Io e le app di incontri. Consigli?

  • L'attrazione e il sesso sono collanti molto importanti, ma non possono certamente essere gli unici al fine di instaurare una relazione nel senso più profondo del termine e mi sembra un po' ingenuo pensare di poter legare sentimentalmente un uomo con il sesso, quando si sa che in genere l'uomo è più bravo rispetto alla donna a separare una relazione solo fisica da una passionale/sentimentale.

    È il mio pensiero e sia chiaro,

    Non è che l'uomo sia più bravo a separare fisico e sentimenti, è solo puntare ad una cosa, il piacere che deriva da un rapporto sessuale, e infatti, essendo maschietto, posso dirti che non faccio sesso se non provo nulla, quindi almeno per me (forse sarò anomalo) non esiste se almeno non ho un minimo di affetto per quella persona.

    Ho rifiutato sempre il sesso mercenario, perché non ha la capacità di darmi mezza emozione.

  • Ehh, nello stesso modo, ti capisco io e potrei aver scritto io molte cose che leggo nei tuoi post.

    A onor del vero, devo però dire che io avevo già tendenze depressive da molti anni, che infatti cercavo di contrastare con un antidepressivo. In sostanza ero già un soggetto predisposto, con una diagnosi di distimìa, e l'abbandono è stato una specie di colpo di grazia che ha peggiorato di molto la mia situazione oggettiva e di conseguenza il mio umore.

    Quindi non posso addossare solo a lui la colpa della mia depressione, anche se gli addosso senza remore quella di avermi comunque distrutto la vita, e adesso per lui provo uno strano miscuglio di attrazione fisica, rimpianto e desiderio di vendetta.

    Ma, se posso permettermi, anche tu hai diversi tratti delle persone distimiche, e non ricordo se stai facendo cure o psicoterapia per questo.

    Scusa l'off topic, ma non lo è poi tantissimo, perchè ovviamente un livello di umore e di autostima sotto i piedi di certo non favorisce la spinta a mettersi in gioco in nessun campo, compreso quello dei rapporti con l'altro sesso e delle app di incontri.

  • Si anche io tendo alla distimia, ho anche varie storie di depressione in famiglia, ma non faccio psicoterapia (non ricordo se tu la fai).

    Sicuramente su una persona "normale" una storia (è pure esagerato chiamarla tale) come la mia col mio ex non produce gli effetti che ha prodotto su di me, oltre 2 anni per riprendermi sono veramente troppi: e comunque per lui provo le stesse cose che dici tu.

  • Ehh, nello stesso modo, ti capisco io e potrei aver scritto io molte cose che leggo nei tuoi post.

    A onor del vero, devo però dire che io avevo già tendenze depressive da molti anni, che infatti cercavo di contrastare con un antidepressivo. In sostanza ero già un soggetto predisposto, con una diagnosi di distimìa, e l'abbandono è stato una specie di colpo di grazia che ha peggiorato di molto la mia situazione oggettiva e di conseguenza il mio umore.

    Quindi non posso addossare solo a lui la colpa della mia depressione, anche se gli addosso senza remore quella di avermi comunque distrutto la vita, e adesso per lui provo uno strano miscuglio di attrazione fisica, rimpianto e desiderio di vendetta.

    Ma, se posso permettermi, anche tu hai diversi tratti delle persone distimiche, e non ricordo se stai facendo cure o psicoterapia per questo.

    Scusa l'off topic, ma non lo è poi tantissimo, perchè ovviamente un livello di umore e di autostima sotto i piedi di certo non favorisce la spinta a mettersi in gioco in nessun campo, compreso quello dei rapporti con l'altro sesso e delle app di incontri.

    Si anche io tendo alla distimia, ho anche varie storie di depressione in famiglia, ma non faccio psicoterapia (non ricordo se tu la fai).

    Sicuramente su una persona "normale" una storia (è pure esagerato chiamarla tale) come la mia col mio ex non produce gli effetti che ha prodotto su di me, oltre 2 anni per riprendermi sono veramente troppi: e comunque per lui provo le stesse cose che dici tu.

    In che senso vi ha distrutto la vita? Se posso chiedere?


    MissMarple perché la tua storia non si può definire tale?

  • Nel caso mio, considera che fin dall'adolescenza ho avuto problemi psicologici, per molti anni il terrore delle malattie, e poi, quando quello è diminuito, anche se mai scomparso, sono venute avanti le tendenze depressive, legate al fatto che non mi sono mai piaciuta, sono molto insicura e insoddisfatta di me.

    Fra l'altro, il mio ex si è stancato di me proprio perchè la mia insicurezza era cresciuta all'ennesima potenza verso di lui, e questo creava problemi nel rapporto, perchè poi anche lui non faceva una beata minkya di quello che io avrei avuto bisogno che facesse per aiutarmi (mai capito se non ci arrivasse, nonostante io glielo spiegassi ben chiaro, oppure se proprio se ne sbattesse).

    Fatto sta che io ero innamoratissima, e ho lasciato mio marito, contando di passare il resto della mia vita con lui, che nel frattempo si era separato a sua volta. Invece dopo poco mi ha lasciato e mi sono ritrovata da sola a 49 anni, dopo che ero sempre stata in coppia.

    Per lui ho stravolto la mia vita e l'ho rimessa in gioco, ma alla fine ho perso tutto. Sogni, progetti, speranze di passare ancora dei momenti meravigliosi, com'era il sesso con lui, è tutto svanito. Ho perso la dimensione del futuro, perchè senza nessuno con cui condividerlo non ho più aspettative concrete di qualcosa di bello, e come prospettive vedo solo una vecchiaia di solitudine e malattie. In pratica, sono più di quattro anni che vivo alla giornata, alternando giorni neri a giorni grigi, ma è un sopravvivere che non è vita vera e piena.

  • In che senso vi ha distrutto la vita? Se posso chiedere?


    MissMarple perché la tua storia non si può definire tale?

    Non la definisco nemmeno storia perchè non è mai stata definita tale. Ci siamo assiduamente frequentati per due anni, tipo due fidanzati, ma di fatto lui non ha mai voluto impegnarsi, bloccato da chissà quale situazione personale, io non ho mai avuto la forza di staccarmi, lui comunque andava molto a periodi, eravamo anche amici quindi ci si vedeva anche in amcizia e in compagnia quindi era pure difficile chiudere, questo in brevissimo. Fatto sta che io ci ho sempre sperato (era stato lui a provarci e almeno inizialmente le cose andavano bene, mi pareva solo questione di tempo, ma con il senno del poi credo fosse solo affetto amichevole e un po' di attrazione fisica) e alla fine la cosa si è conclusa con lui che ha conosciuto un'altra ragazza, si è progressivamente allonantato dalla sottoscritta e quando mi ha detto il motivo, ho avuto la forza (cioè, ero obbligata) di chiudere. Infatti lui alla fine si è fidanzato con lei a quanto pare senza problemi. Essendo lui stato una delle mie pochissime esperienze ed essendone innamorata ho sofferto molto, anche di quest'ultimo fatto: mi continuo a chiedere cosa mi mancasse o gli mancasse con me, per potermi definire la sua ragazza, se lei sia stata più "brava". Ovviamente questa storia non ha fatto altro che peggiorare le mie insicurezze. Ora sto capendo e interiorizzando il fatto che non sia colpa di nessuno, che sono cose che capitano nei rapporti e non è il caso di farne una tragedia.

  • Non la definisco nemmeno storia perchè non è mai stata definita tale. Ci siamo assiduamente frequentati per due anni, tipo due fidanzati, ma di fatto lui non ha mai voluto impegnarsi, bloccato da chissà quale situazione personale, io non ho mai avuto la forza di staccarmi, lui comunque andava molto a periodi, eravamo anche amici quindi ci si vedeva anche in amcizia e in compagnia quindi era pure difficile chiudere, questo in brevissimo. Fatto sta che io ci ho sempre sperato (era stato lui a provarci e almeno inizialmente le cose andavano bene, mi pareva solo questione di tempo, ma con il senno del poi credo fosse solo affetto amichevole e un po' di attrazione fisica) e alla fine la cosa si è conclusa con lui che ha conosciuto un'altra ragazza, si è progressivamente allonantato dalla sottoscritta e quando mi ha detto il motivo, ho avuto la forza (cioè, ero obbligata) di chiudere. Infatti lui alla fine si è fidanzato con lei a quanto pare senza problemi. Essendo lui stato una delle mie pochissime esperienze ed essendone innamorata ho sofferto molto, anche di quest'ultimo fatto: mi continuo a chiedere cosa mi mancasse o gli mancasse con me, per potermi definire la sua ragazza, se lei sia stata più "brava". Ovviamente questa storia non ha fatto altro che peggiorare le mie insicurezze. Ora sto capendo e interiorizzando il fatto che non sia colpa di nessuno, che sono cose che capitano nei rapporti e non è il caso di farne una tragedia.

    è incredibile come le nostre storie siano simili.


    Ma tornando al nocciolo della questione: non ti è venuta un po' voglia di provarci con le app?

    <3 <3 <3

    *sara swarovsky*

  • Nel caso mio, considera che fin dall'adolescenza ho avuto problemi psicologici, per molti anni il terrore delle malattie, e poi, quando quello è diminuito, anche se mai scomparso, sono venute avanti le tendenze depressive, legate al fatto che non mi sono mai piaciuta, sono molto insicura e insoddisfatta di me.

    Fra l'altro, il mio ex si è stancato di me proprio perchè la mia insicurezza era cresciuta all'ennesima potenza verso di lui, e questo creava problemi nel rapporto, perchè poi anche lui non faceva una beata minkya di quello che io avrei avuto bisogno che facesse per aiutarmi (mai capito se non ci arrivasse, nonostante io glielo spiegassi ben chiaro, oppure se proprio se ne sbattesse).

    Fatto sta che io ero innamoratissima, e ho lasciato mio marito, contando di passare il resto della mia vita con lui, che nel frattempo si era separato a sua volta. Invece dopo poco mi ha lasciato e mi sono ritrovata da sola a 49 anni, dopo che ero sempre stata in coppia.

    Per lui ho stravolto la mia vita e l'ho rimessa in gioco, ma alla fine ho perso tutto. Sogni, progetti, speranze di passare ancora dei momenti meravigliosi, com'era il sesso con lui, è tutto svanito. Ho perso la dimensione del futuro, perchè senza nessuno con cui condividerlo non ho più aspettative concrete di qualcosa di bello, e come prospettive vedo solo una vecchiaia di solitudine e malattie. In pratica, sono più di quattro anni che vivo alla giornata, alternando giorni neri a giorni grigi, ma è un sopravvivere che non è vita vera e piena.

    Mi dispiace per la tua situazione. Ma se hai incontrato lui in anni recenti perché ti abbatti pensando che rimarrai sola in futuro? Potresti conoscere una nuova persona e innamorarti di nuovo.


    Come mai hai lasciato tuo marito? Non lo amavi più? Lui ha trovato una nuova partner?

  • Non la definisco nemmeno storia perchè non è mai stata definita tale. Ci siamo assiduamente frequentati per due anni, tipo due fidanzati, ma di fatto lui non ha mai voluto impegnarsi, bloccato da chissà quale situazione personale, io non ho mai avuto la forza di staccarmi, lui comunque andava molto a periodi, eravamo anche amici quindi ci si vedeva anche in amcizia e in compagnia quindi era pure difficile chiudere, questo in brevissimo. Fatto sta che io ci ho sempre sperato (era stato lui a provarci e almeno inizialmente le cose andavano bene, mi pareva solo questione di tempo, ma con il senno del poi credo fosse solo affetto amichevole e un po' di attrazione fisica) e alla fine la cosa si è conclusa con lui che ha conosciuto un'altra ragazza, si è progressivamente allonantato dalla sottoscritta e quando mi ha detto il motivo, ho avuto la forza (cioè, ero obbligata) di chiudere. Infatti lui alla fine si è fidanzato con lei a quanto pare senza problemi. Essendo lui stato una delle mie pochissime esperienze ed essendone innamorata ho sofferto molto, anche di quest'ultimo fatto: mi continuo a chiedere cosa mi mancasse o gli mancasse con me, per potermi definire la sua ragazza, se lei sia stata più "brava". Ovviamente questa storia non ha fatto altro che peggiorare le mie insicurezze. Ora sto capendo e interiorizzando il fatto che non sia colpa di nessuno, che sono cose che capitano nei rapporti e non è il caso di farne una tragedia.

    Pensavo riguardo alla tua situazione alla profezia che si autoavvera. Quando hai detto che sapevi che da questa storia non ti saresti ripresa. In realtà non potevi saperlo, ma pensandolo hai iniziato a comportarti come fosse realtà facendo sì che poi avvenisse proprio quello. Magari le occasioni di conoscere nuovi ragazzi interessati a te ci sono state ma tu inconsciamente le hai scartate " perché non ti sentivi pronta" di dedicarti a una nuova storia.

    In realtà nessuno è pronto finché non ci prova. Il cambiamento molto spesso non deve avvenire in noi per far sì che si crei ua nuova situazione, ma al contrario, è vivere una situazione nuova che determina in noi un cambiamento. Ma finché rimaniamo fermi nello stesso punto ad autocommiserarci si rimane in una condizione di stallo.

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