Quanti In Questo Forum Sono Disoccupati?

  • Volevo sapere quanti di noi hanno 20-35 anni e sono disoccupati o con lavoretti saltuari che non bastano per essere indipendenti.
    Come vivete questa situazione, vi state deprimendo? Siete preoccupati perchè non riuscite a farvi una famiglia o vi sembra di pesare ancora sui vostri genitori, con cui magari avete pure un rapporto conflittuale o difficile? O siete voi a dover mentenere qualcun altro?
    Continuate a fare corsi, master, cambiare settore, chiedervi se andare all'estero? Come vedete il futuro?

  • Io. Ho 31 anni e non lavoro, lo sto cercando da ottobre 2013. Forse dovrei cominciare qualcosa a breve ma ad ora non ho certezze. Se ci penso la vivo male, perché non vedo nulla di buono davanti a me, e senza reddito (o con 800-1000 euro netti al mese) è impossibile costruirsi una vita e andare a vivere da soli, con spese di mutuo, affitto eccetera. Il rapporto con mio padre è abbastanza buono, a volte c'è qualche screzio ma sono tranquillamente passabili e si possono superare. Non entro maggiormente nei dettagli, poiché ne ho parlato alla nausea in altre discussioni da me aperte, nè intendo argomentare ulteriormente perché poi mi scontro solo con altri utenti, come è successo più volte negli ultimi mesi. Sto solo cercando lavori attinenti al titolo di studio o competenze musicali personali. Corsi ulteriori nel mio ambito non ce ne sono, per cui non ne sto frequentando.

    Farla finita o accettare di fare un lavoro qualsiasi non attinente al proprio titolo di studio, o competenze?

  • Citazione

    Ti do un dato inequivocabile: tutte le persone che conosco, realizzati come imprenditori di se stessi, non sono laureati e anzi vanno fieri di non esserlo. C'è qualche rara eccezione, ovviamente. Domandati: perchè? Semplicemente perchè sono persone che ad un certo punto della propria vita si sono rimboccati le maniche e si sono gettati nella mischia, fregandosene se le cose sapevano o non sapevano farle.

    Dimentichi, a mio avviso, un punto fondamentale: le persone che citi, gli imprenditori con la terza media, avevano 20 o 30 anni negli anni '70-'80, anni in cui in Italia si stava bene ed era possibile investire, provare, creare attività. Prova oggi ad aprire un negozio e fallisci dopo 6 mesi. Parlo almeno della mia città, che è al Nord-Ovest ma, secondo me, è al livello del Sud Italia come possibilità. Unico comune in dissesto in Italia, se cerchi con Google arrivi alle notizie. Se apri oggi un negozio di dischi, chiudi dopo 6 mesi, viceversa l'unico negozio che c'è qua, ha aperto nel 1994 e ad oggi vivacchia. E' in attivo ma non di troppo. Idem per altre attività. Non è facile aprirne una e vivere. Altro esempio: giusto oggi sono stato in un negozio che vende lampadari, aperto 40 anni fa da una persona. Bene, quest'ultimo oggi ha circa 65 anni e porta avanti l'attività con il figlio. Se il figlio volesse aprirla da zero oggi, difficilmente potrebbe. Lui si limiterà, in futuro, se gli interessa la cosa, a portare avanti il negozio. Dunque si sono gettati sì nella mischia, ma proprio perché in passato c'erano più possibilità qualcosa di buono lo hanno creato. Oggi ci sono meno opportunità, ma c'è più selezione. Idem famosi speaker di note radio nazionali private: iniziarono nella seconda metà degli anni '70 nelle radio libere (allora si chiamavano così), come hobby, poi, nel giro di qualche anno divenne una professione. E lavorano ancora adesso dopo 30 anni in radio che sono diventate nazionali. Prova oggi a fare un percorso di quel tipo. Non è possibile... se inizi gratis, gratis resterai. E' quasi impossibile fare speaker nelle radio pagati, e viverci con quel lavoro. Se vuoi lo fai come hobby. Ma a vita...

    "...un’insensata marcia trionfale consumata sulla pelle di fornitori rovinati, di cittadini gravemente impoveriti da un’economia nazionale e ancora di più locale che non riparte, gravati da oneri e balzelli ai massimi livelli..."

    http://mag.corriereal.info/wor…erma-la-nostra-posizione/

  • Come ha detto pungolo, bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare. tante volte la gente è disoccupata perchè lo vuole ( NON tutti, ma molti si). Bisogna capire che
    a volte bisogna abbassare le pretese e non credersi il figlio della regina. Se una persona è in gamba, intraprendente e dinamica qualcosa lo trova sempre. E non è vero che per vivere
    da soli ci vuole mille al mese. Questa è una scelta. Se uno vuole un tenore di mille al mese, allora che sti a casa sua fin quando avrà qui soldi che dice. ma sono scelte.
    Io vivo con molto meno e non sono mai morta, dato che sono qui a scrivere. Quindi, ripeto, è tutto relativo. Eì logico che piu soldini si hanno e meglio si sta, qua non ci piove.
    Ma nella vita bisogna volere le cose, per ottenerle. Tanta gente dice di essere disoccupata ma poi messa davanti all'eventualità di sacrifici e di fatiche storce il naso.
    Ma allora che si lamentano a fare? Anch'io non è che canto e ballo per i milioni che guadagno, ma la prendo con filosofia. Adesso è cosi e piu avanti andrà meglio.
    Ma se avessi fatto come certe persone che con il pretesto che con meno di mille non si puo andare via, a quest'ora stavo a casa mia chissà fino a quando..
    Questo discorso NON vale per tutti, perche qua ho conosciuto persone disoccupate ( che mi scrivono in privato) che hanno tutta la mia stima e il mio sostegno perche
    effettivamente sono in difficoltà con il lavoro, e a loro li capisco. Non è affatto facile :S
    ma in altri casi invece si tratta solo di gente che pretende e pretende ma poi non sono disposti a fare un minimo sacrificio. Se io dicevo " di notte non lavoro " " di domenica non lavoro "
    e " per due euro all'ora non ci vado " a quest'ora sarei come tanti altri, cioè a casa senza fare niente e lamentarmi che sono sfortunata.. :pinch:

  • Volevo sapere quanti di noi hanno 20-35 anni e sono disoccupati o con lavoretti saltuari che non bastano per essere indipendenti.
    Come vivete questa situazione, vi state deprimendo? Siete preoccupati perchè non riuscite a farvi una famiglia o vi sembra di pesare ancora sui vostri genitori, con cui magari avete pure un rapporto conflittuale o difficile? O siete voi a dover mentenere qualcun altro?
    Continuate a fare corsi, master, cambiare settore, chiedervi se andare all'estero? Come vedete il futuro?

    ciao, io ho diciotto e faccio tanti cosiddetti lavoretti, ma mi permettono di vivere ed essere indipendente. So benissimo quanto sia difficile. Per mia esperienza, piu che mandare
    curriculum in giro è molto meglio avere una vasta rete sociale. Le amicizie e le conoscenze sono la cosa miglore per trovare lavoro, specialmente se sei benvoluta e ti stimano, e si fidano
    di te. I lavori tramite annunci su giornali e robe simili secondo me sono una perdita di tempo. Io per trovare tutti i lavori che faccio mi sono data da fare parecchio,
    e comunque ho accettato un po di tutto ( solo lavori onesti) poi ovviamente una persona spera sempre di migliorare :)
    Poi comunque io non faccio testo perche comunque mi devo iscrivere all'uni, ma comunque nel frattempo mi do da fare a lavorare in tutto quello che trovo.
    Secondo me è molto importante anche continuare a studiare, migliorarsi, fare corsi, stage ecc...In modo che in un ambito o in un altro riesci a infilarti. Io ora come ora
    ho le mani in pasta un po' dapertutto, come si usa dire :P Poi vedrò che succederà. Comunque ti capisco molto bene, credimi, coraggio, e ti auguro di trovare lavoro al piu presto.
    P.S: sei maschio o femmina? e che tipo di lavoro stai cercando? ti chiedo perche se sei maschio conosco un posto dove assumono. ( Se ti adatti a fare anche lavori modesti). Puoi comunque continuare nel mentre a cercare nel campo che ti interessa :)

  • Non fai che avvalorare la mia tesi. Se persino chi ha avuto successo in passato, oggi se la passa male, se chi ha uno straccio di lavoro se lo tiene ben stretto (bloccando il naturale ricircolo professionale), se oggi è difficile cavarsela un po per tutti, ha ancora senso deprimersi e porgersi domande ossessive sul proprio stile di vita? Ti sembra una domanda corretta chiedersi se sia giusto vivere "ancora" con i propri genitori o no? Ci siamo fatti influenzare tutti dallo stile di vita Americano che nella realtà di tutti i giorni è TOTALMENTE differente da come ci mostrano i film. Negli USA il concetto di famiglia che abbiamo noi in Europa non esiste, genitori narcisisti in competizione coi figli, ragazzi di 18 anni vengono cacciati via di casa e finiscono per fare i clochard o le p∙∙∙∙∙e, a seconda dei casi. Questa realtà è tenuta ben nascosta dai media e te ne accorgi solo vivendo in loco per qualche anno.

    Questi dubbi esistenziali avevano senso 15 anni fa, quando il lavoro era ancora abbondante per tutti, l'economia girava discretamente, quindi ci si interrogava su se stessi, ma oggi ha veramente ancora senso?

    Pungolo for President!!!!!!!! :thumbsup: :thumbsup: :thumbsup:

  • Il discorso di Pungolo è valido finché si hanno le "spalle coperte"...
    Nessuno ha mai detto che sia sbagliato rincorrere le proprie ambizioni, il punto è che non tutti possono permettersi di crogiolarsi facendo affidamento esclusivamente sui progetti futuri (la cui possibilità di realizzazione è, spesso e volentieri, anche parecchio incerta), se nel frattempo servono soldi per mangiare e pagare le bollette...
    Le ambizioni possono essere inseguite anche mentre si impiega il proprio tempo in altre occupazioni.
    Per fare un paio di esempi, non è raro che molti artisti o atleti di successo abbiano anche un'attività lavorativa alternativa (che spesso è anzi l'attività principale), così come molti scrittori che vendono centinaia di migliaia di copie sono principalmente giornalisti e si alzano ogni giorno alle 6 per andare in redazione.
    Senza considerare il fatto che, provando a cimentarsi in qualcos'altro, si potrebbe scoprire di avere parecchie altre abilità che non si sospettavano nemmeno, le quali potrebbero facilmente tramutarsi in altrettante passioni.
    La questione, pertanto, è un po' più complessa rispetto al mero dibattito riguardante la liceità del vivere coi genitori o meno...

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