Cìao, mi dispiace molto del problema che ti attanaglia. Da quello che hai scritto, ho l'impressione che tu non abbia mai amato tuo marito.
A me stupisce sempre la presunzione con cui si va a sindacare sull'amore altrui, specialmente in storie molto lunghe e in cui si sono costruite cose, tipo i figli... ma perché dire una cosa del genere? Specialmente quando la causa del disinnamoramento è abbastanza chiara: il comportamento inaccettabile del marito. Dai e dai, si finisce soffocati.
Se non lo ami più, vuol dire che non lo hai mai amato veramente.
Ma che stupidaggine è, ma dove siamo, sul Cioè degli anni '90? Che logica ha una frase del genere? I sentimenti nascono e muoiono se non vengono coltivati. Controllare ossessivamente il partner è il modo migliore per ucciderli.
Sai, a volte la gelosia è motivata, non dalla presenza di un reale antagonista, ma dal non sentire certezza nel sentimento dell'altra persona.
Poi chissà se è nato prima l'uovo o la gallina, in questi circoli, se prima inizia il disamore o prima la gelosia....
Non esiste giustificazione per un comportamento del genere, tagliare fuori una persona dal suo giro di amicizie è violenza a mio giudizio, violenza psicologica.
Penso anche io che l'opener dovrebbe parlarne apertamente col marito, è l'unica strada per cambiare (forse) le cose, a volte gli ultimatum funzionano, se chi li propone è sufficientemente determinato.
Ma giustificarlo no.