Disgusto costante nell'andare a lavorare

  • La guerra tra generazioni ed il ricambio, si è parlato anche di questo nel thread..

    Credo che occorre guardare la famosa legge dei grandi numeri, oggi chi ha potenza economica rimane sempre la vecchia generazione, non c'è un ricambio anche per questo motivo, il vecchio imprenditore spesso c'è in quanto le nuove generazioni non hanno soldi o accesso al credito se non da strozzinaggio legalizzato, questo nessuno ne parla.


    La generazione di over 30 che ha buoni risparmi non deriva quasi mai dal lavoro, salvo eccezioni ovviamente.. quasi sempre gli equilibri familiari hanno permesso tutto ciò, la proiezione del lavoro non permette di mettere via chissà cosa, si campa alla giornata, il problema arriva quando questo disgusto condiziona la vita quotidiana.

  • Il problema è la mancanza di competenze tecniche per risolvere la situazione, l'Italia sta sprofondando perché non ha mai investito e mai investirà sullo sviluppo culturale/tecnologico delle nuove generazioni, i nostri laureati in materie STEM sono pochissimi e l'assurdità è che appena terminano il percorso studi, nelle altre nazioni fanno a botte per accaperrarseli, qui al max ti offrono uno stage per fare fotocopie.

    Non c'è rimedio perché non si vuole cambiare e la nostra unica possibilità e che scoppi un virus che faccia scomparire tutti i boomer imprenditori e politici.

    Purtroppo hai ragione.


    Qui c'è tanta propaganda, i lavoratori a basso costo arriveranno a prescindere dalla nostra volontà o meno non solo per questioni economiche ma anche climatiche.

    Uhm.. Ni. C'è una differenza estremamente importante e fondamentale nell'importare manodopera a basso costo per mancanza di connazionali che si abbassino a determinate condizioni lavorative, piuttosto che vederla entrare naturalmente come già sappiamo che sarebbe andata.


    Nel primo caso stai autorizzando e normalizzando, di Stato e di società, una condizione di sfruttamento che poi verrà condivisa da tutti i connazionali che lavorano nei settori in cui verranno inseriti gli schiavi importati dall'estero. E attenzione che si parla anche di medici e infermieri. Nel contempo fai anche un altro danno, ovvero quello di far venir meno la necessità di una indagine sulle condizioni di lavoro e sulla mancanza di welfare che rende il nostro Paese a natalità estremamente negativa.

    Nel secondo caso non stai normalizzando una situazione di sfruttamento: semplicemente accade e come tutti i reati si da per scontato che vada perseguita, anche se a qualcuno farebbe comodo di no.


    Io ho sempre creduto molto nella responsabilità e nell’etica individuale piuttosto che nelle guerre tra classi e generazioni. Ma è cosa rarissima da trovare, indipendentemente dall’età anagrafica.

    E' un pensiero molto nobile e "giusto" il tuo. Mi vedi perfettamente d'accordo.

    Il problema è che sono poi le classi ad auto-suggestionarsi e a creare quelle bolle iper-realistiche che convincono le persone appartenenti alla classe di fatti totalmente slegati dalla realtà.


    C'è ancora chi pensa che il reddito di cittadinanza abbia tolto lavoratori ai ristoratori... invece di farsi due domande sul come sia possibile che una misura anti povertà estrema possa fare concorrenza a un reddito da lavoro. Alcuni di questi benpensanti sono persone intellettualmente oneste che però fanno i conti con informazioni sbagliate.


    E' verissimo, ma le guerre tra generazioni avvengono nel momento in cui le vecchie non si rendono conto che devono farsi da parte perché il mondo è cambiato.

    Anche e principalmente.


    La generazione di over 30 che ha buoni risparmi non deriva quasi mai dal lavoro, salvo eccezioni ovviamente.. quasi sempre gli equilibri familiari hanno permesso tutto ciò, la proiezione del lavoro non permette di mettere via chissà cosa, si campa alla giornata, il problema arriva quando questo disgusto condiziona la vita quotidiana.

    Secondo un recentissimo studio in Italia per uscire dalla povertà relativa e accedere a un reddito e uno stile di vita medio-basso servono cinque generazioni di impegno costante, ovvero: se inizia tuo figlio... l'obbiettivo lo raggiunge il figlio del figlio del figlio del figlio di suo figlio (ovvero sarebbe il nipote del trisavolo di chi ha iniziato a soffrire)


    Non trovo un link allo studio più recente (di pochi mesi fa), ma ho trovato quello precedente.
    https://www.repubblica.it/econ…oni_per_salire-199103834/

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • In realtà mi sembra che il thread non fosse incentrato sui problemi legati al mondo del lavoro attuale, cioè il problema dell'opener non è lo stipendio o la precarietà, che ha risolto, ma proprio il tipo di lavoro. In sinceritá comunque che si possa lavorare e guadagnare tutti abbastanza da non solo mantenersi ma anche arricchirsi lo ritengo utopia, questo riguarderà sempre un numero ristretto di persone e non può che essere così. Si può discutere del precariato, si può cercare di migliorare l'accesso al lavoro, si può forse ipotizzare di cambiare il tipo di lavoro e come viene svolto oggi (magari i lavori peggiori si possono meccanizzare) e si può lavorare sul tasso di occupazione, ma pensare di farne strumento che su larga scala permetta salti sociali o economici non lo ritengo possibile.

  • ipposam il trattamento economico piaccia o no fa aumentare/diminuire spesso il disgusto e l'accettazione di certe condizioni, perché se io anziché guadagnare neanche 1300€ al mese (contratto nazionale del settore) prendessi 2000 euro sicuramente avrei meno disgusto, come meno disgusto credo lo avrebbero avuto le commesse ed i commessi dei supermercati che ieri 25 aprile hanno lavorato, alcuni lo faranno anche il primo Maggio, vi assicuro che nessuno di questi lavoratori prenderanno paghe triple o altro..

    Se facciamo un sondaggio e chiediamo quanti sono soddisfatti del loro tempo indeterminato con annessa retribuzione a molti lavoratori, verrebbe fuori una statistica molto allarmante.

  • ipposam il trattamento economico piaccia o no fa aumentare/diminuire spesso il disgusto e l'accettazione di certe condizioni, perché se io anziché guadagnare neanche 1300€ al mese (contratto nazionale del settore) prendessi 2000 euro sicuramente avrei meno disgusto, come meno disgusto credo lo avrebbero avuto le commesse ed i commessi dei supermercati che ieri 25 aprile hanno lavorato, alcuni lo faranno anche il primo Maggio, vi assicuro che nessuno di questi lavoratori prenderanno paghe triple o altro..

    Se facciamo un sondaggio e chiediamo quanti sono soddisfatti del loro tempo indeterminato con annessa retribuzione a molti lavoratori, verrebbe fuori una statistica molto allarmante.

    Questo sono certa che lo pensi, eppure è scientificamente provato che non è così nel lungo periodo. Se tu ottenessi un aumento di stipendio saresti meno disgustato per un paio di mesi poi torneresti da capo a lamentarti. Infatti ti posso garantire che ho risorse che ho "trattenuto" dal licenziarsi per posti meglio remunerati e sempre a tempo indeterminato semplicemente cambiandogli progetto.

    Aggiungo solo che ovviamente l'aumento di stipendio è sempre gradito, ma quello che volevo dire è che assolutamente non è sufficiente ad eliminare gli altri aspetti che non gradisci del lavoro, nonostante a prima vista possa sembrarti così.

    Se tu facessi un lavoro che ti desse piacere, piacere vero, entusiasmo, voglia di alzarti dal letto, non lo lasceresti per qualche centinaio di euro in più tornando magari al lavoro attuale.

  • Assolutamente ipposam però la legge dei grandi numeri dice che di persone che hanno piacere nel fare il loro mestiere ve ne sono poche, ti confesso che il mio di lavoro in sé tutto sommato non mi dispiaceva, il problema è che poi ha preso un'evoluzione/involuzione enorme, poi c'è da dire che alcune flessibilità mentali che magari anni fa avevo oggi non ce l'ho più, sopporto tutti sempre meno, si pretende molto a fronte di poche gratificazioni: umane zero, economiche quasi mai.. anzi generalmente occorre ringraziare pure che si lavora così ed in questo modo.

  • Assolutamente ipposam però la legge dei grandi numeri dice che di persone che hanno piacere nel fare il loro mestiere ve ne sono poche, ti confesso che il mio di lavoro in sé tutto sommato non mi dispiaceva, il problema è che poi ha preso un'evoluzione/involuzione enorme, poi c'è da dire che alcune flessibilità mentali che magari anni fa avevo oggi non ce l'ho più, sopporto tutti sempre meno, si pretende molto a fronte di poche gratificazioni: umane zero, economiche quasi mai.. anzi generalmente occorre ringraziare pure che si lavora così ed in questo modo.

    Perfettamente d'accordo! Considera che a me il mio lavoro piace, o meglio, "piaceva". Sono moltissimi anni che lo faccio, e oggi sono stufa di tutto e di tutti, soprattutto della gente e del contesto con cui ho a che fare, e se prima per farlo mi bastava uno stipendio X, oggi per sopportare avrei bisogno di uno stipendio 3X, ma se trovassi un lavoro senza i side effect del mio mi accontenterei di X e anche qualcosa in meno. Ma dovrebbe essere qualcosa che mi facesse alzare la mattina davvero "felice".

  • il trattamento economico piaccia o no fa aumentare/diminuire spesso il disgusto e l'accettazione di certe condizioni, perché se io anziché guadagnare neanche 1300€ al mese (contratto nazionale del settore) prendessi 2000 euro sicuramente avrei meno disgusto, come meno disgusto credo lo avrebbero avuto le commesse ed i commessi dei supermercati che ieri 25 aprile hanno lavorato, alcuni lo faranno anche il primo Maggio, vi assicuro che nessuno di questi lavoratori prenderanno paghe triple o altro..

    Se facciamo un sondaggio e chiediamo quanti sono soddisfatti del loro tempo indeterminato con annessa retribuzione a molti lavoratori, verrebbe fuori una statistica molto allarmante.

    Qui hai ragione da vendere...

    Conosco due piccoli imprenditori che si occupano dello stesso settore: uno ha la giusta filosofia del pagarli di più, del fargli fare le giuste pause, dell'assicurargli i dpi, gli straordinari volontari e con preavviso, ecc. Ed un altro del pagarli con la paga base, del farli lavorare al massimo, obbligo di straordinari se serve, ecc.

    Chissà perchè il primo conserva gli stessi operai da tempo ed addirittura ha ancora richieste di assunzione, ed invece il secondo lamenta sempre di carenza di personale, ha troppi ricambi di operai, da la colpa all'RDC, al fatto che i dipendenti sono tutti scansafatiche e devono essere tenuti sempre in riga sennò non lavorano, ecc.

    Sta di fatto che il primo fattura e va avanti, il secondo forse fra qualche anno chiuderà.

    Bene, in Italia come imprenditori sono prevalenti quelli del secondo tipo purtroppo...

  • Aggiungo che il primo imprenditore mi ha detto testuali parole: "pagandoli di più vengono a lavorare più felici e soddisfatti e quindi rendono di più, quindi questo per me è un plus economico".

    Ma per la maggior parte degli imprenditori (cioè il secondo tipo) è evidentemente impossibile uscire dal loop: "schiavo più ti spremo è meglio è".

  • In realtà mi sembra che il thread non fosse incentrato sui problemi legati al mondo del lavoro attuale, cioè il problema dell'opener non è lo stipendio o la precarietà, che ha risolto, ma proprio il tipo di lavoro.

    E' vero, ma non dobbiamo fare l'errore di fissare e analizzare solo la superficie del problema. Dietro ogni malessere diffuso c'è sempre una ragione comune e in questo (e nell'altro) caso emerge chiaramente. Poi ovviamente ognuno ha la sua sensibilità.


    In sinceritá comunque che si possa lavorare e guadagnare tutti abbastanza da non solo mantenersi ma anche arricchirsi lo ritengo utopia, questo riguarderà sempre un numero ristretto di persone e non può che essere così.

    Lavorare tutti per arricchirsi è certamente impossibile: non è solo un tuo parere: è matematico.

    Che il lavoro possa sostentare tutti i lavoratori è anch'esso matematicamente dimostrato.


    Il problema però è che in una società come quella attuale non ci si arricchisce in proporzione al proprio lavoro o all'apporto di benessere che si porta nella società. Ci si arricchisce per eredità, casta o ruberia. Chi lavora sodo, più degli altri, restando onesto: resta povero nella stragrande maggioranza dei casi. Moltissimi di quelli che non lavorano o creano solo danni invece: sono e restano ricchi.


    Si può discutere del precariato, si può cercare di migliorare l'accesso al lavoro, si può forse ipotizzare di cambiare il tipo di lavoro e come viene svolto oggi (magari i lavori peggiori si possono meccanizzare) e si può lavorare sul tasso di occupazione, ma pensare di farne strumento che su larga scala permetta salti sociali o economici non lo ritengo possibile.

    Non deve esserlo su larga scala: deve esserlo per un naturale flusso evolutivo in quei casi dove c'è merito.


    Se facciamo un sondaggio e chiediamo quanti sono soddisfatti del loro tempo indeterminato con annessa retribuzione a molti lavoratori, verrebbe fuori una statistica molto allarmante.

    E' stato fatto e il risultato è allarmante. Il 4% dei lavoratori è soddisfatto del proprio lavoro; che significa che gli insoddisfatti sono il 96%.


    Considera che a me il mio lavoro piace, o meglio, "piaceva". Sono moltissimi anni che lo faccio, e oggi sono stufa di tutto e di tutti, soprattutto della gente e del contesto con cui ho a che fare, e se prima per farlo mi bastava uno stipendio X, oggi per sopportare avrei bisogno di uno stipendio 3X, ma se trovassi un lavoro senza i side effect del mio mi accontenterei di X e anche qualcosa in meno. Ma dovrebbe essere qualcosa che mi facesse alzare la mattina davvero "felice".

    Questo accade perché i lavori che facciamo non sono sigillati in ambiente ermetico: lavoriamo con gli altri. E se la maggior parte dei lavori è decaduta a livello da essere svolta male: anche il nostro lavoro, i nostri colleghi, etc. pian piano ne mutuano gli effetti.


    Pensare che tutto vada bene solo perché va bene nel proprio orticello è stata una delle cause del problema.

    Mentre chi vive in centro a Milano percepisce un senso di stranezza senza capire il perché: la città si spopola e la malvivenza guadagna spazio spostandosi verso il centro. Quando si accorgeranno di aver fatto la fine di Caracas sarà troppo tardi.


    Aggiungo che il primo imprenditore mi ha detto testuali parole: "pagandoli di più vengono a lavorare più felici e soddisfatti e quindi rendono di più, quindi questo per me è un plus economico".

    Ma per la maggior parte degli imprenditori (cioè il secondo tipo) è evidentemente impossibile uscire dal loop: "schiavo più ti spremo è meglio è".

    La maggior parte degli imprenditori italiani non sono realmente imprenditori: si definiscono tali perché occupano quel ruolo sulla carta, ma non sono persone in grado di fare quel lavoro. Hanno ereditato e/o sanno che per fare la bella vita devono aprire un ristorante senza pagare il personale: e lo fanno. Non gli interessa l'impresa: gli interessa comprarsi il macchinone e pagare regali alle e agli amanti.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Ho perso il mio lavoro 13

      • Alpaca99
    2. Risposte
      13
      Visualizzazioni
      378
      13
    3. Andre73

    1. Pensione ancora lontana 12

      • cuphead
    2. Risposte
      12
      Visualizzazioni
      330
      12
    3. LeggeraMente

    1. Diario condiviso della giornata lavorativa 1.4k

      • Saritta
    2. Risposte
      1.4k
      Visualizzazioni
      61k
      1.4k
    3. Saritta

    1. Periodo lavorativo molto difficile 37

      • Zeta Reticuli
    2. Risposte
      37
      Visualizzazioni
      2.1k
      37
    3. Zeta Reticuli

    1. Atteggiamento strano di una collega 14

      • Tanja
    2. Risposte
      14
      Visualizzazioni
      621
      14
    3. Crisantema

    1. Mi sento in gabbia sul lavoro 2

      • Flavio10
    2. Risposte
      2
      Visualizzazioni
      222
      2
    3. Flavio10