Oggi è la Giornata Internazionale sulla prevenzione del suicidio. Non ho trovato, tra le principali pagine di informazione e vari social, molto a riguardo, come fosse un argomento di basso impatto sociale.
Però i numeri, a quanto pare, dicono che è tra le principali, se non la principale, causa di decesso tra i giovani e che ogni anno fa 4.000 vittime solo in Italia: 10 morti al giorno in media, di cui 8 uomini e 2 donne.
Secondo voi, perché se ne parla così poco? Anche nei notiziari, c'è qualche motivo?
Perché della povera gente non gliene frega a nessuno. Dopo il funerale di una persona, tendenzialmente ci si ricorda di lui per… un mese? Forse anche meno. Quindi sai che gliene frega ai più delle problematiche antecedenti. Buttiamoci una giornata a caso sul calendario, tanto per far vedere che ci sono enti che prendono soldi per non si sa bene cosa e via… un giorno come gli altri, tipo "Giornata Internazionale del Sudoku" (che era ieri, e di quello ne han parlato) et voilà. Anche se il sudoku crea indotto, il suicidio no.
Fuori dalle balle, uno in più da depennare nell'archivio dell'INPS, e via.
Solo se si suicida un "pezzo grosso" faranno moine e servizi con annessa musica strappalacrime, ma lui è lui e voi non siete un c∙∙∙o.
A 17 anni si è lanciato dalla finestra del quarto piano di casa sua un mio amico, fu un duro colpo per me perché quel giorno dovevo essere lì e non c'ero. Nessuno si è mai preoccupato del suo precedente, anzi... era fonte di prese per il c∙∙o da parte dei più s∙∙∙∙∙i del paese. Quindi puoi immaginare, se deve vigere un ipocrisia collettiva conseguente all'abbandono, e degli enti assenti... tanto vale non parlarne guarda..
"Non sarai tanto ingenuo da credere di vivere in una democrazia, eh buddy? È il libero mercato, e tu ne fai parte".
– Cit. Gordon Gekko, Wall Street