A me è rimasto in mente un ragazzo che conobbi in un pub. Avevo circa 22 anni. Ricordo che lui non mi mollava gli occhi di dosso e, alla fine della serata, mi chiese il contatto social (già chiedere il numero di telefono ormai era obsoleto 
).
Insomma, chattammo un po' e io ero molto timida, senza tanta autostima, al punto che lui mi rimproverò di non credere abbastanza in me stessa. Quando si trattò di incontrarci, ricordo che una volta organizzammo, ma io dovevo assolutamente portarmi le amiche appresso. Lui non si presentò, si scusò, ma la seconda volta in cui dovevamo incontrarci nuovamente mi diede buca.
Vabbè, ci riprovò una terza volta. Io ero molto più fredda. Lui, dopo un po', capì la situazione e lasciò stare. Qualche mese dopo conobbe quella che è la sua attuale moglie (l'ho scoperto da Facebook).
L'episodio che mi ricordo è che una sera, quando ormai i nostri contatti non c'erano già più e lui frequentava questa tipa, mentre io frequentavo il mio ragazzo di allora, ci ritrovammo a una specie di serata giochi durante un evento. Anche lì mi guardò.
Ecco, ovviamente quello che mi è rimasto è assolutamente il suo sguardo sin da quel giorno al pub. Forse mai più trovati così.
Sensazione di aver trovato la persona giusta. Storia freschissima, già raccontata qui.
Forse le cose che mi resteranno in mente di lui sono le frasi sibilline dette in maniera inaspettata, che mi facevano capire il suo interesse senza dichiararsi apertamente. Sai, quelle frasi che non ti fanno dormire la notte...
Per quanto riguarda incontri e storie brevi, nessuno.
Per il resto, sì, c'è una persona che a cui sento di essere legata da tante cose che è difficile spiegare. Lei lo sa, glielo ricordo sempre quando la sento e quando vuole sa dove sono.
Una compagna di banco delle superiori sempre con sneakers, pantaloni Carhartt, felpona e capelli viola o fucsia. All’epoca una così la definivo un maschiaccio 
Lo so che vorreste appoggiarmi una mano sulla spalla, ma siete fuori strada… era etero.
Massimo tentativo d’avvicinamento: sono andato a trovarla a nuoto e l’ho accompagnata alla fermata dell’autobus. Episodio all’epoca ricordato con 
perché devo essere partito sgommando da uno stop.
Devo averla sognata due volte molti anni dopo 
Le persone che mi sono rimaste nel cuore sono tutte quelle con cui ho avuto un vissuto lungo e condiviso. A parte una, anzi uno, che mi è rimasto impresso. Avevo 19 anni ed ero stata lasciata da qualche mese dal mio primo ragazzo, la mia testa e il mio cuore erano ancora occupate da lui. Stavo facendo stagione al mare come cameriera in un albergo e spesso la sera andavo in disco, qui conobbi questo ragazzo, molto carino, studente universitario in farmacia. Mi sono detta, perché no? Unica notte passata insieme nel suo appartamento, ho dormito credo tre ore con lui e poi me ne sono andata alla chetichella tirandomi dietro la porta, avrei dovuto prendere servizio dopo un'ora. L'ho presa come un'avventura, non mi aspettavo e non volevo niente. Lui, non so come, non ci eravamo neppure lasciati i contatti, è riuscito a rintracciare l'albergo dove lavoravo ed è venuto a bussare alla porta della mia stanza mentre io stavo facendo le valigie perché la stagione volgeva al termine. Ho aperto la porta e me lo sono trovato davanti 
e che ho fatto? Gli ho detto "Che vuoi? Io sto andando via", e gli ho chiuso la porta in faccia. Sono stata una s∙∙∙∙∙a e da allora non l'ho mai più rivisto. Però ogni tanto mi viene in mente, mi chiedo chissà che fa? Si sarà laureato? E se, e se... Chissà 
Ad ora nessuno. Nelle mie relazioni finite sono rimaste per un po', ma poi mi sono passate tutte.
Le persone che mi sono rimaste nel cuore sono tutte quelle con cui ho avuto un vissuto lungo e condiviso. A parte una, anzi uno, che mi è rimasto impresso. Avevo 19 anni ed ero stata lasciata da qualche mese dal mio primo ragazzo, la mia testa e il mio cuore erano ancora occupate da lui. Stavo facendo stagione al mare come cameriera in un albergo e spesso la sera andavo in disco, qui conobbi questo ragazzo, molto carino, studente universitario in farmacia. Mi sono detta, perché no? Unica notte passata insieme nel suo appartamento, ho dormito credo tre ore con lui e poi me ne sono andata alla chetichella tirandomi dietro la porta, avrei dovuto prendere servizio dopo un'ora. L'ho presa come un'avventura, non mi aspettavo e non volevo niente. Lui, non so come, non ci eravamo neppure lasciati i contatti, è riuscito a rintracciare l'albergo dove lavoravo ed è venuto a bussare alla porta della mia stanza mentre io stavo facendo le valigie perché la stagione volgeva al termine. Ho aperto la porta e me lo sono trovato davanti
Vabbè...diciamo però che è stata una avventura che ti è rimasta più nella mente che nel cuore ma nel senso che hai dei ricordi, ma se davvero gli hai chiuso la porta in faccia di emozioni non ne vedo, se non quelle provate nel momento dell'incontro fisico nel suo appartamento.
Nel cuore mi sono rimasti i due ragazzi che ho amato con tutta me stessa, per anni (prima uno, poi l'altro) me li sono trascinati dietro anche nella mente perché non riuscivo a lasciarli andare, mi immaginavo un ritorno, un riprovarci. Poi "per fortuna" ho elaborato tutto e mi sono alleggerita da questi pensieri, lasciando campo libero a quello che sarebbe arrivato dopo, al futuro, che in effetti è poi giunto.
Nessuna, o meglio, di una storia breve avuta poco prima di conoscere la mia attuale compagna, conservo un dolce ricordo, ma nulla di più. Storia accaduta quasi 40 anni fa. L'amore per mia moglie, che dura da 38 anni, ha spazzato via tutto il resto
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