Secondo voi esistono lavori degradanti ed umilianti, e se si, quali considerate tali?

  • Esistono gli artisti che sono artisti. Esistono scienziati che sono scienziati. Per il resto, è mia opinione, esistono persone che fanno un lavoro. Io non mi sento il mio lavoro ad esempio.

    in che senso non lo senti?

  • Si, ma infatti ci credo, ma come appunto ho detto prima, trovo che qualsiasi lavoro sia dignitoso quando è frutto di una libera scelta. Quello che trovo sbagliato e inquietante è quando qualcuno vuole importi un lavoro con il chiaro intento di mortificarti. Questo lo trovo malato. Da sola, per mia volontà, ho fatto sempre volontariato, quindi gratis, con bambini, anziani, cani ecc.. e quando c'era da pulire qualcosa non mi sono mai tirata indietro, anzi lo facevo volentieri nonostante non guadagnassi un soldo, perchè mi piace molto l'idea di essere utile e far del bene a qualcuno.
    Il discorso è proprio questo..trovo " malato " voler usare un lavoro come arma per sottomettere un figlio, come per voler svalutarlo. Quando lo scopo, come in questo caso, è ignobile, viene solo voglia di scappare via prima possibile. In questi casi emancipandosi si può recuperare la propria dignità e soprattutto non resta quella brutta sensazione di star sprecando un potenziale.
    Spero che il mio discorso sia chiaro..per me nessun lavoro onesto è poco dignitoso, anzi!
    Però sono felice di poter seguire la mia strada che è appunto la mia, e non quella che qualcuno voleva impormi.

  • Mio figlio si è da poco laureato in filosofia, ma nel frattempo ha lavorato con delle cooperative per l'assistenza ai disabili. Ora vorrebbe prendere l'attestato di OSS. Lui vorrebbe proprio fare quel lavoro.

    Anch'io avrei fatto filosofia e letteratura classica, anche se il Dams mi ha sempre tentato molto, poichè connesso in qualche modo a quello che faccio adesso. E non mi sarei fermata alla laurea, avrei proseguito oltre, molto volentieri.

    ma amen, inutile rinvangare il passato..

  • associo mentalmente il mio lavoro al concetto di libertà, in quanto è qualcosa che ho scelto davvero io, senza essere influenzata o inquinata da altri, e quindi oltre a piacermi perchè mi permette di esprimermi, mi piace anche come simbolo di " vittoria ".

    P.S spero che le mie parole siano lette nel modo giusto perchè non è mia intenzione offendere qualcuno o sentirmi superiore. Assolutamente no. In nessun modo.

    Questa è una grossa fortuna, da tenere stretta..

    E no, non c'è nulla di offensivo in quanto scrivi, e anche il sentirsi offesi è una percezione individuale

    Io ho un amico idraulico, una persona "grezza" ma dal cervello fino, che sgrana gli occhi estasiato davanti a quadri o lavorazioni artigianali.. e riesce a commentare anche solo seguendo le sue sensazioni, senza studi e cultura alle spalle.

    Lui può altresì strabiliare per la sicura manualità con cui smonta un water e stura una occlusione, con intuito fantasia ed esperienza.

    Ognuno porta cose a qualcuno, nella propria opera, in uno scambio circolare..

    Se c'è accoglienza, curiosità, interesse per l'individuo.

    E assenza di pregiudizio e preconcetti

  • Sono d'accordo su tutto quel che hai detto :)

  • Penso che il lavoro sia degradante quando esso si traduce in sfruttamento, remunerazione non commisurata agli sforzi del lavoratore e assenza di prospettive. Non credo che esistano lavori degradanti di per se stessi ( a parte le attività illegali tipo lo spaccio di droga, si intende).

  • Io faccio il dirigente di una grande azienda ed appena fuori dal cancello resetto tutto e sono Acronimo, pertanto concordo con fran.
    Il problema non sta li, non sei tu, ma sta nel fatto che per molti continui ad essere il Dott. tal dei tali ..
    Fondamentale secondo me tenere separata la vita lavorativa e le amicizie personali (con le quali non parlo mai di lavoro).

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • Io faccio il dirigente di una grande azienda ed appena fuori dal cancello resetto tutto e sono Acronimo, pertanto concordo con fran.
    Il problema non sta li, non sei tu, ma sta nel fatto che per molti continui ad essere il Dott. tal dei tali ..
    Fondamentale secondo me tenere separata la vita lavorativa e le amicizie personali (con le quali non parlo mai di lavoro).

    Invece a me succede proprio il contrario, con gli amici parlo quasi solo di lavoro, ma perchè svolgiamo tutti lo stesso lavoro
    quindi troviamo piacevole confrontarci e fare il tifo uno per l'altro. :) Ho notato che avere a che fare con persone che fanno il tuo
    stesso lavoro è molto bello perchè vi capite, parlate la stessa lingua, nel senso che fate le medesime esperienze e questo avvicina molto.

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