Mi spiace molto sapere che stai vivendo questo terribile momento e vorrei esserti d'aiuto. Sei così giovane e visto che io sono un "po' "più grande di te mi è venuto spontaneo venirti incontro. Quello che mi sento di dirti è di non mollare ,chiedi aiuto, ritorna dallo psicologo è importante. Il fatto che tu abbia scritto qui dimostra che dentro di te non vuoi mollare. Mi raccomando! E continua a scriverci
Messaggi di leila19
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Ciao a tutti, tutti, tutti!
Come state? Io finalmente vedo un po' di luce, anche se credo sia il beneficio dei farmaci, che sono stati alzati a 1 mg di Zoloft e 1 mg di Risperidone.
Lo dico a bassa voce, ma mi sembra di stare meglio, comunque anche grazie a voi che mi avete supportato e sopportato.
Un grazie di cuore.
Un sorriso,
Elisa
Che bella notizia
! Sono proprio contenta,evvaiiiiii
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Aquaplano figurati. Nessun problema. Spiegare l'agitazione interiore immotivata (chiamata ansia cronica) reiterata nel tempo senza un motivo chiaro a chi non ha mai sperimentato non e' cosa facile.
Semplicemente quello che hai scritto e' esattamente quello che mi sono detto per molto tempo. Facendomi molto ma molto male.
Non dare una dimensione all'ansia, non darle una dimensione precisa, porta a pensare che sia sempre uguale. Non e' vero. A volte non c'e'. A volte, sovente nel mio caso, c'e'. E non posso negarla (come invece facevo in passato amplificandone i disagi). Solo che non e' sempre uguale!Esistono le fluttuazioni appunto. Una caratteristica che ho notato nel lungo tempo di convivenza. Le fluttuazioni per chi tocca il fondo, o si sente al perso, sono una ciambella di salvataggio per guardare con maggiore serenita' ed accettazione il presente.
L'unico sistema efficace - al momento - e' ritagliarle uno spazio e lasciarla fluire. Nel presente. Puo' accompagnarti la giornata, ma non per questo ti limita totalmente. Semplicemente per accettazione.Tuttavia - ed e' questo il compito che mi sono assegnato - voglio volermi bene e cercare di interpretare gli inneschi reconditi, nascosti, a me indecifrabili, che creano l'HUMUS sul quale si sviluppa il sintomo: l'ansia patologica, immotivata ed aspecifica.
In questo senso il percorso di psicoterapia, con un professionista, e' tendenzialmente orientato a sciogliore i nodi interiori / le posture erronee nel vivere il quotidiano nonche' convivere con il disturbo stesso.
Le ragioni di fondo non si cancellano con una bacchetta magica, ne' tantomeno con i medicinali. Che sono utili, utilissimi ma soffocano - quando va bene - il sintomo. Ti rimettano in pista, al "mondo". Ma non toccano le cause di fondo.
Occorre per queste un impegnativo lavoro - al quale dedichiamo - qualche ora durante la settimana attraverso le sedute. Dopo aver fatto la "palestra", imparato eventualmente alcuni gli esercizi, torniamo nella quotidianita' del vivere - questa volta si' - con un bagaglio di insegnamenti in piu'. Arricchiti.
L'ansia paradossalmente ci vuol dire qualcosa, e' una messaggera. Chi c'e' l'ha, la miglior cosa da fare, e' ascoltarla. Dandole appunto una dimensione, quando c'e' e se c'e'. Cosi' facendo la ridimensioni ma non la neghi. E negare l'ansia e' una lotta muscolare che siamo destinati a perdere, scioccamente.
Ridiamoci sopra. Viva la vita. Quella piena, leggera e sintonia mente/corpo. Con ansia agitazione o disturbi, compresi, se si presentano.È proprio così , sì io ho le stesse dinamiche,i trigger
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L'ho percepito perché è qualcosa che capitava anche a me quando conoscevo qualcuno. Quando sentiamo dei dubbi non sempre riguardano noi stessi, o meglio riguardano noi ma anche l'altro. È il nostro sesto senso che dovremmo ascoltare.
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Non vorrei fare l'avvocato del diavolo, e non so se può essere il tuo caso. Farei attenzione a non idealizzarlo troppo. Siccome è successo in un altro post che la ragazza in questione descriveva la nuova conoscenza come fantastica e stupenda, dopodiché si è rivelato tutt'altro. Occhio!
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Eh, infatti, è di questa "agitazione" che vorrei parlare in psico. Non so ancora se è caratteriale, come dici anche tu, o se viene da un condizionamento/trauma. Boh! Vedremo.
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Per i flash e i puntini ho fatto una visita dall'oculista e ho avuto un distacco del vitreo. Sei andata dall'oculista? Per i mal di testa descritti da te è artrosi cervicale, per il peso al petto è ansia, per gli altri non saprei dirti.
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Sì Paoletta
bellissima sensazione di libertà e leggerezza. Sì, adesso la guarigione sta accelerando. Sì fino all'ultimo centesimo
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È vero, l'ansia è ciclica. Quando sono ritornata dalla psicologa e ho raccontato cinque mesi di attacchi d'ansia forti, almeno due alla settimana, mi ha chiesto: "Cosa è successo in quei cinque mesi?" Ho dovuto fare mente locale per alcuni secondi per ricordare e ho ricordato, non subito, ma mi ci è voluto almeno il giorno successivo.
Mi è successo di tutto, situazioni stressanti tutte insieme a cui non avevo affatto dato peso in quel periodo. E ne ho dedotto che mi sovraccarico di problemi, spesso non miei, e il mio sistema nervoso va in tilt.
Da quando ho ripreso la psicoterapia ho avuto solo un attacco d'ansia forte l'1/8, che poi ho visto il perché in terapia ed è rientrato. Ora lo so.
Questa settimana lieve 1/3 e ho visto cosa me lo ha provocato, o meglio l'emozione. In psicoterapia lo analizzerò la prossima settimana.
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Guarda, anch'io vivo in un contesto non proprio sereno e appena possibile me ne andrò. Ci sono un po' di problematiche sia all'interno dell'appartamento sia fuori. All'interno, umidità e tubature non proprio funzionanti. Siamo in affitto e quindi spetterebbe al proprietario aggiustare il tutto, perché quando siamo andati ad abitare questa situazione c'era già, ma ce ne siamo accorti poco dopo. Ora ci si mettono pure i vicini. Dalle 22 in poi chiacchiere a voce alta sui balconi fino a notte inoltrata, cani che abbaiano e, dulcis in fundo, musica da discoteca. Come risolvo? Tappi per le orecchie. Per l'interno, sgorgante per tubature e pittura antimuffa per i muri. Ma non ti nego che la vivo molto, ma molto male, e il nervoso che provi lo capisco molto bene. Cosa fare? Cambiare casa! Cosa che farò per non impazzire.