È giusto colpevolizzare mio marito per la nostra situazione economica?

  • Rispondendo anche io alla domanda:

    No, Penso che non sia affatto giusto ne logico, anche perchè lui dall'altra parte potrebbe fare la stessa cosa verso di te che non hai portato in "dote" una casa. Grazie a lui almeno vivete senza pagare l'affitto nella casa del padre.

    Non mi soffermo sul fatto che poi il genitore stia costantemente a ricordarvelo, il che succede spesso in questi casi, rispondo solo alla domanda.


    Faccio anche un altra osservazione:

    Se siete coetanei, quindi sulla trentina, non credo che sareste riusciti anche nella più felice delle situazioni lavorative a pagarvi una grande casa (o anche solo accedere ad un mutuo) da soli, senza nessun aiuto. Chi lo fa è perchè o ha ricevuto l'abitazione dalla famiglia o ha ricevuto aiuto economico. E quindi tornando al punto di prima, in una coppia si è in due e in molte che conosco la benestante è lei, quindi immagino che anche tuo marito abbia tutto il diritto di avercela con te...


    Anche io sono dell'idea che, vista anche la premessa che hai fatto, tu non abbia piu interesse nel tuo partner e ti stia focalizzando su ciò che gli manca...

  • Ciao, beh sì sbagli a colpevolizzarlo (immagino tra l'altro lui viva dei sensi di colpa, anche se nessuno glielo ricorda), comunque soffermiamoci su di te. Scusami, magari la domanda è un po' invadente, i tuoi genitori (con cui hai detto non puoi tornare a vivere) non potrebbero aiutarti economicamente nei primi tempi in cui perfezioni il tuo lavoro, in qualche affitto, SIA anche con un'altra coinquilina, come fanno gli universitari, per ridurre le spese? Magari con un lettone matrimoniale per dormirci con la tua bambina. Ovviamente anche loro devono mettersi nell'ottica dell'idea che non puoi stare in un matrimonio che non va avanti, che soffoca.

    Te lo dico perchè a mio avviso dovresti valutare la separazione, cioè vedo che sei molto arrabbiata, hai bisogno di staccare.

    Comunque come dice Hermione è mooooolto strano che i tuoi amici coetanei 30 enni abbiano comprato delle case perfette solo con i loro sacrifici, cioè quando hanno iniziato a lavorare con un contratto stabile e indeterminato? A 11 anni?

  • E' triste sentire che si fanno matrimoni di convenienza al giorno d'oggi (per garantirsi una certa "sicurezza") e poi si va in ansia perché la convenienza non è abbastanza rispetto alle proprie aspettative. E si colpevolizza il partner non amato perché non guadagna abbastanza.


    Mi unisco al coro di coloro che consigliano di cercarti una vera autonomia economica, che ti permetta di vivere come vuoi, e poi riscattare l'infelice scelta fatta di sposarti, restituendo a tuo marito e, poi, a te la libertà e la possibilità di un'altra opportunità di vita. Pure a 40 o 50 anni e più si può ricominciare una nuova vita.


    (------ 8) -------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Comunque il vero problema è un altro.

    Uhm... No. Il vero problema è tutto quello che c'è scritto prima di queste parole.


    Sono una persona così orribile a pensare queste cose?

    Dipende dai punti di vista. Secondo una morale di "non fare ad altri quello che non vorresti fatto a te stessa": Sì, saresti una persona orribile.


    Secondo invece il comune andazzo attuale: sei nella media.


    Sbaglio a colpevolizzarlo per non essersi voluto "innalzare" (scusate il termine, ma non me ne vengono di migliori per esprimere il concetto) dalla condizione di operaio per garantirci una vita migliore?

    Senza dubbio Sì: sbagli. Perché le ambizioni personali sono PERSONALI. Se non le condividi non dovevi condividere la vita con lui. Ora il rischio (che do per certo) è che ogni tua frustrazione si trasformi in un suo problema.


    Sbagli a colpevolizzarlo. Ma, soprattutto, dici di non amarlo ma saresti disposta a impegnarti in un mutuo con lui per comprare una casa? E poi vorrei farti un'altra domanda: se domani dovessi trovare il grande amore come ti comporteresti?

    Te la spiego io:

    Mutuo: basta che lo paghi lui e la casa resti co-intestata.

    Trovare il vero amore: se ne va e resta con la co-intestazione della casa. Lo costringe a vendere e si fa dare la metà del valore NON versato.


    Simple.

    Ci sono altri casi qui nel forum dove ciò è già accaduto.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • A parte che per diventare un bravo programmatore non basta fare un corso, ma sono necessari predisposizione e anni di studi... perché non vai tu in cantiere al posto di tuo marito e lasci che sia lui a occuparsi delle faccende domestiche e del bambino? Poi, se non guadagni abbastanza, puoi sempre fare un corso di programmazione ed innalzare la vostra posizione sociale ed economica.

  • Credo che questa situazione sia molto più presente di quanto uno immagina.


    Scrivi che ne eri innamorata, quindi se la vogliamo semplificare è una delle evoluzioni di moltissime storie, si sta insieme per diversi anni o moltissimi anni e poi finisce l'amore, oppure aspetto non secondario è che 5/6 anni fà tu eri una persona ed oggi ne sei un'altra, vale la stessa cosa per tuo marito.


    Però vorrei rispondere alla tua domanda, di base c'è un aspetto molto egoistico, la sensazione che dai è di usare tuo marito come molta gente vede il lavoro.."c'è questo, meglio di niente è, poi mi dà lo stipendio", tu vedi così tuo marito una sorta di sicurezza come tu stessa lo definisci ma perchè come dicevo sopra, meglio di niente è; poi c'è da dire che al momento essendoti pure sposata hai aggravato una situazione che oggettivamente non era buona.


    Adesso secondo me non è che ci siano chissà quali soluzioni davanti, ma EVOLUZIONI, mi spiego:

    1. Vivi una vita infelice che indirettamente si ripercuote su tutta la famiglia, ci sono tante coppie che si sono adeguate a questo e che vivono in tristezza perenne.

    2. come dicono molti altri utenti, ci metti un punto, quindi ti fai una vita tua personale, lavori ti paghi un affitto e tiri avanti.

    3. Fai la brava moglie in apparenza, feste con i parenti, cene di classe etc..poi parallelamente inizi a far vivere la parte che stai reprimendo, quindi arriverai a farti una relazione extra coniugale che ti faccia sentire donna appagata etc.


    Un saluto.

  • Io opterei per la seconda, essendo lei veramente molto giovane.

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