Messaggi di Individuo

    Somatizzazioni: pensate che ho iniziato a prendere un antibiotico per profilassi, cefixoral per 5 giorni, e sono al secondo. Mi sono detto: caspita, potrebbe farmi venire la diarrea, c'è scritto nel bugiardino, e io sabato devo accompagnare mio figlio a un torneo. Ed indovinate? Ebbene sì, mi è venuta. Pazzesco è la parola esatta. Mai che sia il contrario, tipo ho un malessere e concentrandomi me lo faccio passare. Sarebbe troppo bello.

    Ciao ragazzi... mamma mia, ieri sera ho avuto un forte attacco di panico. Tremori e confusione mentale a manetta, che persiste anche stamattina. Mi sento confusa, annebbiata, come se fossi estranea. La testa mi frulla. Vi capita mai? ||

    Appena successo, sono in malattia e dopo aver dormito un'ora ho aperto gli occhi e non capivo dove ero e chi ero, super confusione mentale e panico. Mi sto ripigliando adesso. Ovviamente penso sia per le medicine, magari il cortisone o l'antibiotico. Forse il fatto di fermarsi dalle attività consuete mi crea stress. Si, capita spesso ed è abbastanza destabilizzante.

    I sintomi cardiaci sono frutto di altri problemi. Dopo esclusione con esami ad hoc, oggi diciamo che ho fatto festa, ma solo col cibo, dal momento che è ormai un mese che non bevo alcol. Inizio con problemi digestivi per il troppo cibo e allora vanno tisane e Gaviscon a pioggia. Sono andato a letto alle 21.00 con ancora pesantezza e acidità di stomaco e mi ripetevo: vedrai che arriva l’attacco, non dormire perché arriva. Mi addormento verso l'1.20 circa ed esattamente un'ora dopo mi sveglio di soprassalto con l’ennesima sensazione di cuore in gola, difficoltà o senso di difficoltà nel respirare e battito accelerato. Razionalizzo il tutto e mi dico che sono i soliti sintomi, che è la millesima volta che provo le stesse identiche sensazioni e che non sono mai morto e neanche questa volta accadrà. Secondo voi è servito a qualcosa? Macché, meno di zero. Allora mi sono alzato, mezza chicca di Xanax sotto la lingua, che tra l’altro è amarissimo, e ora sono qua a letto a scrivere sul forum e ad attendere di calmarmi. Capito che è quasi impossibile dominare razionalmente queste paure? Questo perché sono accompagnate da sensazioni fisiche oggettive. E ovviamente domani sveglia alle 7.00. Ciao a tutto il forum.

    Ciao a tutti, ieri e oggi è toccato a me... Ieri mi sono alzato con un senso di ansia addosso e subito mi sono messo in allarme. Al lavoro non ho combinato niente, ero una specie di zombie dallo sguardo perso. Finita la giornata, mi sono messo subito a letto e ci sono rimasto fino ad oggi. Spegnermi e cercare di dormire mi aiuta a non pensare. Naturalmente mi sento in colpa con la mia compagna perché sono talmente uno straccio e non vorrei che mi vedesse così. Sono già in ansia per domani, che ho un pranzo tra amici, e per il lavoro di lunedì, perché ho paura di sentirmi male in pubblico (a me viene una forte nausea) e di non combinare nulla lunedì a lavoro. Voi come fate con il lavoro? Io sono proprio bloccato con il cervello in pappa. Ho una boccetta di EN al bisogno, ma mai usata, e non so nemmeno quanto prenderne. Vi ricordo la mia terapia: Anafranil 35 mg, 5 gocce di Daparox da un mese (ne sto scalando una al mese), Pregabalin 75 mattina e sera, 300 mg di Carbolithium. L'idea sarebbe di togliere la paroxetina (che prendo da molti anni) e via via gli altri farmaci.

    Col lavoro è durissima, stringo i denti e faccio finta di essere sereno, appena torno a casa mi dispero da solo cercando di non farmi vedere dai miei familiari... è molto dura...

    Salve, riscrivo per aggiornarvi sulla mia situazione. Ovviamente ho consultato il mio psichiatra/neurologo, che mi ha aumentato la terapia con la Sertralina e ha lasciato invariato lo Xanax. In pratica, mi ha detto di prendere 1 compressa la mattina e 1 la sera. Se non dovessi recarmi al PS o chiamare il 118, mi ha detto che toglierà una compressa, andando a scalare.


    I primi giorni stava procedendo bene, solo che ultimamente avverto dei dolori al petto sul lato sinistro e sono molto teso nei muscoli. Insomma, è stato un periodo difficile. Ci sono stati giorni in cui avevo l’intenzione di andare al PS per irregolarità del battito e del ritmo in generale.


    Purtroppo, nonostante mille esami negativi, non ho trovato ancora pace. Non riesco a fare le cose quotidianamente come prima e solo raramente esco per fare una passeggiata. Non ho nemmeno un lavoro e ho lasciato l’università a causa dello stress degli esami. Non riesco più a vivere la vita come quando avevo 18 anni. Ora ho 21 anni e sono molto più preoccupato, a livelli estremi, per la mia salute fisica. Spero di avere delle rassicurazioni, perché davvero è un pozzo senza fondo. L’unica valvola di sfogo che ultimamente ho trovato è la musica e andare in bici a fare dei giri. Ma anche lì, ultimamente, tipo ieri, sentivo molto l’accelerazione dopo una pedalata e poi un brusco rallentamento, non so bene a cosa dovuto. Poi, oggi, mentre stavo facendo autoerotismo, ho sentito il battito irregolare con dolori al petto a sinistra e poi un rallentamento improvviso. Cosa mi sta succedendo adesso a 21 anni? Aiutatemi a capire, perché sto dando di matto. ||

    Ciao Vince, se ti dà tranquillità, fatti prescrivere un Holter 24 ore così vedrai che accelerazioni e rallentamenti del cuore che senti sono solo nella tua testa. Se sei già andato in PS, un elettrocardiogramma te lo avranno già fatto, ma poi hai 21 anni e hai un cuore super sano. Non è il fisico, è la mente. Se sei sotto cura farmacologica, dagli tempo; ci vuole tempo e tornerai ad essere sereno come un tempo.

    Ragazzi, ciao, come state? Vi volevo chiedere una piccola cosa. Scrivo qui perché aprire una nuova conversazione su temi che sono sempre più o meno gli stessi è inutile. Ieri mia nonna non si è sentita bene, voleva provare la pressione; fortunatamente per lei tutto a posto, aveva una pressione perfetta. Per gioco ho deciso di provarla anche io: 95/72, un po' bassina. Io, da piccola, soffrivo di pressione alta e quindi mi sono trovata obbligata a seguire una terapia che sto seguendo ancora oggi per abbassare la pressione. Solo che, non appena il mio cervello ha codificato quei due numeri, è andato totalmente nel panico. Mi sono già lamentata nei miei altri post di questo continuo senso di distacco dal mondo che provo. Immediatamente, ieri, ha iniziato a correre per la mia testa questo pensiero ossessivo: e se la tua non fosse ansia? Se il senso di distacco dal mondo che provi non fosse derealizzazione? Se il senso di distacco da te stessa che provi non fosse depersonalizzazione, ma semplicemente un effetto della pressione bassa che hai? Ecco, questa risposta mi sarebbe anche andata bene, sarei riuscita a dare un senso a tutti questi sintomi che da due anni mi distruggono le giornate. Invece no, considerando che il mio è un senso di depersonalizzazione cronico e di idealizzazione cronico, mi sono detta: ok, diamo per buona questa spiegazione della pressione bassa. Questo vuol dire che ho costantemente la pressione bassa e che sono in costante pericolo di svenire se la pressione dovesse abbassarsi ancora di più. Vi giuro, tutti questi pensieri mi stanno mandando nel panico. Oggi mi sono messa a pensare a queste cose mentre pranzavo, niente da fare, non sono nemmeno riuscita a mandare giù un boccone a causa del nodo allo stomaco. Consigli? Opinioni? Inutile dire che sto già facendo tutti i miei calcoli per capire se è possibile avere costantemente la pressione bassa per due anni. Sto cercando di ricordarmi un sacco di eventi nei quali magari la pressione, se si fosse veramente abbassata, mi avrebbe fatto svenire. Insomma, come sempre, sto cercando di controllare tutto. Voi cosa ne pensate? Potrebbe essere la pressione bassa una valida spiegazione a tutti i miei disturbi oppure è semplicemente la mia ipocondria che mi fa avanzare proposte un po' fuori di testa?

    Ciao, non sono un medico, ma la pressione bassa non c'entra nulla; al massimo dà stanchezza e capogiri. Anche io penso che sarebbe bello se fosse una causa organica, perché così curandola si tornerebbe come prima. Che poi, in realtà, è una causa organica se si leggono articoli che parlano di mancanza di questa o quella molecola che impedisce il corretto funzionamento dei neurotrasmettitori e così via. Noi però continuiamo a navigare a vista, sperando di vivere al meglio la nostra vita. Un abbraccio.

    Ciao ragazzi! Come state?

    Vi scrivo per chiedervi se anche a voi capita di avere problemi gastrointestinali anche quando apparentemente siete “tranquilli”? Perché è da due giorni che ho un po’ di problemi intestinali (gonfiore, dolore alla pancia, senso di pienezza e malessere generale). Ho appena fatto diversi esami, come l'Helicobacter (negativo), esame del fegato per vedere gli acidi biliari, ma è tutto a posto. Il medico di base, così come il gastroenterologo, mi dicono che è ansia somatizzata, ma in questi due giorni mi sentivo piuttosto tranquilla. Voi che pensate?

    Se i medici hanno escluso, dopo esami, cause fisiche, allora, come hanno scritto in tanti, è l'ansia che colpisce intestino e stomaco, il secondo cervello... Io da piccolo somatizzavo tantissimo lo stomaco, così come adesso nei momenti di stress importante. I sintomi sono: stomaco chiuso, nausea, vertigini, e per la pancia gonfiore, dolorini vari e alvo alterato... una bellezza, insomma... mangi un biscotto e ti gonfi come un pallone... All'epoca, la cura che credo sia standard è stata omeprazolo, levopraid e benzodiazepina... interrotta dopo 4 mesi con parziale risoluzione... per un ipocondriaco è deleterio leggere i bugiardini e quello del levopraid mette paura, come il 99% dei bugiardini :) Per dire, ora sono a letto con capogiri e stomaco bloccato... non ho neanche voglia di alzarmi per la solita camomilla bollente... Oggi stavo bene e mi sono bevuto due caffè, ai quali attribuisco il blocco della digestione e i miei malesseri... I miei familiari, moglie e figli, ridono in sala e io a letto con le vertigini... che amarezza, ma passerà anche questa... Ciao, e stai serena, che abbiamo tutti più o meno gli stessi sintomi... e non ci è mai morto nessuno... me lo dico anche per autoconvincermi... troppo stress tutto in una volta... Un abbraccio.

    Adoro i mesi autunnali e non vedo l'ora che arrivi la nebbia. L'estate mi crea disagio e stress, dormo malissimo, non sopporto il caldo e mi sento costretto a dover essere allegro e ad andare al mare in mezzo a un sacco di gente. Sono un disagiato, lo so.

    Gente come state? Come sta andando la cura? Ieri sera ho avuto una cena con amici che è degenerata nell'alcol totale.

    Pensa che dopo gli ultimi attacchi di panico che ho collegato all'alcol, non bevo più. Non bevevo tutti i giorni, ma nei weekend e in maniera abbastanza importante. Poi, stomaco, reflusso, ecc., mi hanno obbligato a riflettere su cosa mi scatenasse questi attacchi. Negli ultimi mesi d'estate, erano almeno uno a notte e devastanti, e l'ho collegato al bere. Sarà così, non sarà così, per adesso non si sono ripresentati, ma sono tesissimo. Non riesco più a prendere l'oxanax perché, un paio di volte dopo averlo preso, mi sono svegliato di soprassalto con le solite parestesie e sintomi di panico. Sono messo abbastanza male perché sono super nervoso e teso, ma per le paranoie che ho in testa sto eliminando cibi e medicinali che penso possano interferire con la mia salute mentale. In effetti, è un bruttissimo periodo e stanno iniziando le scuole con tutti gli impegni che comportano in termini di gestione familiare. Mi stanno tornando le ossessioni passate, sia religiose che inerenti il farmi del male. Andiamo bene. So che è un periodo che passerà, mi è già successo in passato, devo solo aspettare, ma è durissima.

    Mi ritrovo sul tema rabbia, nel mio caso repressa. Sono figlio di un alcolista e ne ho subite diverse a livello psicologico. Mi ritrovo a rimuginare su come avrei dovuto reagire a certe situazioni e provo molta rabbia che però non riesco a sfogare. Ci rimugino e cerco di passare sopra a certe situazioni, cercando di razionalizzare gli eventi. Credo di dare più importanza del dovuto a certe situazioni. Non è sempre agevole, soprattutto quando l'ansia aumenta o in determinate situazioni mi rendo conto di avere reazioni un po' sopra le righe rispetto al contesto. Ci penso e ci rimugino su per parecchio tempo. Anche ora che ne parlo, penso a quella o quell'altra situazione dove avrei potuto reagire in modo diverso facendomi rispettare e cose così. Che poi, io sono un calcolatore e per ogni situazione calcolo i pericoli e i rischi di agire in un determinato modo. Non credo agirò mai d'istinto e questo mi crea ancora più rabbia.