Beh Bukowski è un mito

Il potere terapeutico dei LIBRI: l'angolo dei lettori
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Scusate la scarsa qualità dell'immagine, ma era troppo a tema. Stamattina sto lavorando in smart working nella biblioteca del mio paese per stare più concentrata nel silenzio, e alle pareti hanno appeso alcune frasi e citazioni... Questa è bellissima, è proprio così, quando termino un romanzo che mi ha conquistata, vivo sempre un momento di malinconia perché i personaggi erano divenuti parte della mia quotidianità e ne sento la mancanza!!
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Un' altra cosa che mi succede poi, oltre all'attaccamento verso i personaggi, è di non riuscire a leggerne un altro con passione se non passa almeno qualche giorno... infatti prediligo saghe abbastanza lunghe solitamente così il problema non si pone
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Un' altra cosa che mi succede poi, oltre all'attaccamento verso i personaggi, è di non riuscire a leggerne un altro con passione se non passa almeno qualche giorno... infatti prediligo saghe abbastanza lunghe solitamente così il problema non si pone
Vero
Ti devi riprendere emotivamente, devi accettare che è finito e andare avanti
Quando avevo finito Il Conte di Montecristo, ero rimasta in silenzio stampa per diverse settimane
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Vero
Ti devi riprendere emotivamente, devi accettare che è finito e andare avanti
Quando avevo finito Il Conte di Montecristo, ero rimasta in silenzio stampa per diverse settimane
È come se finisse una storia d'amore
Scherzo dai... però effettivamente ci metto un po' prima di riuscire ad immergermi nuovamente in un altro contesto
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Ciao Juniz, La storia infinita film mi sta particolarmente a cuore, perché è il mio primo ricordo cinematografico, cioè fu la prima volta (a memoria) che andai in una sala cinematografica, insieme a mia madre e a mia sorella. Il libro lo affrontai un po' di anni fa, già più che adulto, ma lo abbandonai dopo un po' di pagine perché mi sembrava un po' infantile nel linguaggio e non riuscì a catturarmi. Forse è stato un giudizio affrettato, potrei presto o tardi riprenderlo in mano. Grazie per avermelo ricordato.
Ciao
Ciao bilbo
Sì, il linguaggio del libro è da narrativa per ragazzi e devo dire che all'inizio non ha convinto neanche me (la traduzione italiana dei nomi poi ...) ho proseguito spinta dalla curiosità di scoprire le differenze con il film. E così, giunta a buon punto della storia scopro che Ende seguiva la filosofia di Rudolf Steiner, ho fatto più attenzione ed effettivamente il libro ha un che di 'occulto'. Sono mie speculazioni ma non escludo che Fantàsia, nel film descritta come il mondo della fantasia umana, sia invece ispirata al "mondo spirituale" invisibile e che secondo Steiner noi abbiamo perso la facoltà di percepire.
Comunque sia, e questo un po' mi è dispiaciuto, Ende fu profondamente contrario alle scelte fatte nell'adattamento della sua storia come film, volendone restare estraneo. E' un film a cui sono molto affezionata, non ero nata quando uscì nelle sale, ma è fra le prime VHS che ho avuto da bambina.
Questa è bellissima, è proprio così, quando termino un romanzo che mi ha conquistata, vivo sempre un momento di malinconia perché i personaggi erano divenuti parte della mia quotidianità e ne sento la mancanza!!
Mi è successo con Jane Eyre, che non a caso è anche il mio libro preferito. In particolare penso anche alla potenza delle scrittici in periodi come '800 in cui scrivevano sotto pseudonimo maschile per essere pubblicate, che conducevano vite ritirate, al massimo a contatto con la natura, eppure, enorme conoscenza dell'essere umano, maturità e forza immaginativa. E parliamo di ragazze giovani, come furuno appunto le sorelle Bronte.
Uh sì l'ho letta, libro bellissimo
Ah! brava Lupetta
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Anch'io un tempo leggevo molto di più, soprattutto prima di lavorare e dover leggere per lavoro....però cerco sempre di ritagliarmi del tempo perché la lettura dà tantissimo.
Come gusti vado a periodi alterni, spaziando dalla poesia ai saggi. Per un periodo ho divorato Shakespeare (lo adoro), poi mi sono buttata sui saggi di Galimberti, poi tanti classici, poi l'onda erotica. Un fritto misto, alternando le due lingue.
Un posto d'onore c'è l'ha sempre Walt Whitman che regolarmente riprendo a leggere e anche solo sfogliare.
Attualmente, dopo aver fatta una scorpacciata di Palahniuk sto finendo la trilogia di Stoccolma 1793.
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Tempo fa un'amica mi ha consigliato un libro che non appartiene esattamente al mio genere "L'ordine della croce" di una scrittrice che francamente non conosco Virginia De Winter, però mi ha colpito una frase:
"Posso combattere contro l’intero Presidio senza paura e senza perdere una sola goccia di sangue, ma ho bisogno di sapere che quando la battaglia finirà troverò te ad aspettarmi. Questo ha un senso e senza di te niente potrebbe più averne".
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Io sono un amante dei fantasy, mi rilassano moltissimo...
Attualmente non sto leggendo ma vorrei inserire una frase della mia saga preferita, "Mistborn"
“Ho visto uomini che hanno perso di proposito la capacità di riconoscere la verità e la bontà, e non penso di essere uno di loro. Riesco ancora a vedere le lacrime negli occhi di un bambino e provare dolore per le sue sofferenze. Se mai perdessi questo, saprei di essere oltre ogni speranza di redenzione.”
Anch'io adoro il fantasy!
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