Ciao Pulmino, ho letto il tuo messaggio e la cosa che mi ha più colpito è il fatto che dai una votazione del livello di ansia anche quando è bassa. Secondo me questo è sbagliato, perché anche quando non ce l'hai è come se avessi costruito un meccanismo dentro la testa per cui, anche quando stai bene, devi per forza dare un voto al tuo stato d'animo che, anche quando è sereno, invece di godertelo in semplicità, gli dai un voto perché per forza un minimo di ansia deve sempre esserci a prescindere, dando quindi voto 1/10.
Pensa a quanto bello sarebbe se invece potessi goderti il momento di pace dando voto 0. Fino a che darai il voto, l'ansia sarà sempre presente, perché se in normalità sarebbe voto 0, pensando di dover dare il voto l'ansia si presenta nuovamente.
Ciao Aquaplano, ti ringrazio per quello che hai scritto. In effetti hai ragione!
Mi sono posto anch'io il punto e mi hanno invitato gli specialisti a rifletterci. Devo dire però che lo strano senso di agitazione interiore (a questo mi riferisco) è praticamente una costante, seppur minima.
Non è proprio ansia - come diceva LeggeraMente in un altro post - ma una sorta di rumore di fondo interiore, quasi un ronzio "esistenziale", una sensazione di leggerissima agitazione/tensione (concentrata nel petto?) che permane da molto, molto tempo. E mi accompagna a volte più, altre meno, durante la giornata. Comprese quelle belle e spensierate.
Il "motore" è spento fino in fondo forse solo quando dormo, quando mi faccio dei massaggi settimanali ed in altri casi a cui tendo a fare caso, altrettanto.
Non ho pensieri. Né rimuginii. Semplicemente un ronzio interiore. Se fosse all'orecchio, lo chiamerei leggero acufene.
L'ansia vera e propria è altra cosa. La conosco e l'ho provata anche quella. Hai ragione. Convivo da molto tempo con questo leggero senso di agitazione. Ripeto: non è la gestione dell'ansia. È altro.
Al punto che i medicinali non arrivano all'effetto totale, se non a costo di rimbombarmi (e non è il caso).
Terrò presente il tuo spunto! Grazie di cuore.