Messaggi di Individuo

    Ciao, tornerei dallo psichiatra per riferirgli questa cosa: se il farmaco che mi faceva stare bene, una volta tolto, mi riporta alla situazione di partenza e l'integratore non mi fa nulla, se gentilmente mi rimettesse sotto farmaco, a meno che non ci siano altre ragioni mediche... Un abbraccio.

    Una considerazione leggendo i tuoi post sul tema derealizzazione, giusto per far capire o per capire io stesso il potere della mente in tema di panico, ansia e somatizzazione. In passato, e sporadicamente, avevo questi episodi che mi portavano al panico, ma non so cosa, nel tempo e con le cure, abbia fatto scattare in me il pensiero che non ero pazzo e che la mia mente non si sarebbe, passatemi il termine, persa in questa realtà finta o che mi appariva tale. Dopo quel passaggio, ho iniziato a somatizzare molto di più o quasi esclusivamente sul fisico, perché quel dolorino al petto e al braccio sinistro non era frutto della mia mente: lì lo sentivo distintamente, insomma i dolori fisici sono reali... è come se volessi proprio stare male alla fine, una forma di autopunizione...

    Sono felice di sentire che hai l'appoggio delle persone che vivono con te; è importante sapere di non essere soli in queste situazioni. Per quanto riguarda l'uso di psicofarmaci, sì, siamo malati, come chi deve prendere insulina o pastiglie per la pressione o per altri problemi fisici. Non c'è da vergognarsi né da avere paura, c'è solo da curarsi al meglio per stabilizzare la nostra vita. Dai, che pian piano si sistema tutto; sono cicli: adesso stai male, ma passerà questo periodo e inizierà un ciclo migliore.

    Ho come la sensazione, e ti dico sensazione perché non saprei come rilevarlo, che si fermi il cuore. Sì, è ridicolo, ma è così, e questo mi fa scattare il blocco dello stomaco, che si gonfia. La sensazione di svenimento, la testa vuota, la sensazione di pesantezza agli arti... Se è il sinistro, figurati come il panico arriva veloce. Anche adesso che sono qui a sorseggiare acqua bollente per cercare di sistemare lo stomaco, non riesco a razionalizzare questa cosa. Sarà la millesima volta che mi succede, ma anche ripetendomi che mi è già capitato e non morirò ora di infarto, niente da fare: mi devo alzare, camminare per casa e cercare di controllare il respiro, che tende a diventare velocissimo. Il loop si crea quando mi dico che sicuramente ci deve essere una causa scatenante fisica. Che agonia questa estate, veramente. Ogni altra nottata, questo incubo.

    Se posso permettermi, a volte si ha l'impressione che il battito sia irregolare. Te lo dico perché quando mi prende la paranoia, mi piazzo col misuratore di pressione Omron che rileva anche la fibrillazione atriale e continuo a fare misurazioni. Sento i battiti che io giudico irregolari, mentre sullo strumento non viene rilevato nulla di anomalo. A volte sono percezioni perché siamo concentratissimi su ogni nostra sensazione fisica.

    Io all'epoca risolsi la fase acuta perché sono fasi cicliche e, per la mia esperienza, non è come un'influenza che guarisce: si attenua nel tempo, ricompare e scompare a seconda delle situazioni della vita. I problemi mentali non scompaiono, si curano e ci si convive. Comunque, nella fase acuta, io prendevo le benzodiazepine tre volte al giorno e la sera la fluoxetina. Questa cura la portai avanti per un paio di anni, seguito dal centro di salute mentale del mio paese. Bisogna essere seguiti per queste cure, perché poi, nel momento di benessere, si devono scalare. Ma ripeto, e parlo per esperienza: non è che guarisci, hai periodi di remissione anche lunghi, ma lo scompenso chimico lo avremo sempre. Avevo preso un libro all'epoca perché non sopportavo l'idea di prendere medicine a vita. Non ricordo il titolo, ma mi impressionò un'intervista riportata a Indro Montanelli, che soffrì tutta la vita di panico e depressione. Solo quando era anziano iniziò una cura farmacologica e si stupì del fatto che con delle pillole si potesse cambiare il suo stato di malessere psicologico grave. Se trovo il titolo, lo riporterò. Un saluto.

    A volte sono legate allo stomaco. A me succede sempre quando faccio pasti abbondanti o mangio alimenti che irritano lo stomaco, soprattutto con l'alcol, e quando mi sdraio sento che parte questo sfarfallio. Il problema è se ti fissi ad analizzarlo e ci costruisci sopra le solite catastrofi, tipo infarti, ecc. Se hai già fatto mille esami e non hai nulla, stai sereno. A volte mi succede di svegliarmi nel cuore della notte con tachicardia e queste sensazioni che poi mi fanno partire il panico. La mattina seguente vado in palestra, faccio esercizi pesanti e corsa e mi dico che se non mi scoppia il cuore in quei momenti, non mi succederà da sdraiato a letto. È facile a dirsi, chiaramente, dopo, nel momento in cui ti capita è tutto più difficile... ma pensa che se non ti è successo prima, non ti succederà neanche in quel momento. Un abbraccio.

    Ciao Vince, non ha senso fare e rifare esami del cuore a così breve distanza. Poi, tu hai 20 anni, se non ho letto male... Io, quando ero sotto DOC e DAP importante, prendevo 0.50 mg di Xanax tre volte al giorno: mattina, mezzogiorno e sera. Riparla con il medico che ti ha in cura. Ti capisco profondamente; quando hai questa sensazione di tachicardia, ti senti svenire, di perdere il controllo del tuo corpo. Sai qual è l'unica cosa che mi trattiene dal chiamare il 118 ogni volta? Fa un po' ridere, ma per me è la vergogna delle sirene dell'ambulanza e il pensiero che tutti vedano che sto male... Rivedi la cura con il tuo medico. Ti ripeto, dopo un ECG, un ecocolordoppler e gli esami degli enzimi cardiaci, non ha senso rifarli se non dopo almeno due anni, se sei giovane... Parte tutto dalla testa, e te lo dico io che quelle sensazioni le provo ogni due giorni... Sono orribili, ma ti garantisco che, se fossero reali, sarei dovuto morire di infarto almeno dieci volte nell'ultimo mese... Stai tranquillo, senti il dottore e affidati a un bravo psichiatra per la cura. Non siamo matti, abbiamo solo degli squilibri chimici nel cervello; siamo come qualsiasi altro cristiano che ha dei deficit chimici, vedi i diabetici o chi ha problemi di tiroide... Un grande abbraccio.

    Mah, anche dopo zero alcol mi sveglio dopo un'ora di sonno con i soliti sintomi, stavolta senza tachicardia. Sarà il caldo, sarà la luna piena, più pensieri... chissà. L'attacco è molto più leggero, però è presente, ed io sono qui sveglio a scriverne. Adesso mi si è pure intorpidito il braccio sinistro. Per carità, sono più presente e sto razionalizzando, ma che noia... A questo punto do la colpa al caldo, perché una sera sì e una no mi partono questi attacchi. Pensavo al fatto che ora ne scrivo, e condividendo questa situazione mi sembra di poterla affrontare meglio. Ma 30 anni fa mica c'era questa possibilità; diciamo che ora, come noi, si hanno più mezzi a disposizione per non sentirsi soli... Un saluto.