Messaggi di Individuo

    Guarda, sono stato operato di TURP 23 giorni fa. Ottimo recupero post-operatorio dal punto di vista fisico, mentalmente invece un po' provato... Sta di fatto che nell'ultima settimana ho dormito malissimo, sempre irritabile e scontroso. Stasera a cena mangio una pera, vado a letto alle 22.40 ed un'ora dopo sveglia di soprassalto per il solito violentissimo attacco di panico. Xanax e camomilla bollente e, nel giro di 45 minuti, sono tornato a letto... Ogni volta riconosco tutti i sintomi e sono sempre quelli, ma hai voglia a razionalizzarli...

    Ciao, non so voi, ma le mie sono legate allo stomaco, perché noto che quando lo stomaco è sofferente per pasto abbondante o per caffè o alcool, ecco che mi arrivano assieme a tachicardia. Di solito mi si accelera il respiro, come se avessi il diaframma bloccato, e di solito mi prendo 0,25 di Xanax sotto la lingua e inizio a sorseggiare acqua bollente. Nel giro di una quarantina di minuti i sintomi vanno scemando. Diciamo che passo un'oretta terribile. Mi è appena successo ed ora sto bene e sono a letto a riflettere quanto sia idiota nel perpetrare certi comportamenti per me tossici... ma che sono normali per le altre persone.

    Extrasistole? Che sensazioni vi danno? Io come uno sfarfallio al cuore per un paio di secondi ma non è facile da spiegare, il problema è che dopo mi si blocca il cervello e mi arrivano mille altri sintomi. Adesso son due ore che sono sveglio dopo che mi è successo ed ho già scandagliato internet, ovviamente so che è perché ho bevuto un caffè a stomaco vuoto che mi ha dato un po' di gastrite, ma è troppo facile... sento dolore ai denti, fitte al petto, fatica a respirare, tutto il corredo dell'infarto insomma. Non riesco a dirmi che è solo il reflusso legato all'ernia iatale, esacerbato da quel caffè a stomaco vuoto del cavolo, no è troppo facile...

    L’ansia da qualche giorno ha deciso di regalarmi una nuova fissazione. Ogni volta che cerco di uscirne da una, ecco che ne arriva un’altra. L’ultimo anno è stato devastante, direi un 2024 da dimenticare il più possibile. Attacchi di panico a non finire, disturbi ossessivi in quantità ed ora mi ritrovo a non star serena perché il mio cervello mi dice che c’è qualcosa che non va. È come se sentissi il respiro bloccato, tipo una sorta di groppo in petto che mi porta a fare dei sospiri piuttosto frequenti, fino a quando non arriva quello giusto. A chi è mai capitato e come ne è uscito? È una sensazione che mi provoca disagio e ansia forte ;(

    Capita spesso, con gli attacchi di ansia, di avere il diaframma bloccato che ti fa fare respiri corti, fino a cercare con questi sospiri di sentire i polmoni pieni di aria. Per uscirne nell'immediato, io prendo benzodiazepine prescritte dal dottore, ovviamente in mezza dose. Tipo adesso sto pensando di prenderle perché ho un momento di forte ansia, ma cerco di resistere...

    Di nuovo fame d’aria, e spero anche stavolta sia solo ansia, ma la paura che sia una malattia polmonare è tanta. Devo sempre fare questi respiri lunghi per arrivare al punto in cui penso di sentirmi soddisfatto. Mah.

    Sto topic ormai l’ho già visitato almeno tre volte negli ultimi 5-6 anni.

    Che pena mi faccio, che pena.

    Quel tipo di respiro è classico dell'ansia, come se il respiro non fosse completo. Mi succede sempre di avere questi momenti con i respiri corti, cercando quello più lungo e completo. È ansia, tranquillo, si fa per dire...

    Luca, buongiorno. Siamo in milioni nella stessa situazione. Poi, adesso, sotto le feste, il tutto si amplifica. Fai bene a farti aiutare. Adesso vai con la cognitivo-comportamentale per l'ipocondria e fai benissimo a continuare la tua vita, con parecchio sforzo, senza fermarti a rimuginare sulle sensazioni corporee, cosa che io purtroppo faccio sempre, anche in questo momento. Concentrati sulla famiglia e prova, se vuoi, la melatonina: dovrebbe aiutare quantomeno a prender sonno. Se poi hai un'ansia che ti blocca, un minimo di benzodiazepine non ha mai fatto del male, anzi. Un abbraccio.

    Ritornano sempre e per sempre nei momenti di maggiore stress e debolezza... In questo preciso momento sono sveglio dopo un incubo, il classico incubo che ti fa svegliare di notte di soprassalto e tutto sudato. E ritorni indietro, all'inizio delle ossessioni e del primo attacco di panico vero e proprio. Non te ne libererai mai... Accidenti, che botta. Sicuramente sono i periodi sotto stress che fanno tornare indietro. Ora mi sento indifeso ed esposto a queste paure che forse non ho mai affrontato veramente. Sono affranto dal fatto che, a 51 anni, abbia ancora queste paure. È la mia mente, il mio bisogno di controllo, la paura dell'irrazionale.


    Sono le 3:50 e domani ho una giornata pienissima... ma non dormo. Dovrei prendere il solito Xanax. È durissima anche stavolta e dovrei, al solito, decidere se tornare dallo psichiatra o andare dallo psicologo. Scusate lo sfogo, è solo per mettere nero su bianco alcuni pensieri.

    Ah ragazzi, che vita tra un esame medico e l'altro... Penso che gli ipocondriaci siano i più controllati dal punto di vista medico di tutti, anche per chi ha la fobia dei dottori. Domani mattina volevo andare a farmi un esame enzimi cardiaci di nascosto da mia moglie con la scusa di andare a lavare l'auto. Solito dolore/bruciore in mezzo al petto, solita ansia da infarto/morte improvvisa. Ma senza un esame negativo sono in costante tensione. Mi capitano sotto gli occhi solo notizie di malori improvvisi per infarti, etc. Poi prendo una medicina in cronico e vuoi che non dia come effetti collaterali rari palpitazioni e dolore toracico? Solo che la prendo da 3 anni e dovrei averlo sempre. Ho fatto elettrocardio ed esami del sangue negativi; adesso ho in mente un check-up con ecocolordoppler cardiaco, sempre con la paura di trovare un'anomalia. Vado in palestra tutti i giorni con esercizi anche pesanti, perciò il cuore mi dovrebbe essere già esploso. E invece niente, solo nei momenti di tranquillità sento il cuore che mi batte in mezzo al petto. Mi misuro i battiti e sono nel mio range, mi misuro la pressione ed è perfetta. Soffro di reflusso, che questa medicina accentua, ma la mia testa continua a dirmi che il dolore è il cuore.


    Il periodo non dovrebbe essere stressante; al lavoro, come a casa, sono supersereno. Mi cerco mille spiegazioni per sviare la testa dal problema cardiaco. Mi serve la rassicurazione di un medico. Da cosa deriva il dolore al centro del petto? Il mio problema è anche la sfiducia nei dottori, ma è pure motivata. Ogni volta trovo falle nelle risposte o nelle diagnosi che mi vengono fatte, andando a leggere studi di altri dottori o solo i bugiardini. Dovrei essere più fatalista, perché così non si vive. Un abbraccio.

    Sì, attualmente non prendo nient'altro, ma questo mi costa parecchio in termini di attacchi di panico. Basta che beva un caffè in più e, poi, la notte arriva l'immancabile attacco di panico con la sensazione di non riuscire a respirare, aumento della frequenza cardiaca, sensazione di testa vuota, e devo sforzarmi di riconoscere luoghi e persone... come adesso, in questo momento. Cerco di rallentare il respiro con varie tecniche, ma è quasi impossibile. Mi dico solo di stare calmo, che domani mattina sarà tutto finito come al solito...