Quando l'amore finisce...

  • Salve a tutti, è da un po' che cercavo un forum su cui sfogare tutta quest'ansia che mi sta soffocando, spero di trovare in voi un aiuto o anche solo un sostegno.


    Ho 41 anni e sono sposata da 14 anni, mio marito ne ha 42 ed ho 2 figli uno di 13 e una di 9.

    Il problema che mi angoscia già da qualche anno è che non amo più mio marito.

    Lui è un marito e un padre quasi perfetto, un bellissimo uomo, premuroso e molto affettuoso, non mi ha mai tradito e mai lo farebbe perchè lo vedo e me lo dice spesso che è pazzo di me. Ma c'è un aspetto del suo carattere che non ha mai cambiato in questi 21 anni insieme (7 di fidanzamento) ed è la sua gelosia, il suo continuo controllo di tutto, del telefono, degli scontrini in borsa, dei chilometri della macchina percorsi, delle canzoni che ascolto, della cronologia dei film che vedo...nello scrivere queste cose mi sale un senso di soffocamento!


    Sono sola a casa per l'intera mattinata perchè i bambini vanno a scuola e lui a lavoro e rientra nel tardo pomeriggio e quando arriva l'ora del suo rientro mi sale un malessere interiore e penso "ecco sta rientrando devo mettermi la maschera della moglie felice".


    Quando l'ho incontrato avevo 20 anni e uscivo da una relazione adolescenziale in cui ho sofferto anche tanto. Ci univa la passione per gli animali e per la natura a cui dedicavamo e dedichiamo tuttora i nostri pomeriggi e weekend, le lunghe passeggiate in moto, il sogno di realizzare un qualcosa con un vecchio rudere e del terreno...eravamo una coppia perfetta e ci invidiavano tutti per l'amore che sprigionavamo, ma non tutto dura per sempre.

    Ho lavorato alcuni anni quando eravamo fidanzati, ma sempre in luoghi da lui trovati e sempre con continue scenate di gelosia. Poi abbiamo lavorato nella stessa azienda per 4 anni finchè non ci siamo sposati e l'azienda è fallita e siamo stati 4 anni tra cassaintegrazione e mobilità, con alcune difficoltà economiche ma con l'arrivo dei figli, il cambio di casa e l'apertura di un negozio la vita è stata abbastanza movimentata o perlomeno ricca di eventi che ci hanno tenuti impegnati.


    Quando ci siamo sposati siamo andati a vivere nel suo paese. Io vivevo in una piccola città e all'inizio è stato un trauma. Mi sentivo isolata da tutti anche perchè nel corso del nostro fidanzamento mi ha fatto troncare tutte le amicizie, perchè secondo lui non ne avevo bisogno perchè era lui il mio migliore amico e se avevo un problema potevo parlare con lui.


    Questa è la cosa che mi fa più male, non avere un'amica a cui confidare questo mio malessere, ma con cui anche solo lamentarmi di una giornata no...mi sento molto sola.


    Ora abbiamo una buona stabilità economica, una casa di proprietà, due figli meravigliosi, qualche coppia di amici (suoi) con cui usciamo qualche volta, una famiglia perfetta (come dice mia cugina "tu hai avuto tutto quello che desideravi") ma non è tutto oro quello che luccica.


    Ora dopo 14 anni in questo paese non me ne andrei mai perchè mi piace la sua tranquillità, adoro la mia casa e adoro la sua famiglia.


    Questo è il freno più grande che mi blocca nel decidere di lasciarlo...


    Ho instaurato un rapporto con la sua famiglia che è qualcosa di meraviglioso...amo sua madre più della mia, perchè mi tratta in un modo che mia madre non ha mai fatto (ma questo è un altro capitolo della mia vita) e staccarmi da lei, divorziando da lui, mi farebbe troppo male. La sua è una grande famiglia, ha molti fratelli e le feste o le domeniche con loro è una gran baraonda ma anche una grande gioia e sono felice di farne parte.


    Ma il mio amore per lui è finito.


    E' finito per colpa sua o mia non lo so, il suo controllo eccessivo, per cui abbiamo avuto tantissime discussioni, credo sia stato il motivo per cui ho lentamente smesso di amarlo. Gli ho detto milioni di volte che non ha motivo di controllare perchè non ho niente da nascondere e che non l'ho mai tradito, ma niente...lui continua, a volte per non farsi vedere mi controlla il telefono di notte mentre dormo, ma me ne accorgo lo stesso.

    Da parte mia penso che gli anni mi abbiano cambiata molto. I problemi che abbiamo avuto e il suo controllo ossessivo mi hanno resa molto fredda e distaccata nei suoi confronti e questo alimenta i suoi sospetti che io lo tradisca, ma non l'ho mai fatto e non ne sarei capace, anche perchè mi scoprirebbe subito.

    Non sono più attratta da lui anche se è molto bello come uomo, non gli dico ti amo da non so quanto tempo, mi crea fastidio anche il suo tocco e non vi dico fare l'amore...


    Lui se n'è accorto e spesso cerca di affrontare il discorso e spesso lo distraggo con altri argomenti ma credo che lui sia consapevole che non lo amo più ma non vuole ammetterlo e io non ho il coraggio di dirgli la verità...come faccio a dirgli non ti amo più senza che lui pensi che c'è un altro, senza rompere i ponti con la sua famiglia, senza traumatizzare i miei figli, i miei suoceri, i miei genitori, tutti quelli che ci conoscono come la coppia perfetta ma che in realtà perfetta non è!


    Sono una vigliacca, ho paura di affrontare tutto questo e intanto soffro da morire e trascino la mia vita di anno in anno senza trovare il coraggio di lasciarlo.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Cìao, mi dispiace molto del problema che ti attanaglia. Da quello che hai scritto, ho l'impressione che tu non abbia mai amato tuo marito. Sicuramente dopo tanti anni di matrimonio non c'è più la passione e l'ardore dei 20 anni, ma trovare addirittura repellente la vicinanza del marito, mi sembra eccessivo. Sei sicura di non potere recuperare il rapporto con tuo marito, magari con una terapia di coppia? Sei sicura che questo tuo "non amarlo più" non sia una reazione alla sua eccessiva gelosia e che magari qualcosa possa essere recuperato con molto impegno da parte di entrambi?

  • ho l'impressione che tu non abbia mai amato tuo marito

    Io non penso che non l'abbia mai amato, ma lungi dall'immagine che dipinge, lui è tutto tranne che un marito perfetto. L'ha isolata da tutto e tutti e l'ha relegata in quegli ambiti dove lui detiene uno stretto controllo. Ci credo che alla lunga anche i sentimenti finiscano col risentirne.

  • Lui se n'è accorto e spesso cerca di affrontare il discorso e spesso lo distraggo con altri argomenti

    Non distrarlo con altri argomenti, devi dirgli la verità: io non ti amo più perché questo tuo controllarmi ininterrottamente in maniera ossessiva per 20 anni mi ha ha soffocato, ha soffocato ogni sentimento che provavo per te.


    Se lui però in tutti questi anni ha continuato imperterrito nei suoi atteggiamenti tossici non nutro molta fiducia possa comportarsi diversamente ora. Però forse rendersi conto che il vostro matrimonio è arrivato al capolinea potrebbe essere la spinta necessaria a convincerlo a intraprendere un percorso, magari anche con un terapista matrimoniale.

  • Se non lo ami più, vuol dire che non lo hai mai amato veramente.


    Bisogna capire che molte volte ci si mette insieme e ci si "ama" per mille motivi, molti dei quali leciti e legittimi, ma l'amore è altra cosa.


    Da quello che scrivi, non lo ami. Punto.


    Ti consiglio di leggere bene dentro di te quello che senti. Se non riesci a tirare le somme, ti posso consigliare di farti una storia. Trovati un altro uomo per sesso e poi, se dopo essere stata con un altro sarai ancora così, lo lasci.

  • Ho letto la tua storia e posso comprendere come ti senti e non è facile prendere qualsiasi decisione.

    Ma io penso sempre che prima di essere fidanzate/compagne/ mogli, siamo persone, con la nostra personalità.

    Diciamo subito che il rapporto è nato già tossico, quando gli hai permesso di allontanarti dalle tue amicizie e di decidere per te qualsiasi cosa.

    Gli hai dato, anche in passato, anche all'inizio della storia, motivo di essere geloso? Perché se no non mi spiego questa morbosità se non come un suo status di possessione.

    Sei ancora giovane e i figli cresceranno, come vedi il tuo futuro?

    Io credo che tu debba molto serenamente provare a parlare a tuo marito, a cuore aperto, magari proponendogli di farvi aiutare da uno specialista.

    Potrebbe essere che tu pensi di non amarlo più proprio per questo suo atteggiamento, ma se questo atteggiamento dovesse ridimensionarsi forse qualcosa potrebbe cambiare. È anche vero che, per quello che è il mio pensiero, le persone non cambiano.

    Possibile che lui non si renda conto che ha al suo fianco una donna infelice? Forse non gli interessa? Forse gli va bene così?

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Non si può separare in un uomo quello che è da quello che ci dà in una relazione... Nel senso, tu ami tutte le cose, materiali e immateriali, che ti ha dato, ma non ami lui, da quanto dici. Eppure non sono scindibili le cose, lui è anche quello che ha intorno, quello che ha creato, la famiglia da cui proviene.

    Non voglio sottovalutare il tuo dolore, ma da donna che ha affrontato la vita da sola (ed è dura a volte), mi viene da dirti che davvero sei fortunata e di pensarci bene alle scelte che potresti fare, perché potresti non renderti conto in questo momento di quanto perderai.

    Sai, a volte la gelosia è motivata, non dalla presenza di un reale antagonista, ma dal non sentire certezza nel sentimento dell'altra persona.

    Poi chissà se è nato prima l'uovo o la gallina, in questi circoli, se prima inizia il disamore o prima la gelosia....

  • Se non provi più nulla, parlagli.

    Trascinare questa situazione che fa male a entrambi è controproducente.

    Comunque farà parte della tua vita, visti i figli e tutto il resto.

    Col passare del tempo ci starai sempre peggio e lo tollererai sempre meno, fidati.

    Se posso farti una domanda: se dovessi pensarlo con un'altra donna, provi gelosia o indifferenza? E tu in futuro ti vedi con un altro?

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