Beh, nel caso, chiama me che magari ti spiego come risolvere il problema sul posto, qualora lo fosse
.
Una volta una mia amica rimase piantata con la sua Megane per colpa dell'EGR, e al telefono le spiegai come farla ripartire. Lei era traumatizzata, io ridevo perché per spiegarle i componenti sembravamo Aldo e Giovanni in 3 uomini e una gamba: "Devi staccare quella spina di fronte a quel *coso* che sembra un *omino con i tubi al posto delle braccia*". E lei si inc∙∙∙∙va di bestia perché giustamente era nel panico totale, ma ovviamente se le dicevo "il depressore della valvola wastegate" né sapeva tanto quanto prima 
Battute a parte, capisco benissimo il tuo discorso. Succede anche a me per altre situazioni "impreviste".
Di certo è che la "realizzazione" del problema, senza giri di parole e senza sorvolarlo, è già di per sé metà del viaggio per risolverlo.
Secondo me dovresti lavorarci bene su quel parametro di "solitudine forzata" negli eventi descritti. Come? Anche solo per prova. Provare a cercare il contatto di qualcuno per una necessità anche banale. (Senza tagliare fili a caso nel motore, o volutamente rimanendo a secco di carburante... mi raccomando
.)
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Allora ti racconto questa, giusto per farti capire il livello
. Qualche anno fa uscivo dalla casa del mio ex, era sera tardi, dopo la mezzanotte. Io lasciavo l'auto in un parcheggio nelle vicinanze, sia mai che disturbassi con la presenza della mia auto nel suo cortile
. Insomma, giro la chiave e nada, batteria defunta. Ora, la cosa più logica da fare sarebbe stata quella di tornare da lui, spiegargli il problema che lui avrebbe sicuramente risolto con i cavetti. Invece io che faccio? Cerco telefonicamente un taxi, non ne trovo e quindi decido, bon, torno a piedi, sono 6 km, che vuoi che sia? Domattina mi faccio portare dal meccanico. Mi avvio, di notte, tutto ok finché sono arrivata al cavalcavia e lì è un po' da paura... A un certo punto sento una macchina affiancarmi con le quattro frecce e il tipo mi dice "Hey, tutto bene, vuoi un passaggio? Qui è pericoloso andare a piedi". E io, "No, no, tutto ok, sono quasi arrivata (sul cavalcavia
). E lui "Dai, monta su, è pericoloso", e io niente, avanti per la mia strada. Il tipo, che poi mi ha usato una gentilezza, ha poi dovuto ripartire perché sostava in un punto difficile, avrà pensato "Questa non è tutta giusta" 