Il consiglio sul Sindacato disabili era per evitarti quelli classici.
Cioè megafile .
Per il resto scusa: non ti considero un disabile
Non so nemmeno perchè ti è stato prescritto il farmaco che dovrebbe appartenere alla categoria degli antipsicotici: ma anche per questa definizione, se chi te lo ha prescritto varia secondo le sue conoscenze mediche il dosaggio, magari si tratta solo la componente ansiosa in te e null'altro.
Si: in Italia le leggi vengono interpretate e applicate spesso non bene.
La legge è giusta, però se la si aggira nessuno in effettivo controlla se non in caso di incidente ad esempio e li risultano le sostanze assunte.
Sugli effetti collaterali non li percepisci, alcuni son molto difficili da percepire autonomamente.
Interferiscono col grado di attenzione e sicuramente coi riflessi : ma di chiunque.
(Prego )

Assumere psicofarmaci comporta durata annuale patente - Denunciare ASL
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Mi sembra una normativa abbastanza fumosa, salvo che il problema "mentale" sia considerato il principale e i medicinali solo la conseguenza, perchè in caso di incidente se vengono fatti test sono per l'alcol e le sostanze stupefacenti, gli antipsicotici possono dare esito positivo ?
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Purtroppo se la frittata è stata fatta prima ora sei costretto a fare così, o meglio:
in genere per farmaci che a te non creano problemi potevi stare zitto e non dire niente a loro, per privacy essendo dati sensibili non posson osapere come sei messo
se la vuoi è ogni anno, mi sono letto la legge, io devo rinnovarla ogni 2 anni per problemi visivi e li non ci scappo, o vedo o niente.
la legge è sbagliata, questo si sa, danno la patente a gente di 80 anni che non cammina e fran pò cadono lì per terra e non la danno a chi ha problemi non capiti -
Purtroppo se la frittata è stata fatta prima ora sei costretto a fare così, o meglio:
in genere per farmaci che a te non creano problemi potevi stare zitto e non dire niente a loro, per privacy essendo dati sensibili non posson osapere come sei messo
se la vuoi è ogni anno, mi sono letto la legge, io devo rinnovarla ogni 2 anni per problemi visivi e li non ci scappo, o vedo o niente.
la legge è sbagliata, questo si sa, danno la patente a gente di 80 anni che non cammina e fran pò cadono lì per terra e non la danno a chi ha problemi non capiti"In genere per farmaci che a te non creano problemi potevi stare zitto e non dire niente a loro, per privacy essendo dati sensibili non posson osapere come sei messo"
Non conoscendo la legge in questione prendo atto della tua specificazione.
Quindi esiste una sorta di privacy per dato sensibile in taluni specifici casi?
Se non ho capito male.
La legge lo prevede quindi.
Pensavo che fosse in contrasto con la genesi della legge stessa fondamentalmente : non ho privacy se assumo sostanze poichè chi le prescrive le dichiara e rientra in un database consulatbile.
Oltre all'onestà di alcuni come in questo caso che lo dichiarano essi stessi.
Da un punto di vista personale penso che qualunque sostanza assunta crei effetti collaterali, alcune non sono nemmeno menzionate e son sostanze di uso comune (non mi riferisco a psicofarmaci o all'acool, ma ad altre sostanze), che magari provocano sonnolenza e le si assume con facilità e nemmeno consciamente.
Quindi: nella legge andrebbero per davvero inserite tutte le sostanze potenzialmente problematiche,se già non lo sono, ma ne dubito perchè guiderebbero davvero in pochi e ci sarebbero rinnovi brevissimi .
Da esito positivo quello che si ricerca nelle analisi: in qualche modo credo si arriverebbe indirettamente alla sostanza assunta. -
Purtroppo i farmaci li ha voluti obbligatoriamente dichiarare il mio medico di base, quando mi fece l'anamnestico - lo scorso anno - per iscrivermi a scuola guida. Io personalmente non ho proprio avuto modo di non dichiararli. Se mi fossi rifiutato di dichiararli, avrei dovuto rinunciare all'anamnestico (e quindi rimandare di x mesi l'iscrizione a scuola guida), o per assurdo cambiare medico di base in quattro e quattr'otto (sperando che un altro non li dichiarasse, i farmaci, ovvio).
Grazie ancora per i consigli, proverò a chiedere presso qualche sindacato della mia città, come mi ha anche detto un ragazzo poco più grande di me che lavora in uno studio legale. La UIL mi aveva detto. A Febbraio/Marzo mi informo. Proverò anche a chiedere direttamente negli uffici della Regione Piemonte. -
Ma quindi i problemi sono i farmaci o la diagnosi?
Nel secondo caso se non assumo farmaci e faccio un incidente e poi mi vedono che nel sangue non ho niente me lo contestano? Sarebbe da ridere, quasi...
Inoltre sapevo che secondo la psichiatria ufficiale non si guarisce dai disturbi della personalità o dalle psicosi, quindi in tal caso te la sbrighi solo se la diagnosi è sbagliata, che è una cosa molto difficile da dimostrare.
Poi spero di sbagliarmi, spero sia solo un problema di farmaci, come sarebbe giusto che sia.
Ma per caso hai anche qualche ricovero volontario o meno in strutture pubbliche o comunque sei seguito (o sei stato seguito) da psicologi e/o psichiatri nel pubblico?
Perché ho notato che chi è sempre andato nel privato non è incappato in questi problemi. -
Citazione
comunque sei seguito (o sei stato seguito) da psicologi e/o psichiatri nel pubblico?
Perché ho notato che chi è sempre andato nel privato non è incappato in questi problemi.Sicuramente chi si rivolge ad uno psichiatra privato riceve un trattamento diverso rispetto a chi si rivolge nel pubblico specie nei CSM. Inazitutto con uno psichiatra privato non sei costretto/a ad assumere farmaci, cosa che purtroppo nei CSM a volte avviene grazie ad una serie di minacce e ricatti che hanno il potere di attuare.
Uno psichiatra privato può essere molto attento anche ad un approccio psicoterapico, e hai la possibilità di poterti aprire con lui, raccontare i tuo problemi reali e non aver paura di una conseguente diagnosi e dello stigma sociale che può conseguirne.
Infatti molte persone tentano di uscire dai CSM carcando di farsi prendere in carico da uno psichiatra privato. -
"Purtroppo i farmaci li ha voluti obbligatoriamente dichiarare il mio medico di base, quando mi fece l'anamnestico - lo scorso anno - per iscrivermi a scuola guida. Io personalmente non ho proprio avuto modo di non dichiararli. Se mi fossi rifiutato di dichiararli, avrei dovuto rinunciare all'anamnestico (e quindi rimandare di x mesi l'iscrizione a scuola guida), o per assurdo cambiare medico di base in quattro e quattr'otto (sperando che un altro non li dichiarasse, i farmaci, ovvio).
Grazie ancora per i consigli, proverò a chiedere presso qualche sindacato della mia città, come mi ha anche detto un ragazzo poco più grande di me che lavora in uno studio legale. La UIL mi aveva detto. A Febbraio/Marzo mi informo. Proverò anche a chiedere direttamente negli uffici della Regione Piemonte. "
Scusa misamm, ma non mi funziona l'opzione cita il post, seppur comparendomi che l'avrei citato, quindi lo riporto diversamente, me c'è tutto senza parti a casaccio come spesso noto(a casaccio non significa che si citino paragrafi e bene , ma pezzettini dei paragrafi stessi ritagliandone parti che l'utente "citato" aveva scritto con magari un senso differente da quello sminuzzante del microcitato.
*Molto bello comunque che ci siano queste funzionalità: forse è l'unico forum dove si possa rispondere tenendo in rilievo in molti modi i post che ci interessano ,compreso altro di cui non scrivo molto molto utile!
Ok : il medico di base ti ha certificato nell'anamnestico che li assumevi...sinceramente la sensazione è che sia stato un tantino zelante nel farlo,ben sapendo che poi avresti avuto problemi notevoli per gli anni a venire...magari consultarsi con il tuo specialista prima, per sapere da lui se magari la cura fosse temporanea affinchè con questa non ti "bollasero" come uno che li prenderà a vita, oppure abbia chissà che e tu invece sei trattato per una momentanea ansia over controllo (lo stesso farmaco può essere usato in modalità differenti,cambiandone il dosaggio, lo stesso può essere usato per un disturbo d'ansia cosi come per trattare altro di più pesante, di molto più pesante e le persone non sanno di psichiatria e accomunano spesso cose che non c'entrano nulla solo al sentire che è un antipsicotico(tra l'altro denominazione un po'vecchiotta anch'essa).
Se nella tua città è facile cambiare medico e in molte non lo è per varie ragioni, come in altre (nella mia ad esempio) è facilissimo, tu potevi essere non onesto e cambiarlo scegliendone uno meno zelante che magari non lo facesse .
(Sempre ignorando la legge che molti di voi conoscono: io non mi sono documentato approfonditamente, quindi descrivo in funzione di quel che so , e questo forse non coincide con fattori di obbligatorietà ai quali ci si debba attenere improrogabilmente da parte sua, non è uno psichiatra ne un neurologo...) -
Ma quindi i problemi sono i farmaci o la diagnosi?
Nel secondo caso se non assumo farmaci e faccio un incidente e poi mi vedono che nel sangue non ho niente me lo contestano? Sarebbe da ridere, quasi...
Inoltre sapevo che secondo la psichiatria ufficiale non si guarisce dai disturbi della personalità o dalle psicosi, quindi in tal caso te la sbrighi solo se la diagnosi è sbagliata, che è una cosa molto difficile da dimostrare.
Poi spero di sbagliarmi, spero sia solo un problema di farmaci, come sarebbe giusto che sia.
Ma per caso hai anche qualche ricovero volontario o meno in strutture pubbliche o comunque sei seguito (o sei stato seguito) da psicologi e/o psichiatri nel pubblico?
Perché ho notato che chi è sempre andato nel privato non è incappato in questi problemi.
DaliaBlu: bella domanda!
Penso sia relativa ai farmaci assunti che hanno effetti collaterali (tutti: alcuni molto blandi o poco incisivi)
Però se una persona soffrisse di ESD allora?
La malattia c'entrerebbe eccome.
*Piccolo inciso : la legge vecchia non dava l'obbligatorietà del medico di base nel dichiararli, ma non so se l'abbiano cambiata, e la legge era valida nel 2015 se non erro.
*Ho cercato se esistesse una dichiarazione sostitutiva per il certificato anamnestico e ed ho trovato un'autocertificazione...possibile?
Se si : si può aggirare la legge ed a proprio carico dichiarare cose anche non reale, sempre penalmente punibili in caso di accertamento e discordanza con la situazione reale.
La diagnosi sbagliata si può dimostrare.
Con una peritale ad esempio.
E comunque una diagnosi si può sbagliare.
Dipende da cosa si intenda per guarigione.
La psicosi può anche non ripresentarsi più, qui ci sarebbe spazio per dire che non appartengono solo a una categoria di persone ma possono essere possibili in chiunque anche per brevi fasi della propria vita.
Immaginiamoci una situazione nella quale si venga attaccati da malviventi anche in casa propria, e la situazione magari perduri nel tempo (secondi, minuti ,ore, giorni), un soggetto sanissimo di mente in preda a uno stress enorme (paura per la vita dei famigliari messa a rischio o la sua stessa vita), non svilupperebbe una psicosi relativa a quella circostanza? (esempio).
Poi ok esistono vari tipi e varie tipologie di individui.
Una malattia non curabile: uhm!
Dubito.
Però i disturbi di personalità possono essere ancora più complessi.E poi in base a quale Cluster di inserimento cambierebbe ancora A?B? C? NAS?
Oltre che vari : già da soli alcuni darebbero ben più rischi degli effetti collaterali di un farmaco...
Non so sai? "Se relativo solo ai farmaci"...Immaginiamoci un diagnosticato con disturbo paranoide di personalità, o uno con l'antisociale? -
Sicuramente chi si rivolge ad uno psichiatra privato riceve un trattamento diverso rispetto a chi si rivolge nel pubblico specie nei CSM. Inazitutto con uno psichiatra privato non sei costretto/a ad assumere farmaci, cosa che purtroppo nei CSM a volte avviene grazie ad una serie di minacce e ricatti che hanno il potere di attuare.
Uno psichiatra privato può essere molto attento anche ad un approccio psicoterapico, e hai la possibilità di poterti aprire con lui, raccontare i tuo problemi reali e non aver paura di una conseguente diagnosi e dello stigma sociale che può conseguirne.
Infatti molte persone tentano di uscire dai CSM carcando di farsi prendere in carico da uno psichiatra privato.Oh!Ora ho di nuovo la possibilità di utilizzare la funzione apposita per citare il messaggio!
Costretto: intendi in casi di diagnosi pesanti?
Da TSO sicuramente si.
Lo stigma sociale : beh si! Li puoi incontrare chiunque.. quindi essere riconosciuto come "uno con problemi che si cura da uno psichiatra e chissa quali!"
Non si ha tanta Privacy diciamo.Mentre da uno privato, magari anche spostandosi di qualche chilometro da casa e decidendo dobe andare e da chi, si avrebbe sicuramente più privacy, oltre che più attenzione (i tempi della visita sarebbero molto più lunghi,e cosi via)
La mia esperienza personale è migliore con le ASL che con quelli privati.
Ma è personale Adam.
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