Mia madre tradisce mio padre

  • Ecco un'affermazione che ritengo già scorretta, la famiglia dovrebbe stare in piedi per il benessere dei singoli, non viene prima l'unità della famiglia, vengono prima i singoli che soddisfano i loro bisogni in questa 'unità

    ...e questo che dici testimonia quanto tu non sia a conoscenza delle dinamiche psichiche di una famiglia. Non la religione, ma la psicologia stessa è arrivata a capire che una famiglia è un nucleo che non è composto solo da un'insieme di entità singole, ma ha un suo statuto proprio, e delle regole peculiari.
    Se dalla famiglia devono tutti esclusivamente "succhiare" benessere, ma nessuno ci mette impegno per tenerla unita, che razza di famiglia è mai questa? Non potranno mai esistere difficoltà, problemi o dissidi, pena la distruzione della famiglia stessa, perché ognuno deve esclusivamente pensare al proprio benessere. Come vedi, sei tu che stai descrivendo una famiglia in cui ognuno si fa i comodi suoi.

    Una visione "efficientistica" di famiglia, in cui tutti devono sempre stare bene, essere appagati, ed avere soddisfazioni.
    A parte il fatto che, di famiglie così, io non ne ho mai viste... sono sicuro che anche tu avrai sperimentato, nella tua famiglia, momenti di difficoltà.

    Ti invito, ancora una volta, a ragionare non con teorie ed astrazioni, ma con un approccio reale e concreto ai fatti.

    E non è più ovvio così se sostieni che va tenuto nascosto. Se un tradimento o più tradimenti vengono nascosti vita natural durante come fa ad esserci questa chiarezza?

    Io non ho detto vita natural durante, se leggi bene anzi ho scritto *temporaneamente*. Il che significa che ho messo in conto che i figli possano darsi da fare per cercare di recuperare la situazione, se lo vogliono. Fermo restando che è un'impresa più grande di loro. Ma ovviamente intendo con questo il compiere delle azioni che vadano verso la ricostruzione, non verso il disfacimento, come vuoi fare tu.

    Lavorare col materiale che c'è non può significare che uno dei due fa i suoi comodi nascondendo la verità all'altro perché la carne è debole, se è debole davvero questa carne, l'altro è giusto che lo sappia con chi ha a che fare,

    Sì, può significare anche così. I tradimenti, purtroppo, esistono. Vuoi negare anche i fatti adesso?

    Che l'altro è giusto che lo sappia, posso anche essere d'accordo. Non sono d'accordo sul fatto che lo sappia dai figli. Il fatto stesso che un figlio riveli questa cosa lo pone già in una condizione di “schieramento” con uno dei genitori, e non più di neutralità, come dovrebbe essere. E siccome nei rapporti in crisi molto spesso i genitori usano i figli per metterli contro l'altro genitore, ecco che si entra in una dinamica che poi sfugge di mano, mettendo i figli in una complicazione più grande di loro.

    Se tutto ciò per te è una sfida avvincente in cui far valere il tuo “onore”, fai un po' come ti pare. Ma dovresti pensare anche al dopo, quando dalle ceneri di una famiglia morta, ciò che resta è solo un grande dolore e disperazione.
    Io continuo a ritenere che non è questo il modo in cui una famiglia si salva. Poi se preferisci odiare i tuoi genitori, come hai detto prima... cos'altro dire?

    “Se qualcuno ti dice che non ci sono verità, o che la verità è solo relativa, ti sta chiedendo di non credergli. E allora non credergli.”

  • Io continuo a ritenere che non è questo il modo in cui una famiglia si salva. Poi se preferisci odiare i tuoi genitori, come hai detto prima... cos'altro dire?

    Io sì, preferisco conoscere una persona chi è ed in base a questo odiarla, piuttosto che crescere nell'ignoranza per mantenere appianati e nascosti conflitti che in fin dei conti ci sono e dovrebbero anche esserci.

    La famiglia sana ed unita per me non è quella che nasconde la verità e certi evidenti problemi per mantenere bassi i livelli di conflittualità ad ogni costo, ma quella che questi conflitti, in base a ciò che è reale ed è vero, riesce

    1) o a contenerli e restare unita comunque o
    2) a slegare ed allentare i legami


    Se un figlio viene a conoscenza di certe cose ha il diritto di intervenire come meglio crede, non è uno spettatore neutrale e non vedo perché dovrebbe esserlo. Poi se il problema è quello di non doversi assumere la responsabilità apertamente della rivelazione (a causa di ritorsioni varie che potrebbero esserci, a torto, da parte di chi ha messo su certe menzogne), si possono escogitare strategie per eliminare questo problema, si possono far trovare prove al tradito e cose del genere, il punto importante per me è che la verità venga a galla, cosa che per voi, a quanto pare, è di secondaria importanza, ma non per me, perché chi ne paga le conseguenze di queste omissioni è la persona ingannata.

    Io comunque personalmente da figlio ci entrerei in conflitto con la persona che non dice la verità e cercherei di convincerla ad essere onesta e chiara con l'altra, non vuole più starci insieme a mio padre? Non gli piace, desidera altre relazioni? Glielo deve dire tutto questo ed essere chiara con lui e non tenere un piede in due scarpe e pretendere poi anche da me che io faccia finta di niente.

    Se un genitore del genere di fronte a questo discorso si inc∙∙∙a con me, io dico che un genitore del genere non merita il mio rispetto.


    Voi osservate solo i pro e i vantaggi degli altri familiari, ma a questa persona qua (che è davvero il soggetto debole della situazione) non ci pensate minimamente.

    Una famiglia che si tiene in piedi su presupposti falsi non dovrebbe esistere di fatto, ed infatti per me se vengono meno certi presupposti è giusto che le persone entrino in conflitto anche con i propri familiari, chi lo ha detto che non deve succedere questo? ?(

    Una volta ripristinati i presupposti giusti e la chiarezza necessaria, tornerà la pace in famiglia, ma in caso contrario se presupposti per questa pace non ce sono, e la si vuol basare sull'inganno di questo o quell'altro, per me non ci sono altre alternative, ci sarà la guerra e la lotta comunque.

    Per me la famiglia (il cui nucleo principale è la coppia) è una microsocietà, non è che si tiene unito un aggregato di individui senza conflitti nascondendo i motivi di conflitto ingannando una parte degli individui, si tiene unito questo aggregato senza conflitti se non esistono realmente motivi di conflitto.

  • Come vedi, ti sei contraddetto varie volte: prima dici che le famiglie non devono avere conflitti nel loro interno, altrimenti vanno distrutte; poi dici che nelle famiglie i conflitti ci sono e ci devono essere; poi dici che una famiglia sana deve contenere i conflitti, e non comprendi che se un figlio sta zitto è proprio per contenere il conflitto senza farlo deflagrare. Poi dici che possono anche tornare i presupposti giusti in famiglia, ma contemporaneamente vuoi agire per distruggerla il prima possibile, prima ancora che i presupposti giusti ritornino. Insomma, mi pare che tu abbia una gran confusione in testa, corredata da un sottofondo costante di acredine verso il mondo.


    Continui inoltre a mettermi in bocca parole che non ho detto, come il fatto della verità che non deve venire a galla (mai pensata una cosa del genere!).

    Poi alla fine, anche tu convieni che sia meglio parlare prima in separata sede col traditore (cosa detta anche da me).

    Direi che il mio contributo può terminare qui. Io ho espresso già chiaramente il mio pensiero. Chi vuol capire, ha già capito.

    “Se qualcuno ti dice che non ci sono verità, o che la verità è solo relativa, ti sta chiedendo di non credergli. E allora non credergli.”

  • Per me la famiglia (il cui nucleo principale è la coppia) è una microsocietà, non è che si tiene unito un aggregato di individui senza conflitti nascondendo i motivi di conflitto ingannando una parte degli individui, si tiene unito questo aggregato senza conflitti se non esistono realmente motivi di conflitto.

    personalmente, quando ti leggo vedo qualcos'altro
    a monte di tutto ciò che dici

    non riesci a maneggiare i confini e tantomeno il contenuto di certi eventi
    semplicemente per mancanza di esperienza, non per altro

    e così ti fermi alla forma e alla logica o al moralismo
    non sempre sono gli strumenti adatti per conoscere la profondità delle cose

    sarei curiosa di due tre cosette:
    1) alcune pagine fa ho fatto un'altra ipotesi, mi pare a disfear. tu cosa faresti?
    (se hai voglia di leggere, sennò non importa)
    2) di leggerti fra una ventina di anni
    3) sei iscritto ad ingegneria ?

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Questo non è moralismo. Io vorrei che solamente un secondo lasciaste da parte tutte queste teoria (per me assurde)sull'indipendenza della coppia rispetto alla famiglia e vi immedesimaste.

    Huesera, metti caso che il tuo ipotetico marito/compagno ti tradisca da tempo con una sua collega di lavoro, e che sempre da tempo tuo figlio l'abbia scoperto e ne mantenga il segreto, un tacito accordo con chi tradisce. Tu alla fine scopri questa situazione.

    Come ti sentiresti? Siete così sicuri di razionalizzare il fatto che è giusto che il figlio non si intrometta, che faceva anche lui finta di appartenere all'allegra famigliola felice? Mi avete tempestato di commenti sul fatto di quanto il mio rapporto col le ragazze pay sia tutto finto e che quindi non valga niente.

    Una famiglia così non è finta? Non c'è finzione nell'atteggiamento sai del traditore che dell'implicitamente complice figlio? Non è tutto tenuto in piedi da una serie di balle? Non vi viene in mente che per anni il tuo compagno ti diceva "ti amo", che tuo figlio ti dico "ti voglio bene" ma vi nascondeva un fatto così grave? Altrimenti l'unica altra mia considerazione è che il tradimento non sia poi così grave e cancelliamo un centinaio di thread dal forum.

    A me sembra tutto troppo idealizzato nei vostri ragionamenti. In quelli di summertime ci vedo anche quasi un voler difendere la posizione di chi tradisce, quasi una giustificazione. Magari anche lui ha tradito e soffoca le sue colpe così.

    My 2 cents.

  • Come vedi, ti sei contraddetto varie volte: prima dici che le famiglie non devono avere conflitti nel loro interno, altrimenti vanno distrutte

    Non ho detto questo, ho detto che se riescono a contenere la verità delle azioni dei loro componenti (i componenti della famiglia) restano uniti, altrimenti si dividono. Questo ho detto.
    Voi invece sostenete che è bene nascondere i comportamenti rilevanti, e questa posizione non la condivido.

    poi dici che nelle famiglie i conflitti ci sono e ci devono essere;

    Nel caso in cui i componenti di una famiglia non sono d'accordo rispetto a certe cose... Che si fa? Si fa finta di niente? E si continua a far finta di niente?

    Non ho detto che devono esserci necessariamente i conflitti, ma che se in realtà ci sono (come in questo caso in cui una persona tradisce sessualmente l'altra all'insaputa di quest'ultima) non vanno nascosti i motivi che li generano (in questo caso il tradimento).
    Poi se la famiglia regge, reggerà, se invece i motivi di divisione sono più forti vinceranno questi motivi di divisione e la coppia si dividerà, ma perché due persone devono stare insieme per forza se non vogliono condividere certi modi di vivere?

    poi dici che una famiglia sana deve contenere i conflitti,

    Ho dato due possibilità... Riesci a distinguere la differenza tra una disgiunzione "o" e una congiunzione "e"? Ho scritto...

    Citazione

    1) o a contenerli e restare unita comunque o
    2) a slegare ed allentare i legami

    e non comprendi che se un figlio sta zitto è proprio per
    contenere il conflitto senza farlo deflagrare.

    No non è così e ti spiego perché...
    Se sta zitto il figlio nasconde proprio i motivi di un possibile conflitto tra i coniugi (un tradimento sessuale).
    Come fai ad essere in conflitto relativamente al comportamento che tiene tua moglie se non lo sai nemmeno che ti tradisce e che tiene questo comportamento qua? Vengono evitati i conflitti ed i dissapori così, non affrontati davvero.

    1) Contenere il conflitto significa che tutti i membri conoscono la verità e l'accettano e se ne fanno una ragione restando uniti
    2) non contenerlo significa che la famiglia in buona misura si disgregherà alla luce di certi comportamenti.

    Entrambe le situazioni per me vanno bene. Alla luce di certi fatti, va bene sia decidere di continuare a stare insieme che decidere di divorziare (se le cose a qualcuno dei due non dovessero stare bene), la possibilità insana per me è quella in cui vengono tenute nascoste certe cose ad alcuni membri per evitarlo il conflitto e poter manipolare certi membri e tenerli buoni a loro insaputa.

    Poi non è necessario che ci siano conflitti, se nessuno tradisce la fiducia di nessuno e tutti si accettano abbastanza, conflitti non ne sorgono e si va d'accordo. Qua scrivo e scrivo, ma mezzo messaggio al cervello non arriva :rolleyes:.

    Poi dici che possono anche tornare i presupposti giusti in famiglia, ma contemporaneamente vuoi agire per distruggerla il prima possibile, prima ancora che i presupposti giusti ritornino. Insomma, mi pare che tu abbia una gran confusione in testa, corredata da un sottofondo costante di acredine verso il mondo.

    Per me mettere al corrente tutti gli interessati di certi comportamenti per far decidere tutti liberamente sul da farsi è un valore più importante dell'unità. Non mi affretto a distruggere la famiglia, perché la mia definizione di famiglia è ben diversa dalla tua.

    Per te è una famiglia pure quella in cui nessuno sa con chi ha a che fare e ci si relaziona con gli altri superficialmente.
    Poi ci si meraviglia che certi genitori non conoscono i figli, i coniugi non si conoscono tra loro, e si sta tutti insieme in un equilibrio basato su certi comportamenti superficiali, perché se il padre sapesse che il figlio è omosessuale succederebbe questo e quell'altro, se la madre sapesse che il padre va a m∙∙∙∙∙∙e, succedono altri casini, e se si viene a sapere che la madre sta col fratello del padre di nuovo altri problemi... E così via, e a che serve questa famiglia qua? Si conoscono davvero le persone? Che unità c'è?


    Questi problemi così come ci sono in una famiglia ci sono anche in altri gruppi, e si estendono a tutta la società per me.

  • Per me mettere al corrente tutti gli interessati di certi comportamenti per far decidere tutti liberamente sul da farsi è un valore più importante dell'unità. Non mi affretto a distruggere la famiglia, perché la mia definizione di famiglia è ben diversa dalla tua.

    Per te è una famiglia pure quella in cui nessuno sa con chi ha a che fare e ci si relaziona con gli altri superficialmente.
    Poi ci si meraviglia che certi genitori non conoscono i figli, i coniugi non si conoscono tra loro, e si sta tutti insieme in un equilibrio basato su certi comportamenti superficiali, perché se il padre sapesse che il figlio è omosessuale succederebbe questo e quell'altro, se la madre sapesse che il padre va a m∙∙∙∙∙∙e, succedono altri casini, e se si viene a sapere che la madre sta col fratello del padre di nuovo altri problemi... E così via, e a che serve questa famiglia qua? Si conoscono davvero le persone? Che unità c'è?

    Questi problemi così come ci sono in una famiglia si estendono a tutta la società per me.

    Quoto tutto. Alla fine quelle costruite su basi così superficiali non si possono neanche chiamare famiglie. Allora è meglio che si sfascino.

  • sarei curiosa di due tre cosette:
    1) alcune pagine fa ho fatto un'altra ipotesi, mi pare a disfear. tu cosa faresti?
    (se hai voglia di leggere, sennò non importa)
    2) di leggerti fra una ventina di anni
    3) sei iscritto ad ingegneria ?

    E' già la seconda volta in questo thread (ma l'ho notato anche in altri) che mi imbatto in questo genere di "domande pseudo conoscitive" e francamente, oltre a sembrarmi fuori luogo tutte le volte che le leggo, le ritengo anche molto fastidiose per chi le riceve.

    Il fatto che qualcuno la pensi diversamente, diversamente dalla maggioranza degli utenti di un thread si intende (non in assoluto) non ne fanno necessariamente un "soggetto strano" da porre sotto la la lente di ingrandimento e analizzare, come fosse una cavia da laboratorio da studiare e conoscere.

    Il fatto che un utente vada controcorrente rispetto l'idea della maggioranza o che la pensi diversamente da noi, non giustifica in ogni caso questo atteggiamento "inquisitorio", che nasconde fra le righe anche un po' di arroganza.
    Chi si pone nella condizione di fare domande infatti si erge inevitabilmente un gradino sopra l'altro, sia che questo sia voluto, sia che non lo sia. La sensazione che si avverte è comunque quella.

    In questo modo, oltre a ridicolizzare l'utente (e la sua posizione) con domande O.T. si cerca anche un facile modo per smontare la sua idea.
    (Se l'utente avesse scritto ad esempio di avere 20 anni qualcuno avrebbe sicuramente risposto "Ah ecco perché la pensi così")

    Questo "scavare" nella vita delle persone, nella vita degli utenti che prendono parte a una discussione, non è di alcuna utilità per la prosecuzione di un thread e l'unico scopo che asseconda è quello di mettere alla berlina un utente in posizione minoritaria.

    Oltre ad essere scorretto (ed O.T) non credo rientri neppure nella logica di questo forum.

  • ...vi immedesimaste.

    è quello che sino ad ora ho fatto

    Citazione

    Huesera, metti caso che il tuo ipotetico marito/compagno ti tradisca da tempo con una sua collega di lavoro, e che sempre da tempo tuo figlio l'abbia scoperto e ne mantenga il segreto, un tacito accordo con chi tradisce. Tu alla fine scopri questa situazione.

    Come ti sentiresti?

    orgogliosa di mio figlio ed i∙∙∙∙∙∙∙a con mio marito

    Citazione

    Altrimenti l'unica altra mia considerazione è che il tradimento non sia poi così grave e cancelliamo un centinaio di thread dal forum.

    in realtà bisognerebbe usare il termine "infedeltà coniugale" perché di questo stiamo parlando, può essere anche un tradimento ma non necessariamente lo è

    rimane un fatto che destabilizza l'equilibrio della coppia, nessuno sta dicendo il contrario
    che sia grave o meno non sta a me dirlo
    per me un cancro allo stomaco è più grave

    Citazione

    Magari anche lui ha tradito e soffoca le sue colpe così.

    ecco, qui per me si chiude il discorso.
    sin dall'inizio ho avuto l'impressione che il figli "sinceri" in realtà si vedessero come una sorta di "giustizieri": giudicano, fanno emergere colpe...risistemano l'ordine violato

    chiudo qui, non mi interessa proprio parlare di colpe visto che non siamo davanti alla corte marziale

    namasté

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