Messaggi di LeggeraMente

    Il motivo è che se la mamma cucina qualche prelibatezza lui va, ovviamente sono invitata sempre anche io ma non voglio diventare 100 kg quindi non ci vado, visto che la sua cucina è piuttosto pesantuccia.

    Lui dice che non capisce perché non ci dovrebbe andare e che non fa nulla di male.

    Sono stanca anche di fare la parte di quella che si lamenta sempre....

    Le dinamiche dei suoi non le so, proverò a indagare...

    Ti capisco perfettamente, noi una volta alla settimana siamo a pranzo dai suoi (a meno di altri impegni) e la suocera ci va giù pesante, burro e panna come non ci fosse un domani. Di solito, se pranzo da lei, la sera sto a digiuno, o al massimo mi faccio un'insalata :)

    Ciao e benvenuto, io ho 60 anni e ho smesso da un pò di cercare 'amicizie sincere'. Abbiamo diversi amici con cui usciamo io e mia moglie (la maggior parte sono coppie), a volte troviamo l'occasione per una cena, un'uscita o un weekend assieme, e poi capita che non ci sentiamo per un mese o più. Ma non lo interpreto come menefreghismo. Credo sia anche normale specie se si ha un lavoro, una famiglia e dei figli che assorbono la maggior parte del tempo.

    Secondo me è giusto che la nonna materna sia più presente nel primo periodo, perchè è sua figlia che ha partorito, ed è normale che voglia starle vicina. Per quanto riguarda invece il/la nipote, penso che non dovrebbero esserci differenze fra nonni materni e paterni. Mia moglie ed io abbiamo agito in questo modo, per tutti e 3 i nostri figli, e non abbiamo mai avuto problemi.

    Se ha più di 40 anni la vedo dura fargli cambiare modo di pensare, se è più giovane forse il comportamento non è ancora così radicato e c'è spazio per un cambiamento.

    Credo comunque che il fatto di lasciarti a casa da sola per cena, senza un motivo preciso, come se fosse una cosa normale, non mi pare un comportamento 'sano'.

    Sai se i suoi genitori adottavano le stesse dinamiche, cioè se suo padre lasciava sola sua madre per andare a casa dei genitori?

    Ciao, mi dispiace molto leggere quello che stai provando. Quando ho perso i miei genitori, ho provato anch'io un senso di vuoto e smarrimento, nonostante sia sposato e con 3 figli, quindi una situazione diversa dalla tua. Avrei dato qualsiasi cosa per farli tornare in vita e, in un certo modo, ci sono riuscito. I genitori, nel bene e nel male, vivono dentro di noi, nelle cose che ci hanno trasmesso e insegnato. Ho tenuto quanto di buono avevano fatto per me, e ho scartato il resto. Il nostro corpo è destinato a morire prima o poi, ma quello che trasmettiamo agli altri continua a vivere. Lo so, è un po' poco, ma questo pensiero mi ha aiutato, nel tempo, a superare il trauma e ad accettare il lutto fino a ritrovare la serenità. La terapia, se fatta con un valido professionista, può veramente cambiare le cose in meglio, almeno così è stato per me. Ti auguro di poter tornare a stare bene quanto prima.

    Tralasciando il risultato elettorale, quello che fa più male, è vedere il 50% degli aventi diritto, che questo diritto non l'hanno esercitato.

    E quando il gatto non c'è, i topi ballano.

    Buongiorno a tutte/i, sono un "ragazzo" di 60 anni e ci tenevo a ringraziarvi per l'aiuto che, magari involontariamente, mi avete dato per superare il periodo più nero della mia vita. A quel tempo (autunno 2019) non ero iscritto e mi limitavo a leggere le vostre esperienze per cercare un barlume di speranza. Ho terminato il percorso di psicoterapia a febbraio del 2022 e, ad oggi, credo di poter affermare serenamente di esserne uscito. È arrivato il momento di "restituire" quella speranza che ho trovato leggendo questo forum, e questo è il motivo della mia iscrizione. Un abbraccio. :)