Messaggi di Aniba

    Ho letto la tua storia ed è piena di sofferenza, tra l'altro molti disagi che hai riportato li ho vissuti anche io in prima persona, quindi posso capire quella sofferenza, anche se a distanza di anni da quel mio difficile periodo di vita: quelle cose avrei potuto scriverle anche io, almeno in parte.


    Ho visto che hai tentato di risolvere tramite alcuni psicologi, dopodiché ho saputo che solo recentemente hai realmente imbrigliato la via giusta (secondo i miei specialisti, almeno): la psicoterapia, cosa ben diversa dalle semplici sedute dallo psicologo comune.


    In queste situazioni di dolore bisogna, sempre per chi mi ha seguito negli anni, sottoporsi a una pesante psicoterapia (tu avresti parzialmente bisogno, secondo me e per come ho vissuto similmente io a te sia chiaro, anche di una parte di lavoro psicodinamico o psicoanalitico) che, te lo anticipo già da ora ma mi pare di aver inteso su già lo sappia, sarà un percorso anche lungo. I primi benefici arrivano dopo circa 6 mesi continuativi.


    Posso domandarti se, a parte la lunga lista di stimolanti assunti, ti siano mai stati invece prescritti dei veri farmaci curativi, cioè antidepressivi o stabilizzatori dell'umore? Mio neuropsichiatra diceva sempre che, per chi ha disagi del nostro calibro cui si associano i DCA (disturbi del comportamento alimentare), la combo di antidepressivo "saziante" + stabilizzatore anoressizzante (soprattutto tra gli stabilizzatori ci sono farmaci molto utili - ma non possiamo chiaramente citarli noi in questa sede) fosse, insieme alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, la chiave di volta per una vera risalita.


    A me tutto questo funzionò, con me lui aveva ragione!


    Vi auguro il meglio, davvero

    Ho una storia sessuale complessa, devo fare questa premessa.


    Per anni non ho mai avuto una libido particolarmente alta e questo lo devo dire perché, in sintesi, ho sempre vissuto l'intimità esclusivamente con persone di cui sapevo di potermi fidare o con cui avevo instaurato un legame di una certa profondità. Insomma, in linea di massima all'interno di una relazione sentimentale, per intenderci.


    Il risultato di questa cosa, non avendo praticato sesso occasionale dunque, è che non ho mai avuto problemi di funzionamento nei punti dove non batteva il Sole finché ci fosse amore ma anche solo stima del partner, senso di benessere dunque. Anzi, devo dire che il deficit erettile per me è sempre stato, fortunatamente, un qualcosa di mai assaggiato finché non ho acconsentito di andare ai ritmi un po' troppo rapidi dell'altra persona, che magari conoscevo ancora relativamente poco.


    Ultimamente la mia libido è particolarmente scarsa e, per la prima volta in anni, acconsentendo di frequentare delle persone nel recente (timidi tentativi, in realtà, perché sto molto bene da solo e sono comunque relativamente uscito da poco da una lunga relazione con tanto di convivenza), ho notato che, nonostante suddette persone tentassero di stimolarmi, qualcosa a livello fisico non funzionava più. Al che ho dovuto interrompere tutto prima ancora di arrivare a spogliarsi, visto che io tanto senza sicurezza di affetto non riuscirei a vivere qualcosa di occasionale.


    Pertanto che posso dirti? Magari c'è un senso di disagio alla base, forse anche tu potresti necessitare di un maggiore senso di sicurezza conoscendo meglio le ragazze che frequenti, sì da sentirti meno vulnerabile nel tentativo di dover essere all'aspettativa di una prestazione. Magari non sei una persona da "botta e via", bensì hai bisogno di vivere l'intimità con persone con cui tu riesca realmente a sentirti a tuo agio.


    Stamattina sono stato da una persona cui voglio bene, siamo rimasti molto uniti negli anni nonostante entrambi abbiamo avuto delle relazioni nel mezzo e quindi siamo rimasti solo in amicizia senza più avere alcuna forma di intimità per ovvi motivi: credo ci sia una forma di amore più profondo che va oltre addirittura la relazione convenzionale e la comune amicizia. Che cosa strana: il mio corpo funzionava alla perfezione, senza che scenda nei dettagli.


    Allora che cosa vuol dire? Che il blocco psicologico fa la differenza e, spesso, il disagio non è assolutamente dovuto a un reale deficit organico. Il consiglio che mi sento di darti, banalissimo forse (ma è la mia esperienza), è quello di inquadrare ragazze che vogliono (o necessitano) procedere con forte gradualità prima di arrivare ai rapporti sessuali. Conoscersi prima a lungo, avere una giusta complicità e, chiaramente, non portarsi fretta.


    Sembra tutto facile, lo so, ma per me questa è l'unica cosa che continua a funzionare: se mi dedico a conoscenze approfondite e ho sicurezza da chi frequento, non si verifica alcun blocco della funzionalità intima.


    Spero tu possa trovare la tua via personale di risoluzione, un saluto!

    Aniba

    È quasi sempre un mix di dipendenze infatti può essere l'alcool, il cibo, Internet, giocare d'azzardo, etc. etc. - ci sono passato. È un modo per pensare il meno possibile, per tenere la testa costantemente occupata, io penso sia questo il motivo principale.

    In questi giorni sto riflettendo su cosa ho mangiato negli ultimi sei mesi (in pratica da inizio 2022), mi sono distrutto... cibo spazzatura ogni giorno, mattina e sera, non mi rendevo conto. Com'è possibile ridursi così?

    Domanda sia per te che a lifeis2strange:


    vi è mai sembrato di mangiare tanto perché, in realtà, avevate "fame di vita"?


    Mi spiego meglio, parlando chiaramente soltanto per il mio caso, perché non vorrei assolutamente farlo per tutti: a me succedeva spesso di sentirmi altamente insoddisfatto. Volevo fare tante cose, sognavo dalla mattina alla sera un'esistenza ideale che non sapevo però come metter in moto.


    Non mi rimaneva allora che sfogare quella strana "fame di vita" in quel modo, abbuffandomi e, spesso, anche bevendo purtroppo.


    Il mio specialista ritenne valida questa ipotesi per me, all'epoca. Credete possa farvi sentire, almeno parzialmente, rispecchiati?


    Vi sentite mai come se voleste fare mille cose ma, sapendo di non poterle realizzare almeno a breve termine oppure non sapendo come iniziare, alla fine vi buttiate sul temporaneo (e subito disponibile di contro) appagamento dato dal cibo?


    Vi mando un abbraccio

    Proprio perché i social creano questa dimensione "intermedia", tu stesso però avresti potuto (non è un attacco - sia chiaro) esplicitare tutte le tue ragioni a loro come si farebbe dal vivo, prima di utilizzare a tua volta un addio che poi, come si è visto, è risuonato solo come un saluto virtuale. Siamo tutti vittime di questo mondo parallelo e sempre più digitalizzato, nel bene e nel male.

    Felice che Ailene abbia specificato questo elemento concernente lo statuto del forum, allora posso dirti che la dott.ssa Marazziti riceve anche a Roma (scuola toscana del Prof.re Cassano) e ha salvato dai capelli una persona a me molto cara da cui l'avevo mandata. Questa persona era completamente depressa e aveva tentato il suic****. Assumeva da anni una terapia assolutamente inadatta al suo caso, così la dottoressa che ti ho citato gliela ha completamente ribaltata, dandole tra l'altro pure una vicinanza umana che mi ha colpito (visto che il mio amico non accettava di essere omosessuale e non era neanche del tutto cosciente della cosa). Non posso invece indicare espressamente lo specialista che salvò in me, in quanto pensionato già da alcuni anni e ritiratosi. Spero di non aver lasciato un intervento non in linea, dunque, con il regolamento. Buona fortuna a Daniela e suo marito! :quatrefoil:

    Totalmente d'accordo con le cose scritte da Desperate e gloriasinegloria .
    Ma vi hanno già fatto la statua qui dentro? Ogni volta vorrei pronunciarmi su un tema, poi trovo già le vostre risposte e non devo mai aggiungere altro.
    Nulla, è già stato scritto tutto.

    Ovviamente è sempre una benedizione una relazione, a volte proprio in età non più "giovanissima".
    Ci sono senz'altro differenti consapevolezze e vedute MA, proprio per quelle forti consapevolezze date dalle trascorse esperienze (e traumi - oltre che proprio dal tempo passato eventualmente in solitudine - voluta o meno poco importa), si vivono naturalmente pure maggiori timori e reticenze.

    Per tutto il resto, ci mancherebbe che non sia una bella possibilità, anzi.
    Dei miei cari amici si sono fidanzati a 50+ anni, sono felici e hanno trovato il loro equilibrio.

    Ho avuto i brividi a leggere il tuo thread, ma anche le risposte date da altri.

    Avete descritto la mia vita passata, dove a queste abbuffate tentavo di rimediare compensando con periodi brevi di digiuno rigido e allenamenti forzati, sopravvivendo con 800 kcal al giorno se tutto andava bene.

    Mi spiace tanto leggere di queste situazioni, sono vere e proprie dipendenze e, spesso, nascondo disagi mooolto più ingenti: io ad esempio soffrivo di ansia e depressione, ma spesso anche una rabbia particolare (tratto borderline di personalità), una rabbia non contro altri, ma contro di me. Il cibo mi calmava come un dolce ansiolitico e mi faceva sparire ogni ira e dolore dell'anima. Poi ho scoperto l'alcol, da lì il crollo totale.

    Del resto, si sa, il cibo porta al rilascio di neurormoni e neuropeptidi che hanno un effetto simil-morfina/oppio nel corpo.
    Pure io poi come te lifeis2strange , quando era ancora legale vendere preparazioni galeniche a base di anfetamine e altri stimolanti riuscivo a gestire molto meglio la cosa, anche se suddette sostanze mi davano letteralmente alla testa (e alla fine mi mandarono quasi in psicosi).

    Oggi? Oggi si è normalizzato tantissimo tutto questo: ho un rapporto molto più sano con il cibo e la tavola, sono quasi ortoressico ma mi concedo ogni tanto anche le schifezze, non rinuncio più a nulla. L'alcol è stato relegato a un bicchiere di vino o al massimo una birra in qualche occasione speciale (feste, brindisi vari).

    E adesso arriviamo al punto: esistono farmaci più sicuri anzitutto per gestire nel breve termine queste problematiche, dopodiché percorsi psicoterapeutici ad hoc.

    Io spero tu possa tornare, pian piano, a una maggiore serenità. :quatrefoil:
    Il mio scritto comunque voleva essere sì un incoraggiamento di speranza, ma soprattutto un dirti che qui ci sono tanti che ti capiscono e vivono o hanno vissuto la tua stessa storia, con tutte le vicissitudini del caso.
    Un abbraccio!

    Sei una persona corretta e con enormi scrupoli, altro che aver fatto qualcosa di malevolo, sei solo una persona con cuore che si è posta mille dubbi per una situazione senza reali colpe: nel senso che, non essendoci assolutamente relazione né esclusività con entrambe, niente e nessuno doveva fermarti. Eri libero di capire e, anzi, la ragazza adesso scelta dovrebbe solo che sentirsi lusingata. Tuttavia, come vedo pure altri ti hanno già scritto, adesso è meglio evitare di parlare di un passato, sarebbe solo inutile e deleterio, in quanto voi non stavate insieme. Su tutto il resto, attenzione: mai avere subito troppa fretta... mio umilissimo parere di persona che, con la sua ex, ha bruciato troppo le tappe in passato andando subito a convivere. Piano piano, è proprio vero cosa recita il detto: chi va piano va sano e va lontano. Ciao!

    Ciao ragazzi, sono molto presa da questa discussione perché è un argomento su cui sono molto curiosa. Vi faccio una premessa: sono una persona molto ansiosa e perciò ho sempre evitato di fumare cannabis, poi dopo i 30 anni l'ho provata per curiosità ma è stato giusto un periodo di qualche mese. L'effetto non mi è mai piaciuto, però vi chiedo una cosa... sono poco esperta per quanto riguarda la cannabis legale. Quella può aiutare? Rilassa? Perché io ho paura a provare anche quella onestamente.

    Ciao Rox, io questa domanda l'ho fatta proprio recentemente al neurologo che mi sta seguendo per le emicranie: lui sostiene che la cannabis legale, quella contenente solo cannabidiolo (CBD) e quantitativi infinitesimali di THC (se non erro ≤ 0.5%) quindi, sia un caso a parte e, anzi, lui stesso a dir la verità me l'aveva consigliata per problemi neuro-muscolari e insonnia (ho evitato sino a oggi per il prezzo esorbitante di tali prodotti, ma penso proverò prossimamente).

    Le ricerche ufficiali e internazionali in merito ne confermano la sicurezza, poi sai: qui possiamo limitarci a riportare info di questo tipo, il resto rimane appannaggio degli specialisti in materia.

    Spero di averti risposto in maniera adeguata, un saluto :sunflower:

    Ciao Stefano, a 22 anni ebbi il primo attacco di panico e prima di allora non avevo mai sentito nemmeno nominare il termine. Era notte fonda e mi svegliai all'improvviso sentendomi morire, il cuore batteva ad una velocità supersonica ed ero sicuro al 100% si trattasse di un infarto, mi chiedo ancora oggi come feci a non svenire. Svegliai i miei genitori (ora purtroppo scomparsi entrambi) che fecero arrivare un'ambulanza e ricordo mi diedero subito 50 gocce di valium, poi una flebo e dopo non ricordo più nulla. Mi ricoverarono per tre giorni, il secondo vennero vari medici a controllarmi le braccia chiedendomi senza troppi complimenti se mi drogavo e confessai che fumavo spinelli e avevo fatto uso di Lsd. Il terzo giorno mi visitò uno psicologo, dal quale poi sono stato in cura per 10 anni.

    Inutile raccontare il resto, ma voglio portarvi un messaggio positivo: io ho visto l'inferno, non mi stancherò mai di dirlo, ed ho ancora attacchi di panico ma con gli anni sono diminuiti perché mi sono curato, e posso fornire questi consigli tratti dalla mia esperienza:

    • assolutamente non fumare spinelli od assumere droghe, questa è stata la causa numero uno dei miei problemi (ho smesso da anni, da allora il miglioramento è stato costante)
    • non fumare sigarette
    • non bere caffè (non ne bevo da anni)
    • non bere alcool
    • se l'attacco di panico è veramente forte, assumere dei calmanti
    • evitare come la peste di frequentare persone negative e soprattutto vampiri energetici e manipolatori
    • non frequentare persone che si drogano/bevono pesantemente, anche a costo di dover rimanere soli

    Non sono uno psicologo, questi sono solo i consigli di chi c'è passato. Chi soffre di ansia e/o depressione ha una psiche differente dagli altri e non possiamo ad esempio ubriacarci senza conseguenze. Certo, abbiamo magari amici che in una sera bevono shottini, quattro birre, due cocktail e non accusano, ma noi non siamo loro e ricordate comunque che il conto arriva per tutti. Anche il più forte ed impavido, quello che si fa 15 birre in una sera prima o poi si troverà a tirare le somme. Alcuni miei amici sono ridotti come stracci a causa dell'abuso di alcool.

    Ottimi consigli e sì, fai bene a sottolineare il pericolo molto sottovalutato dei cosiddetti "spinelli", perché okay che il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) sia una sostanza estremamente preziosa nel trattamento di alcune patologie dolorose e/o neurologiche o neoplastiche, ma esso si è scoperto recentemente indurre anche gravissimi disturbi psichiatrici nei soggetti predisposti, slatentizzando addirittura problemi d'ansia medio-gravi (derealizzazioni, sindrome da attacchi di panico, ossessività etc) sino alla psicosi franca, come successo a una mia amica oggi schizofrenica.

    Ora: nessuno vuol spaventare e NON tutti avranno suddette reazioni con la cannabis, però io rimango spesso shockato da come sui siti e sui forum online si scriva "ragazzi una canna non fa nulla, son peggio farmaci e alcol", perché veramente non si sa forse bene di cosa si stia parlando. Non è per apparire saccenti, sia chiaro, so che lo si fa in buona fede. Però, ecco, chi conosce la farmacodinamica del THC sa come esso, nel bene e nel male, interagisce con dei particolari recettori molto attivi a livello cerebrale, vale a dire quelli per il glutammato.

    Non vado oltre, però è molto bello leggere utenti così giovani che consigliano in questo modo così pulito e utile.
    E tutto questo lo dico da ex binge-drinker di alcolici e comunque da situazioni di abuso di sostanze nel mio passato di ansioso e depresso. Sostanze che sì, saranno pure legali e prescritte da specialisti, ma rimangono stupefacenti (è usare male il problema, il "misuse" quindi).

    P.S.: giustissimo pure il discorso su manipolatori e succhia-anime vari (e fa piacere che tu non abbia usato il termine erroneo "narcisisti", perché i narcisisti sono troppo presi dalle loro fantasie e le crisi psichiche dovute alla loro incapacità di raggiungere gli standard ideali prefissati, quindi bene evitare di mettere in mezzo persone malate e pure gravi, spesso). I vampiri energetici sono, invece, molto più frequenti e - buffo da dire - sono quasi sempre persone "sane" / "normali", a volte definibili semplicemente stron**, senza giustificazioni dovute a una possibile patologia psichiatrica).