Cardiofobia, cuore e ansia cardiaca

  • Io ho capito che è ansia pura. Infatti ho iniziato a camminare per buttare fuori tutta la tensione. Non voglio farmaci, se il mio cuore è sano preferisco allenarlo. Tu fai qualcosa in particolare?

    Sì, qualcosa in particolare la faccio...suono, in modo serio, e lo studio di una cosa che ho sempre amato, riesce ad allontanare pensieri negativi, a trovare ritmo, misure ...sto imparando a suonare con le dita sulle corde della chitarra.

  • negli ultimi mesi come ho scritto nel post di ieri la situazione è degenerata per l’Apple Watch che mi ha segnalato fibrillazione atriale, da lì il baratro. Ho fatto 4 o 5 visite cardiologiche tutte perfette, tutte con diagnosi ansiosa.

    Prendo a caso questa affermazione, ma potrei riferirmi a moltissime altre in questo thread ed altri simili, dunque nulla di personale.

    Metto in conto che probabilmente mi farò dei nemici e risulterò antipatico ed insensibile, anche se in realtà penso di essere sensibile ben oltre la media, sensibilità che mi fa appunto scrivere questo post.

    Capisco che l'ipocondria è un disturbo che non è facile gestire, ma sarebbe bene considerare che facendo esami un giorno Sì e l'altro anche si privano persone di cure rapide per malattie che se non diagnosticate in tempo possono peggiorare e diventare letali.

    In un contesto di welfare sanitario sempre più carente (in alcune regioni è totalmente allo sfascio) bisognerebbe sforzarsi di pensare un poco di più al prossimo ed a gravare il meno possibile sulle risorse SSN, che sono limitate e non sufficienti per tutti.

    Naturalmente non mi riferisco a chi, potendo, si serve della sanità privata.

  • Prendo a caso questa affermazione, ma potrei riferirmi a moltissime altre in questo thread ed altri simili, dunque nulla di personale.

    Metto in conto che probabilmente mi farò dei nemici e risulterò antipatico ed insensibile, anche se in realtà penso di essere sensibile ben oltre la media, sensibilità che mi fa appunto scrivere questo post.

    Capisco che l'ipocondria è un disturbo che non è facile gestire, ma sarebbe bene considerare che facendo esami un giorno Sì e l'altro anche si privano persone di cure rapide per malattie che se non diagnosticate in tempo possono peggiorare e diventare letali.

    In un contesto di welfare sanitario sempre più carente (in alcune regioni è totalmente allo sfascio) bisognerebbe sforzarsi di pensare un poco di più al prossimo ed a gravare il meno possibile sulle risorse SSN, che sono limitate e non sufficienti per tutti.

    Naturalmente non mi riferisco a chi, potendo, si serve della sanità privata.

    Solitamente il medico di base prescrive le cose necessarie per le quali si va con il SSN.

    Per secondi, terzi e quarti pareri, o paranoie proprie, è improbabile che il medico di base assecondi la richiesta e dunque si va nel privato... così succede a me, e credo anche a tutti gli altri.

  • Prendo a caso questa affermazione, ma potrei riferirmi a moltissime altre in questo thread ed altri simili, dunque nulla di personale.

    Metto in conto che probabilmente mi farò dei nemici e risulterò antipatico ed insensibile, anche se in realtà penso di essere sensibile ben oltre la media, sensibilità che mi fa appunto scrivere questo post.

    Capisco che l'ipocondria è un disturbo che non è facile gestire, ma sarebbe bene considerare che facendo esami un giorno Sì e l'altro anche si privano persone di cure rapide per malattie che se non diagnosticate in tempo possono peggiorare e diventare letali.

    In un contesto di welfare sanitario sempre più carente (in alcune regioni è totalmente allo sfascio) bisognerebbe sforzarsi di pensare un poco di più al prossimo ed a gravare il meno possibile sulle risorse SSN, che sono limitate e non sufficienti per tutti.

    Naturalmente non mi riferisco a chi, potendo, si serve della sanità privata.

    Sono d’accordo con te, ma sono certa che per la maggioranza della gente, me compresa, che soffre di un disturbo d’ansia forte, sia davvero difficoltoso aspettare le tempistiche della mutua e di conseguenza ci si rivolga ad uno specialista privato che sarà quindi disponibile a prenotare una visita nell’imminenza. Oltretutto, parlo per me e per le tantissime persone con il mio stesso disturbo che ho conosciuto in questi anni, un ipocondriaco difficilmente si affida alle diagnosi di un medico che non conosce o che non sia appellato come "il migliore nel suo campo", anche se chiunque può sbagliare ma nella nostra mente questo è tranquillizzante.


    Oltretutto, per quanto io sia d’accordo con il tuo pensiero, durante gli attacchi fobici, un ipocondriaco la visita non la fa per capriccio, ma in quel momento crede davvero di esser malato al pari o più di qualcuno che purtroppo lo è davvero ed è molto molto difficile riuscire a razionalizzare...

  • Metto in conto che probabilmente mi farò dei nemici e risulterò antipatico ed insensibile, anche se in realtà penso di essere sensibile ben oltre la media, sensibilità che mi fa appunto scrivere questo post.

    Capisco che l'ipocondria è un disturbo che non è facile gestire, ma sarebbe bene considerare che facendo esami un giorno Sì e l'altro anche si privano persone di cure rapide per malattie che se non diagnosticate in tempo possono peggiorare e diventare letali.

    In un contesto di welfare sanitario sempre più carente (in alcune regioni è totalmente allo sfascio) bisognerebbe sforzarsi di pensare un poco di più al prossimo ed a gravare il meno possibile sulle risorse SSN, che sono limitate e non sufficienti per tutti.

    Ciao, posso assicurarti che chi soffre di "ipocondria" ha talmente la frenesia di trovare uno specialista che neanche gli passa per la mente di cercarne uno del SSN, visto anche i tempi biblici delle prenotazioni.

    Questo senza entrare nelle disparità esistenti tra le Regioni, sulle quali si potrebbe scrivere un libro.

    Le risorse del SSN non vengono aggravate dalle visite, ma da un sistema arcaico di gestione e da spese del tutto fuori controllo per attività burocratiche che esulano dalla diagnostica.

    In bocca al lupo :) :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Io non ci sto più dentro dal panico, ok cardiofobia da anni, negli ultimi mesi come ho scritto nel post di ieri la situazione è degenerata per l’Apple Watch che mi ha segnalato fibrillazione atriale, da lì il baratro. Ho fatto 4 o 5 visite cardiologiche tutte perfette, tutte con diagnosi ansiosa. Adesso però da giorni, da un momento all’altro, anche quando sono tranquilla sento una strana sensazione, la sensazione iniziale di quando arriva un attacco di panico, che mi sbanda, però in realtà non riesco nemmeno ad essere certa sia quella.


    Mi fa stare male, arriva, mi sento come se arrivasse una leggera vertigine, una leggera nausea e non mi sento bene per un po’ di tempo. Anche perché subentra la paura, e comincio a sentire caldo poi freddo, sensazione di tachicardia anche se realmente non ce l’ho. Una volta lessi che i sintomi della fibrillazione atriale sono simili a quelli di un attacco di panico e adesso non faccio che pensare sia questo... e se da giorni davvero stessi avendo tutti questi episodi di battiti irregolari? Tra quanto potrei avere un ictus.. o un infarto... A qualcuno è mai successo?

    Ciao. Purtroppo, come indicato nei manuali, il soggetto ansioso tende a farsi male anche da solo. Ancora oggi nonostante tutti i VERI ED UTILI ESAMI DIAGNOSTICI a cui ti sei sottoposta, ti sei fissata con l'apple watch.

    Intanto ho approfondito l'argomento ed indovina cosa ho trovato? Lo studio sull'applicazione è stato il seguente (trascrivo il contenuto dell'articolo stampa):


    "Questo fine settimana i ricercatori di Stanford Medicine hanno presentato al meeting annuale dell’American College of Cardiology i risultati dell’Apple Heart Study, una ricerca per valutare le prestazioni del sensore di frequenza cardiaca dell’Apple Watch e di un algoritmo per rilevare potenziali aritmie. Allo studio, lanciato nel 2017 e finanziato da Apple, hanno partecipato 419.297 proprietari di Apple Watch e Iphone. 2.161 di questi (circa lo 0,5%) hanno ricevuto una notifica di aritmia. Questi avvisi si sono verificati meno frequentemente tra i partecipanti al di sotto dei 40 anni (tasso di allerta dello 0,16%) e più frequentemente tra quelli di età superiore ai 65 anni (tasso di allerta superiore al 3%)."


    Forse non ho capito bene: da chi sarebbe stato finanziato questo studio? Insomma, se vogliamo prenderci in giro facciamolo pure, ma la ricerca è stata sovvenzionata dal produttore dell'applicazione quindi quale altro risultato avrebbe potuto ottenere? Ti ritengo una persona intelligente, perciò lascio a te la conclusione.

    Passiamo ad altro, in primis ti invito a leggere un mio post dello scorso settembre in risposta ad un tuo quesito sul tema "ansia, ipocondria e somatizzazioni".

    Mi devi perdonare, ma alle volte bisogna essere nudi e crudi nelle risposte sempre nel massino rispetto della persona, ma ti rendi conto delle domande che poni? Sono l'emblema dell'assurdità: "tra quanto potrei avere un ictus o un infarto..."???

    La tua è ansia con somatizzazione a carico del cuore, tecnicamente si definisce "cardiofobia".

    Devi interrompere questo circolo vizioso e l'unico metodo (mi riferisco all'ansia patologia) è una cura farmacologica seguita da un'appropriata psicoterapia non appena le sensazioni ansiogene cominciano ad allentarsi.

    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare :) :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Allo studio, lanciato nel 2017 e finanziato da Apple

    Ho anche io lo stesso orologio e pur non sostituendo un esame medico: il suo lavoro lo fa. Messo al polso di un collega con il problema della fibrillazione atriale, dopo un'ora ha iniziato a segnalare il problema.


    Ovviamente non è un dispositivo diagnostico professionale e non lo sostituisce, ma i report che produce sono stati via via testati e approvati in 50 nazioni diverse da enti indipendenti. O li hanno corrotti tutti, oppure qualcosa di vero c'è.


    Certamente chi è ipocondriaco non dovrebbe fissarsi su certe cose, ma evitare di vedere il problema non è una soluzione. L'indagine medica poi è stata fatta e ha avuto esito negativo, quindi si trattava di un falso positivo. Capita persino negli ECG in ospedale, figurati a un cazzillo che tieni al polso.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Prendo a caso questa affermazione, ma potrei riferirmi a moltissime altre in questo thread ed altri simili, dunque nulla di personale.

    Metto in conto che probabilmente mi farò dei nemici e risulterò antipatico ed insensibile, anche se in realtà penso di essere sensibile ben oltre la media, sensibilità che mi fa appunto scrivere questo post.

    Capisco che l'ipocondria è un disturbo che non è facile gestire, ma sarebbe bene considerare che facendo esami un giorno Sì e l'altro anche si privano persone di cure rapide per malattie che se non diagnosticate in tempo possono peggiorare e diventare letali.

    In un contesto di welfare sanitario sempre più carente (in alcune regioni è totalmente allo sfascio) bisognerebbe sforzarsi di pensare un poco di più al prossimo ed a gravare il meno possibile sulle risorse SSN, che sono limitate e non sufficienti per tutti.

    Naturalmente non mi riferisco a chi, potendo, si serve della sanità privata.

    Capisco assolutamente il tuo ragionamento.

    C'è anche da dire che per usufruire delle visite del SSN bisogna avere un'impegnativa. Quindi è anche il medico di famiglia che asseconda questo processo ossessivo. Il mio medico sa che soffro di ansia e mi prescrive solo visite per problemi reali/organici.


    Non mi azzarderei proprio a chiedere di più, il resto lo pago sempre.


    Infatti il mio problema, da ipocondriaca seria, è che "butto" veramente tanti soldi per le visite private. E non potrei neanche troppo permettermelo. Adesso che pago la psicoterapeuta ho dovuto necessariamente mettere un freno alle visite specialistiche, perché altrimenti andrei in bancarotta.

  • Ciao a tutti ragazzi, circa 5 anni fa ho avuto un episodio di Tpsv rientrata spontaneamente per sforzi eccessivi in palestra. Ho eseguito due visite cardiologiche, una nel 2017 e una nel 2018 con esito positivo, ho eseguito anche gli esami della tiroide ed è risultato tutto a posto. Da quell’episodio accaduto nel 2017 ho sempre paura di avere problemi al cuore, come tumori anche se molto rari. Vi è capitata anche a voi un'esperienza simile?

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