Genitorialità e limiti

  • Ciao a tutti, vorrei il vostro punto di vista su un fatto che mi è accaduto una decina di anni fa.


    Mio padre, convintosi del fatto che io avessi una relazione omosessuale con una ragazza, ha pensato bene di presentarsi alla mia porta, entrare, sedersi e dichiarare che quando lui era ragazzo si chiudeva in bagno e praticava autoerotismo (la cosa era fraseata in modo più diretto, ma il concetto era questo). Il senso era quello di suggerirmi modi per scaricare la libido che fossero alternativi a una, supposta, relazione omosessuale.


    Cosa ve ne pare? Qual è il motivo profondo per cui un padre fa una cosa del genere?


    Ero già grande e navigata, non ho certamente subito un trauma, tuttavia l'ho digerita con un po' di difficoltà.

    a totally amazing mind/so understanding and so kind

  • Cosa ve ne pare? Qual è il motivo profondo per cui un padre fa una cosa del genere?

    Motivo profondo.... credo che sia il desiderio di una vita "non difficile" per un figlio.


    Essere omosessuale vuol dire andare incontro a difficoltà, più o meno grandi, più o meno importanti. Credo che nessuno genitore voglia pensare che il figlio possa avere difficoltà nella vita.


    Di sicuro è stato un commento fuori luogo ma probabilmente si iscrive nel modo di porsi e parlare di tuo padre.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Omofobia certamente ma c'erano mille cose che avrebbe potuto dire o fare...e lui cosa sceglie? Di raccontarmi delle sue pratiche autoerotiche giovanili...

    Beh effettivamente non è il massimo :| Però forse, ipotizzo, lui tramite questa confidenza ha tentato, in modo maldestro, di instaurare un'apertura e una complicità con te al fine di capirti meglio, e nella sua ottica, di aiutarti.

  • Beh effettivamente non è il massimo :| Però forse, ipotizzo, lui tramite questa confidenza ha tentato, in modo maldestro, di instaurare un'apertura e una complicità con te al fine di capirti meglio, e nella sua ottica, di aiutarti.

    Anch'io tendo a leggerla in questo modo.


    Poi credo che molto dipenda dal livello abituale della comunicazione tra voi.


    Inoltre...tu margheritadura hai perfettamente colto l'intento paterno (che comunque era solo benevolo, dal punto di vista paterno).

    Cosa ve ne pare? Qual è il motivo profondo per cui un padre fa una cosa del genere?


    Ero già grande e navigata, non ho certamente subito un trauma, tuttavia l'ho digerita con un po' di difficoltà.

    Anch'io ho subito invasività paterne, sulla scorta di sue confidenze personali da adulta e navigata. E si trattava di confidenze del tutto ignote persino a sua moglie e mia madre...

    Non era per ragioni di omosessualità, ma comunque per ragioni passionali che lui non condivedeva o temeva per me.


    Non ti nascondo che istintivamente mi urta sempre moltissimo il solo ricordo.


    Però - ragionandoci e solo ragionandoci - so, e devo sapere, e devo concludere che fossero i tentativi di un padre che AMA di preservare la figlia da ogni "pericolo" (secondo lui, ovvio).

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Allora per esperienza so che, purtroppo, anche se siamo adulte e vaccinate, i nostri genitori sono sempre capacissimi di continuare a deluderci ;-)

    Mio padre continua imperterrito a farlo dal 1994. E, nonostante io pensi sempre di aver imparato ad accettare i suoi limiti, ogni volta me ne sorprendo. Che dirti? Sicuramente lo ha fatto in buona fede, per omofobia sicuramente e, probabilmente, per timore che tu potessi "rovinarti la vita".

    Ricordo che, da adolescente, avrò avuto 16 anni, mio padre mi accennò al fatto che non fossi tanto interessata ai ragazzini (forse mi laentavo perchè le mie amiche avevano tutte il ragazzino o perchè non incontravo nessuno che mi piacesse) perchè durante la gravidanza mia madre dovette fare una cura ormonale perchè rischiava l'aborto (implicitamente mi disse che potevo essere omosessuale a causa di questa cosa) salvo poi impedirmi di uscire l'anno dopo quando effettivamente iniziai a frequentare il mio primo fidanzatino.

    Che dire, ora che sono mamma a mia volta non mi verrebbe mai in mente di dire c∙∙∙∙e del genere in un momento così delicato come l'adolescenza.

    I nostri genitori purtroppo o per fortuna sono persone, come tutte le altre, e non necessariamente sono migliori di noi. A me manca una figura cui fare affidamento, a cui chiedere consiglio. A volte cerco aiuto in lui, ma so che non può darmelo perchè ha molti più problemi irrisolti di me. Razionalmente lo so ma emotivamente vorrei che fosse sempre come lo vedevo da bambina: perfetto e rassicurante. Ma non è così.

  • Omofobia certamente ma c'erano mille cose che avrebbe potuto dire o fare...e lui cosa sceglie? Di raccontarmi delle sue pratiche autoerotiche giovanili...

    Certamente non è stato un bel dire, ma in generale bisognerebbe anche capire quali erano i rapporti, per capire le motivazioni che l'hanno portato a un simile dialogo.

    Perchè a distanza di 10 anni ancora ci pensi?

    Peraltro è stato un buon padre?

    I genitori sbagliano, sempre.

  • Omofobia certamente ma c'erano mille cose che avrebbe potuto dire o fare...e lui cosa sceglie? Di raccontarmi delle sue pratiche autoerotiche giovanili...

    Forse è stato soltanto spiacevolmente un po' goffo?

    Non conoscendo altro di tuo padre, non saprei dire di più.

    L'episodio che hai descritto è certo spiacevole, io da ragazzina timida che ero sarei morta d'imbarazzo e mi avrebbe lasciato qualcosa di viscido addosso.

    Ma ripeto: dipende da com'era tuo padre.

    Se c'erano argomenti tabù in famiglia, se non era abitudine confidarsi (tra figlia femmina e papà è spesso così), una mentalità magari un po' chiusa, lui potrebbe aver fatto quel goffo tentativo di "riportarti sulla retta via" nell'unico modo che conosceva, magari ci ha pensato molto prima e quel pensiero era un tarlo per lui, e ha voluto dare il suo contributo senza affinare troppo le modalità di comunicazione.

    Se è stato l'unico episodio di tale genere, uno scivolone può capitare nella vita genitoriale.

    Capisco però il senso di fastidio.

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