Libertà sessuale e fedeltà; gelosia ed invidia: crisi all’interno della coppia moderna

  • Sta cosa che la gente possa ascoltare le str***** che dico con qualche mio amico e farci post sui forum anche a distanza di mesi è il coronamento di tutti i miei pensieri paranoici sull'essere spiato

    Aiden, trovo che hai perfettamente ragione. Vi sono infinite possibilità di essere spiato, venendo ascoltate le conversazioni.

    Così operavano gli esploratori di Cesare nella conquista della Gallia: era quella che oggi chiamiamo "intelligence", ma è sempre esistita.


    Non parliamo oggi di quante informazioni rendiamo note solo rispondendo alle chiamate sul cellulare.


    Anche io temo di essere spiato e cerco di limitare i rischi, per quello che si può.


    (---------- 8) -----------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • le donne filtrano meno, come dici anche tu nell'altra risposta: utilizzano criteri più maschili. Basta essere belli o quantomeno curati. Da qui l'evoluzione del comportamento maschile che cura molto la propria estetica; rimanendo magari incapace di procurarsi il cibo da solo. Come vedi non sono veri maschi alfa.

    OT lampo ma irrinunciabile :) : non saranno maschi alfa, quelli che non sanno procurarsi il cibo da soli, ma si alfizzano benissimo, e anche senza troppo curare l'estetica, in presenza di altri fattori.

    Sere fa mio figlio mi faceva (un po' incacchiato) una carrellata di immagini da social di sue conoscenti stile Barbie o meglio <Terrazza Sentimento> al solo scopo di farmi constatare con quali uomini di ogni età (esteticamente sui valori negativi spinti, loro maschi) si sposino o ambiscano al matrimonio ragazze esteticamente molto superiori alla media. Alcune foto erano VERAMENTE impietose, e avevano tutte in comune una bellissima ragazza da un lato e un ragazzo (ma anche un agee) dall'aspetto indesiderabile, nullafacente e incapace di ogni nella vita, ma tutti ereditieri di notevole spessore...

    La carrellata filiale era in risposta alla mia morale e materna esortazione : "figlio mio, ma certo che quella <giusta> non la troverai mai tra la gente che frequenti!" , dove la sua prima risposta era "si ho capito, ma queste carrozzerie attizzano anche me, mentre non mi succederebbe con la bravissima ragazza che è tutta testa-amore-impegno!" ... :P

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Rispondo parzialmente che, certo, condivido i giudizi di valore tra il passato e presente riguardo la condizione femminile.


    Però, da un punto di vista storico e sociologico, quell'assetto di ruoli e condizionamenti ha funzionato ed ha garantito secoli di stabilità con pochi aggiustamenti molto lentamente introdotti (penso alla Rivoluzione Francese). Tutto andava rapportato ai costumi dell'epoca.


    E' come l'economia basata sulla schiavitù: orribile trattare esseri umani come cose, ma nella sua immoralità (storicamente accertabile) ha funzionato per oltre cento secoli.


    E' un po' come la tecnologia: anche prima dell'avvento del computer e della rivoluzione tecnologica la società funzionava, le infrastrutture esistevano, si producevano ed impiegavano servizi. Certo, con ritmi bassi, per oggi forse bassissimi, ma esistevano. Medesimo discorso vale per i trasporti e la comunicazione.

    La posta esisteva all'epoca dell'impero persiano e degli antichi romani: lenta ma funzionava.


    Le "generazioni" alle quali mi riferivo erano quelle pre-emancipazione ed a cavallo della medesima.


    Tutto va rapportato ai bisogni ed alle condizioni sociale di ciascuna epoca. Quando combattevi per avere un'alimentazione sufficiente in famiglia, non c'erano tante occasioni di fare discussioni teoriche sui principi di libertà. Si lavorava duro e basta (penso agli emigrati italiani del XVIII-metà XX secolo). Il matrimonio era una soluzione che assicurava il soddisfacimento di molteplici bisogni.


    Citazione da Juniz

    Peraltro, tu stesso in una precedente discussione avvenuta qualche me se fa, dicesti che quando lei non vuole fare sesso si può strategicamente "minacciare" di abbandonare la relazione (appena ho tempo spulcio e trovo questa discussione) Io non ho ribatutto (tant'è che a memoria, fra le molte discussioni, questa mi è rimasta proprio impressa) perché la trovo una strategia come dire fondata su principi di potere dove "vince" quello che nel fare più paura all'altro, riesce ad estorcere la soddisfazione di un suo bisogno, senza passare dal dichiararlo espressamente (e quindi creare comunicazione evolutiva) e probabilmente (come in molte, cioè tutte le relazioni funziona) sulla base del bastone - carota.

    Lo sai che non me lo ricordo ?

    Ma non posso escluderlo di averlo scritto. Forse avevo commentato, con ironia, un consiglio che avevo ricevuto da giovane da un vecchio amico (scomparso almeno 15 anni fa) circa la condizione maschile ed il soddisfacimento delle esigenze sessuali dal versante maschile: in due parole, "sposati e farai molto più sesso di quanto possono fare gli scapoli".


    Io mi sono sposato a 25 anni, appena laureato. Già facevo sesso prima di sposarmi con le fidanzate ma quel criterio poteva avere ancora una sua validità (sia pure in esaurimento).

    D'altronde le nonne consigliavano alle figlie di soddisfare i bisogni sessuali dei mariti per mantenere salda l'unione familiare ed evitare tradimenti.


    Oggi questo tipo di concezioni sono del tutto superate ... e non sono riproponibili (a meno di una prossima dominazione islamica tradizionale, perché la Storia insegna che ci sono evoluzioni ed involuzioni).


    (----------- 8) ----------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • La carrellata filiale era in risposta alla mia morale e materna esortazione : "figlio mio, ma certo che quella <giusta> non la troverai mai tra la gente che frequenti!" , dove la sua prima risposta era "si ho capito, ma queste carrozzerie attizzano anche me, mentre non mi succederebbe con la bravissima ragazza che è tutta testa-amore-impegno!" ... :P

    Questa cosa la verifico anche io parlando con alcuni amici che si lamentano della mancanza di serietà o della superficialità delle ragazze che frequentano, che poi li mollano o li trattano male o da "portafogli vivente" ecc.


    E il tuo virgolettato è la stessa esclamazione che mi sorge spontanea: ma se ti vai ad interessare a quella tipologia di donna fighettina, la classica "popolare" da commediola americana, la gallina top del pollaio dove stai... ma cosa pretendi?

    Sarebbe come pretendere di non essere morsicato da un serpente, se metti le mani in una vasca piena.


    Ma questa cosa i miei interlocutori non la capiscono, ed è ovvio che il target brava ragazza non molto appariscente e con cervello funzionante, che si cura ma non spicca, non è appetibile e la scartano.

    Ma di cosa si stupiscono però? E poi fanno di tutta l'erba un fascio e sputano livore sulle donne, su "tutte" le donne.

    Chi è causa del suo mal mi viene da dire... almeno lo sappia ;)


    (nota: non parlo di tutti gli uomini bensì di questi miei amici che però mi sembrano in linea con certe posizioni che ho letto anche su internet forum ecc)

  • Io ho sempre trovato molto corretto lo scambio bellezza-denaro:


    Se un uomo/donna cerca solo bellezza/denaro fa bene ad offrire solo denaro/bellezza.


    Mi pare uno scambio equo per cui nessuno ha da lamentarsi, nè femmine né maschi.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Ma questa cosa i miei interlocutori non la capiscono, ed è ovvio che il target brava ragazza non molto appariscente e con cervello funzionante, che si cura ma non spicca, non è appetibile e la scartano.

    Ma di cosa si stupiscono però? E poi fanno di tutta l'erba un fascio e sputano livore sulle donne, su "tutte" le donne.

    Chi è causa del suo mal mi viene da dire... almeno lo sappia ;)

    Naturalmente concordo. :thumbup:

    Il mio interlocutore, però, capisce quello che cerco di dirgli e lo condivide pure. Solo che il packaging che lo attizza è soltanto quello, malgrado regolare e tassativa SUA verifica del fatto che "sotto il packaging niente (o anche horror)"... ;(

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • OT lampo ma irrinunciabile :) : non saranno maschi alfa, quelli che non sanno procurarsi il cibo da soli, ma si alfizzano benissimo, e anche senza troppo curare l'estetica, in presenza di altri fattori.

    Sere fa mio figlio mi faceva (un po' incacchiato) una carrellata di immagini da social di sue conoscenti stile Barbie o meglio <Terrazza Sentimento> al solo scopo di farmi constatare con quali uomini di ogni età (esteticamente sui valori negativi spinti, loro maschi) si sposino o ambiscano al matrimonio ragazze esteticamente molto superiori alla media. Alcune foto erano VERAMENTE impietose, e avevano tutte in comune una bellissima ragazza da un lato e un ragazzo (ma anche un agee) dall'aspetto indesiderabile, nullafacente e incapace di ogni nella vita, ma tutti ereditieri di notevole spessore...

    La carrellata filiale era in risposta alla mia morale e materna esortazione : "figlio mio, ma certo che quella <giusta> non la troverai mai tra la gente che frequenti!" , dove la sua prima risposta era "si ho capito, ma queste carrozzerie attizzano anche me, mentre non mi succederebbe con la bravissima ragazza che è tutta testa-amore-impegno!" ... :P

    Ma da sempre le cose sono andate così, non mi sembra una connotazione caratterizzante la modernità attuale.


    L'essere benestanti (meglio se ricchi) ha sempre funzionato.

    Il sogno dei ragazzi (maschi e femmine) attuali è quello di inventarsi qualcosa, mettere su una start-up e cederla per vivere da nababbi per tutta la vita godendo della compagnia di partners bellissimi, avere macchine di alta marca, ecc.

    Ed in tema di compagnia femminile/maschile non si fanno illusioni, sanno benissimo che possono "comprare" ma essere sempre incerti sulle motivazioni affettive del partner.


    La fedeltà (almeno tendenziale) e solidarietà ha quasi sempre funzionato nella "buona" sorte ...

    Nella cattiva sorte si sono sempre disvelate le personalità (magra consolazione) per quello che erano.


    (----------- 8) -----------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Beh ... come si fa a non essere d'accordo ?


    Però, in questi ultimi decenni pure le "brave" ragazze sono risultate meno affidabili, almeno da quanto ho percepito in giro, dal versante maschile. Il trend sembra quello generalizzato, fatte salve le eccezioni (non frequentissime).


    Di converso, ho percepito dal versante femminile pure forti critiche sulla platea maschile di riferimento: pochi maschi affidabili in giro, pure abbandonando i canoni puramente estetici.


    (----------- 8) ------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Sì sì è vero, infatti ognuno si lamenta allo stesso modo!


    Ho amici molto più giovani di me, sui 22-23 anni che mi dicono quanto sia difficile trovare ragazze serie, anche a me sembra a volte che i ruoli si siano invertiti e che ora le femmine siano più "predatrici", cioè più inclini a cose usa e getta...


    Ma non so se i miei campioni siano rappresentativi perché immagino che oltre ai ragazzi intelligenti e posati con cui parlo io ci siano pure altrettanti più terra terra.

    E immagino sia la stessa cosa per le ragazze.


    In generale noto anche io tantissimo l'impoverimento nei rapporti interpersonali, la mancanza di educazione sentimentale (non solo sessuale), e una sorta di superficialità, la famosa liquidità che anche io spesso cito, che poi si nota in mille ambiti della vita di oggi.


    Mamma mia quanto sembro vecchia con questi discorsi, però in effetti..

    :grinning_face_with_sweat:

  • vivere le storie d'amore.. per amore e nient'altro.

    Però c'è anche da dire (frase non mia) che la parola "amore" è un etichetta su un barattolo dove poi ognuno ci mette un po' ciò che vuole. Come la parola "Dio", ormai non ha più un significato, per qualcuno Dio è da qualche parte nel cielo a guardarci come formiche, per qualcun'altro Dio è in ogni cosa, c'è chi pensa sia in nessuna cosa.


    Partendo dal presupposto che l'essere umano è una coscienza (pensiero, senso di essere un Io) e il corpo è una macchina biologica con dei sensi: Diciamo che è questione di "percezione", cioè quello che dai "sensi" passa.


    Amore è spesso sinonimo di: Desiderio e brama, ovvero forte spinta verso un altro essere (quasi sempre sessualmente appetibile!) sinonimo di Bisogno (Mi sento perduto/a senza l'altro perché lo percepisco centro della mia vita) Amore Egoico: (Mi sento attratto da un altro essere perché mi serve da specchio, "conferma" e ingrassa il mio enorme IO) Amore romantico (Sono stato/a bombardato di film e appena sento un "sentimentalismo" salire, cioè una sensazione simil euforia, leggerezza e trasporto è amore).


    Poi c'è una versione poco diffusa ma conosciuta in filosofia a cui si è ispirata la psicologia (Umanistica - Fromm, Rogers, etc) tantissima poesia, quasi tutti i Mistici e/o grandi pensatori (... l'amor che move il sole e l'altre stelle ) Ed è l'amore che ha lo scopo di condurti ad un percorso, che dura tutta la vita e ha varie forme (infatti in questo percorso si sperimentano anche le forme bramose, bisognose, perché sono portali da attraversare) che non si basa su "ottenimenti" ma è la scoperta stessa di questa dimensione di difficile definizione.


    Una mia aggiunta: L'amore è il Sole, noi siamo la finestra che è "mezzo" per raggi di luce. La finestra non può produrre l'amore a suo piacimento ma può essere attraversata, e quando la finestra "permette" può illuminare una stanza.


    E' naturale che un essere umano, in quanto soggetto con una mente che si è evoluta molto da un punto di vista razionale e con una serie di "emozioni" su cui ha relativo controllo (paura, gelosia, possesso, rabbia, traumi) che gli servono per sopravvivere NON può costantemente amare, questo non va negato né proiettato all'esterno, ma solo osservato e accolto dentro di sè. Tutte le volte che ci si accorge di non "amare" (provando paura, rabbia, accusando, imponendo le proprie ragioni, usando una comunicazione violenta) si crea il buio nella stanza, ma il buio, può essere "spazio" per la luce: E in fondo Ombra e Luce sono facce della stessa medaglia.

    Il "risolvere la vita" in tanti casi è rappresentato dall'avere un partner sicuro e un luogo accogliente dove stare e poter fare dei figli. Il famoso "ciclo" di cui parlavo sopra. Si tende a pretendere che il partner si procuri le risorse e sia adatto/a a questo ruolo, sia fedele; e deve esserlo nei nostri tempi e modi. Poi noi, dal canto nostro ci comportiamo in modo irresponsabile, infedele e contribuiamo poco o nulla con le nostre risorse (ogni riferimento a thread del forum realmente esistenti è puramente voluto, ndr).

    In effetti di storie simili se ne leggono spesso anche qui.


    In quanto macchine biologiche ci manifestiamo mossi da bisogni: I più basilari come il cibo, il riposo, un luogo riparato dai pericoli. Quelli di secondo livello ma comunque basilari: Relazionarci ad altri umani, appartenere e partecipare (alla comunità, al gruppo) ... Altri bisogni come quello di auto-esplorarsi, conoscersi, esprimersi (a parole, artisticamente) ... Bisogno di esplorare l'esterno, conoscere l'altro, scoprire.


    In ultima analisi tutti i bisogni convergono nell'unico fondamentale bisogno: Vivere. E per "vivere" non intendo prosperare sempre e comunque, ma anche attraversare i giusti e necessari problemi, difficoltà, dolori e sofferenze, che sono "parte" della vita e sono sostegno alla conoscenza della stessa.


    Questi bisogni però (oserei dire sempre) sono confusi dentro di noi, non li abbiamo chiari a noi stessi, e li confodiamo con bisogni falsi: ritornado al discorso "percezione", possiamo percepire in modo errato un bisogno e altrettando erroneamente esprimerlo.


    Il bisogno di vivere può essere confuso con "Non posso vivere senza Lui o Lei" perché se non hai imparato a produrti benessere, una cascata emotiva e ormonale di un amore (bramoso) diventa "Respiro vitale", "Essenza di vita". Stesso discorso per il bisogno di sicurezza, se non hai imparato una "fiducia in te stesso" (aggiungo anche a riporre un poù di Fede (non quella cristiana) nella vita) avrai bisogno di controllare gli altri e cercare questa fiducia in loro, pensando, erroneamente che tu hai bisogno di una persona "fatta così o fatta cosà". E si può continuare all'infinito.


    Una piccola nota per distinguere un falso bisogno da un bisogno vero:
    Bisogno falso: Porta alla "dipendenza" e quindi alla manipolazione, a passioni tristi come paura, rabbia, violenza.
    Bisogno vero: Porta all' evoluzione personale e relazionale, ed eventualmente si vive con più accettazione la fine di un percorso relazionale, senza ricorrere alla violenza (visti questi tempi ... )


    E' meglio esprimere verbalmente i bisogni in e non affidarsi a frasi come "Deve capirlo, gliel'ho fatto capire". Questo è un po' uno "sbattimento", ma non c'è altra strada, perché i bisogni non espressi cumulano risentimento dentro di noi.


    La cosa terribile è che la società ci bombarda di messaggi per cui queste ed altre pretese assurde vengono considerate lecite.

    Sì è vero. Ma oltre che l'individualismo anche il narcisismo (non come disturbo parologico) ma come tratto è in crescita nelle persone, sempre più ego-riferite ed egocentrate (Vuoi anche il falso protagonismo dato dai social).


    Non puoi pretendere da lui/lei qualcosa che non saresti disposto/a a fare anche tu al posto suo.

    Dipende :)


    Se io non riesco ad aprire il barattolo di marmellata o non arrivo all'ultimo scaffale del supermercato, posso farmelo aprire/prendere da lui che è più forte/alto ^^


    Scherzi a parte, capisco cosa intendi.


    Diciamo che la pretesa è quasi sempre distruttiva, perché, non lascia vie alternative e più moderate: O lo fai, oppure (una serie di conseguenze distruttive a effetto domino).


    Si può chiedere cercando di non pretendere.

    E quando l'altra persona "non riesce" per qualche motivo, è importante comprendere il perché, magari non può farlo, magari non è MAI stata in grado di farlo e c'era sotto-sotto aspettativa di cambiamento della stessa. Esempio di alcuni Thread sulla sessualità, "Io sono disposto a fare sesso con te tre volte al giorno, però tu solo una volta al giorno" ... Beh, forse ti serve un altro tipo di persona, con una sessualità diversa.


    Ecco perché le relazioni sono un importante indicatore dei nostri bisogni in modo che si possa imparare a conoscerli, ma, nella mancanza di consapevolezza talvolta si "insiste" con una persona, tavolta quella che è "piaciuta di pancia", che non può soddisfare quello che è un bisogno importante ed essenziale e pure "vero", quindi un bisogno evolutivo.

    Nessuno ha il diritto di "essere accettato così come è" se questo "così" è infantile e disfunzionale o psichicamente violento.


    Diciamo che laddove non c'è imposizione come presupposto, si può osservare e nella quiete del cuore, senza farsi travolgere da emozioni rabbiose e recriminose (che sono la pretesa opposta che l'altro sia diverso, anche se l'altro è infantile) prendere atto e allontarsi per il bene di tutti.


    Personalmente: Mai iniziare opere di convicimento anche se queste avvengono sulla base di ragioni forti ed evidenti. Le persone quasi sempre hanno un percorso e non cambiano perché qualcuno lo dice, talvolta nemmeno se quel qualcuno è un terapeuta. Forse hanno bisogno di sbatterci il muso da sole (che è il miglior modo per imparare).

    DALI :hibiscus:

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