L'incompetenza degli psicoterapeuti, parliamone...

  • Ciao, anche a me è capitato di andare da una psicologa che non mi ha aiutata per niente e che mi ha fatta addirittura peggiorare. Mi ricordo che diceva cose banali, aveva un atteggiamento paternalistico e poco empatico. Poi fortunatamente ho trovato un'altra terapeuta che mi ha aiutata.

  • La penso anch'io così, è il loro momento, per il tipo di società che abbiamo fanno affari d'oro, chiedere 80-90 euro l'ora tutte le settimane magari per anni è una follia, eppure ci riescono.

    E' vero, avrebbe senso se costasse meno. Considerando la frequenza della sedute, uno finisce in media per spendere più soldi da uno psicoterapeuta che da un medico vero e proprio. E questo nonostante la minore scientificità e le minori garanzie di risultati che offre la psicoterapia.

    Nasci, studi, e vai a lavorare, per comprare quello che non hai, e così ti scordi che sei vivo.

  • Premetto che è solo la mia esperienza personale, ma anche io non ho avuto risultati con la terapia, e nel mio caso non posso attribuire il fallimento alla generazione di appartenenza dei professionisti (ho fatto, in periodi diversi della mia vita, un percorso di media durata con tre psicologhe di mezza età, uno di breve durata con uno psicologo anziano, e un consulto singolo con una psicologa giovane).

    Ho avuto risposte e risultati più concreti facendo un percorso breve con un coach.

  • Io ne ho visti 6 diversi in varie fasi della vita.

    Ho fatto più progressi nelle pause che intercorrevano fra una terapia e l'altra che non nei periodi in cui vi andavo.

    Forse mi sono state più di aiuto le persone che mi hanno sputato in faccia quello che pensavano che non i professionisti. O forse mi hanno distrutto sia loro che i professionisti, non lo so non capisco più niente.

    Ma cosa di deve fare quando non riusciamo da soli a risolverci un problema che può causarci molti guai? Andiamo da un professionista ma poi non ci convince e temiamo di stare peggio quindi lasciamo perdere dicendoci che ci arrangeremo fino alla prossima crisi...?

  • Ciao, io ne ho provata solo una per un paio d'anni e mi ha aiutato per cose superficiali, ma dei veri drammi dell'infanzia e dell'adolescenza non ne abbiamo nemmeno parlato, un po' perché ho omesso io certi "dettagli" non di poco conto, un po' perché lei non è stata in grado di andare a fondo diciamo....

    Qualcuno ha provato l'ipnosi?

    Magari con quella si va a fondo per forza..

  • Ho una gran rabbia in questo momento pensando al tempo perso che non torna più, io non ho altra vita per fare un figlio.

    Premetto che è solo la mia esperienza personale, ma anche io non ho avuto risultati con la terapia, e nel mio caso non posso attribuire il fallimento alla generazione di appartenenza dei professionisti (ho fatto, in periodi diversi della mia vita, un percorso di media durata con tre psicologhe di mezza età, uno di breve durata con uno psicologo anziano, e un consulto singolo con una psicologa giovane).

    Ho avuto risposte e risultati più concreti facendo un percorso breve con un coach.

    Anche secondo me il coaching può essere più efficace di una psicoterapia, è più contemporaneo e adatto alle vite che facciamo.


    Io sono stata sfortunata nella scelta della psicologa. Sono rimasta dipedente da lei per lunghissimo tempo senza risultati, non ho cercato per tempo altri professionisti che potevano aiutarmi. L'illusione del c'è ancora tempo davanti mi ha ingannato, la psicologa non ha capito un tubo.

    Lo psicoterapeuta più anziano ha capito, ma è arrivato tardi.

  • Come dissi in altre occasioni ho zero fiducia negli psicologi proprio perché ho visto zero miglioramenti, anzi ne sono usciti quasi sempre peggiorati rispetto a prima, di diverse persone che conosco e che vanno o sono andate in terapia anche per un numero considerevole di anni.

    Sono sicuro che esisteranno anche psicologi bravi nel loro mestiere ma penso che i punti cruciali siano due, cosa effettivamente devi "curare" e come ti approcci a questo genere di terapie.

    Per me uno psicologo è un confidente a pagamento, una sorta di orecchio amico pagato per ascoltare le tue lagne per un'ora per poi passare alla lagna successiva con un altro cliente. Non ti conosce e non può avere le risposte per tutte le problematiche che affliggono il mondo, quindi prenderlo come oracolo risulta molte volte deleterio e uno spreco di tempo e denaro.

    Sulla questione maternità non saprei proprio a chi ti potresti rivolgere, cerco sempre di immedesimarmi per chiedermi cosa farei io e, onestamente, se avessi i tuoi stessi dubbi mi armerei di pazienza parlando con amiche e persone che abbiano avuto la mia stessa paura e che poi abbiano fatto una scelta dopo un'attenta riflessione.

    Non vorrei sembrare insensibile ma la maternità, almeno per voi donne, è molto legata alla questione età soprattutto per quanto riguarda i rischi di portare avanti un parto. A 38 anni a mio parere eri ancora entro i limiti ma a 46, secondo me, sei dentro quella soglia di rischio per te e per il tuo ipotetico bambino che mi porta a credere che forse sia giunto il momento di pensare ad un'adozione. Poi esistono anche donne che hanno figli a 50 anni, ma i rischi rimangono comunque elevati.

    Infine, questo è un discorso tutto mio che non c'entra niente con il tuo caso in questione, sono del parere che ci sia un'età per tutto, anche per godersi i figli, fare un figlio a 50 anni significa vivere la sua età post adolescenziale (20 anni) quando si è già sulla settantina, quindi nel pieno dell'anzianità dove, per forza di cose, vengono a mancare forze, non sia mai anche salute, per poterlo accompagnare nell'età adulta necessaria alla sua indipendenza.

  • Posto che come è già stato detto l'incompetenza può essere presente nella psicoterapia come in qualunque altra professione, occorre ricordare alcune cose. Primo, non si tratta di una scienza esatta e/o meccanicistica. Secondo, collegato al primo, non siamo tutti uguali e il problema di un paziente quasi mai è uguale a quello di un altro paziente. Da questi due problemi ne discende una conseguenza: un terapeuta può essere efficace con un paziente e inefficace con un altro. Andare per tentativi è quasi la prassi in questi percorsi. In ultimo, occorre dire che il terapeuta non guarisce, ma cura che è un concetto diverso. Propone al paziente alcuni strumenti per superare, o se non possibile, gestire al meglio alcune situazioni, poi è il paziente che deve lavorarci. Le esperienze personali di ognuno di noi valgono relativamente. Io ad esempio ho superato in passato una situazione di ipocondria con una decina di sedute di terapia cognitivo comportamentale, ma questo non significa che la terapeuta fosse la migliore del mondo o che questo approccio funzioni sempre. Semplicemente ha funzionato con me.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Posto che come è già stato detto l'incompetenza può essere presente nella psicoterapia come in qualunque altra professione, occorre ricordare alcune cose. Primo, non si tratta di una scienza esatta e/o meccanicistica. Secondo, collegato al primo, non siamo tutti uguali e il problema di un paziente quasi mai è uguale a quello di un altro paziente. Da questi due problemi ne discende una conseguenza: un terapeuta può essere efficace con un paziente e inefficace con un altro. Andare per tentativi è quasi la prassi in questi percorsi. In ultimo, occorre dire che il terapeuta non guarisce, ma cura che è un concetto diverso. Propone al paziente alcuni strumenti per superare, o se non possibile, gestire al meglio alcune situazioni, poi è il paziente che deve lavorarci.

    Esatto. Quindi il problema non è tanto l'incompetenza quanto il funzionamento della psicoterapia stessa.

    - non è una scienza esatta

    - un terapeuta può essere efficace con un paziente e inefficace con un altro

    - andare per tentativi è quasi la prassi

    - una grossa parte del successo della terapia è costituita dalle iniziative del paziente stesso


    Sono insomma tutte cose che non depongono a favore della psicoterapia.

    Nasci, studi, e vai a lavorare, per comprare quello che non hai, e così ti scordi che sei vivo.

  • Ciao Francesca, in primo luogo mi spiace molto per questa brutta esperienza.

    Ho una domanda, scusa se è fuori luogo: ma tu sei mai andata da un medico ginecologo, o ancora meglio, da uno specialista della fertilità a esporre la tua situazione in questi anni?

    Non spetta sicuramente a uno psicologo determinare che a 42 anni è impossibile avere figli, per quanto ovviamente la strada sia in salita. Mi spiace se questa dipendenza dalla terapeuta ti abbia in qualche modo impedito di cercare consulti medici veri, questo è indubbiamente un danno che ha fatto.

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