Messaggi di layton

    Ma il fatto di essere rifiutato come partner non significa essere considerato una persona orribile, significa solo che non è scattato quel qualcosa che ti fa percepire come partner. Non è solo una questione di attrazione fisica, ci sono uomini che mi attraggono anche molto e che stimo ma con cui non sento che funzionerebbe, altri mi ispirano fiducia a livello di amicizia ma non mi attraggono proprio. Anche io impiego tempo a innamorarmi in modo profondo, e devo conoscere, ma so riconoscere da subito uno con cui può funzionare da uno con cui non c'è quel tipo di feeling. E ti dico la verità, se qualcuno mi dicesse "guarda, non so, forse, chissà, conoscendoti meglio..." Io lascerei subito il campo. Non lo voglio un amore "mezzo mezzo", un amore a tentoni, un amore che mi soppesa sulla base delle mie qualità. Io voglio un amore che faccia perdere il sonno e la ragione, voglio un uomo che mi desideri fino all'ultimo poro, voglio uno che mi ami tanto da sentirsi male, e voglio essere amata anche per i miei difetti, voglio che chi mi ama si arrabbi per le tazzine di caffè che lascio ovunque per casa ma non possa vivere senza.

    Quello che vuoi te, essere valutato come partner in nome delle tue qualità è qualcosa che con l'amore non può avere nulla a che fare, va bene come approccio per un posto di lavoro (ti metto in prova e se vai bene ti assumo) ma l'amore è altro, non ammette prove, è turbine e tormento, è risate e passione, è rapimento dell'anima oltre che della mente e del corpo, e non può essere svilito e infilato a forza in una bottiglia. Pensaci.

    Ma no, per me non è assolutamente così. Forse sarà una questione di età, ma io anche a 20 anni ragionavo così.
    Nella mia vita ci sono state solo due persone che ho amato senza riserva proprio perché conoscendole ho visto che i nostri modi di vivere e vedere le cose erano molto simili. Sono stati amori travolgenti (per me) ma sono nati col tempo. Inizialmente, pur riconoscendo che erano delle donne gradevoli fisicamente non avrei mai pensato che potessero piacermi a tal punto. Non so che dirvi, io non vivo di chimica, scintille, emozioni.. robe così.. sono fatto diversamente.

    Questo può succedere per per vari motivi, però di solito accade perché era lui a non volere qualcosa più dell'amicizia. Quando lui "cede" (e di solito a tempo determinato) hanno la famosa storia con l'amico.


    Altre volte capita la storia con l'amico in periodi di "magra" o di poca voglia di esporsi. Un po' per non restare soli, però si tratta di storie di ripiego di cui è meglio non far parte e che causano spiacevoli effetti collaterali tipo il faticare a infilare le felpe.

    No, preferisco non essere un ripiego, queste cose spesso vanno a finire male. Se devo essere un ripiego temporaneo (a meno che non vada bene anche a me) preferisco non essere niente.

    È ora di dire un basta deciso a questi gesti, che sono preludio di tutto il resto, sono preludio di quelle violenze più gravi che tutti condanniamo.

    Perciò no, basta machismo, pietà 0 per l'allenatore, che sia mandato via insieme ai trogloditi come lui.

    E' evidente che tutti condanniamo violenze più gravi e mancanze di rispetto in generale, però neanche ridurre l'uomo ad un bambolotto che può fare cose solo firmando moduli di consenso informato.. un nuovo uomo moderno va bene, ma non un soggetto privato di ogni sua peculiarità che deve rispondere a delle regole di un femminismo estremo e tossico che nessuno alla fine vuole, o solo una minima parte di popolazione. Le regole ci vogliono, ma devono essere condivise da tutti o quantomeno dalla maggioranza.

    Adesso mi sto vedendo con una ragazza, che mi piace pure, passiamo le domeniche assieme a camminare. E' una delle cinque con cui mi sono dichiarato cinque anni fa', e che mi aveva detto che mi voleva solo come amico. Non ci siamo sentiti fino a questo anno, e ora stiamo progettando un viaggio insieme in Giappone. Con lei sto bene e non sento neanche quel senso di inadeguatezza che provo all'idea di avvicinarmi ad una ragazza che non conosco. Anche lei dice che sta bene, e penso che riproverò ad esternare i miei sentimenti, ma bene o male so già che andrà come la volta precedente.

    Non ho capito se lo hai già fatto, ma ti consiglio di non dichiararti alla tua amica, queste cose non funzionano mai. Capisco benissimo quel tarlo che nella testa ti dice "lo devo fare, almeno posso dire di aver fatto tutto il possibile", perché anche io ragionavo così, ma in realtà non devi proprio farlo assolutamente perché oltre a fare una magra figura perderai anche l'amicizia, perché per lei non sarà più niente come prima, vivrà nella paura di illuderti, nel timore che tu ci riprovi. Poi se vuoi giocarti il tutto per tutto puoi farlo però poi devi avere il coraggio di chiudere per sempre quest'amicizia.

    Più o meno ho il tuo stesso percorso di vita, qualche storia in più ma niente di così significativo. Tanti rifiuti, e un modo di amare da "mentalista".. purtroppo quando si è così è difficile.. anche io ho rinunciato alla famiglia essendo ormai over40.. fa male, ma non ci si può fare niente, sono le cose della vita.

    Concordo su tutto. Ormai la lezione l'ho imparata. Certo avrei preferito non schiantarmi a 100km/h contro un muro perché fa male, e lascia anche ferite che non guariscono mai del tutto, però ormai è fatta.

    Si, amici e partner sono due cose totalmente separate per loro.. poi a volte senti che hanno una storia con il loro miglior amico storico, ma non sono casi frequenti, e quasi sempre c'era già un sentimento fin dall'inizio.

    Perché trovi inquietante quel MAI? L'amore non è qualcosa che può arrivare semplicemente seguendo delle istruzioni, o c'è o non c'è. Personalmente ho sempre saputo dal primo istante, di pancia proprio, che del tal X potevo innamorarmi e del tal Y assolutamente no. Ho un caro amico di infanzia, prese una cotta per me a 7 anni. La prima; poi di nuovo a 12; poi a 16; poi a 21, quando già stava con quella che divenne sua moglie, ci provò ancora. È una persona molto agiata, che stimo e per cui provo un affetto profondo. Non è affatto brutto ma non mi sono mai sentita attratta da lui, mi chiedo perché...me lo sono chiesto in tante occasioni, è anche una persona bravissima e sarebbe stata un ottimo marito. Perché non mi sono mai innamorata di lui? Non saprei dire perché, ma ad esempio quando ho visto mio marito la prima volta, prima ancora che parlasse, il cuore mi è partito per la luna. Vai a capire. Di certo non si può imporre un sentimento, il cuore va dove gli pare, per me dopo i primi istanti già si sa se può funzionare o no.

    Per me è bruttissimo perché mi da la sensazione di essere una persona orribile alla quale non c'è il benché minimo margine di dargli una possibilità.. poi pensi che di fondo c'era un'amicizia, e quindi per lei non sei una persona così orribile, e poi ti dice anche in modo convinto che sei un bell'uomo.. e allora continui sempre di più a non capire.. Ora dopo anni di riflessioni, forum, anche psicologi sto capendo come funzionano le donne ed in generale le altre persone. Io ho un funzionamento diverso, se un'amica mi si dovesse proporre una possibilità di cambiare il modo di frequentarsi la darei, ovvio è probabile che ne rimarrei stupito, magari perplesso ma non metterei mai un muro totale. Anzi io proprio non riuscirei mai ad innamorarmi di una persona che non conosco più che bene, ho un modo di innamorarmi molto razionale, in cui l'attrazione gioca un ruolo sicuramente importante ma secondario.

    E' vero: può essere molto doloroso, ma con ogni probabilità è realistico.


    La netta sensazione di non poter provare attrazione per un uomo che conosce di solito dipende proprio da questa "conoscenza" e dal fatto che per varie ragioni (spesso anche inconsce) non lo percepisce "al di sopra" di quel "livello" per cui può provare quel tipo di sentimento.

    E' dolorosissimo. Ne ho subiti tanti di rifiuti, come tutti gli uomini d'altronde, ma questo è stato di gran lunga il più traumatico. Spero che non mi ricapiti mai più, perché non so se potrò resistere. Ma basta non dichiararsi per non farlo ricapitare.

    Perché delusa, cosa significa delusa? che lui non si doveva neanche lontanamente permettere anche solo di pensare di dichiararsi? Ascolta, io non ce l'ho con te, non ti conosco proprio, però sento troppo spesso queste reazioni infastidite da parte di voi donne, in passato anche nei miei confronti. Ora capendo come vanno queste cose me ne guardo bene dal dichiararmi.


    Mi scuso per i toni che ho usato, ma sono molto preso da questo tipo di cose. Cosa significa che non ne sei innamorata e MAI lo sarai? E' Il "mai" che è un po' inquietante e può far molto male alla persona che lo riceve. Secondo me è inappropriato come termine, a meno che non ci sia una totale non attrazione fisica.

    A me è stata detta la stessa cosa e a fronte della mia richiesta di sapere come mai il suo giudizio fu così netto, e che a mio parere si trattava di una repellenza fisica, ma mi è stato risposto da lei che non era così, anzi tutt'altro e che invece ero un bel ragazzo, come anche dicono altre donne.. a tutt'oggi ancora ignoro le motivazioni di quel rifiuto.. e l'amicizia anche è finita.

    Non so come vuoi gestire questa amicizia. Se lui è abbastanza maturo capirà che non deve dichiararsi più, e tu se ci tieni a mantenerla dovrai fare dei passi verso di lui e non essere respingente o impaurita.

    Se tu le chiedevi di uscire puramente in amicizia hai fatto bene. Però in amicizia si intende proprio che per te era solo un'amica.

    Solo amica, assolutamente, non ho e non avevo nessuna intenzione di fare altro. Solo che ci sono alcune donne, non tutte, alcune, che si sentono in diritto di dire e fare qualsiasi cosa, e io a questo non ci sto.