Messaggi di PietroR

    Non mi sono mai ritrovato in una situazione così esplicita ma a me quando è capitato di vedere persone con cui sono stato cornificato da mie ex non ho avuto alcuna reazione di questo tipo, perché se una donna mi cornifica al massimo me la prendo con lei, non con lui (come si suol dire, il diavolo esiste, sta a noi non farci tentare). E, sia chiaro, lo stesso discorso lo farei a parti invertite al di là che sia l'uomo o la donna a tradire.


    Premesso questo, in una situazione del genere boh, manterrei un atteggiamento cordiale e sereno, dialogherei con lui senza nemmeno rivolgere la parola a lei, come se non esistesse, e chiederei con gentilezza a lui di andarsene entrambi o di trovare un accordo in modo da poter fruire entrambi separatamente della casa. Arrivare a discutere per una ex che mi ha messo le corna non ci perderei neanche del tempo, non lo varrebbe. :)

    Il mio ex per fortuna non mi apostrofava in modo scurrile, tra l'altro è una cosa che a me non piace, mi deconcentra.

    Però, concordo con te, da un lato gli piace la mia femminilità, il mio essere donna, ma dall'altra sembra quasi non volerla violare con il sesso! Probabilmente è convinto di rispettarmi di più non volendo fare del semplice sesso con me!

    Io credo, e correggetemi se così non fosse, che in una relazione bisognerebbe fare sia l'amore sia sesso! Nel senso che ci sta fare l'amore, è un modo molto intimo di dimostrare di amare una persona, ma bisogna fare anche del sano sesso con lo stesso partner, far uscire la passione che secondo me non può uscire facendo solo l'amore. Secondo me così si mantiene vivo un rapporto!

    Concordo... Personalmente, da quel punto di vista, le maggiori "maialate" (non so come esprimermi) le ho fatte con donne di cui sono stato innamorato proprio perché ne ero innamorato... Ci sono cose che se non ci fosse un solido sentimento alla base probabilmente nemmeno riuscirei a farle...

    Figurati... Ti capisco benissimo, avendo anch'io caratteristiche simili, so quanto è complicata la faccenda!


    Per me nei twenties è stato complicatissimo, io sono uno che adora legare le donne, e non è una fantasia che chiunque può assecondare... :D


    L'importante è che a lungo andare l'emergere delle tue tendenze non crei disagi in lui, nel senso, ok assecondarle fino a un certo punto, ma se poi alla lunga si sente "costretto" a fare qualcosa che proprio non gli appartiene... Insomma si, bisogna scendere a compromessi da entrambe le parti... :)

    Raggiungere l'orgasmo con qualcuno o raggiungerlo da soli/e è molto diverso, perché nel fai da te sai esattamente cosa ti piace e come/quando farlo. Poi per una donna è ancora più delicata la questione...


    È possibile che tu abbia delle fantasie particolari (parli di sex toys e di essere bendata, forse hai qualche fantasia magari inconscia correlata al BDSM o simili) che in un rapporto sessuale ordinario ti limitano un po', se è così è tutto normale, ti parlo per esperienza diretta... Il modo migliore per uscirne sarebbe trovare un partner che assecondi le tue fantasie e che anche lui abbia godimento nel metterle in atto...


    Oppure per iniziare a conoscere meglio il tuo corpo quando non sei tu ma è qualcun altro a "smuoverlo", come dire, potreste provare delle alternative alla penetrazione ordinaria, sempre che la cosa coinvolga appieno anche lui. Io avevo problemi simili nei miei twenties e qualche strascico me lo porto anche ora, faccio molta molta fatica a raggiungere l'orgasmo durante una penetrazione diciamo "normale", anzi, con l'ultima persona frequentata non sono mai riuscito a concludere con una penetrazione, ma per far concludere sia me che lei abbiamo sempre fatto diversamente.


    Insomma ci vuole tanta pazienza e coinvolgimento anche da parte sua. :)

    Ti racconto la mia storia, la condivido con piacere visto che anch'io ho studiato ingegneria e mi sono laureato in ben 10 anni (4 per la triennale e la bellezza di 6 per la magistrale).


    Per la triennale va beh, 4 anni era su per giù la media quindi fin qui tutto regolare. Alla magistrale partii a razzo, 5 esami nei primi due trimestri, poi ebbi un periodo in cui diedi solo 3 esami in 2 anni perché me ne accaddero di tutti i colori (prima ebbi una salmonella, poi mio padre venne a mancare senza preavviso, qualche mese dopo mia sorella andò nel panico totale perse il lavoro e iniziò a farsi di eroina, l'anno dopo mia madre si ammalò e dovette subire un delicatissimo intervento chirurgico che per fortuna andò bene, e c'erano anche altre cose di mezzo).


    Fu un periodo durissimo, nel quale anch'io mi lasciai un po' andare, consumavo cannabinoidi tutti i giorni e questo si ripercuoteva sia sulla mia vita sociale (che era diventata praticamente inesistente, ragazze incluse) che sullo studio.


    Decisi di mollare perché non sapevo più cosa fare, avevo 26 anni, anche se facevo dei lavoretti saltuari le difficoltà economiche erano tante. Vedevo i miei ex compagni di corso che si laureavano e si gettavano nel mondo del lavoro, io avevo ancora da fare 8 esami più la tesi. Comunicai a mia madre la mia decisione, lei mi disse "io vorrei che continuassi e se decidi di continuare ti aiuto anche per quel poco che posso, ma la scelta è tua sei libero di fare ciò che credi, sappi però che se lasci te ne pentirai per tutta la vita..."


    Il discorso di mia madre mi diede un'energia che boh. Cambiai appartamento, cercai coinquilini nuovi rigorosamente non fumatori, per 1 anno intero la mia vita fu andavo tutti i giorni (anche il sabato mattina) in biblioteca alle 7:45 e rientrare a casa la sera alle 18:15... Dopo il periodo di 3 esami in 2 anni, arrivò un periodo in cui diedi 8 esami in 1 anno. Praticamente mi sparavo 1 esame al mese. L'anno seguente tesi con stage in azienda, il titolare mi offrì un contratto e sono ancora qui, con lo stipendio che mi è quasi raddoppiato.


    Morale della favola: caccia la grinta, come si dice in gergo, meglio tardi che mai! Spero che la mia storia ti sia di aiuto, e mi sentirei di consigliarti ciò che mia madre consigliò a me all'epoca, dato che io sono uno che sentiva di non farcela ma poi ce l'ha fatta! Ti auguro di farcela anche tu! :)

    Ancora grazie a tutti per i vostri interventi... Si, anch'io penso che se fosse stata qualcosa di grave, dopo 10 anni probabilmente non sarei nemmeno qui a scriverne... :)


    Uh quante ne sto sentendo ora, sempre lì ai polpacci... :D Con l'occhio destro invece va leggermente meglio!

    Mi verrebbe da chiederti in che contesti ti capita di conoscere queste persone (online?), dove/come si svolge questa cosa che se lo tirano fuori e ti chiedono di fargli un po**ino (forse vi appartate in macchina?) e cosa tu ti aspetteresti se ti apparti con un semi sconosciuto magari già alla prima uscita, dato che presumo (mi auguro perlomeno) che la cosa sia consenziente.


    La questione "richiesta di sesso orale" un po' mi meraviglia, personalmente di po**ini me me hanno fatti ma non ne ho mai richiesto uno. Certo che se davvero esistono tutti questi uomini che al primo attimo di privacy con una donna se lo tirano fuori e chiedono "me lo su**hi?" è un po' preoccupante la cosa.

    A vent'anni ovviamente consiglierei il trasferimento presso la sede della facoltà. A trent'anni non lo so onestamente... A meno che uno non la prenda come una buona occasione per cambiare vita (specialmente nel caso in cui un'eventualità del genere sia gradita) bisogna però anche valutare i costi di questa scelta, a partire semplicemente dall'affitto nella città in cui ci si trasferisce, e comunque fare lo studente-lavoratore è un bell'impegno.


    Non so, ci sarebbe da ponderare bene un sacco di cose. :)

    Dieci anni sono una fetta di vita importante, non so quanti anni abbiate ma in 10 anni due persone possono anche cambiare molto, specialmente se eravate parecchio giovani quando vi siete messi insieme. Certo, è difficile mettere una pietra sopra ad una fetta di vita così, ma l'unico modo per farlo è tagliare completamente i ponti. Tu sembra che ci abbia messo una gran volontà nel farlo, hai anche cambiato città addirittura; lui forse no, ma se non taglia rimane sempre appeso ad un qualcosa che non può esistere più. Probabilmente si, sarebbe il caso di dirgli in maniera gentile che è il caso di smetterla; se poi una volta ogni tanto ci si becca per caso e ci si fa anche una chiacchierata non c'è niente di male, ma la presenza costante di un ex tutti i giorni non la trovo una cosa "benefica" diciamo, ecco...

    Visto che ti ha detto "scrivimi quando fai qualcosa" io ti consiglierei di inventarti qualcosa da fare per poi invitarla a farlo con te. :D


    Mi spiego meglio; invitarla per un caffè (che comunque ci sta) è una cosa abbastanza "telefonata", cioè voglio dire, se inviti una persona a prendere un caffè è abbastanza ovvio che c'è dell'interesse dietro e che lei lo capisca. Se invece per esempio, boh, sabato prossimo c'è un evento interessante, potresti scriverle "ehi ciao sabato c'è questa roba qui ci vorrei proprio andare, ti va di venirci con me?" è già un altro paio di maniche insomma... :D