Quando un caro amico si dichiara

  • Perché trovi inquietante quel MAI? L'amore non è qualcosa che può arrivare semplicemente seguendo delle istruzioni, o c'è o non c'è. Personalmente ho sempre saputo dal primo istante, di pancia proprio, che del tal X potevo innamorarmi e del tal Y assolutamente no. Ho un caro amico di infanzia, prese una cotta per me a 7 anni. La prima; poi di nuovo a 12; poi a 16; poi a 21, quando già stava con quella che divenne sua moglie, ci provò ancora. È una persona molto agiata, che stimo e per cui provo un affetto profondo. Non è affatto brutto ma non mi sono mai sentita attratta da lui, mi chiedo perché...me lo sono chiesto in tante occasioni, è anche una persona bravissima e sarebbe stata un ottimo marito. Perché non mi sono mai innamorata di lui? Non saprei dire perché, ma ad esempio quando ho visto mio marito la prima volta, prima ancora che parlasse, il cuore mi è partito per la luna. Vai a capire. Di certo non si può imporre un sentimento, il cuore va dove gli pare, per me dopo i primi istanti già si sa se può funzionare o no.

    Per me è bruttissimo perché mi da la sensazione di essere una persona orribile alla quale non c'è il benché minimo margine di dargli una possibilità.. poi pensi che di fondo c'era un'amicizia, e quindi per lei non sei una persona così orribile, e poi ti dice anche in modo convinto che sei un bell'uomo.. e allora continui sempre di più a non capire.. Ora dopo anni di riflessioni, forum, anche psicologi sto capendo come funzionano le donne ed in generale le altre persone. Io ho un funzionamento diverso, se un'amica mi si dovesse proporre una possibilità di cambiare il modo di frequentarsi la darei, ovvio è probabile che ne rimarrei stupito, magari perplesso ma non metterei mai un muro totale. Anzi io proprio non riuscirei mai ad innamorarmi di una persona che non conosco più che bene, ho un modo di innamorarmi molto razionale, in cui l'attrazione gioca un ruolo sicuramente importante ma secondario.

  • E' dolorosissimo. Ne ho subiti tanti di rifiuti, come tutti gli uomini d'altronde, ma questo è stato di gran lunga il più traumatico. Spero che non mi ricapiti mai più, perché non so se potrò resistere. Ma basta non dichiararsi per non farlo ricapitare.

    Guarda, da vecchio maschio con una certa esperienza, anche personale, ti posso dire che non conviene mai dichiararsi da amici (o colleghi), ma non solo: non conviene mai nemmeno restare amici di una donna di cui sei innamorato.


    La cosa migliore da fare è lasciare che il rapporto si deteriori lentamente e guardare altrove, senza nemmeno dirle il vero perché. Se glielo dici c'è una certa probabilità che in brevissimo lo sappiano molti altri e "innamorarsi di un'amica" è una cosa che generalmente fa perdere "punteggio".


    In seconda istanza è meglio evitare completamente di coltivare amicizie con il secondo fine di un possibile rapporto, perché come dice la "regola": non funziona. I criteri che portano una donna a categorizzarti come "amico" sono di base incompatibili con quelli di una relazione. E' come se avessi perso in partenza.


    Certo, esiste una remota possibilità che le cose possano cambiare, ma dipende più dal vissuto e dal contesto che ti ruota attorno, da quello che fai, piuttosto che da chi tu sia. Dovrebbe cambiare completamente il contesto che ti circonda per avere una possibilità di diventare attraente e passare dall'amicizia a qualcosa di più. Sono casi abbastanza rari.


    Se ci fai caso, nelle più semplici e frequenti dinamiche di gruppo: è più facile che venga scelto come partner un perfetto sconosciuto, piuttosto che un componente del gruppo (a meno che non sia il leader). Amici e partner sono due cose completamente diverse per una donna, specialmente in giovane età. Da questo punto di vista ragionano in modo completamente diverso dagli uomini.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Concordo su tutto. Ormai la lezione l'ho imparata. Certo avrei preferito non schiantarmi a 100km/h contro un muro perché fa male, e lascia anche ferite che non guariscono mai del tutto, però ormai è fatta.

    Si, amici e partner sono due cose totalmente separate per loro.. poi a volte senti che hanno una storia con il loro miglior amico storico, ma non sono casi frequenti, e quasi sempre c'era già un sentimento fin dall'inizio.

  • Si, amici e partner sono due cose totalmente separate per loro.. poi a volte senti che hanno una storia con il loro miglior amico storico, ma non sono casi frequenti, e quasi sempre c'era già un sentimento fin dall'inizio.

    Questo può succedere per per vari motivi, però di solito accade perché era lui a non volere qualcosa più dell'amicizia. Quando lui "cede" (e di solito a tempo determinato) hanno la famosa storia con l'amico.


    Altre volte capita la storia con l'amico in periodi di "magra" o di poca voglia di esporsi. Un po' per non restare soli, però si tratta di storie di ripiego di cui è meglio non far parte e che causano spiacevoli effetti collaterali tipo il faticare a infilare le felpe.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Questo può succedere per per vari motivi, però di solito accade perché era lui a non volere qualcosa più dell'amicizia. Quando lui "cede" (e di solito a tempo determinato) hanno la famosa storia con l'amico.


    Altre volte capita la storia con l'amico in periodi di "magra" o di poca voglia di esporsi. Un po' per non restare soli, però si tratta di storie di ripiego di cui è meglio non far parte e che causano spiacevoli effetti collaterali tipo il faticare a infilare le felpe.

    No, preferisco non essere un ripiego, queste cose spesso vanno a finire male. Se devo essere un ripiego temporaneo (a meno che non vada bene anche a me) preferisco non essere niente.

  • Per me è bruttissimo perché mi da la sensazione di essere una persona orribile alla quale non c'è il benché minimo margine di dargli una possibilità.. poi pensi che di fondo c'era un'amicizia, e quindi per lei non sei una persona così orribile, e poi ti dice anche in modo convinto che sei un bell'uomo.. e allora continui sempre di più a non capire.. Ora dopo anni di riflessioni, forum, anche psicologi sto capendo come funzionano le donne ed in generale le altre persone. Io ho un funzionamento diverso, se un'amica mi si dovesse proporre una possibilità di cambiare il modo di frequentarsi la darei, ovvio è probabile che ne rimarrei stupito, magari perplesso ma non metterei mai un muro totale. Anzi io proprio non riuscirei mai ad innamorarmi di una persona che non conosco più che bene, ho un modo di innamorarmi molto razionale, in cui l'attrazione gioca un ruolo sicuramente importante ma secondario.

    Ma il fatto di essere rifiutato come partner non significa essere considerato una persona orribile, significa solo che non è scattato quel qualcosa che ti fa percepire come partner. Non è solo una questione di attrazione fisica, ci sono uomini che mi attraggono anche molto e che stimo ma con cui non sento che funzionerebbe, altri mi ispirano fiducia a livello di amicizia ma non mi attraggono proprio. Anche io impiego tempo a innamorarmi in modo profondo, e devo conoscere, ma so riconoscere da subito uno con cui può funzionare da uno con cui non c'è quel tipo di feeling. E ti dico la verità, se qualcuno mi dicesse "guarda, non so, forse, chissà, conoscendoti meglio..." Io lascerei subito il campo. Non lo voglio un amore "mezzo mezzo", un amore a tentoni, un amore che mi soppesa sulla base delle mie qualità. Io voglio un amore che faccia perdere il sonno e la ragione, voglio un uomo che mi desideri fino all'ultimo poro, voglio uno che mi ami tanto da sentirsi male, e voglio essere amata anche per i miei difetti, voglio che chi mi ama si arrabbi per le tazzine di caffè che lascio ovunque per casa ma non possa vivere senza.

    Quello che vuoi te, essere valutato come partner in nome delle tue qualità è qualcosa che con l'amore non può avere nulla a che fare, va bene come approccio per un posto di lavoro (ti metto in prova e se vai bene ti assumo) ma l'amore è altro, non ammette prove, è turbine e tormento, è risate e passione, è rapimento dell'anima oltre che della mente e del corpo, e non può essere svilito e infilato a forza in una bottiglia. Pensaci.

    Modificato una volta, l'ultima da ipposam ().

  • Ma il fatto di essere rifiutato come partner non significa essere considerato una persona orribile, significa solo che non è scattato quel qualcosa che ti fa percepire come partner. Non è solo una questione di attrazione fisica, ci sono uomini che mi attraggono anche molto e che stimo ma con cui non sento che funzionerebbe, altri mi ispirano fiducia a livello di amicizia ma non mi attraggono proprio. Anche io impiego tempo a innamorarmi in modo profondo, e devo conoscere, ma so riconoscere da subito uno con cui può funzionare da uno con cui non c'è quel tipo di feeling. E ti dico la verità, se qualcuno mi dicesse "guarda, non so, forse, chissà, conoscendoti meglio..." Io lascerei subito il campo. Non lo voglio un amore "mezzo mezzo", un amore a tentoni, un amore che mi soppesa sulla base delle mie qualità. Io voglio un amore che faccia perdere il sonno e la ragione, voglio un uomo che mi desideri fino all'ultimo poro, voglio uno che mi ami tanto da sentirsi male, e voglio essere amata anche per i miei difetti, voglio che chi mi ama si arrabbi per le tazzine di caffè che lascio ovunque per casa ma non possa vivere senza.

    Quello che vuoi te, essere valutato come partner in nome delle tue qualità è qualcosa che con l'amore non può avere nulla a che fare, va bene come approccio per un posto di lavoro (ti metto in prova e se vai bene ti assumo) ma l'amore è altro, non ammette prove, è turbine e tormento, è risate e passione, è rapimento dell'anima oltre che della mente e del corpo, e non può essere svilito e infilato a forza in una bottiglia. Pensaci.

    Ma no, per me non è assolutamente così. Forse sarà una questione di età, ma io anche a 20 anni ragionavo così.
    Nella mia vita ci sono state solo due persone che ho amato senza riserva proprio perché conoscendole ho visto che i nostri modi di vivere e vedere le cose erano molto simili. Sono stati amori travolgenti (per me) ma sono nati col tempo. Inizialmente, pur riconoscendo che erano delle donne gradevoli fisicamente non avrei mai pensato che potessero piacermi a tal punto. Non so che dirvi, io non vivo di chimica, scintille, emozioni.. robe così.. sono fatto diversamente.

  • Ma no, per me non è assolutamente così. Forse sarà una questione di età, ma io anche a 20 anni ragionavo così.

    È chiaro quindi perché ti senti svilito da un rifiuto; ma sappi che per moltissimi l'amore è vissuto così, senza mezze misure, e dietro un rifiuto non c'è nessuna svalutazione della persona. Non è una questione di età ma di approccio, ho anche io superato i 40. Ma l'amore è amore e per me non potrà mai funzionare per tentativi. Ho i miei dubbi che si possa parlare di amore senza scintille ed emozioni...o meglio a me non piacerebbe vestire questi panni, per me come ha detto Antony Hopkins in un celebre film, fare il viaggio senza tutto questo..è come non farlo.

  • Ma il fatto di essere rifiutato come partner non significa essere considerato una persona orribile, significa solo che non è scattato quel qualcosa che ti fa percepire come partner. Non è solo una questione di attrazione fisica, ci sono uomini che mi attraggono anche molto e che stimo ma con cui non sento che funzionerebbe, altri mi ispirano fiducia a livello di amicizia ma non mi attraggono proprio.

    E' vero.

    Anzi, addirittura talvolta per certi versi ci si può fidare più dell'amico che di quello che viene selezionato come partner; e vale anche a generi invertiti.


    L'impatto del rifiuto però può essere comunque doloroso, perché è proprio come guardare in una direzione e scoprire che l'altro guarda da tutt'altra parte. E' anche una delusione "da amici", come quando un amico ti boccia il partner, ma peggio.


    dietro un rifiuto non c'è nessuna svalutazione della persona.

    Dipende anche da "chi" proviene il rifiuto, ma soprattutto "come" viene dichiarato.


    Se l'espressione del volto è un mix di delusione e "schifo": fa male comunque.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • L'impatto del rifiuto però può essere comunque doloroso, perché è proprio come guardare in una direzione e scoprire che l'altro guarda da tutt'altra parte. E' anche una delusione "da amici", come quando un amico ti boccia il partner, ma peggio.

    Ci mancherebbe, anzi, può essere devastante, proprio perché per me è irrimediabile, cioè non c'è conoscenza che tenga, un rifiuto è una porta chiusa.

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