Messaggi di PietroR

    Uh, io sono stato quasi 3 anni con una ragazza 15 anni più giovane... Ci siamo conosciuti io 33 lei 18, messi insieme io 34 lei 19.


    Quando ci siamo messi insieme ci siamo fatti una specie di "patto": io avrò i miei momenti da 35enne (per esempio il venerdì sera alle 22 crollo a letto), tu avrai i tuoi momenti da 20enne (per esempio il mercoledì alla serata universitaria fai le 5 di mattina a sboccare nelle aiuole) e entrambi tollereremo le esigenze dell'altra parte in questo senso.


    Più che l'età anagrafica è importante il contesto di vita, le ambizioni... Se una persona a 25 anni ha già una mentalità da mettere su famiglia e figli può benissimo trovarsi alla grande con una persona 10 anni più grande, viceversa se una persona a 35 anni non ha ancora ambizioni o necessità di questo tipo (come lo era per me) allora vale il contrario.


    Negli ultimi periodi qualche disagio dovuto alla differenza di età era emerso, più da parte sua che da parte mia a dire il vero, però si insomma, non è andata. :)

    Farla finita per una persona che ti ha lasciata? Ma dai, non lo pensare neanche. :)


    15 anni sono un'eternità... Se adesso ne hai 32, vuol dire che vi siete messi insieme che eri davvero una ragazzina. Deve essere molto difficile riprendersi, sapendo che la persona con cui sei praticamente cresciuta non c'è più. Ci credo che hai tachicardia, insonnia e compagnia bella, sicuramente stai soffrendo molto. Ma, ahimè, temo sia tutto nella norma.


    Credo che l'unico modo per farsela passare sia metabolizzarla come se fosse un lutto senza piangere sull'eventuale latte versato... Avevi dei progetti che sono andati? Vedrai che con il tempo scoprirai una nuova vita e te ne farai di nuovi. Adesso magari vedi tutto nero, ci vorrà del tempo, ma appunto, solo il tempo può darti una mano. E poi vedrai che troverai un sacco di aspetti interessanti e divertenti della tua vita che prima non avresti neanche immaginato.


    Coraggio. :)

    Personalmente sui social faccio molta fatica, sono un po' vecchia scuola, nel senso che con una donna preferisco parlarci guardandola, se poi mi becco un due di picche pazienza almeno ci ho provato. In generale, nell'epoca social in cui le donne sono continuamente tempestate di messaggi da uomini, credo ci siano ancora molte di loro che apprezzano molto trovarsi di fronte un uomo che riesca a rivolgersi loro a voce. Che dovrebbe essere normale, ma ormai è un'eccezione: quello che si fa adesso quando si vede una bella ragazza a una serata non è provare ad andarci vicino per parlarle, ma è provare a capire chi è su Instagram o su Facebook per smessaggiarla.


    Chiaro che anche per approcciare una donna di persona ci vuole il contesto giusto e qualcosa per rompere il ghiaccio. In un locale, ad esempio, se lei è seduta a un tavolo in gruppo è molto difficile, le scene da film all'americana del tipo "quel signore al bancone vi ha offerto da bere" non funzionano poi un granché nella vita reale...


    Inoltre, dipende molto anche dal contesto in cui si cerca; scegliere un contesto più vicino ad una propria passione o hobby potrebbe restringere un po' il campo e dare più possibilità, perché ci sono sicuramente delle cose in comune con cui rompere il ghiaccio. Da questo punto di vista possono tornare utili anche i social o dei forum a tema.


    Questo periodo per me la situazione l'ha peggiorata tantissimo proprio perché non sono un "rimorchiatore da social" e quello era rimasto praticamente l'unico modo per conoscere delle ragazze, dato che non si usciva.

    Io però a questo punto vorrei sapere dagli uomini: ma voi davvero riuscite ad andare regolarmente (non il sabato notte da ubriachi.. parlo proprio di passione ad ogni ora del giorno in qualsiasi giorno) a letto con una donna per mesi e mesi mentre in realtà ne volete un'altra (che tra l'altro non vi vuole)?


    Cioè se é così io vi invidio forte e spero di rinascere uomo prima o poi..

    Onestamente non so risponderti perché non mi sembra propriamente una domanda. Mi sembra più uno sfogo che si cela dietro una finta domanda.


    Domanda che, se proprio tu volessi farla, non andrebbe rivolta agli uomini, ma alle persone in generale, indipendentemente dal sesso e dall'orientamento sessuale. Io per esempio ho avuto delle ex fidanzate che dicevano di amarmi e nel contempo mi cornificavano con più uomini diversi.


    Il consiglio che posso darti è quello di fare di tutta l'erba un fascio. Solo perché un uomo si comporta così, non vuol dire che tutti gli uomini siano così; alla luce di quanto ho appena detto, se io ragionassi come te, dovrei pensare che le donne siano tutte delle t∙∙∙e, ma non lo penso affatto.


    Guardati la pubblicità di ITA Airways, se ti capita.


    Buona fortuna. :)

    Io sono onnivoro, quindi mangio anche carne, pesce, uova e latticini. Ma mangio (spesso e volentieri) anche verdure, legumi, frutta, e ogni tanto anche pietanze vegane "moderne" quali seitan o tofu perché mangiare troppa carne primo fa male, secondo non ne abbiamo bisogno. Specialmente se parliamo delle carni della grande distribuzione industriale.


    Ho amici sia vegani che vegetariani, mai avuto nessun problema di questo tipo fortunatamente, quando si è parlato della cosa si è sempre condotto tutto nel rispetto reciproco.


    Diciamo che come c'è carnivoro e carnivoro, c'è anche vegano e vegano. Il carnivoro medio è quello un po' spocchioso che insulta a priori qualunque pietanza vegana e che quando fa una grigliata fa la storia Instagram con l'hashtag "go vegan" (simpatia portami via); il vegano medio è quello un po' da centro sociale diciamo, che lo fa principalmente per moda, e che ti viene a dire "l'essere umano non è fatto per mangiare cane perché non ha i canini da predatore atti a strapparla a morsi" (è sufficiente rispondere "ok ma ha l'intelligenza che gli permette di cuocerla", non serve la laurea a Harvard).


    Tradizionalmente l'essere umano si è sempre nutrito anche di carne, ma appunto, "anche" di carne, non "solo" di carne, e qui c'è una bella differenza. Gli allevamenti intensivi (che sono un grosso problema anche per l'ambiente, non solo per il modo in cui vengono trattati gli animali stessi) sono nati per rispondere alla domanda sempre più crescente di consumo di carne, e questo penso che sia scorretto sia dal punto di vista etico che dal punto di vista della nostra salute. I nostri bisnonni non mangiavano carne tutti i giorni, ma la poca carne che mangiavano era carne buona e sana proveniente da animali cresciuti ed allevati da loro con le proprie mani, non era un concentrato di ormoni e antibiotici proveniente da un animale costretto a una vita intera in una gabbia 2x2 e sottoposto ad alimentazione forzata per sviluppare ipertrofia.


    L'essere umano non ha bisogno di mangiare tutta la carne che viene prodotta dagli allevamenti intensivi, mangiare carne tutti i giorni a mio avviso è contro la nostra natura (idem per il pesce, ma qui la differenza è meno evidente). Ma è vero anche che la dieta vegana nell'essere umano comporta delle carenze alimentari alle quali bisogna sopperire con degli integratori, quindi anche non mangiarne affatto a mio avviso è contro la nostra natura.


    Io la penso così, e ogni volta che ho esposto il mio punto di vista a un vegetariano o vegano intelligente ho sempre trovato consenso. Così come ho trovato dissenso quando l'ho esposto a un carnivoro medio. :D

    Si certo, l'ansia può portare sensazioni di stordimento anche per lunghi periodi, vedrai che sicuramente sarà quello.


    Un paio di visitine non fanno mai male, ma stai iper tranquillo. :)


    E soprattutto, non guardare il gruppo "danni collaterali" di Facebook, lì la maggior parte di quello che scrivono sono baggianate. Qualcuno che ha delle reazioni avverse moderate c'è, sicuro, ma in proporzione sono molte di più le reazioni avverse gravi agli antibiotici che al vaccino Pfizer, la differenza è che il vaccino Pfizer in questo periodo siamo in milioni e milioni ad averlo assunto, quindi se una possibile reazione avversa NON GRAVE ce l'ha 1 persona su mille (le gravi sono meno di 1 su 15mila), a conti fatti su 80 milioni di dosi inoculate sono 80mila persone e tac, il gruppo si riempie alterando la nostra percezione della realtà e facendoci pensare che i vaccini siano uno sterminio di massa. ;)

    Uh, discussione dagli spunti molto interessanti...


    Non saprei quale possa essere la dinamica alla base del desiderio di "abbuffate di sesso" tipico delle generazioni attuali (e non solo, tipico anche di generazioni meno recenti ma che hanno avuto comunque un approccio ai social consolidato negli anni) perché per me il sesso è un atto che richiede una buona dose di coinvolgimento mentale e non riesco ad andare a letto con una persona che non conosco, ma noto che per la maggior parte delle persone che mi girano intorno (non solo da parte dei ragazzi ma anche da parte delle ragazze) non è così. Si cambia partner con facilità, senza coinvolgimento, senza una reale connessione. Mi chiedo se in tali condizioni si arrivi mai a provare realmente cosa sia l'amore, prima o poi...


    Credo che rispetto a qualche decennio fa, in cui la coppia era quasi una sorta di "necessità", non so come spiegarmi, la situazione sia drasticamente peggiorata. Una volta avevi un unico grande amore, oggi si rimbalza da una storia all'altra e la durata delle varie storie tra cui si rimbalza a volte è dell'ordine dei mesi, nemmeno degli anni. Ci si mette insieme a qualcuno a volte così tanto per, e si continua a starci insieme anche senza avere dei reali sentimenti profondi, o se c'erano è più facile perderli col tempo. Perché siamo tutti più indipendenti anche "da soli", perché è facile conoscere altre persone, perché la visione della sfera erotica è profondamente distorta dai social.


    Personalmente credo di essere stato innamorato 3 volte nel corso della mia esistenza fino ad ora e credo siano già tante, però sono uno che non si accontenta e ho la fregatura che ogni volta che finisce una, nella successiva cerco di meglio... Non mi interessa "tappare dei buchi" in giro, mi interessa molto di più, e sto trovando abbastanza difficile conoscere persone che la pensino come me con cui condividere anche altro.


    Boh, spero che la quarta sia la definitiva, quando arriverà. :)

    Io sabato sera ho fatto un piccolo concerto dal vivo, dopo quasi due anni che non salivo su un palco, avevo un po' di ansia dato che era tanto tempo e tra il secondo e il terzo brano ho avuto un attacco di extrasistoli veramente forte, roba che tipo avevo un battito si e un no... :D


    Sono stati dei minuti difficili... Maledetta ansia... Ma mi sono fatto forza e mi sono detto dai non è niente è solo ansia, mi sono rimesso giù a suonare ed è andato tutto bene...


    Dobbiamo essere più forti noi di lei! Facile a dirsi, un po' meno a farsi...

    Trovo molto interessante il punto di vista espresso da danielegb.


    Io in tutto il periodo della pandemia ho costantemente seguito (e continuo a seguire) statistiche, articoli, studi e robe simili, perché ritengo che l'informazione sia fondamentale e che possibilmente sia completa. Per me i post da social o le chiacchiere che la gente scrive su "danni collaterali" lasciano il tempo che trovano, prerferisco affidarmi alla scienza.


    Personalmente non sono mai entusiasta di assumere un farmaco. Le volte in cui mi è capitato di dover assumere un farmaco nuovo, mi sono sempre letto il foglietto illustrativo da cima a fondo prima di farlo, e in qualche caso mi è capitato di avere paura e rinunciare a prenderlo; mi è successo col Toradol dopo un piccolo intervento chirurgico ad esempio, gli effetti collaterali mi hanno spaventato al punto tale che ho preferito tenermi il dolore. E non l'ho preso.


    Come per tutti i farmaci nuovi, anche quando è stata data la possibilità di vaccinarsi ci ho pensato un po' su, e ho scelto di farlo perché sulla bilancia "rischi del Covid" e "rischi di Comirnaty" non c'era proprio neanche minimamente ombra di paragone, e continua ad essercene sempre meno (che poi va beh, i rischi del Covid sono certezze, ormai). È talmente evidente che non è stato poi così difficile scegliere, sinceramente.


    Tutto sommato sono contento di averlo fatto, consapevole di quella giornata di effetti collaterali tollerabilissimi che avevo messo in conto e che effettivamente ho avuto.

    Non buono, in generale... Riesco a dormire 6/7 ore ma non continuative, mi sveglio 2 o 3 volte ogni notte e ho un sonno molto leggero.


    Ho provato un ciclo combinato di integratori di melatonina e ipnoinducenti, con discreti risultati, ma non sono robe che si possono prendere in eterno...


    Lo stress e l'ansia incidono parecchio sulla qualità del sonno. Fare sport e regolare un po' di abitudini di vita aiuta molto...