
Dire la verità alle persone
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- Verissimo, ritengo che una cruda verità sia meglio di una comprensiva bugia. Questo non significa che io non riesca a capire le difficoltà altrui o le emozioni che prova, ma in genere innanzi a un problema prediligo la ricerca di una soluzione pratica, piuttosto che un supporto emotivo del mio interlocutore. Ciò è in linea con ciò che mi aspetto io stesso dagli altri, ma posso capire che la maggior parte delle persone prediligono uno sfogo o un lamento, piuttosto che la ricerca di una conclusione.
Beh esistono moltissime sfumature e situazioni intermedie fra la cruda verità e la bugia, o cercare una conclusione e il lamento/sfogo.
Difficile essere un po' più specifici perché la neurodiversità è una dimensione molto ampia, si parla di tratti, a loro volta più o meno marcati in base al caso. Di conseguenza due soggetti neurodiversi possono presentare personalità estremamente differenti.
Comunque sia preferisco non lasciare link che pubblicizzerebbero siti, ma se vuoi fare un test, dato che ormai abbiamo comprensibilmente mosso la tua curiosità, cerca in rete RAADAS-R test asperger (dovresti trovare un disclaimer che ti avvertirà che non è una diagnosi e la percentuale di affidabilità al fine di essere consapevoli di come intendere il risultato, ma tali test destinati ad adulti sono costituiti affinché un neurotipico non risulti autistico, semmai il rischio è che un autistico risulti neurotipico, per cui se non lo sei farai un punteggio minimo).
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Zaraki Nella tua esperienza, ti sembra di riuscire a percepire gli stati d'animo, le emozioni degli altri?
Senti (risuonare) qualcosa quando gli altri parlano o semplicemente stanno con te?
Francamente mi sento un po' offeso da queste domande.
Nonostante questo rispondo in modo affermativamente a entrambe le tue domande. Rispondere in maniera franca e razionale accantonando il mio lato emotivo, non significa non riuscire a cogliere l'atmosfera che si respira o le emozioni che il mio interlocutore trasmette. Non sono un blocco di ghiaccio psicopatico privo di empatia e inconsapevole del peso delle mie parole.
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A parte che c'è da sfatare il mito dell'empatia nella diagnosi di asperger, ce l'hanno anche loro. Possono avere alcuni modi diversi di comunicare. Zaraki io da quel poco che ho letto di te, ho un'immagine positiva e il fatto che ti sei posto domande su come parlare agli altri è la prova che sei empatico, altrimenti non avresti nemmeno aperto il 3d.
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Rispondere in maniera franca e razionale accantonando il mio lato emotivo, non significa non riuscire a cogliere l'atmosfera che si respira o le emozioni che il mio interlocutore trasmette. Non sono un blocco di ghiaccio psicopatico privo di empatia e inconsapevole del peso delle mie parole
Non credo che la huesera volesse insinuare questo.
E supponiamo tu fossi una persona neurodiversa con tratti marcatissimi (che a mio giudizio, da qui, è evidente non sei), ma esagero volutamente per farti un esempio: anche in questo estremo caso non saresti affatto privo di empatia. Lo preciso SE la huesera ha posto la domanda sempre sul filo del discorso neurodiversità, gli asperger NON mancano di empatia, così come di inconsapevolezza delle realtà altrui e propria, ma hanno semplicemente un modo diverso di pensare che nell'interazione con gli altri li rende "molto sinceri", a volte molto rigidi nella moralità, focalizzati su un dettaglio piuttosto che sull'insieme, e magari fanno fatica a captare qualche segnale non verbale dell'interlocutore, o cogliere i concetti "fra le righe" ... e questo può creare alcuni gap nella comunicazione con gli altri, tutto qui. Nessuna psicopatia.. Ma sarà huesera a chiarire il perché delle sue domande, io intento mi sono sentita di intervenire.
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Beh esistono moltissime sfumature e situazioni intermedie fra la cruda verità e la bugia, o cercare una conclusione e il lamento/sfogo.
Difficile essere un po' più specifici perché la neurodiversità è una dimensione molto ampia, si parla di tratti, a loro volta più o meno marcati in base al caso. Di conseguenza due soggetti neurodiversi possono presentare personalità estremamente differenti.
Comunque sia preferisco non lasciare link che pubblicizzerebbero siti, ma se vuoi fare un test, dato che ormai abbiamo comprensibilmente mosso la tua curiosità, cerca in rete RAADAS-R test asperger (dovresti trovare un disclaimer che ti avvertirà che non è una diagnosi e la percentuale di affidabilità al fine di essere consapevoli di come intendere il risultato, ma tali test destinati ad adulti sono costituiti affinché un neurotipico non risulti autistico, semmai il rischio è che un autistico risulti neurotipico, per cui se non lo sei farai un punteggio minimo).
Ho trovato un test simile con circa 130 domande, stavo attendendo un attimo di tranquillità per farlo.
Ad ogni modo, ciò che intendevo dire è che le "spie" da te considerate sono applicabili a moltissimi individui. Riprendendo le tue parole: le moltissime sfumature e situazioni nelle quali mi ritrovo risultano esattamente essere le diverse forme di "verità" che esprimo, ma la sostanza rimane più o meno sempre la stessa. Non so se è chiaro ciò che voglio dire, ma il mio comportamento da un lato risulta essere estremamente coerente e al contempo si adatta anche in base al contesto.
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Ho trovato un test simile con circa 130 domande, stavo attendendo un attimo di tranquillità per farlo.
Ti ha indirizzato all'aspie quiz, è un test che c'è in rete da moltissimi anni, saranno almeno 15 perché lo fece mia sorella quando fu diagnosticata. Te lo sconsiglio. Strano che ti sia uscito quello, comunque se cerchi ce n'è uno di 80 domande in un sito più aggiornato dedicato interamente agli asperger ed è per adulti.
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Io penso che tutto dipenda da chi ci si trova di fronte: rispondere a tono (ergo dire ciò che si pensa) ad una persona con la quale è possibile confrontarsi "ad armi pari" è un conto, sparare metaforicamente sulla Croce Rossa un altro. Se tu, Zaraki, avessi detto ciò che pensavi al tuo amico, non avresti fatto altro che affossarlo ulteriormente, mentre in questi casi penso sarebbe decisamente più utile un incoraggiamento, o comunque al massimo non dire niente.
Anch'io tendo ad essere una persona diretta e schietta, però valuto le circostanze ed a volte arrivo a concludere che è più costruttivo tacere piuttosto che aprire bocca. Ci sono "verità" che possono ferire e bisognerebbe saper valutare se e quando è il momento di esternarle. È qui, a mio avviso, che risiede la differenza sostanziale.
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Ti ha indirizzato all'aspie quiz, è un test che c'è in rete da moltissimi anni, saranno almeno 15 perché lo fece mia sorella quando fu diagnosticata. Te lo sconsiglio. Strano che ti sia uscito quello, comunque se cerchi ce n'è uno di 80 domande in un sito più aggiornato dedicato interamente agli asperger ed è per adulti.
Ho fatto entrambi i test, quello denominato aspiequeiz l'ho trovato più completo e diversificato, al contrario delle sfumature (di cui parlavamo prima) che sono totalmente assenti nel secondo se non per la variabile dell'età.
Comunque ho totalizzato 43 punti su 240 (alcuni tratti autistici, ma probabilmente non sei nello spettro autistico). Il punteggio maggiore è stato acquisito nella sezione relativa agli "Interessi Circoscritti" e non quella delle "Relazioni Sociali".
Ad ogni modo, come hai detto tu, questi test lasciano il tempo che trovano e dopo anni di psicoterapia, mai mi è stata minimamente presentata un'idea simile. Però ti ringrazio, perché ho imparato delle cose che ignoravo totalmente!
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Francamente mi sento un po' offeso da queste domande.
Nonostante questo rispondo in modo affermativamente a entrambe le tue domande. Rispondere in maniera franca e razionale accantonando il mio lato emotivo, non significa non riuscire a cogliere l'atmosfera che si respira o le emozioni che il mio interlocutore trasmette. Non sono un blocco di ghiaccio psicopatico privo di empatia e inconsapevole del peso delle mie parole.
Mi dispiace se ti sei offeso, non era mia intenzione.
La mia era semplicemente una domanda perché nella vita di tutti i giorni ho fatto osservazioni. Mia sorella per esempio è una persona intelligente, sensibile ed attenta ma fatica a leggere le persone, addirittura suo figlio. Consapevole di ciò, ogni tanto chiede (conferma) ad altri di cui si fida.
Trovo l'ipotesi di Juniz affascinante, ma mi fermo qui, non avendo conoscenze in materia.
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