Messaggi di leila19

    Conosco, Artemisia, di cosa stai parlando e ti sono vicina. Mi dispiace per quello che stai passando e in questo momento le parole di conforto aiutano, così come sapere di non essere sola. Le disavventure fanno parte della vita: quando le vivi è difficile razionalizzare, ma dire a sé stessi che i fallimenti fanno crescere... ti aiuta.

    Piangi, sfoga tutto il dolore e nel frattempo muoviti a cercare lavoro. Se serve appoggiarsi un po' ai tuoi finché non ti sistemi, fallo! In mezzo a una strada, no proprio! So anche cosa significa avere un genitore con problemi psichici. Prendi consapevolezza di questo, ti aiuterà.

    Fa' tutto ciò che fa bene a te. Se tornare con il tuo ex non va bene, non farlo. Tutto si sistema, vedrai... Abbi fede in te stessa. Ce la farai :)

    Da mamma mi sento di dire che anch'io ho cresciuto mio figlio, maschio, in modo naturale e tranquillo. Nel senso che non ho avuto problemi a mostrarmi nuda quando era piccolo. Non credo che questo possa creare fantasie erotiche. Ed è stato anche naturale e tranquillo smettere di mostrarci nudi, perché anche lui lo faceva, nel momento in cui è diventato grande e per grande intendo dalla adolescenza in poi. Urlare contro il figlio in doccia non credo gli abbia fatto benissimo, ma spero che dopo l'urlo gli abbia parlato. Il dialogo è la cosa migliore.

    So bene di cosa parli, stomaco e pancia. Ne soffro da quando ero una ragazza, ora ho 56 anni. Fatti i dovuti accertamenti medici per capire a livello fisico cosa avessi, perché è la prima cosa che bisogna fare: gastroscopia e colonscopia con altre analisi ecc... Saputo la diagnosi che non è nulla di grave mi è stato detto che alla base c'è un disturbo d ansia, di cui soffro da sempre. Cura: psicoterapia che ho iniziato a fare,tardi, secondo me. Ma meglio tardi che mai. Comunque la psicoterapia mi sta aiutando tanto, te la consiglio.

    Capita... :slightly_smiling_face: Viviamo dei momenti bellissimi pieni di emozioni e poi ad un tratto tutto finisce e ci chiediamo come mai, così, all'improvviso. Quando si tratta di persone già impegnate lo fanno per "svago". Non mi va di giudicare, ognuno fa quel che vuole. Tutto insegna :slightly_smiling_face:

    È difficile darti un consiglio anche perché la situazione non si capisce bene, comunque non dovresti sentirti costretta a fare cose che non vuoi fare o sentirti limitata nella tua vita. Non c'è modo di ragionare con questo familiare e fare valere le tue ragioni? Non c'è qualche altro familiare che può condividere con te questo problema, in modo che tu non ti senta sola?

    No, non c'è modo di ragionare e non c'è nessuno altro. Ho letto le altre risposte e vi ringrazio, credo che l'unico modo sia quello di prendere le distanze e di esserci quel che basta per non fargli oltrepassare i limiti. La propria salute mentale e fisica credo che sia una priorità.

    Vorrei sapere chi di voi si trova in una situazione che non vuole vivere, ma si sente obbligato a viverla perché si tratta di un familiare con problemi. Problemi che, a causa della loro natura, portano questa persona ad avere comportamenti non adeguati, come scaricare addosso agli altri le proprie difficoltà. Che fare?