Messaggi di LeggeraMente

    Ok grazie.

    Ha risposto bene Choupette .


    Il problema -poi- non è tanto cosa mangiare, ma cosa ti propinano come sostituto per mantenere disponibilità del "vero cibo" solo per la élite.

    Forse sono io che non ho capito bene, ma sinceramente non mi sento costretto/indirizzato/obbligato verso un regime alimentare rispetto ad un altro. I cibi di qualità hanno sempre avuto un costo superiore rispetto a quelli prodotti per la 'massa'. Ma volendo quantificare questa élite, quanti sono? un milione? 100 milioni? 1 miliardo? Perchè francamente pensare che vogliano nutrire il mondo con farina di grillo (che al momento costa un fottio) e carne coltivata affinchè poche centinaia di persone possano mangiarsi le bistecche lo vedo molto 'fantascientifico'

    Ma no. Stai solo attento/a alle etichette e non mangiare cose con troppi ingredienti.

    Quello sempre, leggo tutti gli ingredienti (ho mia figlia con diverse intolleranze), e uso un’app per un’ulteriore valutazione. Sistema imperfetto, a volte empirico, mancandomi le basi scientifiche per valutare ogni singolo ingrediente e le possibili interazioni con altre sostanze presenti. Però ritengo più dannoso un comportamento ossessivo alla ricerca del cibo ideale. Gli insetti ce li mangiamo allegramente da decenni, macinati e frantumati nei prodotti a base di grano, tipo la pasta o la pizza. E se schifiamo i grilli dovremmo anche stare lontani da gamberi e gamberetti visto che appartengono alla stessa famiglia degli artropodi. Il problema è anche culturale oltre che strettamente alimentare.

    Io ci vado al supermercato... morirò prestissimo.

    A me capita di andare anche al discount...forse sono già morto ma nessuno me l'ha detto :)

    Battute a parte io sono d'accordo con ipposam e quando posso mi rivolgo a produttori locali per frutta, verdura, latticini e a volte carne. Poi d'estate abbiamo un paio di orti (uno dei suoceri e un altro condiviso) e per le verdure di base siamo autosufficienti.

    Potrei farmi seguire da un terapeuta, non ci dovrebbero essere impedimenti di natura economica. Ti dico la verità, sono stanco e sfiduciato, inizio a credere di avere un destino già scritto in partenza.

    No, il tuo destino non è scritto, dipende solo da te e da cosa farai, ti prego non cadere nella trappola di credere che la tua situazione sia immutabile. Accettati per come ti senti ora, ma non rassegnarti alla tua condizione.

    Mi sono un po’ rivisto in quello che hai raccontato, un bravo bambino, buono e ingenuo, una madre depressa tenuta su dagli psicofarmaci, la parentesi con le droghe (tutte, erba, coca, ero, anfetamine, lsd, funghetti e altre schifezze). Ne sono uscito, non ti dirò come perché non è importante, ti dico solo che ho trovato uno stimolo, un qualcosa per cui valesse la pena cambiare. Trova questa motivazione, può essere lo studio, il lavoro, una persona cara, o semplicemente perché scopri di volerti bene e lo fai solo per te stesso. Non smettere di cercare un motivo valido per cambiare. Sei molto giovane e questo gioca a tuo favore. Dopo quello che ho letto, sinceramente non vedo impedimenti nella risoluzione dei tuoi problemi. E fatti aiutare da un professionista, ma se pensi che non faccia per te non farti problemi a cambiarlo. Non sei deviato, sei solo confuso. Un abbraccio.