Scuola di solitudine

  • Ciao Saritta poi sei stata all'incontro sulle persone altamente sensibili?

    Ciao :) Alla fine no, non riuscivo con gli orari, ho sentito l'associazione e penso farò i loro seminari on-line in partenza a ottobre, trattano sempre la medesima tematica e in ogni incontro viene approfondito un aspetto, essendo on-line è meglio gestibile, anche se dal vivo ovviamente sarà stato più coinvolgente.

  • A me sta capitando l'opposto, dopo tanti anni per conto mio, non ce la faccio più. Non mi basto, non riesco più nemmeno a guardare un film perché lo guardo con me stessa tanto.

    Mi sento di condividere quanto scrivi Psycho Mantis, specie nell'ultimo periodo (vedi ultimi 6 mesi) si è enormemente acutizzato il mio senso di solitudine. Sono sempre stata una persona molto solitaria, ho sempre passato tanto tempo da sola, facendo esperienze all by myself (cinema, musei, gitarelle, passeggiate...) e la cosa non mi è mai pesata, anzi assaporavo le serate in casa da sola cucinando e guardando la tv o leggendo. Però, c'è un però, ultimamente le cose sono molto cambiate. Da quando ho compiuto 30 anni mi sento molto diversa, vivo in una città abbastanza di provincia dove tutti i miei coetanei sono ormai nella quasi totalità dei casi sposati/con figli e si sono fatti di nebbia. Io mi sento indietro come esperienza di vita, anche se razionalmente so che non è così, perchè se loro hanno famiglia e figli io ho sempre fatto altro. Però mi ritrovo spesso sola il weekend e ora la cosa mi crea un potente senso di solitudine e di ansia... come se mi fossi bloccata e vedessi gli altri continuare a vivere le loro vita e io... ferma e sola. Specie il sabato e la domenica sono due giornate davvero dolorose, se una volta non vedevo l'ora arrivassero, oggi mi provocano tristezza perchè spesso non ho programmi che prevedano uscite di gruppo e socialità. Da fuori poco è cambiato, continuo a fare cose da sola anche se ora mi pesa, ma cerco di non fossilizzarmi in casa. Riconosco che questo paragonarmi agli altri e conseguente senso di spaesamento e scontento nasconde qualcosa di più profondo... che sto cercando di analizzare in una terapia analitica recentemente intrapresa.


    Inoltre mi frequento con un ragazzo a cui voglio bene ma la nostra relazione non progredisce, sia per diversità caratteriali incompatibili (lui vuole solo vedere me e non ha interesse a uscire in gruppo e questo mi ferisce perché aumenta il senso di solitudine, e sento che i miei bisogni nella relazione non sono appagati, anche perché non c'è progettualità né nulla) sia perché siamo in due momenti diversi di vita ma... non riesco a lasciarlo andare. Mi vergogno di questo ma in questo momento non sento di avere le forze per chiudere questa storia.

  • Ciao Paoletta, in che senso si sono fatto di nebbia?

    A parte un paio di amiche davvero strette (che abitano in altre città quindi vedo raramente ma con cui ho davvero un bel rapporto pieno e prezioso) le altre amiche del gruppo con cui ero solita uscire gli scorsi anni si sono “sistemate” e da quel momento non sono mai disponibili per uscire, fare un aperitivo, due chiacchiere… capisco le incombenze della casa, i figli piccoli... ma ho la sensazione che adesso non abbiano più interesse a organizzare uscite, limitandosi a stare col partner o con altre coppie sposate/con figli.

  • A parte un paio di amiche davvero strette (che abitano in altre città quindi vedo raramente ma con cui ho davvero un bel rapporto pieno e prezioso) le altre amiche del gruppo con cui ero solita uscire gli scorsi anni si sono “sistemate” e da quel momento non sono mai disponibili per uscire, fare un aperitivo, due chiacchiere… capisco le incombenze della casa, i figli piccoli... ma ho la sensazione che adesso non abbiano più interesse a organizzare uscite, limitandosi a stare col partner o con altre coppie sposate/con figli.

    Non trovi che sia normale che nel tempo le esigenze cambino? Io ti capisco perché ho fatto scelte ben precise e i figli li ho fatti più tardi rispetto al giro di amiche e anche a me capitato di distanziarmi da alcune semplicemente perché le vite hanno fatto altri percorsi, e anche se a volte si resta in contatto con qualcuno le esigenze cambiano al cambiare della vita; se hai i figli piccoli e lavori e il tempo è limitato darai priorità ad altre cose, è normale, come è normale che tu essendo più libera dagli impegni di una famiglia puoi dedicarti ad altro. Non vedo nulla di cui vergognarsi.

  • Non trovi che sia normale che nel tempo le esigenze cambino?

    Certamente lo trovo normale e fisiologico, tuttavia trovo normale anche il mio dispiacere nel vedere le amiche farsi sempre più lontane e non trovare tempo per uscire (ci vediamo una volta ogni mese e mezzo se va bene, prima anche due volte a settimana).

    Non vedo nulla di cui vergognarsi.

    La vergogna di cui parlavo nel mio precedente post non era legata a questo cambiamento in ambito amicale, ma alla mia attuale relazione con un ragazzo a cui voglio davvero bene ma con cui la relazione non ingrana. Dentro di me riconosco l'insoddisfazione e la consapevolezza che prima o poi questa relazione finirà perché non soddisfa il mio bisogno e desiderio di creare un rapporto con basi solide e che guardi al futuro, ma continuo a rimandare il momento della separazione (a lui questa situazione va bene, sono io che soffro di più). Da qui la vergogna perchè mi sento di non agire in conformità ai miei bisogni.

    :orange_heart: sei molto onesta con te stessa e già solo per questo non hai bisogno di vergognarti.

    <3 grazie, a volte occorre semplicemente darsi tempo ed essere clementi con se stessi, facendo del proprio meglio con le risorse a disposizione.

  • Ciao Paoletta90

    Hai fatto bene a intraprendere un percorso di terapia per capirti meglio e analizzare le radici della tua attuale insoddisfazione.

    Il cambiamento interiore è fisiologico, non siamo esseri immobili e immutabili ma in continuo mutamento, notarlo e analizzarlo è un'esigenza che i caratteri più sensibili e introspettivi avvertono con più intensità.

    Le cose che ci appagavano ieri, non è detto che ci appaghino oggi, e questo disorienta e confonde.

    Non mi dilungo sul discorso amicizie, semplicemente dico che come cambi tu, cambiano anche gli altri, quindi quello che si impara è che anche i rapporti e le amicizie assumono connotazioni diverse nel tempo, e a volte questo fatto è semplicemente da accettare: ognuno ha delle priorità e sicuramente arriveranno nella tua vita altre persone, altre amicizie, così come quelle di un tempo si sono allontanate. A volte bisogna semplicemente guardare oltre e non ancorarsi alle abitudini passate, altrimenti si rischia solo di idealizzare e soffrire.


    Il costante confronto a cui ci sottopone la società, poi, non aiuta, e a volte è difficile "chiuderlo fuori" e andare per la propria strada. Magari prova a capire se questo tipo di confronto con gli altri ti pesa perché risveglia un tuo bisogno interiore inappagato oppure semplicemente è un'insicurezza momentanea che ti porta al paragone e al conseguente sminuirti.


    Fai bene a continuare le tue esperienze da sola, che comunque hai sempre fatto e sono meglio rispetto all'alternativa di barricarti in casa a rimuginare, e sono occasioni per possibili nuove conoscenze.


    Per quanto riguarda la tua relazione, ogni cosa a suo tempo, non devi forzarti a chiuderla drasticamente, l'unica cosa che mi sento di dirti è di capire se sulla famosa bilancia pesano di più le ansie e insicurezze che questa relazione ti provoca, rispetto alla sicurezza, conforto e benessere. Non hai certo bisogno di ulteriori carichi d'ansia in questo momento. Anche perché mi pare di capire che tu ti sia già data le risposte sulla divergenza caratteriale e sul fatto che non vedi un futuro con lui.

  • trovo normale anche il mio dispiacere nel vedere le amiche farsi sempre più lontane e non trovare tempo per uscire (ci vediamo una volta ogni mese e mezzo se va bene, prima anche due volte a settimana).

    Si come ti ho detto ti capisco, ma probabilmente la tua sensazione è acuita dalla tua situazione personale di insoddisfazione. Io e le mie amiche storiche ci vediamo 2 volte l'anno ormai; nel tempo ognuna ha creato nuove relazioni amicali più vicine al suo tipo di vita.


    consapevolezza che prima o poi questa relazione finirà perché non soddisfa il mio bisogno e desiderio di creare un rapporto con basi solide e che guardi al futuro, ma continuo a rimandare il momento della separazione (a lui questa situazione va bene, sono io che soffro di più).

    E' questo il tuo vero problema ed è questo che devi affrontare. Una volta che avrai risolto questo anche quello con le amiche si ridimensionerà.

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