Vorrei sapere chi di voi si trova in una situazione che non vuole vivere, ma si sente obbligato a viverla perché si tratta di un familiare con problemi. Problemi che, a causa della loro natura, portano questa persona ad avere comportamenti non adeguati, come scaricare addosso agli altri le proprie difficoltà. Che fare?
Conflitti interiori e ansia per un familiare in difficoltà
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Qubit
Approvato il thread. -
Vorrei sapere chi di voi si trova in una situazione che non vuole vivere, ma si sente obbligato a viverla perché si tratta di un familiare con problemi. Problemi che, a causa della loro natura, portano questa persona ad avere comportamenti non adeguati, come scaricare addosso agli altri le proprie difficoltà. Che fare?
È difficile darti un consiglio anche perché la situazione non si capisce bene, comunque non dovresti sentirti costretta a fare cose che non vuoi fare o sentirti limitata nella tua vita. Non c'è modo di ragionare con questo familiare e fare valere le tue ragioni? Non c'è qualche altro familiare che può condividere con te questo problema, in modo che tu non ti senta sola?
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Vorrei sapere chi di voi si trova in una situazione che non vuole vivere, ma si sente obbligato a viverla perché si tratta di un familiare con problemi. Problemi che, a causa della loro natura, portano questa persona ad avere comportamenti non adeguati, come scaricare addosso agli altri le proprie difficoltà. Che fare?
Cara leila19... ti capisco eccome. Sono figlia unica, zero zii sia da parte paterna che da parte materna...u n figlio di 25 anni a cui non posso riversare le mie angoscie... e una situazione della mia famiglia di origine al limite della sopportazione umana. Sto impazzendo... nessuno mi aiuta (assistenti sociali, loro medico di base, direttore generale USL, direttore sanitario USL e nemmeno i carabinieri)... forse, se voglio provare a far cambiare qualcosa per aiutare mio padre, devo andare da un avvocato, ergo devo spendere di tasca mia soldi che non ho, perché a fatica arrivo a fine mese. Tu quali problemi hai? Hai provato ad appoggiarti a qualche istituzione?
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Vorrei sapere chi di voi si trova in una situazione che non vuole vivere, ma si sente obbligato a viverla perché si tratta di un familiare con problemi. Problemi che, a causa della loro natura, portano questa persona ad avere comportamenti non adeguati, come scaricare addosso agli altri le proprie difficoltà.
Eccomi!
Di familiari con con problemi ne ho due anzichè uno solo (e cioè mia madre e mio fratello adultissimo), entrambi con la caratteristica di scaricare addosso agli altri (che poi saremmo io e mio figlio) le proprie difficoltà vere o presunte o persino artate, con lo specifico di farlo pure in modo arrogante e persino verbalmente violento. Pensa te!
Che fare?
Penso che ogni caso sia un caso "unico" , per quante possano essere le apparenti similitudini, dove il primo a differire radicalmente da caso a caso è proprio l'io narrante, in mancanza di contraddittorio.
A titolo personale sono riuscita a salvarmi la salute psicofisica un anno fa, quando l'allettamento di mia madre (perfettamente lucida di mente, e proprio con gli stessi limiti che aveva anche ai suoi 40anni) si è disvelata nei suoi larghissimi margini di egoismo e Cattiveria nel PRETENDERE (salvo "musi-vittimismi e offese) che io mi prendessi cura...non solo di lei, ma anche di suo figlio e della loro casa, quando suo figlio è persino più giovane di me e non ha nessunissimo problema di salute (almeno fisica) e non ha lavorato neanche un'ora nella sua vita, vivendo solo di dissolutezza vanagloriosa, e mentre io , in parallelo, sono stata sempre totalmente autonoma dopo il matrimonio, in casa mia , con tanto di lavoro impegnativo e figlio e casa da seguire!
Preso atto di questo e soprattutto della Cattiveria nei miei confronti, che era emersa come nella più allucinante apertura del vaso di Pandora...un passo prima di dover andare io da uno psichiatra come paziente disintegrata...mi sono salvata cantandola chiara (dopo averci riflettutto OGNI ORA DI OGNI GIORNO per quell'anno orribile della mia vita regalatomi da loro, e in cui avevo "abbandonato" la MIA vita, pur di essere di loro sollievo. (MAI PIU', assolutamente!)
Ho riconfinato tutto (senza farmi scrupolo di essere a mia volta molto violenta verbalmente, e non me ne sono mai pentita.
In sostanza : ho fatto presente a mia madre che per lei ci sarò sempre nel migliore dei modi possibili, MA ricordandole di tener sempre ben presente che ciò che faccio per lei, è molto oltre i limiti del dovuto (nel senso che se sta a casa sua e non in RSA...già questo lo deve solo A ME , visto che la caposala della Geriatria , dopo un mese di degenza in cui fu letteralmente resuscitata dopo una serie di microischemie in sequenza), quando mi chiamò per dire "il nostro compito è terminato con la sua mamma! Domani mattina per noi è dimessa. Prenoto una RSA disponibile?" fui IO a replicare (quasi piccata, da povera scema che ero!) "ma quale RSA? Mia madre torna nella sua casa!".
Naturalmente questo non ha mai significato che mi facessi carico di due disabili al posto di una, e che ASSOLUTAMENTE non avrei mai accettato di farmi carico di un figlio che LEI ha cresciuto come un debosciato sanguisuga e manipolatore.
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E siccome il debosciato dava proprio segno di ODIARMI da quando dovevo gestire le finanze di mia madre per le tante e costose necessità di mia madre, e per volontà espressa e sottoscritta davanti a lui della stessa mia madre!, così sottraendogli le finanze materne che devolveva in sigarette + macchinette del poker + consumazioni di bar da decisamente facoltoso quale NON è affatto a titolo personale...ho chiarito ad entrambi che un fratello che dà segno di odiarmi...per me è morto. E infatti è da oltre un anno che non ho nessunissimo contatto con lui (anche in questo caso senza nessunissimo pentimento o scrupolo di alcun genere).
L'aspetto "divertente" ma immensamente significativo circa le nostre relazioni è stato nel fatto che per i primi mesi credo abbiano pensato che io scherzassi (ma non sono tipa che scherza su queste cose).
In ritardo, ma hanno realizzato entrambi che non scherzassi affatto.
E posso dirti un risvolto che mi ha fatto , e mi fa, davvero schifo?
E' che tutto quello che prima "pretendevano" anche con assoluta villanìa arrogante nei miei confronti, e che non era assoltussimamente nei miei doveri (nè etici e nè legali) ...una volta chiuso il mio rubinetto delle mie erogazioni da sciroccata benevolente...non ha comportato nessunissima "rivolta" da parte loro e soprattutto da parte di lui, che era di una prepotenza malevolente mai vista in nessun altro al mondo nei miei confronti. Cioè era roba da denuncia penale ogni volta che apriva la bocca!
Ora: di persone fuori di testa ce ne sono, e spesso assurgono a dignità di cronaca proprio per il fatto di ritenere loro "diritti" quelli he non lo sono affatto. Bene : ma questi che DAVVERO vivono un loop tutto loro sono sempre inclini a "volere giustizia" che...o realizzano brutalmente con le loro mani (cosa che in effetti ho avuto di che temere) ...oppure cercano di realizzare tartassando l'apparato giudiziario di denunce-querele strampalatissime.
Di conseguenza: il fatto che mio fratello non abbia MAI cercato di querelarmi per NESSUNA RAGIONE AL MONDO, mi fa intendere molto chiaramente che lui facesse il prepotente con me sulla sola infondatissima voluttà di MALA FEDE di avere inesistenti possibilità manipolatorie su di me, ma sapendo perfettamente di non avere nessuna ragione azionabile!
Bè insomma...mi ripeto...ogni caso è un caso a sè.
Il mio principio è cercare di CAPIRE in quale contesto ci troviamo e poi...certo...fare di tutto per non impazzire per seguire congiunti squinternati ma anche prepotenti e arroganti che possono devastare la nostra vita...e senza neanche conquistare alcun beneficio sostanziale per la loro.
Problemi psichici ce ne possono essere per chiunque, ma esistono anche le terapie per curarli...
Ma quando sei di fronte a chi rifiuta l'idea stessa di mettersi in discussione, e addirittura sembra allenatissimo (anche abile) nel cercare di svoltare i suoi problemi vampirizzando il prossimo... lì (per me) c'è da fermarsi, estraniarsi dal LORO gioco e giogo per riflettere sugli influssi negativi che stanno avendo sulla nostra vita, e ...se proprio si ritengono sanissimi e non bisognevoli di cure...avere la fermezza di saper dire "perfetto! allora sai che c'è? ARRANGIATI !"
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È difficile darti un consiglio anche perché la situazione non si capisce bene, comunque non dovresti sentirti costretta a fare cose che non vuoi fare o sentirti limitata nella tua vita. Non c'è modo di ragionare con questo familiare e fare valere le tue ragioni? Non c'è qualche altro familiare che può condividere con te questo problema, in modo che tu non ti senta sola?
No, non c'è modo di ragionare e non c'è nessuno altro. Ho letto le altre risposte e vi ringrazio, credo che l'unico modo sia quello di prendere le distanze e di esserci quel che basta per non fargli oltrepassare i limiti. La propria salute mentale e fisica credo che sia una priorità.
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Si, fa male comunque ma è l'unica alternativa.
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Vorrei sapere chi di voi si trova in una situazione che non vuole vivere, ma si sente obbligato a viverla perché si tratta di un familiare con problemi. Problemi che, a causa della loro natura, portano questa persona ad avere comportamenti non adeguati, come scaricare addosso agli altri le proprie difficoltà. Che fare?
Ci si trovano tutti quelli che si chiamano "care-giver".
E' una gran brutta situazione.
Dal mio punto di vista l'unico modo è parlare col parente per fargli capire che con quel comportamento di attacco dell'unica persone che lo aiuta, otterrò l'effetto contrario: il care-giver si romperà le scatole e lui finirà male, molto male.
Però non ho mai visto funzionare questi discorsetti ben mirati, anzi di solito il disabile si inc∙∙∙a ancora di più.
Sarei curioso anch'io di conoscere eventuali "soluzioni".
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E siccome il debosciato dava proprio segno di ODIARMI da quando dovevo gestire le finanze di mia madre per le tante e costose necessità di mia madre, e per volontà espressa e sottoscritta davanti a lui della stessa mia madre!, così sottraendogli le finanze materne che devolveva in sigarette + macchinette del poker + consumazioni di bar da decisamente facoltoso quale NON è affatto a titolo personale...ho chiarito ad entrambi che un fratello che dà segno di odiarmi...per me è morto. E infatti è da oltre un anno che non ho nessunissimo contatto con lui (anche in questo caso senza nessunissimo pentimento o scrupolo di alcun genere).
L'aspetto "divertente" ma immensamente significativo circa le nostre relazioni è stato nel fatto che per i primi mesi credo abbiano pensato che io scherzassi (ma non sono tipa che scherza su queste cose).
In ritardo, ma hanno realizzato entrambi che non scherzassi affatto.
E posso dirti un risvolto che mi ha fatto , e mi fa, davvero schifo?
E' che tutto quello che prima "pretendevano" anche con assoluta villanìa arrogante nei miei confronti, e che non era assoltussimamente nei miei doveri (nè etici e nè legali) ...una volta chiuso il mio rubinetto delle mie erogazioni da sciroccata benevolente...non ha comportato nessunissima "rivolta" da parte loro e soprattutto da parte di lui, che era di una prepotenza malevolente mai vista in nessun altro al mondo nei miei confronti. Cioè era roba da denuncia penale ogni volta che apriva la bocca!
Ora: di persone fuori di testa ce ne sono, e spesso assurgono a dignità di cronaca proprio per il fatto di ritenere loro "diritti" quelli he non lo sono affatto. Bene : ma questi che DAVVERO vivono un loop tutto loro sono sempre inclini a "volere giustizia" che...o realizzano brutalmente con le loro mani (cosa che in effetti ho avuto di che temere) ...oppure cercano di realizzare tartassando l'apparato giudiziario di denunce-querele strampalatissime.
Di conseguenza: il fatto che mio fratello non abbia MAI cercato di querelarmi per NESSUNA RAGIONE AL MONDO, mi fa intendere molto chiaramente che lui facesse il prepotente con me sulla sola infondatissima voluttà di MALA FEDE di avere inesistenti possibilità manipolatorie su di me, ma sapendo perfettamente di non avere nessuna ragione azionabile!
Bè insomma...mi ripeto...ogni caso è un caso a sè.
Il mio principio è cercare di CAPIRE in quale contesto ci troviamo e poi...certo...fare di tutto per non impazzire per seguire congiunti squinternati ma anche prepotenti e arroganti che possono devastare la nostra vita...e senza neanche conquistare alcun beneficio sostanziale per la loro.
Problemi psichici ce ne possono essere per chiunque, ma esistono anche le terapie per curarli...
Ma quando sei di fronte a chi rifiuta l'idea stessa di mettersi in discussione, e addirittura sembra allenatissimo (anche abile) nel cercare di svoltare i suoi problemi vampirizzando il prossimo... lì (per me) c'è da fermarsi, estraniarsi dal LORO gioco e giogo per riflettere sugli influssi negativi che stanno avendo sulla nostra vita, e ...se proprio si ritengono sanissimi e non bisognevoli di cure...avere la fermezza di saper dire "perfetto! allora sai che c'è? ARRANGIATI !"
Mi dispiace molto per quello che hai passato. E per quello che stanno in questo momento passando altri care giver.
Io qui non voglio raccontare pubblicamente, ma conosco bene l'argomento ed è stato uno dei periodi più bui della mia vita, al punto di iniziare a perdere anch'io la lucidità mentale.
Ho anche pensato al suicidio, come unica via d'uscita.
Io ho deciso di salvare almeno me, in modo che ci fosse 1 sola vita rovinata anziché 2 e.... a distanza di tempo posso dire che sia stata la mossa giusta PER ENTRAMBI: quando queste persone incattivite si trovano fregate, si svegliano improvvisamente e "per magia" tutto si sistema anche per loro nel migliore possibile dei modi.
Non nego che un pochino sento la coscienza che mi punzecchia, ogni tanto. Ma l'alternativa sarebbe stato il suicidio.
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credo che l'unico modo sia quello di prendere le distanze e di esserci quel che basta per non fargli oltrepassare i limiti. La propria salute mentale e fisica credo che sia una priorità.
Assolutamente sì, secondo me. Ma anche nel loro interesse, nel senso che se viene a mancare la nostra collaborazione per ragioni di salute nostra...è davvero la fine per loro.
Oltretutto mi pare che siamo tutte persone SOLE nella gestione di questo problema micidiale, perchè anche quando abbiamo figli o mariti o compagni...diamo per ovvio (secondo me molto giustamente) di non coinvolgerli in queste brutture.
Mentre la nostra salute psicofisica viene davvero minata da queste situazioni, e anche molto, molto profondamente.
Per me a minare la nostra salute psicofisica non è tanto la quantità delle incombenze, quanto piuttosto il viverle in quella sorta di "atmosfera modificata" che ti OBBLIGA a constatare l'irriconoscenza pluriquotidiana e a parallelamente constatare che la famiglia d'origine o il genitore che avevi sempre creduto la fonte primigenia dell'amore in cui pensavi di essere nata e cresciuta...tutto 'sto amore non l'ha vissuto mai, se non per se stesso.
Mi sono sempre chiesta quali stravolgimenti intimi e dolorosissimi provino coniuge e figli di chi è affetto da Alzheimer o demenza senile in forma grave.
E' qualcosa che mi fa orrore da sempre, per la feralità che si abbatte su coniuge e figli, quando il familiare in degenerazione cognitiva grave...neanche riconosce più coniuge e figli.
Dopo la mia esperienza (in corso, peraltro) ho cominciato, invece, a pensare che la scaletta delle patologie altrui che possono generare serie patologie nei familiari...veda persino a metà classifica queste patologie neurodegenerative, benchè queste certamente "segnino" molto pesantemente i familiari.
Cioè e quanto meno : lì sai che quella è un patologia degenerativa, e non c'entrano nulla "amore o non amore" passati e vissuti...è il cervello che non funziona più (tant'è che alla TAC risulta grande come un'albicocca), e...dolore IMMENSO con altrettanto immensi scompensi del quotidiano, ma non NON entra in campo nessuna revisione obbligata del flusso di sentimenti che c'erano ed erano veri, quando il cervello era integro.
Mentre è drammatico rendersi conto, per un accidente qualunque che lede le sole capacità fisiche (es. motorie) , che questa situazione scoperchi il Vaso di Pandora di familiari che...neanche sotto doping riesci più a vedere come persone capaci di amore, e pur essendo perfettamente lucide di cervello.
Questo è un lutto di una tossicità senza limiti e confini, perchè non si ricollega al momento in cui hai perso un congiunto nel momento in cui l'hai perso nelle sue capacità cognitive o addirittura fisicamente, ma ti obbliga - in affanno devastante di rango psichiatrico - a RIcollocare quel lutto persino alla data della tua nascita, e cioè allorquando avesti fede assoluta nel fatto che mamma (o papà) ti amasse da quel giorno...e invece scopri che in realtà non ti ha amato mai, e che ha sempre mantenuto le insegne sociali che non l'avrebbero mai fatta sfigurare come madre (nel mio caso) senza che questo corrispondesse a nessun ascolto e dialogo tra noi, e tutto restava mirato alla figlia performante e perfetta...che in sua quarta età torna di una UTILITA' che si pretende senza nessun rispetto e riconoscenza verso la figlia!
Quindi leila19 ...doveroso e buono occuparsi di genitori in difficoltà (ed entro certi limiti è anche un dovere legale, oltre che etico) , ma OTTIMO avere come prioritaria la salvaguardia della nostra salute psicofica, anzitutto per noi stesse, e poi anche per loro.
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