E' per questo che gli ho lasciato fare tutto, allontanarmi dagli amici, scegliere il lavoro, isolarmi da tutti, perchè lo amavo immensamente e mi bastava solo lui per vivere, ma a 20 anni si hanno bisogni e problemi diversi che a 40 con figli, casa e tutto lo stress quotidiano.
Con tutto il rispetto per il vostro sentimento che sicuramente è stato forte e intenso l'amore, secondo me, non è isolare e decidere per l'altro. L'altro non è una tua appendice, non è tenuto a risarcirti delle tue paure e insicurezze. Perché io, da quello che scrivi, ci leggo desiderio di controllo, dipendenza emotiva e forte insicurezza. Le paure e le insicurezze le abbiamo tutti, ci mancherebbe, ma io non trovo giusto farle scontare all'altro, passi qualche volta che uno si lasci andare ed esprima le proprie incertezze, ma io trovo malsano confinare il proprio coniuge in una gabbia che non gli permetta di esprimere la propria individualità. Non è mica un cagnolino da tenere al guinzaglio, io poi non lo faccio neanche con i cani Trovo naturale e psicologicamente sano che la parte "ingabbiata" prima o poi si ribelli. Per quanto si possa amare una persona non va dimenticato che l'altro è appunto "altro" da sé.