Ti racconto la mia storia, la condivido con piacere visto che anch'io ho studiato ingegneria e mi sono laureato in ben 10 anni (4 per la triennale e la bellezza di 6 per la magistrale).
Per la triennale va beh, 4 anni era su per giù la media quindi fin qui tutto regolare. Alla magistrale partii a razzo, 5 esami nei primi due trimestri, poi ebbi un periodo in cui diedi solo 3 esami in 2 anni perché me ne accaddero di tutti i colori (prima ebbi una salmonella, poi mio padre venne a mancare senza preavviso, qualche mese dopo mia sorella andò nel panico totale perse il lavoro e iniziò a farsi di eroina, l'anno dopo mia madre si ammalò e dovette subire un delicatissimo intervento chirurgico che per fortuna andò bene, e c'erano anche altre cose di mezzo).
Fu un periodo durissimo, nel quale anch'io mi lasciai un po' andare, consumavo cannabinoidi tutti i giorni e questo si ripercuoteva sia sulla mia vita sociale (che era diventata praticamente inesistente, ragazze incluse) che sullo studio.
Decisi di mollare perché non sapevo più cosa fare, avevo 26 anni, anche se facevo dei lavoretti saltuari le difficoltà economiche erano tante. Vedevo i miei ex compagni di corso che si laureavano e si gettavano nel mondo del lavoro, io avevo ancora da fare 8 esami più la tesi. Comunicai a mia madre la mia decisione, lei mi disse "io vorrei che continuassi e se decidi di continuare ti aiuto anche per quel poco che posso, ma la scelta è tua sei libero di fare ciò che credi, sappi però che se lasci te ne pentirai per tutta la vita..."
Il discorso di mia madre mi diede un'energia che boh. Cambiai appartamento, cercai coinquilini nuovi rigorosamente non fumatori, per 1 anno intero la mia vita fu andavo tutti i giorni (anche il sabato mattina) in biblioteca alle 7:45 e rientrare a casa la sera alle 18:15... Dopo il periodo di 3 esami in 2 anni, arrivò un periodo in cui diedi 8 esami in 1 anno. Praticamente mi sparavo 1 esame al mese. L'anno seguente tesi con stage in azienda, il titolare mi offrì un contratto e sono ancora qui, con lo stipendio che mi è quasi raddoppiato.
Morale della favola: caccia la grinta, come si dice in gergo, meglio tardi che mai! Spero che la mia storia ti sia di aiuto, e mi sentirei di consigliarti ciò che mia madre consigliò a me all'epoca, dato che io sono uno che sentiva di non farcela ma poi ce l'ha fatta! Ti auguro di farcela anche tu! 