Messaggi di Pazzo

    In fondo, bisognerebbe cercare di capire cosa ci ha fatto diventare individualisti (secondo me il crollo di religioni ed ideologie ha contribuito, anche se sicuramente si tratta di un fenomeno complesso, con numerose cause).

    Concordo, e proprio sul fatto dell'individualismo sarebbe interessante capire il perche' di questa esplosione di individualismo.

    La butto li', i programmi televisivi degli ultimi 20 anni secondo me, hanno incitato all'individualismo.

    In realtà io non lo so ESATTAMENTE cosa vorrei da lui.


    So che mi piace molto, so che vorrei andarci a letto e poterlo frequentare, vorrei che facesse in qualche modo parte della mia vita.

    Beh io più che dire che non sai ESATTAMENTE cosa vuoi da lui, direi che lo sai benissimo ma non lo vuoi accettare :)

    Il nostro bisogno di amore, o di amare, non è solo luce ma anche ombra, quindi c'è da fare un grande lavoro di discernimento, oltre che di crescita interiore, per riuscire ad amare senza generare sofferenza in se stessi e negli altri. Per quanto mi riguarda si tratta del lavoro più grande che la vita ci chiede di fare.

    Secondo me le parole amore e sofferenza sono inscindibili, non si puo' amare senza anche soffrire.

    Sono ormai sei mesi circa che faccio questo lavoro e mai mi è successa una cosa del genere! Non riesco a descrivervi quanto mi vergogni e quanto mi senta in colpa (mi prenderei a schiaffi da solo!), io ho sempre cercato di essere serio e preciso nel lavoro e di non essere un lavativo. Non so davvero cosa fare, l'unica cosa che mi è venuta in mente è stato di scriverne qui per sfogarmi, per cercare un po' di conforto e magari avere qualche consiglio su come affrontare questa situazione. Grazie in anticipo a chi risponderà.

    Il tema del fare errori sul lavoro e' un tema molto delicato.


    Ovvio che errare e' umano, e che tutti possiamo sbagliare, pero' c'e' errore ed errore.


    Se sbaglia un chirurgo magari muore il paziente, se sbaglia chi pilota un aereo magari fa una strage, se sbaglia un meccanico magari fa provocare un incidente, e questi sono errori potenzialmente gravi.

    Poi ci sono errori di gravita' quasi nulla, un barista ti fa' un caffe cattivo, un pittore sbaglia a dipingerti la parete etc etc


    Insomma, a prescindere dall'errore, bisognerebbe partire dal presupposto che bisognerebbe fare di tutto per evitare di sbagliare sul posto del lavoro, soprattutto errori di distrazione.


    Io che ho il compito di controllare che il lavoro sia fatto bene, altrimenti le conseguenze le prendo io, ovviamente non amo chi sbaglia spesso, pero' come detto tutti sbagliamo, pero' l'errore di distrazione e' diverso, quello a mio modo di vedere e' meno accettabile. Purtroppo al lavoro non si dovrebbero portare i propri problemi personali che potrebbero farci distrarre, so che e' difficile ma cosi' dovrebbe essere.

    Nel tuo caso e' successo un evidente errore di distrazione.


    Prendila cosi', e' successo, oramai non puoi tornare indietro, quindi e' inutile rimuginarci sopra all'infinito.

    Fossi in te prenderei questo evento come un fatto per capire che al lavoro non puoi avere distrazioni, fallo diventare un errore positivo per il futuro invece di farlo diventare un errore distruttivo per la tua mente.

    Quello che intendo è che una persona alta è alta, punto e basta, non sarà mai bassa.

    Vedi nella vita tutto dipende sempre da quale lato vedi la cosa, chi oggi definisci alto magari domani lo vedrai come basso.


    Dipende sempre con chi fai il paragone.


    L'idea che la felicità esiste solo perchè esiste l'infelicità viene usata per giustificare l'infelicità stessa è molto riduttivo, questo che contesto.

    Ok, faccio un esempio, se un giocatore di pallacanestro ad ogni tiro facesse sempre canestro, sempre, tu oggi lo definiresti infallibile, ma se tu ti astrai dal fatto di conoscere il termine fallibile e infallibile, e fossi nato in un mondo dove i giocatori ad ogni tiro fanno sempre canestro non diresti che e' infallibile, diresti che e' una cosa normale. Quindi non conoscendo l'infallibilita' e' ovvio che non conosceresti la fallibilita'.

    Stesso discorso per l'altezza se vivessi in un mondo dove tutti sono alti 2 metri, se una persona ti chiedesse di descrivere un altra persona tu non diresti che e' alto, diresti e' una persona normale.

    Scusami se rispondo con una domanda, ma davvero non ho capito : perchè trovi che oggi sia particolarmente difficile ammettere di aver bisogno di amare? Più precisamente: cosa, quali aspetti o contesti, ti fanno pensare questo?

    Ai miei tempi, non ci si vantava di essere single, si cercava assolutamente di trovarsi un compagno/a.

    Oggi invece sia la parte femminile che maschile si vanta di essere single e alla famosa domanda, ma non ti manca una persona vicino da amare? ti rispondono ma che sei matto sto tanto bene da solo/a.

    Puo' essere che mi sbaglio ma oggi noto che ci si vanta assolutamente di essere single e dire che non si ha la minima necessita di amare.

    E' come dire che le persone alte esistono perchè esistono quelle basse, per definizione e paragone si, ma non per forza devi essere sia basso che alto.

    Ma e' esattamente cosi', se tutti fossero alti, nessuno si definirebbe alto, proprio perche' non puoi paragonarti a uno che non e' alto.

    Tu oggi usi dire alto ad una persona alta perche' conosci persone basse, se fossero tutti alti non diresti che quella stessa persona e' alta.

    Anche la vostra felicità è fatta di brevi momenti? Di pillole? Riuscite a conservarne il gusto per un po', fino alla prossima? O il dolce e il sapore se ne vanno subito?

    La felicità esiste perche' esiste l'infelicita'.


    Senza l'una non conosceremmo l'altra.


    Ora se tu non perdessi mai il gusto della felicita' sicuramente non sapresti gustarti la prossima felicita'.


    L'importante e' sapersi godere il momento della felicità che sia piccolo o duraturo, senza avere il timore che essa finisca.

    Prendo spunto da un testo di una canzone.....


    Dico sempre che non cerco amore

    Che preferisco badare a me

    Ma questa non è (la verità)

    (Vieni a vedere perché)

    ....

    Dico sempre che odio l'amore

    Che non mi serve a niente, però

    Prego perché, il Signore lo sa

    Che prima o poi lo troverò


    Perche' nella società di oggi e' cosi difficile ammettere di aver bisogno di amare?