Messaggi di Char_Lie

    Sai che questo consiglio qua mi sembra davvero il migliore, si può provare a mettere la persona sulla pista giusta magari con qualche domanda senza rivelare direttamente la cosa.
    Agire in qualche modo, ma con cautela, così non ci si deve neanche esporre ai possibili risentimenti dell'altro (risentimenti che ci potrebbero essere, ma che io comunque non giustificherei come "corretti").
    Ma sei per caso psicologa lillas? :D

    E' vera nel momento in cui è vero che tutti mentono.

    Un'affermazione senza senso, in che modo si collega la libertà individuale col fatto che tutti affermano talvolta qualcosa di falso volontariamente?
    Spiegati meglio, io ho argomentato perché era falsa. Tu invece no. Le spari grosse.

    Il venditore si è preso più libertà di quella che gli spettava e l'ha levata a te. Ti avesse venduto un'auto in modo onesto sareste stati liberi entrambi. Ma non capisco che c'azzecca col discorso.

    C'azzecca perché nelle relazioni se tu fai credere a me d'essere un tipo di persona che si comporta in certi modi senza farmi sapere nulla, ed io investo risorse e impegno in una relazione con te credendo invece il contrario, nel momento in cui mi tieni nascoste tutte queste cose, e me le tieni nascoste proprio perché lo sai questo, io non sono più libero, vengo manipolato da te, non sono libero di scegliere se continuare a stare con te o meno, perché scelgo di stare con te in base ad informazioni false sul tuo conto.

    In una coppia in cui uno dei due fa ricorso alla menzongna, la cosa abbastanza grave non sono le informazioni false in sé, ma il fatto che è uno dei due ad inventare e mostrare questa realtà fasulla all'altro per evitare di entrare in conflitto con i suoi reali bisogni ed esigenze, che magari in realtà non troverebbero appagamento nella relazione attuale, se sapesse che l'altra persona cerca ed ha altri rapporti.

    Se il tradito sapesse la verità probabilmente metterebbe in discussione seriamente la relazione attuale e la menzongna serve soltanto per tenere unite le persone senza curarsi delle loro esigenze. Perché questa persona non deve disporre di questa opzione alla luce dei fatti?
    Io dico e sostengo che in generale è meglio mettere in discussione la relazione, piuttosto che non sapere con chi si ha a che fare e far ricorso alla menzogna. La situazione equa nella relazione viene ripristinata quando nessuno dei due manipola l'altro con costruzioni fasulle sul proprio conto relativamente ad aspetti fondamentali

    Essendo questa una priorità nei rapporti per me, una volta che io scopro certe cose, anche da figlio o da amico, da persona che è legata ad entrambi, non posso più far finta di nulla ed essere neutrale.

    Se mio padre facesse il venditore e cerca di vendere qualcosa a mia madre (o viceversa, è equivalente per me) con una costruzione della realtà fasulla e io lo scopro, cercherò di mettere in evidenza tutta questa situazione ad entrambi e dirgli "Adesso che sapete entrambi davvero le cose come stanno... Che volete fare"?
    Adesso che sapete entrambi il prodotto com'è realmente, la transazione la volete fare lo stesso? Sì o No?
    Così viene ripristinata la trasparenza necessaria.


    Non si tratta di fare la spia per me, e non c'entra più di tanto la vendetta, e se questi genitori non lo comprendono, per me sono dei completi deficienti.

    Citazione

    Ti avesse venduto un'auto in modo onesto sareste stati liberi entrambi. Ma non capisco che c'azzecca col discorso.

    Ecco appunto, in una relazione in cui uno dei due tiene nascoste certe cose all'altro per manipolarlo, elimina la libertà di scelta dell'altro, questo non può scegliere più se stare con l'altro gli conviene davvero, se lo vuole fare davvero.
    Il venditore non è che si è preso più libertà, l'ha solo tolta a me, mi ha ingannato e ha fatto in modo di impedirmi di fare una scelta ponderata, mi ha fornito una rappresentanzione della realtà fasulla e lo ha fatto volontariamente e deliberatamente sapendo tutto questo per potermi vendere qualcosa che sospettava con buone probabilità che non mi serviva, i vantaggi in queste situazioni ce li ha di sicuro chi mantiene l'inganno, non chi viene ingannato.

    Io dico solo di mostrare a entrambi la realtà così com'è (se tu hai una relazione ed è vero, facciamolo sapere anche all'altra persona e vediamo che ne pensa), poi ognuno sceglie in base a questa realtà qua (io la realtà non la cambio, non è che modifico qualcosa... La mostro soltanto), e per me questo è sacrosanto, la verità tanto è una sola.

    Un'altra c∙∙∙∙∙a che si sostiene sempre è che esistono più verità, esistono in realtà diversi modi d'occultare e render falso qualcosa, ma di verità ce n'è sempre una sola.

    Non è che se tu mi fai credere che non hai altre relazioni, c'è la mia verità, quella in cui io credo che non ce le hai queste relazioni e la tua, in cui ci sono, c'è sempre solo una sola realtà quella che consiste nel fatto che è vero che hai altre relazioni


    Io visto che ci tengo ad entrambi nella relazione, da figlio cercherei solo di ripristinare una situazione in cui entrambi sono liberi di scegliere se continuare a stare con l'altro o meno in base ai reali comportamenti tenuti dall'altro. Visto che uno dei due non è più libero davvero nel momento in cui viene manipolato tramite certe menzogne dell'altro.

    Questa è la motivazione principale che mi spingerebbe a non far finta di nulla, come avete suggerito tu e altri, io ora credo d'essermi spiegato. Se manco avete capito, non chiedete più nulla.

    Se si afferma che la libertà degli individui dipende dal mantenimento di certe menzogne per me è falso, questo dico, tu come ribatti? Mica s'è capito... ?(

    Tu precedentemente avevi suggerito che non bisogna mostrare certe cose per lasciare liberi gli individui della coppia, io sostengo invece che sia vero il contrario, proprio per lasciarli liberi di scegliere è necessario che certe cose vengano mostrate chiaramente. Ed ho anche spiegato perché con un'analogia in cui anche tu concordi che sia vero che "Ti avesse venduto un'auto in modo onesto sareste stati liberi entrambi"


    Hai compreso adesso? ?(

    Caspita, ma qua proprio c'è durezza di comprendonio, o forse si fa finta di non capire.

    1) alcune pagine fa ho fatto un'altra ipotesi, mi pare a disfear. tu cosa faresti?
    (se hai voglia di leggere, sennò non importa)
    2) di leggerti fra una ventina di anni
    3) sei iscritto ad ingegneria ?

    1) Non mi ricordo quale era l'ipotesi. Se era la questione relativa al far sapere a mia madre se mio padre va con delle prostitute, beh ho già risposto che per me, dato che in una coppia potrebbe essere molto rilevante la questione relativa alla fedeltà, dovrebbero saperlo tutti e due (come nel caso dell'amante), poi se lo sanno entrambi già e sono pure d'accordo, per me va bene, ci può andare pure mia madre coi prostituti se vuole, sarei un ipocrita se mi scandalizzassi per queste cose.
    Il problema di fondo per me non è avere l'amante o non averlo, ma nascondere queste cose all'altro. Se si mente in queste circostanze è per arrecare un danno all'altro membro della coppia, per questo non posso giustificare questa menzogna come un'omissione legata alla privacy.
    Io la penso come Disfear, se io non sono in una coppia, non devo dar conto di quel che faccio con delle prostitute, amanti, transessuali o altro, ma se sono fidanzato o sposato, non posso più ritenere tutti questi comportamenti come appartenenti alla mia sfera privata e personale nella quale la mia compagna, mio figlio e così via, non possono andare a mettere il naso.
    Insomma mi si dice che bisogna assumersi delle responsabilità quando si sta con qualcuno, e secondo me almeno questa base di trasparenza la si dovrebbe garantire.
    Io perciò se possedessi i mezzi (visto che come figlio sono, per così dire, una specie di elettrone) cercherei di ripristinare la trasparenza, è questa che è andata perduta, rispetto all'unità bisognerà vedere se regge il nucleo familiare di coppia di fronte alla forza perturbante di certi conflitti che vengono a galla, ma non si può fare altrimenti per me.

    2) Non so se tra una ventina d'anni sarò ancora vivo, dato che non so per quanto riuscirò a contrastare certe tendenze, potrai rileggere forse quel che ho scritto già :D.

    3) No, non sono ingegnere o iscritto ad ingegneria.

    Come vedi, ti sei contraddetto varie volte: prima dici che le famiglie non devono avere conflitti nel loro interno, altrimenti vanno distrutte

    Non ho detto questo, ho detto che se riescono a contenere la verità delle azioni dei loro componenti (i componenti della famiglia) restano uniti, altrimenti si dividono. Questo ho detto.
    Voi invece sostenete che è bene nascondere i comportamenti rilevanti, e questa posizione non la condivido.

    poi dici che nelle famiglie i conflitti ci sono e ci devono essere;

    Nel caso in cui i componenti di una famiglia non sono d'accordo rispetto a certe cose... Che si fa? Si fa finta di niente? E si continua a far finta di niente?

    Non ho detto che devono esserci necessariamente i conflitti, ma che se in realtà ci sono (come in questo caso in cui una persona tradisce sessualmente l'altra all'insaputa di quest'ultima) non vanno nascosti i motivi che li generano (in questo caso il tradimento).
    Poi se la famiglia regge, reggerà, se invece i motivi di divisione sono più forti vinceranno questi motivi di divisione e la coppia si dividerà, ma perché due persone devono stare insieme per forza se non vogliono condividere certi modi di vivere?

    poi dici che una famiglia sana deve contenere i conflitti,

    Ho dato due possibilità... Riesci a distinguere la differenza tra una disgiunzione "o" e una congiunzione "e"? Ho scritto...

    Citazione

    1) o a contenerli e restare unita comunque o
    2) a slegare ed allentare i legami

    e non comprendi che se un figlio sta zitto è proprio per
    contenere il conflitto senza farlo deflagrare.

    No non è così e ti spiego perché...
    Se sta zitto il figlio nasconde proprio i motivi di un possibile conflitto tra i coniugi (un tradimento sessuale).
    Come fai ad essere in conflitto relativamente al comportamento che tiene tua moglie se non lo sai nemmeno che ti tradisce e che tiene questo comportamento qua? Vengono evitati i conflitti ed i dissapori così, non affrontati davvero.

    1) Contenere il conflitto significa che tutti i membri conoscono la verità e l'accettano e se ne fanno una ragione restando uniti
    2) non contenerlo significa che la famiglia in buona misura si disgregherà alla luce di certi comportamenti.

    Entrambe le situazioni per me vanno bene. Alla luce di certi fatti, va bene sia decidere di continuare a stare insieme che decidere di divorziare (se le cose a qualcuno dei due non dovessero stare bene), la possibilità insana per me è quella in cui vengono tenute nascoste certe cose ad alcuni membri per evitarlo il conflitto e poter manipolare certi membri e tenerli buoni a loro insaputa.

    Poi non è necessario che ci siano conflitti, se nessuno tradisce la fiducia di nessuno e tutti si accettano abbastanza, conflitti non ne sorgono e si va d'accordo. Qua scrivo e scrivo, ma mezzo messaggio al cervello non arriva :rolleyes:.

    Poi dici che possono anche tornare i presupposti giusti in famiglia, ma contemporaneamente vuoi agire per distruggerla il prima possibile, prima ancora che i presupposti giusti ritornino. Insomma, mi pare che tu abbia una gran confusione in testa, corredata da un sottofondo costante di acredine verso il mondo.

    Per me mettere al corrente tutti gli interessati di certi comportamenti per far decidere tutti liberamente sul da farsi è un valore più importante dell'unità. Non mi affretto a distruggere la famiglia, perché la mia definizione di famiglia è ben diversa dalla tua.

    Per te è una famiglia pure quella in cui nessuno sa con chi ha a che fare e ci si relaziona con gli altri superficialmente.
    Poi ci si meraviglia che certi genitori non conoscono i figli, i coniugi non si conoscono tra loro, e si sta tutti insieme in un equilibrio basato su certi comportamenti superficiali, perché se il padre sapesse che il figlio è omosessuale succederebbe questo e quell'altro, se la madre sapesse che il padre va a m∙∙∙∙∙∙e, succedono altri casini, e se si viene a sapere che la madre sta col fratello del padre di nuovo altri problemi... E così via, e a che serve questa famiglia qua? Si conoscono davvero le persone? Che unità c'è?


    Questi problemi così come ci sono in una famiglia ci sono anche in altri gruppi, e si estendono a tutta la società per me.

    Io continuo a ritenere che non è questo il modo in cui una famiglia si salva. Poi se preferisci odiare i tuoi genitori, come hai detto prima... cos'altro dire?

    Io sì, preferisco conoscere una persona chi è ed in base a questo odiarla, piuttosto che crescere nell'ignoranza per mantenere appianati e nascosti conflitti che in fin dei conti ci sono e dovrebbero anche esserci.

    La famiglia sana ed unita per me non è quella che nasconde la verità e certi evidenti problemi per mantenere bassi i livelli di conflittualità ad ogni costo, ma quella che questi conflitti, in base a ciò che è reale ed è vero, riesce

    1) o a contenerli e restare unita comunque o
    2) a slegare ed allentare i legami


    Se un figlio viene a conoscenza di certe cose ha il diritto di intervenire come meglio crede, non è uno spettatore neutrale e non vedo perché dovrebbe esserlo. Poi se il problema è quello di non doversi assumere la responsabilità apertamente della rivelazione (a causa di ritorsioni varie che potrebbero esserci, a torto, da parte di chi ha messo su certe menzogne), si possono escogitare strategie per eliminare questo problema, si possono far trovare prove al tradito e cose del genere, il punto importante per me è che la verità venga a galla, cosa che per voi, a quanto pare, è di secondaria importanza, ma non per me, perché chi ne paga le conseguenze di queste omissioni è la persona ingannata.

    Io comunque personalmente da figlio ci entrerei in conflitto con la persona che non dice la verità e cercherei di convincerla ad essere onesta e chiara con l'altra, non vuole più starci insieme a mio padre? Non gli piace, desidera altre relazioni? Glielo deve dire tutto questo ed essere chiara con lui e non tenere un piede in due scarpe e pretendere poi anche da me che io faccia finta di niente.

    Se un genitore del genere di fronte a questo discorso si inc∙∙∙a con me, io dico che un genitore del genere non merita il mio rispetto.


    Voi osservate solo i pro e i vantaggi degli altri familiari, ma a questa persona qua (che è davvero il soggetto debole della situazione) non ci pensate minimamente.

    Una famiglia che si tiene in piedi su presupposti falsi non dovrebbe esistere di fatto, ed infatti per me se vengono meno certi presupposti è giusto che le persone entrino in conflitto anche con i propri familiari, chi lo ha detto che non deve succedere questo? ?(

    Una volta ripristinati i presupposti giusti e la chiarezza necessaria, tornerà la pace in famiglia, ma in caso contrario se presupposti per questa pace non ce sono, e la si vuol basare sull'inganno di questo o quell'altro, per me non ci sono altre alternative, ci sarà la guerra e la lotta comunque.

    Per me la famiglia (il cui nucleo principale è la coppia) è una microsocietà, non è che si tiene unito un aggregato di individui senza conflitti nascondendo i motivi di conflitto ingannando una parte degli individui, si tiene unito questo aggregato senza conflitti se non esistono realmente motivi di conflitto.

    per il bene dell'unione della famiglia (che dovrebbe venire prima del benessere dei singoli) si mette in opera un comportamento forse non del tutto sincero, ma con l'obiettivo di ricucire i rapporti. Non di prendere per il c∙∙o qualcuno.

    Ecco un'affermazione che ritengo già scorretta, la famiglia dovrebbe stare in piedi per il benessere dei singoli, non viene prima l'unità della famiglia, vengono prima i singoli che soddisfano i loro bisogni in questa 'unità, qualora i bisogni di qualche singolo non possano essere ben soddisfatti dall'unità è bene ed è preferibile che l'unità si perda e se ne formino altre.
    Qua non è che un comportamento "non è del tutto sincero", qua è non sincero e basta, che significa "non del tutto sincero"?

    Invece tu preferisci (se proprio va male-male):

    1) contribuire a sfasciare la tua famiglia
    2) avere un rapporto rancoroso a vita con uno dei tuoi genitori
    3) averne uno equivoco anche con l'altro (che si porrà delle domande sui tuoi comportamenti)
    4) avere a vita il tarlo che ti divora dentro, nel pensiero che le cose sarebbero potute andare diversamente se non avessi fatto scenate

    Io preferisco sfasciarla nel caso in cui la verità nei rapporti non può esserci compatibilmente con l'unione familiare (soprattutto quando la falsità arreca dei danni a certi membri della famiglia), questo sostengo, non ho detto che preferisco sfasciarla e basta.

    ...e tutto questo per cosa? Per avere il privilegio di aver potuto riferire ad uno dei tuoi genitori che hai scoperto degli indizi su un probabile tradimento dell'altro?

    Qua non si tratta di un privilegio, se lo viene a sapere da un'altra persona va bene lo stesso, l'importante è che certe cose le sappiano i due coniugi e siano consapevoli, così possono scegliere davvero con chi stare e se voler continuare a stare insieme davvero.
    Se lo so pure io non posso far finta di nulla, tutto qui.

    La famiglia è un'entità dinamica, il che significa che si trasforma ed evolve nel tempo. Se in un momento di crisi, due persone vivono nella menzogna, non è detto che la situazione non si possa recuperare e i due non possano tornare ad essere felici come prima. Ma a quanto ho capito tu ti diverti più a distruggere tutto. Buon per te. Mi fa pensare che nella tua famiglia, tanto affetto non ci deve essere stato... e di ciò mi spiace.

    Se io non dico nulla e continuo a far finta di nulla e così tutti quanti per quieto vivere, come fa ad evolvere?
    Io comunque sì, distruggerei i legami in cui viene a mancare la fiducia, e con persone che la pensano come te tenderei a non legarmi tanto.
    Poi se l'affetto consiste nel nascondere certe cose, può darsi che non ce n'è stato nella tua di famiglia e tu non lo sai nemmeno. Hai creduto in qualcosa e te l'hanno fatto credere... Va bene questo per te?

    Per me l'affetto deve essere coerente con chi sono davvero le persone, se è una maschera non è più manco affetto.

    Questo è ovvio, chi lo nega? Ma in un rapporto perfetto, il tradimento non avviene. Se è avvenuto, significa che c'è qualcosa che non ha funzionato. E siccome i rapporti perfetti non esistono, ma esistono i rapporti reali, occorre lavorare col materiale che c'è.

    E non è più ovvio così se sostieni che va tenuto nascosto. Se un tradimento o più tradimenti vengono nascosti vita natural durante come fa ad esserci questa chiarezza?
    Lavorare col materiale che c'è non può significare che uno dei due fa i suoi comodi nascondendo la verità all'altro perché la carne è debole, se è debole davvero questa carne, l'altro è giusto che lo sappia con chi ha a che fare, con una persona che ha bisogno di relazioni extraconiugali, se l'accetta questo aspetto qua dell'altro e lo tollera la relazione continua, se no si rompe, questo sostengo, e non mi sembra così assurdo.

    Citazione

    La tua visione non contempla minimamente il fatto che da certe ferite ci si possa riprendere.

    Ci si può riprendere da queste ferite, ma è necessario che lo sappiano entrambi i coniugi che ci sono state queste ferite e non solo uno dei due.

    Ma devo darti una cattiva notizia: le persone non escono col certificato di garanzia attaccato al collo. Amare qualcuno, e fidarsi di lui, implica necessariamente la possibilità di essere traditi in questa fiducia. Tenuto conto di quanto i nodi dell’umano legno storto possano avvilupparsi; tenuto conto che siamo impastati di male; tenuto conto che un qualsiasi esemplare della nostra specie può improvvisamente, in un giorno a caso, tuffarsi di testa negli abissi del suddetto male, da un momento all’altro, senza alcun preavviso né a se stesso né a chi gli è vicino.

    Se si entra in un matrimonio con "pretese" di perfetta efficienza del coniuge, epronti a castigarlo al suo minimo errore, beh direi proprio che in tutto ciò, di amore non ce n'è un briciolo.

    Si entra nel matrimonio nei più svariati modi e con le più svariate pretese, poi sono i singoli individui a decidere in base a quello che sanno relativamente all'altro se davvero è la scelta migliore portarlo avanti il matrimonio o porvi fine.
    E' vero quel che dici, infatti non avrebbero inventato il divorzio se non fosse stato vero.

    La verità è che la libertà individuale del singolo si basa sulla fiducia fasulla basata su convinzioni false.

    Se tutto il reale fosse palese non esisterebbe l'essere umano come lo conosciamo.

    Tutti mentono, anche tu. E non tutti hanno il diritto di andare a toccare le verità altrui. E' più corretto che un amico della coppia faccia la spia, che non il figlio.

    Tutti mentono e dicono qualche bugia, questo posso ammetterlo, ma tu a quanto pare, le spari grosse davvero :D.

    Che la libertà individuale del singolo è basata sulla fiducia fasulla lo sostieni tu, ma è un'affermazione falsa, ed ora te lo dimostro con un argomento.

    Io non sono più libero se ripongo la mia fiducia in chi mi sta imbrogliando e mi sta facendo credere in cose che non sono vere, forse è più libero quest'altro di manipolarmi, ed infatti questi manipolatori ci sguazzano in questo marciume, ed è loro interesse convincere tutti che le cose debbano stare così.

    Se io compro un'auto fidandomi in modo fasullo del venditore, tratto in inganno da certe mie convinzioni false relative alla sua affidabilità e attendibilità (del venditore), e riesce a vendermi un'auto che si rivela una sòla, ossia un prodotto con altre caratteristiche rispetto a quelle che in apparenza mi aveva illustrato, io in queste circostanze sono più libero secondo te?
    Libero di far cosa? Scegliere un'auto e investire i miei soldi in qualcosa che non mi serve?
    E' vero il contrario: sarei stato più libero di scegliere quel di cui avevo davvero bisogno se l'avessi saputo che il venditore mi ingannava e che riponevo una fiducia fasulla in questa persona basata su convinzioni errate.

    Citazione da Bitto77

    Il fatto non è positivo nei confronti di mia madre, non è lecito farlo, anche se non è vietato (anzi, è assecondato) da regola biologica.

    Non è lecito secondo una forma di morale... Però non è vietato da un'altra forma di morale naturalistica, ma la tua quale sarebbe? Che lo dici a fare che non è lecito? Non è lecito per chi? Non per te a quanto pare.
    Non riesco a trattenermi... :roftl:

    Citazione da Bitto77

    Ora, il rapporto tra i miei genitori (anche il mio nei confronti di ognuno di loro), dopo che sono venuto a conoscenza del misfatto, non è variato. Avrei dovuto cambiare un equilibrio, precario, ma momentaneamente stabile? Per cosa?
    Sulla base dei dati e dei fatti che avevo in quel momento e anche adesso, i pro a favore di "spifferare" non superano i contro, quindi non ho ritenuto necessario né utile dirlo.

    Va be' visto che tu ti trovi bene, lascia le cose come stanno. Però io ritengo che qua la famiglia si è già spaccata, il problema di fondo è che due membri ne sono a conoscenza di tutto questo, mentre il terzo per convenienza ed opportunismo degli altri due viene tenuto all'oscuro di tutto. Se vi va bene questo, buon per voi, io 'ste doppie morali (non è lecito ma non è vietato) non riuscirei ad averle perché non ne comprendo il significato di fondo.

    Io preferisco la chiarezza nei rapporti, un legame per me ha senso se sono abbastanza consapevole di certe cose, non sono un estremista che sostiene che bisogna sapere tutto, ma certe cose importanti sì, bisogna conoscerle, una fiducia fasulla a me non serve.

    Visto che per me questa discussione ha a che fare con la menzogna in ambito familiare. Consiglio di leggere il libro di Franca D'Agostini sulla menzogna... Qui riporto due video in cui viene intervistata





    Per concludere io ammetto che non spiffererei tutto subito, come ho detto parlerei prima con la persona che tiene nascoste certe cose per comprendere meglio e cercherei di favorire in tutti i modi possibili di ripristinare uno stato in cui riemerge una conoscenza vera di chi è l'altro, qualora non sia possibile far questo e mantenere in piedi il legame, meglio una rottura che un legame basato sull'imbroglio e la manipolazione di uno dei due ai danni dell'altro.
    Solo di una cosa sono sicuro: far finta di nulla per me non è una buona soluzione e ho cercato di motivare ampiamente perché la penso così, poi decidete voi.

    Se ti soffermi un attimo a riflettere, vedrai che converrai con me che la tua decisione deriva dall'orgoglio e dalla presunzione, dalla vendetta e dalla superbia: e non da un reale interesse a contribuire a ripristinare la pace in famiglia.

    Io penso solo alle persone che vengono danneggiate dalla falsità, non si può sostenere che per il quieto vivere degli altri membri di una famiglia si può perpetuare questo danno.

    Mi sono soffermato a riflettere e penso che la pace con gli altri per me è preferibile di sicuro, ma quando è fondata sulla verità e non sulla menzogna.

    Usando una metafora non troppo lontana, non è che per far star tranquille le classi meno agiate le si può far credere, come facevano i potenti di un tempo e come continuano a fare certi altri adesso, in una verità di facciata che è di carta pesta perché questa riduce i conflitti sociali.

    Se il mondo è in pace per dei motivi validi, la conoscenza di certe verità non potrà di certo farlo piombare in qualche guerra.
    Se è vero invece che la verità distrugge certi equilibri, vuol dire che la pace stessa non era ben fondata, ma un grosso errore di valutazione.

    Nel microsistema familiare per me vale lo stesso principio, se una famiglia si regge in piedi perché ognuno si fa gli affari suoi e cerca di nascondere agli altri membri certe cose per poter costruirsi un'immagine estremamente idealizzata di facciata, abbiamo a che fare con un falso equilibrio e una finta pace familiare, cioé la pace come l'intendo io non è mai esistita praticamente, c'è una guerra fredda che non è mai finita.
    E' una pace in cui se ognuno sapesse con chi ha a che fare, lo odierebbe.

    A che serve volersi bene così? Poi chi si vuol bene? Un'immagine idealizzata del genitore, un'immagine idealizzata della madre, un'immagine idealizzata del marito, del figlio e così via.

    Io preferisco odiarli pure i miei genitori, e preferisco pure che mio padre odi mia madre e viceversa, ma che almeno sappiano entrambi con chi hanno a che fare, se non c'è amore sincero tra questi, che ci sia l'odio, è questo il vero sentimento che ognuno prova per chi è l'altro veramente, una volta che è venuto a sapere certe verità.

    Io vorrei una famiglia in equilibrio (come tutti) ma non una famiglia in cui l'equilibrio è basato su delle verità di facciata, in cui ci sono tradimenti e intrighi, a questo punto preferisco far venire a galla la verità, perché tanto la famiglia e la fiducia è andata a farsi benedire prima, nel momento in cui qualcuno ha fatto ricorso alla menzogna ai danni di qualcun altro.

    Se si vuol ripristinare la pace davvero è necessario eliminare le menzogne, tutte le altre soluzioni sono false soluzioni. Proprio perché ho un reale interesse a ripristinare la pace (quella che c'era prima che venisse introdotta la menzogna nei rapporti) mi comporterei diversamente da chi sa e tace facendo finta di nulla.
    Mi si può dire che sono infantile e quel che vi pare, ma la penso così.

    A parte il fatto che un figlio potrebbe non sapere quanto i genitori tengano alla fedeltà "fisica", nemmeno io parlo da un punto di vista legale. E' proprio che l'amore del matrimonio ha una qualità diversa (o almeno la dovrebbe avere) da quello di un fidanzamento.

    Ma che la qualità è diversa cosa c'entra.

    Secondo te non sarebbe giusto che il marito sappia che la moglie ha un amante o degli amanti nel caso in cui questo fosse vero?

    Se questo marito sta con questa donna, non dovrebbe essere messo a conoscenza di queste cose per poter veramente scegliere se questa relazione vada portata avanti o meno?

    Se questo uomo continua a stare con una donna senza sapere queste cose, che razza di "relazione adulta" porta avanti? ?(


    Non gli si potrà poi dire che "avrebbe dovuto saperlo", come fa ad arrivare a saperlo se viene ingannato da tutti e per puro caso non entra in contatto con certe prove?

    Rispondiamo a queste domande qua, poi il resto viene di conseguenza.

    Se poi non ci tiene alla "fedeltà fisica" o di altro tipo la verità non potrà rompere o sfaldare nulla.

    Vedi, traspare qui una visione di una coppia dove non c'è o non c'è mai stato amore.
    A parte il fatto che tu continui a parlare di "uomo" e "donna", sottintendendo una coppia fidanzata, mentre io continuo a riferirmi a "marito" e "moglie", quindi una coppia sposata: non so se ti è chiara la differenza.

    In secondo luogo, se la fedeltà la vedi come un prezzo da pagare, ti consiglio caldamente di non sposarti, perché non è questo il senso. Una moglie che davvero ama suo marito, non smette di esserle fedele quando lui non lo fa più. Se la fedeltà è un "obbligo" da adempiere, ed è una fatica su cui investire "risorse", mi pare siamo molto lontani da una visione di coppia adulta e pronta a vivere insieme una vita intera.

    Invece si è pronti a vivere una vita intera insieme quando si viene cornificati, lo sanno tutti i membri della famiglia all'infuori di te, e non ti viene detto perché tutti questi altri c'hanno una visione di coppia "adulta"? :D

    Io mi metto nei panni della persona presumibilmente lesa (la persona che viene tradita), e penso che sia giusto che questa sappia la verità, poi se c'è questo amore invincibile che si basa su altri presupposti la relazione resisterà.

    Io poi non ho detto che è un obbligo assoluto la fedeltà, ho detto che se vuoi avere l'amante o gli amanti, poi l'altro lo dovrebbe sapere per poter decidere e scegliere davvero liberamente se continuare a stare con te o meno (nel caso in cui per questo la fedeltà è un valore fondamentale su cui si basa la vostra relazione).

    Se quest'altro con cui stai insieme non ci tiene particolarmente alla tua fedeltà (coniugale o di coppia) continuerà a stare con te, ma se invece ci tiene e tu lo sai bene, e lo inganni in modo premeditato, è giusto per me che smetta di frequentarti se tu ti comporti in certi modi, che sei marito/moglie o fidanzato/a per me non cambia molto.
    Essere marito significa avere in più in mano un contratto coniugale, questa è la differenza, io non sto trattando la questione dal punto di vista legale.