Sensi di colpa più grandi di me

  • Scusa resta single e fai quello che vuoi no?

    Il tuo problema è che vorresti essere single per fare quello che vuoi, però nei momenti in cui sei sola o devi fare cose serve il tipo (per te non è un fidanzato, ma un gadget).

    Spero proprio di non incontrare mai una persona del genere in vita mia.

    Ma cosa ne sai tu di che tipo di rapporto ho con il mio ragazzo per parlare così??? Pensavo fosse un forum dove aprirsi e scavare dentro le motivazioni che ci fanno star male, ma a quanto pare ci sono persone dal giudizio facile oltre che banale dettato dal loro vissuto personale. Io non sono come mi hai descritta e non ti permettere di parlare di me in questi termini. Detto ciò abbandono la discussione, ringraziando l’utente che nelle risposte precedenti mi ha dato un sacco di stimoli interessanti rispetto alle mie modalità relazionali e inconsce.

  • Ma cosa ne sai tu di che tipo di rapporto ho con il mio ragazzo per parlare così??? Pensavo fosse un forum dove aprirsi e scavare dentro le motivazioni che ci fanno star male, ma a quanto pare ci sono persone dal giudizio facile oltre che banale dettato dal loro vissuto personale. Io non sono come mi hai descritta e non ti permettere di parlare di me in questi termini. Detto ciò abbandono la discussione, ringraziando l’utente che nelle risposte precedenti mi ha dato un sacco di stimoli interessanti rispetto alle mie modalità relazionali e inconsce.

    Nemmeno ti rendi conto, vabbé...

    Arrivederci.

  • Dato per scontato che non si può sapere ciò che realmente muove l'opener, ciò che ha vissuto e ciò che sente dentro, però. Diciamo che una persona può tradire per una miriade di motivi, si sente trascurata, si infatua di qualcun'altro, non si sente riconosciuta nella propria desiderabilità, ha bisogno di stimoli nuovi ecc.ecc. Se questa persona ha scelto di vivere in una relazione, che non sia una relazione "aperta" dove entrambi sono consapevoli e accettano che ci possano essere delle frequentazioni extra, la questione si configura come un inganno. Non è la sc∙∙∙ta in sé che io trovo disdicevole ma l'inganno, il carpire la fiducia e poi tradirla. È questo che io non riesco a digerire. Troverei più onesto dirlo prima "guarda io sono fatta così, ti sta bene? Naturalmente pure tu puoi distrarti se ti va". Mi rendo conto che pare una dissertazione moralista, ma non lo è, è morale. Le persone sono mica burattini da dirigere secondo i propri giramenti, le persone sono preziose.

    Esatto 1.


    Il discorso è che, a mio avviso, dal suo punto di vista l'opener non "sente" di aver tradito, perché continua a considerare lui il suo fidanzato e gli altri un gioco senza valore. Ovvero non ha trasferito il valore della relazione porzionandolo nelle "avventure". Per questo lei non sente di essere stata infedele.

    Io posso "sentire" di non aver ucciso, non per questo resto innocente o fuori dal carcere. Si paga anche per i delitti non intenzionali, altrimenti saremmo tutti innocenti a livello empirico.


    Quello che "senti" non conta niente quando serve una base comune su cui confrontarsi con un'altra persona. Senza metro di misura posso darti un centimetro di pizza in cambio di un panino lungo da qui a li.

    Lo scambio si può anche fare, ma devono essere in accordo le parti che hanno visto e compreso la lunghezza del mio pezzetto di pizza e del tuo panino infinito. Diversamente lo scambio è una truffa.

    Un metro è lungo un metro. Se vai al museo di Da Vinci c'è il campione ed è uguale per tutti, senza percezione empirica alcuna.


    Se la mia idea di relazione non coincide con il "possesso" - che poi alla fine altro non è che una sana e ovvia esclusività - lo devo chiarire dal giorno numero 1, perché il "possesso" è quello che ci si aspetta di default e la base su cui si fonda la fiducia, il senso di sicurezza, etc. Se non lo faccio, prendo in giro l'altra persona, gli provoco un danno che non è un'opinione, è un fatto.

    Esatto 2.


    Non è che chi vuole un rapporto di coppia strettamente esclusivo sia sempre considerato nel giusto dalla società. L'importante è trovare qualcuno che condivida quello che vuoi tu e soprattutto che tu stesso/a sia disposto/a ad offrire quello che chiedi.

    Esatto 3.


    Pensavo di intervenire, ma Licoricedetox ha già detto esattamente tutto quello che penso su questo argomento :)

    Esatto 4, sulla fiducia.


    Ma cosa ne sai tu di che tipo di rapporto ho con il mio ragazzo per parlare così???

    E qui mi sento di scrivere una di quelle cose che fanno accapponare la pelle a chi fatica ad empatizzare con le parti in gioco.

    Per assurdo tu potresti davvero amare il tuo compagno, anche se lo tradisci.

    Ebbene Sì: è possibile, oserei dire che nei casi come il tuo (se ho ben intuito di cosa si tratta) è addirittura probabile.


    Chi ha un problema affettivo grave può riuscire ad amare una persona e avere comunque bisogno di determinate emozioni tossiche che può trovare solio in determinate altre situazioni insane, come gli inizi di relazione con drammi (totalmente generati dal nulla) e "tira e molla" vari. Da qui il tradimento, il quale in questi casi è una sorta di coazione a ripetere nel generare all'infinito la stessa situazione tossica che alimenta il vuoto interiore.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Grazie bruce0wayne ma io di essere insultata da gente che si sente paladina di valori ed empatia su un forum come questo proprio non ne ho voglia. Sono la prima a mettermi in discussione e a mettere in discussione tutto, come hai visto, ma non con queste premesse e questi modi.

    Lo capisco.


    Certe posizioni sono così "distanti" dal sentire comune che non possono essere "accettate" dalla massa.


    La stessa cosa si può dire delle persone che hanno una devianza per cui sono attratte dai pre-adolescenti. Ma ci sono anche altri casi, più o meno "gravi".


    La questione tradimento tocca tasti abbastanza "gravi", specialmente negli uomini. Questo gli impedisce persino di provare a capire.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Ciao Garden, è un esempio che non si adatta ai discorsi fatti fino ad ora, manca la "reciprocità",

    Le aspettative mancano spesso di reciprocità e sono "film" unidirezionali, come anche nel discorso di Blue Fox verso il comportamento che si aspettava dall'altro, quando invece il punto di percezione dell'altro era probabilmente differente.


    Poi, cosa accomuna un tacito patto su come ci si dovrebbe mediamente comportare in situazione X? Il senso comune, ma esso è sempre corretto alla base "perché sì" tanto da farne un valore non questionabile?

    Il non volere vivere la vita in funzione delle aspettative degli altri però deve valere anche al contrario.

    Tutte le opinioni alternative, che possono essere variegate e molto personalizzate, acquisiscono senso e legittimità nel momento in cui vengono esplicitate e chiarite dal primo giorno.

    Se la mia idea di relazione non coincide con il "possesso" - che poi alla fine altro non è che una sana e ovvia esclusività - lo devo chiarire dal giorno numero 1, perché il "possesso" è quello che ci si aspetta di default e la base su cui si fonda la fiducia, il senso di sicurezza, etc.

    Sul dirlo prima sono d'accordo, l'ho già detto, in quanto si tende a dare per scontato che "si faccia così e non colà" su base condivisa del senso comune.


    Però il farne proprio un valore morale del senso comune corrente in sé, contando che esso si basa sul possesso... Poi che il possesso dia sicurezza, questo non ci piove, ma la mia idea di amare è dare, non prendere o pretendere. L'amore è un sentimento altruistico, la pretesa è egoistica: è per sé, non per l'altro. Poi istintivamente si può "attivare", ma non la innalzo a valore.


    La fiducia è di nuovo un discorso di pretese. Su base del senso comune pretendo che tu Y, e se tu non: sono guai!


    Per questo pongo il punto sulla spontaneità, perché altrimenti diventa una pretesa, ed essa, a mio avviso, non è amore.

  • Però il farne proprio un valore morale del senso comune corrente in sè, contando che esso si basa sul possesso.... Poi che il possesso dia sicurezza questo non ci piove, ma la mia idea di amare è dare non prendere o pretendere, l'amore è un sentimento altruistico, la pretesa è egoistica: è per sè, non per l'altro. Poi istintivamente si può "attivare", ma non la innalzo a valore.

    Ma Garden, ma quale possesso :/ io sto con te perché ti amo, ho scelto di stare con te e di donarmi a te in esclusiva perché desidero io così, lo sento, io mi sento "tua", non sei tu a pretenderlo, sono io che lo voglio, è una scelta mia.

  • Mi è capitato qualcosa di entità minore sul tema. La persona con cui mi giravo attorno da anni, esasperata dal fatto che non si arrivasse a nulla di concreto e con una mia amica che lo corteggiava, mi ha fatto intendere che aveva bisogno di cambiare aria e si è messo con lei. Io e lei siamo ancora amiche, non le ho mai portato risentimento. Il mio pensiero all'epoca è stato: "Lei ha i miei stessi gusti, quindi siamo simili". Ciò che ho provato è stata sorellanza, in realtà, e tristezza di "perderlo", ma di rabbia non mi è nemmeno passata l'ombra. Che diritto avevo io più di lei?

    Il tuo esempio, Garden, mi dispiace ma non calza. Lui non era il tuo compagno, quindi aveva tutto il diritto di mettersi con un'altra e tu non hai potuto fare altro che accettarlo poiché non ti doveva nulla. Pensa piuttosto se foste stati insieme, magari anche sposati con figli e lui ti avesse tradita e poi lasciata per questa tua amica. Sicura che avresti potuto continuare a condividere questa sorellanza? Gli ideali di questo tipo lasciano il tempo che trovano se non si è mai stati in una relazione seria con tutti gli annessi e connessi, e non c'entra nulla il possesso, è una questione di valori e di rispetto per l'altro.

    Belle parole ma... è successo? Ed è andata davvero così? Se sì sei inattaccabile nella tua coerenza, se no, sono solo teorie idealizzanti.

  • Grazie bruce0wayne ma io di essere insultata da gente che si sente paladina di valori ed empatia su un forum come questo proprio non ne ho voglia. Sono la prima a mettermi in discussione e a mettere in discussione tutto, come hai visto, ma non con queste premesse e questi modi.

    Come già fatto presente, alcuni temi e affermazioni scatenano inevitabilmente reazioni accese, che su un Forum come questo sarebbe preferibile evitare. Non intendo con questo giustificarle, ma piuttosto spiegare le ragioni per cui si sono presentate.


    Premesso ciò futuri post che presentino toni eccessivamente giudicanti ed accusatori, come quelli utilizzati da Markoni e Flash88, verranno sanzionati. C'è una misura anche nelle parole e si può esprimere il proprio disappunto in modo costruttivo, senza ricorrere ad attacchi personali.


    Ailene per lo Staff di moderazione

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