Diario condiviso della giornata lavorativa

  • Non so fare valutazioni in merito.

    Il mio ottimismo è tutto esperienziale e basta; se vivi circondato da persone comuni che ce la fanno, che costruiscono la loro strada un pezzetto dopo l'altro, che affrontano problemi e difficoltà e trovano vie, aprono spazi, è normale pensarla come me.

    Bisogna vedere però se tutti i ragazzi hanno la forza per guadare un fiume tutti i giorni...e camminare a piedi scalzi facendo chilometri per andare a scuola!


    Una società deve tenere in considerazione anche chi non ce la fa, che magari è pieno di buone intenzioni lo stesso.

  • Bisogna vedere però se tutti i ragazzi hanno la forza per guadare un fiume tutti i giorni...e camminare a piedi scalzi facendo chilometri per andare a scuola!


    Una società deve tenere in considerazione anche chi non ce la fa, che magari è pieno di buone intenzioni lo stesso.

    Sono d'accordo ma sono casi estremi, ne annovero 2 e ne ho conosciuti 2. Gli altri tutti ragazzi 'normali' che certamente non guadano fiumi.

  • io sono favorevole ad alzare gli stipendi minimi.

    Almeno su questo ci si ritrova. :thumbup:

    non vedo nessun allargamento della forbice tra ricchi e poveri

    Tuo punto di vista, legittimo eh...però il fatto che a sostenere questa tesi siate in minoranza sia li fuori che qui dentro, un qualche piccolo dubbio dovrebbe farvelo venire.

    No, non ho il verbo io, ma tutto quello che dici mi porta a pensare che qualunque situazione di disuguaglianza, disagio ed esclusione sociale sia in definitiva colpa di chi lo subisce, un darwinismo sociale che neanche Elon Musk credo abbia. Siccome mi pare di aver capito che sei un'elettore del centrosinistra, questo rafforza la mia triste visione che partiti come il PD siano destinati a diventare partiti elitari, di nicchia e sostanzialmente inutili. Perché uno dovrebbe votare per dei darwinisti sociali di seconda mano quando può votare per gli originali?

    Il PD e sinistra assortita hanno ereditato i voti degli elettori del partito comunista, ma è dai tempi della caduta del muro che sinistra o pseudo-tale non si occupano più di problemi sociali veri come diritto al lavoro, tutela del lavoratore e suoi diritti, adeguamenti degli stipendi al costo della vita, welfare, ecc.

    No adesso in campo economico e sociale solo iper-liberismo, però si è reinventata garante dei diritti fuffa: lottah al patriarcatoh (che in Italia non esiste e non solo in Italia...anche nelle enclavi islamiche in giro per l'Europa), dei diritti di ricchi annoiati gay che si devono andare a comprare un bambino partorito da qualche poveraccia in giro nel terzo mondo, dei diritti lbtaqz...vattelappesca, del cambiamento climatico (cioè la lotta contro i mulini a vento), della lotta ad ogni virus possibile immaginabile (ma degli ospedali e della sanità sempre più verso il modello americano non vedono e non sentono)...

    Questa è la sinistra...in puro stile liberal americano/newyorchese/californiano...

    Riguardo i darwinisti? Gli originali erano e sono più socialisti di questi.

    Milei il presidente dell'argentina

    Quello è effettivamente un'anomalia a destra.

    Ma il Sudamerica è particolare diciamo.

    Bisogna vedere però se tutti i ragazzi hanno la forza per guadare un fiume tutti i giorni...e camminare a piedi scalzi facendo chilometri per andare a scuola!


    Una società deve tenere in considerazione anche chi non ce la fa, che magari è pieno di buone intenzioni lo stesso.

    Esatto.

    Sono d'accordo ma sono casi estremi, ne annovero 2 e ne ho conosciuti 2. Gli altri tutti ragazzi 'normali' che certamente non guadano fiumi.

    In questo forum ad esempio quanti ce ne sono di questi casi estremi?

    Ma con l'impegno personale e la forza di volontà ce la faranno anche loro. :thumbup: Beh...se lo dite voi sarà sicuramente così. :D

  • Anche sulla scuola state dicendo inesattezze portando un’esperienza individuale al collettivo. La scuola e l'università italiane non funzionano, esclusa la scuola materna.

    Diciamo che sicuramente non vado a cercare nello stato la causa di situazioni di diseguaglianza, disagio ed esclusione sociale; nemmeno però penso che chi nasce in certe situazioni se le è cercate, lì è davvero la sfortuna di trovarsi a nascere e crescere in certi contesti; credo comunque molto nella possibilità di riscatto, ma non attraverso fantomatici cambi di rotta del governo, io in questo non credo per nulla, sono situazioni troppo pervasive, io credo piuttosto nel lavoro personale, nelle scelte personali.

    Capiamoci, sono favorevole a politiche inclusive, ma non credo possano fare nulla se non c'è un cambio di rotta della mentalità dei singoli.

    Mi viene in mente un mio compagno di università, ragazzo africano venuto dal nulla, uno che per andare a scuola guadava un fiume ogni giorno, a piedi scalzi, e questo qui si è laureato poi con me e oggi è un dirigente di un grande ente. Questa per me è l'inclusione, ma nessuno gli ha regalato nulla, questo qui si è davvero fatto da solo. O penso al marito di una mia collega, rifugiato di guerra, studiava e svuotava le casse al mercato, per anni ha dormito in alloggi di fortuna, a volte per terra davanti al mercato, poi ha avuto la necessità e la fortuna di lavoro un po' migliore e la laurea l'ha lasciata in sospeso, alla fine a oltre 40 anni si è laureato pure, e ha vinto un concorso.

    Gente non proprio nata con la camicia, che ce l'ha fatta. Io credo in questi qui, nella manna dal cielo non ci ho mai creduto.

    Quindi cosa vorresti dimostrare esattamente?

  • Nella tua immaginazione o narrativa sarà cosi, nella realtà le persone normali vanno avanti anche se il sistema è corrotto; forse non faranno l'amministratore delegato o il politico ma fanno strada lo stesso.

    Su quali basi affermi questa cosa che è smentita da tutte le istituzioni interne ed esterne che misurano l'economia e il lavoro nel nostro Paese? Le conoscenze personali non valgono.


    Mmmm espongo la mia dotta riflessione: secondo me l'amica di ipposam ha raccontato una palla per sentirsi più faiga ;)

    E' possibile, Sì.
    Ed è possibile che la sua disponibilità economica abbia altre fonti che non siano il reddito da lavoro, o quantomeno non quel lavoro (o magari non il suo lavoro, ma quello di qualcun altro).


    Un operaio prende 1300-1400, si spacca la schiena, fa turnazione, gratificazione economica non c'è e poi va a fare la spesa e spende il doppio di quello che spendeva 10 anni fà, ma prende come dieci anni fà. Il suo quadro direttivo NON PRENDE LA STESSA PAGA DI 10 ANNI FA'.

    Il potere d'acquisto attuale (che è il criterio con cui si misurano le retribuzioni) è molto più basso di "metà" rispetto al passato.


    No, non ho il verbo io, ma tutto quello che dici mi porta a pensare che qualunque situazione di disuguaglianza, disagio ed esclusione sociale sia in definitiva colpa di chi lo subisce, un darwinismo sociale che neanche Elon Musk credo abbia.

    Musk è un personaggio che seguo per svariati motivi, anche professionali e posso dirti che è abbastanza ignorante in materia, ma non è così materialista da pensare che la colpa della disuguaglianza sia di chi sta peggio.

    Ti consiglio di tenerlo d'occhio, perché a parte qualche sparata autistica (diagnosticata) ogni tanto: dice cose che nessuno ha il coraggio o il potere di dire.



    Riguardo la situazione lavorativa moderna: oggi ho avuto un bel colloquio con un neo-assunto GenZ in una famosa azienda della zona in cui lavoro.


    Vedendolo svogliato e dovendo fare una valutazione su di lui, a porte chiuse senza la presenza dei suoi superiori, gli ho chiesto come mai questo atteggiamento da bradipo. Lui mi risponde con il lessico di un 20enne, ma con buona capacità di farsi capire, che tanto il lavoro non mi darà mai soddisfazioni o successo, quindi tanto vale andare al risparmio e godersi la vita.


    Gli chiedo "di chi è figlio", dove abita, che lavoro fanno i suoi, etc. Poi sono costretto a dargli ragione, ma faccio un appunto e gli spiego che se si ammazza di lavoro e produce 100 volte quello che viene pagato: prima o poi potrebbe riuscire ad avere una buona posizione.

    Lui mi guarda e mi dice: "Penso che tu abbia fatto così, ma ne vale la pena?"

    Io rispondo: "Non lo so, sinceramente".

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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