Io ti ho risposto che vedo in questo una forma di rifugio per non giocare... ma si può vivere da rifugiati? Qualcuno direbbe sì altri no per questo ti dicevo che conta il cercare di non allontanarsi troppo da quello che sentiamo o vogliamo essere.
Per me dipende da cosa c'è là fuori dal rifugio, è meglio stare dentro al rifugio se fuori imperversa la tempesta, è meglio invece uscire fuori se non c'è più alcuna tempesta :D.
Se fuori per me c'è ancora tempesta, il rifugio è la migliore opzione possibile per ora. Se mi si mostrasse che là fuori non c'è la tempesta che mi aspetto, alla quale io non riuscirei ad adattarmi, nel rifugio ci resto ancora finché ce ne sarà bisogno.
Io non sono una persona che crede nel coraggio a tutti i costi, a volte la vigliaccheria salva il milite inetto dalla morte certa, perciò questa sopravvalutazione morale del coraggio non la condivido, è facile essere coraggiosi quando si è abili in battaglia, in questo caso anzi, non si è davvero coraggiosi, sarebbe molto coraggioso solo chi si lancia in battaglia con la probabilità di morire quasi certa, ma io non condivido proprio questi valori in assoluto, se una persona ha così poche probabilità di sopravvivere, non le conviene più entrarci proprio in quella battaglia, e riparare altrove, se è possibile.
Se mi chiedi se è in linea quel che faccio (essere andato con una prostituta) con chi sono, be' lo è sicuramente di più questo dell'adattamento coraggioso al gioco che mi irrita molto, però il premio (l'ammirazione e l'attrazione sincera di una donna) mi manca lo stesso, in questo sono sincero fino in fondo.
Se riesco ad ottenere anche quel premio là e non un surrogato simile (il surrogato è la relazione con una prostituta) sarei di sicuro più felice, ma viceversa sarei meno felice nell'adattarmi, questo va davvero contro la mia natura, anche il premio perderebbe di senso così.
O trovo il modo di avere lo stesso il premio senza giocare a questo gioco qua (almeno evitando di sottomettermi alle regole tediose che non riesco a sopportare proprio) o non risolvo nulla davvero. Che poi se fossi capace di barare avrei risolto lo stesso, perché chi bara bene ad un gioco ottiene lo stesso ed identico premio di chi non bara :D, ma mi sembra che pure rispetto a questa cosa qua mal mi adatto.
Rispetto a quel che so il sesso a pagamento è la migliore opzione reale disponibile al momento, poi non è che sto completamente fermo, nel contempo cerco di conoscere altre persone, se dovesse capitare che ne trovo una che mi piace, completamente matta come ho già detto :), di sicuro non avrei motivo di scappare e restare nel rifugio (una donna così, completamente matta probabilmente non ci troverebbe nemmeno qualcosa di particolarmente assurdo nell'andare con una prostituta :)).
Ma se le donne che osservo muoversi liberamente fuori dal rifugio rappresentano per me una tempesta, e cioé relazioni difficili da instaurare, fastidiose e frustranti, e bisogna andare in mezzo a questa tempesta per ricevere qualche attenzione (cioé muoversi liberamente fuori dal rifugio per un po'), che motivo avrei di andare incontro a queste? Sarei più soddisfatto secondo te ad essere sommerso dalla neve?
In base alle esperienze precedenti io penso proprio di no.
Chi va con una prostituta poi non sta barando (è scorretta la metafora) sta evitando di giocare ad un gioco (selezione per seduzione->ammirazione, sesso) e sta giocando ad un altro gioco in cui il premio risulta un surrogato simile del primo (selezione per compenso->qualcosa di simile all'ammirazione, sesso), può barare chi si finge un altro con una donna giocando a quello della seduzione ottenendo in tal modo lo stesso ammirazione ed amore, ma non chi va con una prostituta, non si finge qualcun altro, è l'altra persona a fingere (in parte), ma questo è il premio del gioco, premio che rappresenta qualcosa di simile all'altro premio ma che è chiaro che non è lo stesso.
Qua è tutto ben chiaro, ha ragione Disfear in questo.
Io suggerirei a chi non ha avuto mai una donna o che è rimasto sempre insoddisfatto, di provare a cambiare gioco e vedere se va un po' meglio, tanto la soddisfazione assoluta per me è ben lontana e non so nemmeno se esiste veramente, spesso sta solo nell'immaginazione di un mondo completamente diverso da quello reale.
Io la mia esperienza l'ho riportata, sono stato più felice nei momenti passati con una prostituta che con una donna che a parole diceva di amarmi. E' la verità questa per me. Per me è così, per altri può non essere vero, ma io dico che sarebbe meglio provare per chi non ha provato, o no?