Salve forum, sono da poco un tempo indeterminato, ho condiviso il modo in cui ci sono arrivato in un altro thread.
Non so se anche il modo in cui ci sono arrivato (precarietà costante, farsi andare bene molte cose) ha contribuito al mio disgusto verso il lavoro, però ad oggi è così.
Intanto faccio parte di quelle categorie costrette a lavorare in quanto non mi mantiene nessuno, quindi il mio rapporto con il lavoro non è stato quello che "il lavoro nobilita l'uomo", nessun nobile lavorava.
Faccio un lavoro a contatto col pubblico, un impiegato che però sta avendo sempre più problemi ad interfacciarsi con la gente: persone maleducate, esaurite, sanno tutto loro e qualora chiedono qualcosa neanche si fidano.. lavoro 40 ore a settimana.
Come ho già scritto, venendo da molto precariato nello stesso settore, ho visto come la situazione sia degenerata, sarà stata la pandemia, i rapporti umani che, inutile negare, si stanno sgretolando, fatto sta' che ogni giorno c'è un qualche tizio che riesce a rovinarmi la giornata.
Premetto che già appena salgo in auto e inizio il mio tragitto sono di umore basso.
C'è da dire che l'azienda non ritarda mai sui pagamenti, come ho già scritto non sudo chissà quante camicie e parlando con altre persone che sputano sangue dalla mattina alla sera tra ferie mai fatte, rapporti pessimi con colleghi e superiori, io in generale non dovrei lamentarmi, anche perché in quest'epoca in cui sembra che da un momento all'altro possa accadere l'apocalisse avere un lavoro indeterminato non è scontato.
Se penso che tra dieci anni sarò ancora qui a trattare col pubblico mi viene una malinconia enorme, però cos'altro potrei fare?! Parliamoci chiaro, ho 37 anni, sono una persona poco entusiasta di lavorare e, lo dico sinceramente, nessun'altra realtà mi stimolerebbe a cambiare lavoro: pensare di ricominciare da capo altrove con colleghi nuovi, nuovi equilibri mi farebbe stare ancora peggio.
Quindi volevo capire se c'è qualcuno che prova lo stesso disgusto quotidiano, come eventualmente lo combatte e se effettivamente c'è una soluzione (io non ne vedo), oppure se uno deve semplicemente accontentarsi di quello che passa il convento e di tutto ciò che ne consegue.
Buona giornata.