Messaggi di Char_Lie

    Ma perché noi non lo siamo uomini, decidete voi di che sesso siamo? ?(

    Se le donne sono davvero delle cagne che annusano sesso come sostieni, io ormai non ci voglio più avere niente a che fare con queste che seguono la "natura" (se sono tutte così davvero, preferisco una finzione perché dalla cosiddetta realtà io sinceramente non posso ricavarci più nulla), la "natura" io non la voglio più, è questa "natura" qua che mi ha fatto del male, io l'ho detto che spero di essermi sbagliato, ma più leggo certi interventi più questa speranza tende a diminuire.

    Questo è quello che vuole una donna in genere... "un uomo", e si badi bene questa espressione non indica semplicemente un individuo dell'altro sesso ma una persona con certe caratteristiche, proprio come ho sostenuto in un altro messaggio.
    Se un "non uomo" secondo queste definizioni che c'avete in testa prova ad instaurare una relazione con una donna, questa lo mortificherà all'infinito finché non diverrà "un uomo" e cioé quel che va cercando lei, e l'uomo poi non diviene comunque un oggetto così?

    A me queste donne qua non riescono a piacere più, possono essere anche bellissime, ma se tendono a costringermi con la mortificazione e umiliazioni varie, io non posso di certo provare più simpatia per loro.

    A mio avviso si capirebbe che molte volte non sono le richieste che sono eccessive ma le pretese.

    Ma questa delle pretese e delle richieste è una cosa del tutto soggettiva, quindi questa parte è inutile discuterla. Per me che ho un carattere tendente alla timidezza nel mettere in atto una richiesta che per altre persone risulta poco dispendiosa, può risultare molto faticoso, viceversa in un altro ambito potrei fare qualcosa più facilmente di un altro.

    Perdere il contatto con le relazioni "normali" significa perdersi la naturalità del rapporto che comporta tutte le menate che conseguono.Questo è il prezzo dell'approccio con la verità ,diversità dell'altro che ahimè è dentro all'involucro non a pagamento .
    Nemmeno ad una donna piace fingere per accontentare e come si fa?

    Non si fa nulla, resta semplicemente aperto il conflitto, è questo quello che sostengo, che non si può fare proprio nulla.
    Supponiamo che ci siano due gruppi di individui, oppure un individuo e un gruppo, oppure un individuo e un altro individuo, chiamiamoli A e B. A vuol fare certe cose con B, B vuol far altre cose con A, ma accordi non è detto che se ne riescano a trovare che facciano star bene sia A che B, e perciò spesso si cercheranno dei compromessi attuabili in un gioco sottilmente competitivo tra A e B. Il sesso a pagamento è già un compromesso attuabile, ma come ho già spiegato è un compromesso attuabile anche il sesso non a pagamento in situazioni del genere (quello della relazione in cui ci si costringe a fare certe cose che non si vogliono proprio fare), quale sia il compromesso peggiore non si sa bene, è soggettiva la cosa.

    Per scoprire ed imparare a scoprire l'atteggiamento finto bisognerebbe semplicemente provare a mettersi in gioco ,magari scegliendo non troppo oltre a quello che è possibile ; altrimenti vai con la prostituta e sogna.

    Qua non ho capito cosa vuoi dire, l'atteggiamento finto non è che si deve scoprire, c'è già per forza di cose se è vero che l'amore (erotico) è ben regolato da certe leggi in cui c'è una selezione degli individui in base a delle caratteristiche che producono attrazione.

    Se questa selezione è basata solo su alcune caratteristiche, vuol dire che l'amore è rivolto verso queste qua e non verso la persona che spesso, anche a causa di certe vicissitudini, può perderle e così via. Si ama la persona, l'individuo, quando c'è attrazione erotica? Quasi mai, perciò pure tutto questo incensare l'amore uomo-donna non riesco a comprenderlo, è abbastanza mercenario pure questo per chi è rimasto fuori dai giochi abbastanza al lungo e ha dovuto iniziare a chiedersi come funzionavano le cose non avendo alcuna possibilità di adattarsi con spontaneità al gioco (chiamiamolo così).

    Non è che una donna è migliore di un uomo, è comunque spietata quanto questo nel selezionare in base a certe caratteristiche, per questo io l'amore cosiddetto maturo (uomo-donna) sotto certi aspetti ormai lo odio proprio, proprio questa naturalezza qua io la odio, e lo dico chiaramente perché sono stato escluso dai giochi spesso e dentro a questi giochi naturali, nei quali spesso certi altri ci sguazzano bene ed alla grande, io non ci sono mai stato bene (io per i motivi miei non ci sono stato bene, altri magari per tutt'altri motivi).

    A meno che non trovi una donna che riesca a farmi ricredere non riesco a cambiare idea, ma in base a quel che scrivete voi del gentil sesso, qua in questo forum, io lo dubito fortemente che la cambierò idea.
    Non penso di essermi sbagliato nel capire cosa c'ho intorno, c'ho proprio quel che penso d'avere, e sinceramente ormai non mi piace più, può attrarmi la bellezza di una donna, ma quel che c'è là dentro che la spinge verso gli uomini ormai non più, più osservo di poter suscitare piacere in base a certe caratteristiche, meno mi piacciono le donne mentalmente sotto questi aspetti.

    Dovrei trovare una donna completamente matta e contro natura, perché di quelle sane che seguono la natura ce ne sono fin troppe, forse con questa potrei trovarmici a mio agio.

    Qua la verità la conosco, non è che non la conosco o la nego, semplicemente però so come stanno certe cose e non mi piace affatto e ci convivo male.

    Per quanto mi si voglia dire che è tutto naturale, com'è che io ad inserirmi non mi ci trovo mai? Sono contro-natura? ?(
    Com'è possibile che io esisto, visto che sono un animale pure io come voi altri?

    Io vorrei aggiungere alcune riflessioni sulla questione "finzione".

    Io mi pongo una semplice domanda: se una donna ti abbraccia, quando si può affermare che questo abbraccio è vero?

    Secondo me un abbraccio c'è sempre per certi motivi molto accidentali che con l'essenza della persona poco hanno a che fare.
    Una donna ti può abbracciare perché adesso sei una persona giovane e gradevole fisicamente, oppure perché vede in te una persona affidabile e abile da sfruttare per i suoi piani e che può perciò tornarle utile, o magari perché fai un lavoro che produce un buon reddito, oppure, nel caso della prostituta, perché sei un cliente affidabile e una buona occasione di lavoro.

    Non è che il problema non si pone al di fuori del sesso a pagamento, il sesso e l'affetto a me sembra che molte persone, non adattate naturalmente a certe richieste sociali, lo paghino sempre e comunque .
    Togliamo certe caratteristiche accidentali all'individuo e quell'amore e quel sentimento dell'amata così sospirati e apparentemente diretti verso l'individuo stesso spariscono in un batter d'occhio.

    La ragazza con cui sono stato fidanzato mi diceva sempre "ti amo", "mi piaci" e così via, però poi in pratica cercava in continuazione di modificarmi e mortificarmi sotto diversi aspetti pur di farmi sentire in colpa, ora che una persona mi dica "ti amo" e poi pretende da me che sia all'altezza delle sue aspettative, non risulta falsa lo stesso?

    Questi abbracci li detesto ancora di più di quelli di una donna pagata (che a differenza di queste donne qua che ti "amano" non ti fa pesare in continuazione chi sei).

    Inoltre non produce molti più danni e frustrazioni una relazione con una donna del genere rispetto a quella con una prostituta? Dato che almeno il meccanismo della cosiddetta finzione è ben chiaro a tutti e due in cosa consiste?


    Se una persona lo è già abbastanza naturalmente all'altezza di certe aspettative femminili può stare abbastanza bene nel mondo e dire che va bene che la natura sia fatta così (di sicuro già è ben adattato all'ambiente naturalmente chi afferma cose del genere), ma chi non lo è... Che fa?
    Quando parlo di aspettative ovviamente mi riferisco alle più svariate caratteristiche, che vanno dall'aspetto fisico, al carattere, allo stato di salute.


    Che un abbraccio sia "vero" dipende dalle caratteristiche che si vorrebbe lo suscitassero, ma su questa cosa non abbiamo alcun controllo, non scegliamo noi quali caratteristiche dovrebbero piacere all'altra persona, e per me perciò contro la cosiddetta finzione non si può fare proprio nulla.
    Sarà presente sempre nella maggior parte delle relazioni delle persone disadattate che sono sempre sospinte dalle richieste sociali e di altro tipo ad una costrizione continua che bene non le farà stare mai.

    La prostituzione in moltissimi casi è il minore dei mali, ossia è la relazione con l'altro sesso nell'insieme davvero migliore per certi tipi di persone (sia quelli simili a me che dissimili), e una persona con un minimo di intelligenza (sia uomo che donna) lo capisce.
    Non dico che vada bene a tutti, qualcuno sembra stia meno male ad adattarsi e costringersi a fare certe cose, che usare questo espediente, e va bene, ognuno però valuta per sé.

    Pero' mentre una donna riesce a creare un legame affettivo, oltre il sesso, con un uomo con cui non ha una relazione stabile, all'uomo dell'affetto non importa nulla, perche' ha un altro scopo...ed io questo l'ho capito a 31 anni...pensa che ingenua!!!

    comunque farsi pagare per un atto sessuale e' qualcosa di triste e squallido, che solo una donna che ha scarsa stima di se stessa puo' arrivare a fare...

    La sensazione che ho provato era proprio quella del piacere momentaneo , anche appagante devo dire visto che sono stato sempre con ragazze molto carine ma della consapevolezza del vuoto che lasciava ,sapevo che piu che altro era uno sfogo sia sessuale che psicologico ,ma questa è stata la mia esperienza , in altri casi si puo andare a prostitute perche in base a conti fatti e al proprio ragionamento lo si preferisce... a me dispiace constatare che se uno l'amore non l' ha trovato questo ultima cosa che ho detto purtroppo diventare verissima dal punto di vista di un uomo.

    Secondo me moltissime persone non hanno trovato l'amore come l'intendevano all'interno di certe relazioni, non pensare di essere un caso così isolato :S

    Poi comunque bisognerebbe chiarire cos'è un legame affettivo: è un progetto comune per metter su famiglia? E' una relazione in cui ci si fa compagnia vedendosi di tanto in tanto avendo anche relazioni sessuali? Consiste nel dover necessariamente convivere insieme?

    Possono sorgere miriadi di domande relative a cosa in concreto bisognerebbe fare per essere affettuosi e ricevere affetto.

    Di legami di affetto ce ne sono svariati e dietro la parola affetto sono nascoste spesso intenzioni molto diverse, perciò è meglio descrivere concretamente cosa si cerca in una relazione con una donna o un uomo e non parlare vagamente di affetto, perché poi ognuno li interpreta diversamente in cosa dovrebbero concretizzarsi effettivamente il "ricevere affetto" e "dare affetto".

    Perciò per me è falso che siano solo le donne a coinvolgere il lato affettivo, è l'affetto stesso che per una donna consiste in certe manifestazioni, mentre per un uomo in tutt'altre, se si predilige l'interpretazione femminile di cosa sia l'affetto, ovviamente si arriverà alla conclusione che un uomo non ne prova.

    Io ad essere amato come intendono "amare" molte donne non voglio essere amato nemmeno. Se fossimo state mantidi magari la femmina avrebbe pure sostenuto che un maschio che non desidera volentieri farsi divorare la testa non è ben disposto ad amare: ma questo "amore" qua è vantaggioso per la femmina non per il maschio, e un maschio che l'abbia capito e si sottrae a questa festa d'affetto per me non è che sia così insano.

    Essere professionali significa riuscire a dare un servizio: Sì nei termini desiderati dal cliente, ma deve essere un servizio sostenibile. Mischiare la vita privata con il lavoro non è quasi mai sostenibile. Gli effetti di un gesto di questo tipo non sono prevedibili. Può capitarmi il cliente semi-pedofilo e io magari gli lascio i figli per andare a fare la spesa. Può capitare il cliente ladro e io inquadro la nonna con dietro un Picasso.

    Ma il cliente maniaco ti può capitare sempre, se si ragiona così allora non si dovrebbe avviare proprio una professione del genere, e nessuna professione (aggiungerei). Quindi questo discorso non regge proprio per me. E' chiaro che con un cliente di vecchia data si possono fare delle confidenze, dopo che si è conosciuto un po' con chi si ha a che fare, ed è normale, per questo per me non è detto che vedano i clienti come una specie di aguzzini da odiare chissà come.
    Poi è una cosa che vale in tutte le relazioni, pensi di avere a che fare con qualcuno ed invece poi questo si rivela un'altra persona, cosa c'entrano le professioni?

    Poi apro una parentesi, secondo me non è sostenibile tenere i settori divisi in compartimenti stagni come dici tu, come illustra bene il film di Tornatore "La migliore offerta", chi cerca di dividere queste cose nettamente risulta ancora più fragile ed ingenuo di fronte ai veri inganni in cui davvero vieni raggirato e di brutto.

    Che non li amano è vero, è così, non lo sto mettendo in dubbio, non ho mai detto che questo è vero, metto in dubbio il fatto che debbano necessariamente vederli come persone che le costringono con la forza a fare sesso. Sei tu che ti sei espresso così in un messaggio precedente col termine "costringerle".

    Influisce. In primis su se stesso.
    La forma in certi casi conta quasi o più della sostanza.

    Può influire sugli altri sciocchi indentici allo sciocco che crede che sia vero questo, e che pensano che portare giacca e cravatta e parlare a vanvera di economia e siti internet senza competenza basti per intortare tutti. Questa sì che è una recita e pure di pessima qualità :D.

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    Sarà pure come dici tu.
    Però anche a me pensare alla D'Addario che connessa su Skype con un nick tipo lovely_pat fa vedere il nipotino a Silvio B. mi fa venire un po' (tanto) da ridere.

    Ma è questo il problema, si ha un'immagine della prostituta stereotipata con queste persone qua, non è detto che siano tutte così, che cerchino l'uomo potente per avere favori... Perché la D'Addario frequentava il signor B. non semplicemente per avere in cambio un compenso fissato, ma anche per avere altri favori, e poi visto che lo ha spu∙∙∙∙∙to per bene, non è che sia stata così professionale secondo me. Meglio le persone "non professionali" in tal senso allora.

    Questo è il lato davvero triste e criminale della prostituzione, quello basato sul potere e non quello basato sul denaro che è qualcosa che viene usato normalmente in tutte le transazioni.

    Spesso proprio quelle che lo fanno per professione e seriamente rifiutano anche un compenso gratuito senza alcuna prestazione proprio per mettere in chiaro che è una relazione professionale, possono accettare un regalo e cose così come segno di gratitudine per aver trattato molto bene un cliente, ma non accettano soldi per nulla, hanno anche un'etica professionale, cosa che manca a tutte queste altre qua che sono finite sui giornali non a caso.

    Le non professionali per me non è detto che siano quelle che si presentano in un certo modo diverso dallo stereotipo classico di prostituta che sta in testa alle persone che non hanno alcuna esperienza.

    Poi se una donna va dal parrucchiere e questo gli mostra la foto del nipotino, c'è qualcosa di così strano? Il parrucchiere non dovrebbe risultare professionale o peggiore di altri a causa di questa cosa qua? A me sembra un discorso assurdo questo che non regge.

    Ma perché, uscendo fuori dall'ambito prostituzione, una donna che non usa trucco e che non ha l'ossessione per il corpo ed è un pochino in carne, ma è comunque attraente, è una sciattona?

    Poi non ho detto che non si curasse o cose del genere, ho fatto notare solo due particolari che a me non dispiacciono.

    Poi essere professionali significa rendere un servizio positivo al cliente così come il cliente lo desidera, nel caso di una persona che deve vendermi qualcosa ad esempio, mi interessano le competenze nell'illustrarmi le qualità del prodotto e non solo ed esclusivamente come si presenta, è l'ultima cosa.
    Che un venditore si deve presentare in giacca e cravatta non vedo in che modo possa influire sulla qualità di ciò che vende, per me questi qua sono pure estremamente ridicoli così agghindati e ultra profumati, e spesso sono chiacchieroni fumosi che non sanno manco di cosa stanno parlando.

    Uno di questi voleva vendermi una volta pure una specie di abbonamento per avere certi libri e così nel tentativo di convincermi ad accettare la proposta pronunciò il titolo del libro di Eco così "Kent e l'ornitorinco": tu vendi un abbonamento per convincermi che i libri nel tuo catalogo sono di buona qualità e non sai nemmeno pronunciare correttamente il titolo di un best seller perché non sai manco che Kant è un filosofo tedesco e non superman.

    Servizio di un "certo livello" non significa che la persona deve presentarsi in certi modi secondo me.
    Che ci siano molti polli che ci cascano con questi sistemi qua va bene, ma la professionalità non la si misura tramite certi atteggiamenti formali che persone come te ritengono erroneamente necessari. Poi ognuno la pensa come gli pare.

    Poi si accusa noi altri di essere superficiali, a me sembra il contrario.

    non si capiscxe come mai ci si sta fissando sul fatto che siano professionali oppure che fingano ... la cosa mi sembra palese .. non fingono per niente si adattano a quella situazione si fanno pagare per quello che ti concedono ed è chiaro che se vogliono che ritorni non lo debbano fare facendoti capire che si tappano il naso .. in questo senso sono tutte delle professioniste perche sann otrattare il loro lavoro e i loro clienti.

    Ecco per me questa è un'esagerazione, non è detto sempre che vogliano che ritorni il cliente se devono tapparsi il naso :D.
    Se devono arrivare a questo, a meno che non abbiano alcuna possibilità di selezionare la clientela pure loro, non ti rispondono più al telefono e si negano. Se sei un cliente che dà molte noie a diversi livelli (e questo è soggettivo a seconda della persona che si prostituisce) non è detto che poi ti ricevano ancora. Essendo un lavoro non è piacevole sempre, per loro sarà faticoso mettersi in sintonia come diceva Luna_Stregata, non si può negare, ma questa è una cosa, turarsi il naso tutt'altra.

    Per come la vedo io, non è propriamente un rapporto commerciale come quello in cui una persona compra e c'è un oggetto venduto da qualcuno, è più simile ad una richiesta del tipo "1) E' possibile avere questo? 2) Che prezzo fa?", è necessario che la persona che vende il servizio risponda sì alla prima domanda e non è scontato che risponda sempre sì ogni volta, può capitare di essere rifiutati anche in quest'ambito per i più svariati motivi, ma in un modo o nell'altro c'è comunque più spazio per tutti rispetto alle cosiddette relazioni "vere".

    Per questo non ci vedo un'oggettificazione della donna, si mette in vendita una certa competenza relazionale con un altro specifico, non la persona in sé.

    ...capisco che stiamo parlando di persone completamente diverse. Questa che racconti lo fa di lavoro, ma è improvvisata, non è "professionale".

    Se per "professionale" intendi una persona che vede solo grossi professionisti, manager e persone del genere, ovviamente è vero che non era "professionale" in tal senso la persona che ho visto (non avrei potuto vederla se era così), guadagnava bene ma non è che avesse un giro di soldi tale da metter su siti internet così costosi.
    Io comunque non riesco a crederci tanto che sia vero quello che hai affermato rispetto al sito di cui hai parlato con Disfear, finché non vedo con gli occhi e tocco con mano proprio come San Tommaso non ci credo :D.
    Non mi sembra verosimile, a meno che queste prostitute non sono anche che so pornoattrici da mafia russa, persone che stanno nel mazzo di carte degli spettacoli a luci rosse di alto livello e così via, ecco così ci potrei credere... Ma finché non vedo il sito non ci posso credere davvero proprio come Disfear (Scusami Disfear mi sono imbrogliato in diversi messaggi e ho scritto Dolphin al posto del tuo nick, cercherò di correggere... Ora ho compreso quell'intervento del povero Dolphin84 hehehe... mi scuso anche con te).
    Di sicuro io non sono stato con una Moana Pozzi odierna, è vero, ma non vedo collegamento col fatto che non fosse "professionale".

    Io riapro un parallelo tra prostituzione e psicoterapia per farmi comprendere meglio. Anche in quest'ambito lo scenario è variegato, non è che è un vero psicoterapeuta chi c'ha tra la clientela solo persone che provengono da certe estrazioni sociali, ha la segretaria e così via, mentre gli altri, che so quelli che lavorano in una Asl magari, "non sono professionali" e sono improvvisati.

    I "non professionali" in quest'ambito sono solo quelli che esercitano senza qualifiche, e nell'ambito della prostituzione per ora non ci sono scuole o università che attestano queste competenze qua (però sarebbe un'idea :)), ad essere improvvisate perciò lo sono un po' tutte.

    Hanno un atteggiamento che si plasma sul tipo di cliente che hanno davanti e sul tipo di sensazioni che gli arrivano a pelle.Sono molto brave nel capire il tipo di uomo che hanno davanti facendogli credere tutto quello che lui desidera e trattandolo come lui vorrebbe.

    E' che io non riesco a vederci una cosa così negativa, non so... Se è negativo questo... Bisognerebbe concludere che sarebbe meglio una donna che tratta un uomo come proprio questo non vuole? ?(
    E se una donna cosiddetta "vera" che fa proprio quel che vuole e in nessuna misura anche quel che vorrebbe pure il suo uomo, non riesce ad eccitare davvero?
    Preferisco di gran lunga la prima situazione, per quanto si voglia sputarci su perché forse non se ne ha bisogno (e perciò la si guarda da un punto di vista diverso), rispetto alla seconda.