Finalmente il lavoro fisso, ma i capi sono orribili. Cosa fare?

  • Dopo anni di lavori occasionali ho finalmente trovato un lavoro fisso, e l'unica cosa a cui penso è che non so quanto riuscirò a resistere.

    Ho un nuovo lavoro da pochi mesi e sto vivendo la cosa malissimo.

    Il lavoro in sé non è male, ma i miei tre capi sono orribili.

    Hanno cercato di costringermi a usare il mio cellulare privato per ricevere le loro chiamate e WhatsApp pur avendo una linea personale in ufficio. Ci sono stati rimproveri per eventi che erano fuori dal mio controllo, eventi causati da controlli statali. E la settimana scorsa, in modo del tutto consapevole uno dei miei capi, durante una chiamata con me, ha chiamato il socio in vivavoce e mi hanno insultata, il tutto mentre io ascoltavo.

    Ho paura a licenziarmi perché ho impiegato tanto a trovare questo lavoro e non voglio tornare a pesare sui miei genitori.

    Non so cosa fare, come reagire a questa situazione, a queste persone che mi trattano con così poco valore.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Purtroppo gli ambienti di lavoro stanno diventando sempre più tossici, storie come la tua sono all'ordine del giorno.
    Ti direi, se possibile, di provare a far presente ai tuoi capi che vorresti essere trattata più umanamente.
    E magari prova a cercare un altro lavoro senza però lasciare questo prima di averne trovato un altro.

  • Benvenuto nel club, io lavoro da due anni in un ambiente di lavoro tossico.

    Il mio datore urla per tutto e fa la vittima per tutto, sono assunta come grafico di siti web ma mi occupo di contratti, integrazioni, video editing, fotografia, e social, lavoro con la mia attrezzatura, sia il cellulare che la fotocamera sono le mie. Per concludere mi usa come segretaria che deve ricordargli le cose, come se già non dovessi ricordare le mie. Pretende che rilegga gli autoregolamenti o le privacy dei siti, come se ne capissi qualcosa e se non noto un dettaglio urla a più non posso. L'ultima cazziata me la sono presa perché ho sbagliato uno striscione fatto su prixar, mai fatti striscioni dato che non mi occupo di stampe.
    Tutto ciò per mille euro al mese e con il collega che non muove un dito.

  • Cara Cassandra88, ti capisco benissimo. Anch'io qualche anno fa lavoravo con datori di lavoro che mi insultavano e mi urlavano addosso. Non era per niente facile, mi hanno portato ad un esaurimento.

    A mio parere non serve parlare con i capi, in genere sono troppo pieni di sé per riconoscere di sbagliare. Se ti licenzi non avrai diritto a percepire l'assegno di disoccupazione, quindi se non vuoi pesare sui tuoi, ti consiglio di cercare attivamente un altro impiego e nel frattempo di resistere ai loro insulti facendoteli scivolare, anche se so che non è facile.

    Io ero arrivata a tal punto di disperazione che avevo iniziato a rispondere per le rime o a fare loro un sorrisino beffardo mentre mi urlavano contro, li faceva uscire di testa. Non risolvevo la situazione, ma erano infastiditi dal fatto che non ricevevo più le strigliate in sacrosanto silenzio. Ovviamente non ti consiglio di farlo, era solo per condividere la mia esperienza e per raccontarti a che livello di frustrazione ero arrivata.

    Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo.

  • Hanno cercato di costringermi a usare il mio cellulare privato per ricevere le loro chiamate e WhatsApp pur avendo una linea personale in ufficio.

    Questo non è niente di particolarmente insolito. È una pratica abbastanza diffusa e finché rimane un qualcosa tra te e i capi se ci pensi può anche avere un senso e non essere tossico in quanto è un canale per comunicare in urgenza, ad esempio una assenza improvvisa oppure una qualsiasi criticità. Sarebbe tossico se ti chiedessero di usare il tuo cellulare con i clienti ma con i capi francamente non ci vedo niente che non sia ampiamente diffuso.


    E la settimana scorsa, in modo del tutto consapevole uno dei miei capi, durante una chiamata con me, ha chiamato il socio in vivavoce e mi hanno insultata, il tutto mentre io ascoltavo.

    Questo è l'unico comportamento veramente tossico e inconcepibile di tutto quello che hai descritto. Sinceramente non capisco l'utilità di fare un simile teatrino e umiliarti in quel modo. Comportamento veramente senza senso e poco utile.


    Ho paura a licenziarmi perché ho impiegato tanto a trovare questo lavoro e non voglio tornare a pesare sui miei genitori.

    Non so cosa fare, come reagire a questa situazione, a queste persone che mi trattano con così poco valore.

    Sinceramente, specialmente se sei arrivata da poco, la risposta è resistere e farti valere. Oggi sei ovviamente vista come l'ultima ruota del carro facilmente sostituibile, e quindi anche un po' uno sfogatoio. Facendoti valere invece via via acquisirai importanza in azienda e con la consapevolezza dell'importanza che hai certi comportamenti andranno a sparire, o almeno nella maggior parte dei casi è così. Nel frattempo niente vieta che ti guardi intorno e cerchi altro, ma prima di lasciare un buon posto fisso io vorrei un'alternativa pronta e sicura.


    Ti direi, se possibile, di provare a far presente ai tuoi capi che vorresti essere trattata più umanamente.

    Sconsiglio questo tipo di approccio perché spesso fa apparire come "deboli", e invece di migliorare le condizioni le fa peggiorare in maniera esponenziale. Più una persona si mostra debole, specie sul posto di lavoro, e più queste persone abituate a questo modo di sfogarsi la prenderanno di mira.

    Se avevano la sensibilità per cui mostrare sentimenti quali essere trattati umanamente era possibile, il problema non si sarebbe posto proprio.


    La prossima volta che ti insulta lo registri e poi gli fai passare la voglia.

    Evitiamo di dare questi consigli distruttivi. Gli fai passare la voglia? Si certo con un procedimento civile che dura anni e che ammesso ti diano ragione ti becchi un pugno di € al prezzo di essere isolata dai colleghi fino a che non ti dimetti dopodiché, salvo vivere in una grande metropoli, tutti in zona sapranno che sei una persona che ricorre ai tribunali e non verresti più assunta, o poco ci manca.


    Andare in giudizio è l'ultima spiaggia per casistiche veramente gravi perché spesso si rischia di vincere il processo ma subire conseguenze talmente devastanti che non ne valeva assolutamente la pena. Specialmente in sede civile, e per i tribunali del lavoro il bagno di sangue è dietro l'angolo.

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