più introversi, insicuri, sicuramente nevrotici ansiosi depressi ecc, poi forse anche qualche sociopatico veramente pericoloso (lo si capisce dalle gigantesche red flag).

    A parte l'ultima categoria ed i depressi credi che anche timidi e nevrotici siano il male assoluto per le donne?

    Io invece credo che anche una buona fetta di timidi, introversi ed ansiosi sarebbero buoni partner, non solo i più estroversi caciaroni che abbattono facilmente il firewall della "parità".

    Per te solo gli estroversi caciaroni sono validi per le relazioni? :)

  • Ma questo l'ho capito benissimo, per quello che dicevo su che oggi siamo nel campo del neo-liberismo sentimentale dove vige il laissez faire dove chi è più capace prende (uomini e donne insieme).

    Ma non ha molto senso accostare il mercato con le relazioni. Anche perché, se portiamo l'analogia fino in fondo, così come si regola il mercato per fare in modo che non ci siano troppi squilibri nella società (questo almeno nelle socialdemocrazie), allora bisognerebbe regolare pure le relazioni.

    E si tornerebbe all'esempio dell'obbligo a sposare la cugina brutta e antipatica solo perché se no rimane sola.

    Faccio volutamente l'esempio al femminile per uscire per un attimo dalla prospettiva di chi si sente defraudato dai "Siffredi" (che poi a me pare brutto e antipatico pure lui, ma vabbè).

  • perchè lascia fuori tanti ed anche molte donne, qui nel forum ne abbiamo testimonianza.

    Ne lasciava fuori tanti anche una volta, le zitelle e gli scapoloni sono sempre esistiti, solo che non c'era internet a fare da cassa di risonanza. E, se ne lasciava di meno (ma questo dovrebbero dircelo le statistiche, non ipotizzarlo noi a sentimento) era per quel sistema di privilegi che hanno spiegato benissimo Fifilla e Alba Cremisi .

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Io invece credo che anche una buona fetta di timidi, introversi ed ansiosi sarebbero buoni partner, non solo i più estroversi caciaroni che abbattono facilmente il firewall della "parità".

    Per te solo gli estroversi caciaroni sono validi per le relazioni?

    Bianco e nero, ancora una volta :)

    Al mondo ci sono solo timidi introversi ed estroversi caciaroni? E quelli normali come me e credo molti altri qui nel forum?

    Ci vedo un bias di conferma...ma potrei sbagliarmi :)

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • allora bisognerebbe regolare pure le relazioni.

    E si tornerebbe all'esempio dell'obbligo a sposare la cugina brutta e antipatica solo perché se no rimane sola.

    Infatti ieri parlandone con Garden gli risposto che secondo me non c'è soluzione: aggiusti da una parte e sfasci da un'altra e viceversa.

    Ad ora se vuoi buttarti nel mercato delle relazioni sta a te, timido o non timido.

    dai "siffredi" (che poi a me pare brutto e antipatico pure lui, ma vabbè)

    Vabbè io lo nomino perchè mediaticamente ce lo vendono come il vincente con le donne per eccellenza...

    Poi vai a vedere credo che a livello umano sia un problematico pure lui, se non faceva il mestiere che ha fatto chissà...stava a lamentarsi come gli altri.

  • Ne lasciava fuori tanti anche una volta, le zitelle e gli scapoloni sono sempre esistiti, solo che non c'era internet a fare da cassa di risonanza.

    Vero.

    E, se ne lasciava di meno (ma questo dovrebbero dircelo le statistiche, non ipotizzarlo noi a sentimento) era per quel sistema di privilegi che hanno spiegato benissimo

    Quindi in passato è stato sbagliato "includerli" nelle relazioni sentimentali? Invece era giusto che rimanessero fuori?

    E quelli normali come me e credo molti altri qui nel forum?

    Lungi da me psicanalizzarti ma secondo me tu sei uno che ha saputo vivere, cioè non mi sembri un insicuro, per questo forse non hai avuto problematiche in tal senso.

  • Se posso dire la mia, è l'ennesima prova che i social sono il cancro sociale moderno per eccellenza.


    Al netto che buona parte di certe pratiche è sempre esistita da quando esiste la macchina fotografica, con l'avvento dei social si è moltiplicata a iperbole. Come si sono moltiplicati il palesarsi di idioti che, parafrasando Umberto Eco, tramite internet hanno potuto permettersi una FIN TROPPA libertà, anziché delle belle sediate sul groppone (come succedeva nei bar di paese. Pratica sovente estrema, ma educativa e risolutiva).


    Fino all'avvento di internet di massa, questi fenomeni erano limitati, localizzabili e spesso neutralizzati sul nascere.


    Oggi, queste minoranze di idioti (e criminali) con i social hanno potuto anche radunarsi come pecore.


    E no, a differenza di quel che dice quell'inutile e becero sciacallo nonché distributore di fake news di Saverio Tommasi, non tutti gli uomini devono sentirsi in colpa di ciò che è successo, ripetendo la solita litania del "patriarcato". Se mai, sentirsi in colpa di non aver avuto modo di far ripassare a schiaffi le facce di chi fa certe cose squallide, o sentirsi in colpa al massimo per aver magari calcato troppo la mano, ma dopo averlo ripassato ben bene.


    Ma c'è anche da aggiungere che ci sono donne "qualunque" che per X motivi tendono di loro sponte a palesarsi in "certa maniera" sui social.


    Ora, lì non si può dire che la colpa è dell'uomo o del branco. È chiaro che se è "all'insaputa", ovvero con foto fatte di nascosto e "regalate" alla mandria, la colpa è evidentemente di chi ha fatto tali foto, ma se la condivisione di un video o fotografia in "decolté" o peggio è stata già eseguita dalla ragazza/donna in questione, è già lei ad aver VOLONTARIAMENTE dato in pasto il suo corpo all'intera rete. E lì non c'è "patriarcato" che tenga.


    Le croci sono fatte sempre di due bastoni. Quale più lungo, quale più corto, ma sempre due bastoni sono.


    Quindi, punire severamente le persone in questione, ma anche riformulare il concetto di social network sarebbe l'ideale, partendo dalla chiusura di OnlyFans e simili, per esempio.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Ma posta così è invitabile che qualche risentimento in qualche uomo la genera, è normale eh. Mica si può pretendere che tutti ma proprio tutti esultino a ciò.

    Che il cambiamento generi resistenze o risentimenti è normale, succede in ogni processo di emancipazione, ma il fastidio di chi perde un privilegio non è un criterio per stabilire se quel privilegio fosse giusto o meno. Se qualcuno "non esulta" di fronte a un riequilibrio, è solo perché preferiva la situazione squilibrata da cui traeva vantaggio. E questo non rende il cambiamento meno necessario o meno legittimo.

    Equazione...

    neo-liberismo : abolizione del posto fisso = neo-femminismo : abolizione del posto fisso sentimentale


    Io non sto dicendo che il femminismo post-moderno sia una teoria economica ma sto dicendo che è figlio "culturale" del neo-liberismo post caduta del muro.

    E' lo stesso schema o mentalità di fondo: "io ti do la libertà di fare quello che vuoi da qualunque base di partenza e puoi realizzarti in base alle tue capacità".

    Questo è il non plus ultra dello schema turbo-capitalista vigente, che sta però creando disuguaglianze enormi...economiche e traslato in ambito sentimentale disuguaglianze sentimentali, dove abbiamo chi ha troppo e chi ha zero.

    Il femminismo non nasce affermando "ognuno per sé e vinca il più forte", ma per eliminare barriere e disuguaglianze sistemiche che tenevano le donne in posizione subordinata. E, a ben vedere, questo è l'esatto contrario della logica turbo-capitalista, che invece accetta e amplifica le disuguaglianze di partenza, anche se come ho già scritto trovo decisamente forzato questo tuo accostamento tra mercato e relazioni.


    Che poi nelle relazioni, come nella vita, ci siano differenze di carattere, di attrattiva o di scelte personali è inevitabile: nessuna forma di parità potrà mai rendere i rapporti "perfettamente distribuiti", ma questo non significa che sia ingiusto togliere privilegi, significa solo che ora le relazioni si basano su scelte volontarie reciproche e non su automatismi o ruoli imposti, e se qualcuno lo legge come "disuguaglianza sentimentale" forse è perché era abituato a pensare che avere una partner fosse un diritto garantito e non una relazione da costruire.

    Stai (volutamente?) fraintendendo le mie parole per associarmi concetti che non mi appartengono: non ho mai detto che i timidi o gli introversi siano "indesiderabili" o che vadano tenuti lontani dalle donne. Possono essere potenziali ottimi partner, alla pari di tutti gli altri.


    Il punto è un altro: prima certi automatismi sociali facevano sì che, anche senza particolare impegno o crescita personale, molti uomini trovassero comunque "un posto" nelle relazioni. Oggi non è più così: timidi, estroversi, ansiosi, brillanti... tutti devono mettersi in gioco, sviluppare consapevolezza emotiva e capacità relazionale. La parità non ha tolto opportunità a nessuno, ha solo tolto il privilegio di averle garantite, e questo vale per tutti, indipendentemente dal carattere. Non si tratta di escludere nessuno, ma di accettare che nelle relazioni non ci sono più scappatoie: ora contano le qualità, non il ruolo imposto dalla società.

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