Un anno è passato, ce la farò ora?

  • E' passato quasi un anno ed ecco che ora termina l'estate. Si ricomincia e non so se ce la farò.
    Da un lato sono felicissima di ricominciare, di iscrivermi di nuovo all'università.. ho voglia di riprendere in mano i libri, di studiare, ricominciare ad andare avanti nella costruzione del mio futuro. Dall'altra ho paura, ansia che mi sale improvvisamente e per un attimo mi blocca.
    E se sbagliassi di nuovo? E se anche in questo caso avessi intrapreso non la "mia strada"? E poi, scusate, ma cos'è questa benedetta "tua strada" che sbandierano a destra e a manca? Io non lo so, mica l'ho vista, mica ho avuto un'illuminazione! C'è qualcosa che mi spinge a scegliere di nuovo Lettere, per la seconda volta, in un altro ateneo. C'è una vocina che mi dice "Prova a inseguire IL tuo sogno, prova a scrivere e a fare della scrittura il tuo futuro". E ho seguito questa voce, ma di cartelli che dicessero "Federica, alla prossima rotonda gira a destra, quella è la Tua Strada!" nemmeno l'ombra...Cacchio, servirebbero, eccome! Pensavo che dopo quest'anno "sabbatico", dopo 365 giorni di sedute dalla psicologa, di pianti, di "supera le tue paure, Federica", "Vai che ce la fai", "Affronta il tuo passato e sfoga la tua sofferenza, la tua rabbia", la scelta sarebbe venuta da sè in maniera semplice e naturale. Così è stato, sì, però ho ancora dubbi. Pensavo di arrivare alla scelta sicura di me e del mio futuro. E invece non lo sono.
    Si tratta solo di fiducia in me? Temo di non essere all'altezza del mio sogno, forse. Ho paura di rimanere scottata una seconda volta non tanto per me, ma per gli altri. Per i miei che si ritrovano una figlia studentessa modello più confusa che mai, per gli altri che mi vedevano come la ragazza seria e riflessiva e che ora mi guardano poco convinti e mi chiedono "Ma come mai hai smesso lettere e ora la riprendi? Perchè scegli la stessa cosa? Sei strana!" . Affari miei, vorrei rispondere, e invece su a parlare con frasi fatte, luoghi comuni...Ecche, vi devo raccontare la mia vita? Non capireste, no! Temo di deludere le aspettative degli altri e, forse, sotto sotto anche le mie. Eppure mi butto, non voglio bloccarmi.
    Ce la farò? E se invece alle prime lezioni vado in crisi come l'hanno scorso?
    Perchè tanti al primo colpo scelgono giusto senza nemmeno friggersi il cervello con pippe mentali? E' perchè vivono la scelta in maniera più "leggera"? Forse dovrei diventarlo anch'io, un pò leggera, un pò una piuma che va dove tira il vento, ma forse non ne sono capace....
    Non mi piace nemmeno troppo il vento...

    "Vorresti una donna addomesticata e con le ali, invece io ho gli artigli. C’è una Lupa nell’armadio, apri e liberala, falla uscire così respirerà. C’è una Luna Piena che mangerò come un grande formaggio. Sono la Lupa e anche questa notte seguirò il mio istinto." -C. P. Estes- "Non rinnegate la z∙∙∙∙∙a che è in voi, un giorno potrebbe rivelarsi molto utile!" -A. Girard-

  • Ciao Federica,

    innanzitutto ti dico, senza retorica, che a un agosto simile mi sono ritrovato anche io. Non so nemmeno se ne sia uscito, perchè nel frattempo ho avuto altri imprevisti che mi hanno sconvolto la vita peggio di com'era.

    In ogni caso, volevo dirti due cose, che purtroppo non ti aiuteranno, perchè tu in questo momento sei alla ricerca di risposte, di motivi per tirare avanti fino a che questa attesa non finisca, di motivi per rimanere serena in questo mese scarso che ti separerebbe dal nuovo ingresso all'università. Io di queste risposte non so dartene.

    Prima di tutto, ci sono gli altri, le domande degli altri, che accanto alle scelte apparentemente irrazionali non sanno opporre prospettive che seguano l'apparente irrazionalità della mente. In parole povere, le scelte incoerenti, apparentemente tali (perchè io e molti altri, ad esempio, capiamo benissimo te e la tua mente e sappiamo che in te non c'è follia), suscitano la curiosità della gente, e una specie di stupore con cui ti invogliano a farti reagire, in un certo senso. A modo loro, è un tentativo di aiuto, ma non solo questo, è anche un tentativo di forzarti, di riportarti su un' ipotetica "retta via" che spesso palesa la sua incostistenza agli occhi di chi, come te, cerca di trovare la propria strada in maniera del tutto esclusiva, non adattandosi a modelli ma cercando di rinnovare il modello che viene offerto dall' interno.
    Tu sceglieresti lettere per cercare di permeare un ambiente, un mondo, della tua ricchezza; magari qualcun' altro sceglierebbe lettere per rimanere permeato da uno stile di vita da "studente di lettere" che più o meno si vede proposto.
    C'è, quindi, per usare il vento e le piume, chi è felice, orgoglioso di essere piuma, e chi non lo è. C'è piena libertà in entrambi i casi, ma alla fine a te sembra che la libertà sia unilaterale, che stia solo dall'altra parte. Ti sembra che sia così perchè chi ti è più vicino di tutti
    la pensa come chi ti fa domande, ti sembra di essere troppo sola, ma veramente sola, dal momento che non incontri uno come te capace di capire i tuoi dubbi, di percepire la tua incertezza.

    Citazione

    Si tratta solo di fiducia in me? Temo di non essere all'altezza del mio sogno, forse.

    Se anche non lo fossi, poco male. Il silenzio dei parchi, il cielo, i piccioni che ti girano intorno, una bella bevuta d'acqua d'estate non si negano a nessuno. Ci si può sempre consolare dedicandosi alla semplice percezione della natura.

    Citazione

    Affari miei, vorrei rispondere, e invece su a parlare con frasi fatte, luoghi comuni...

    A volte ho risposto così, a volte ho risposto in maniera scostante, altre volte ho risposto con orgoglio: forse non sono mai stato così fiero di me con in questo terzo caso.

    Citazione

    Ce la farò? E se invece alle prime lezioni vado in crisi come l'hanno scorso?

    Io personalmente ho lasciato per la seconda volta. Voleva dire che non ero ancora pronto per affrontare una simile esperienza.
    Quando poi è capitata la terza volta, ho fatto violenza su me stesso: non è servito, e non ho esitato a chiedere un "aiuto" che pare stia dando alcuni frutti.
    Mi è cresciuta la barba, ho visto amici laureati, altri amici sviluppare capacità che prima riconoscevo mie, e io sento ancora dolore. Spesso però capita di non sentire dolore, e, per uno come me, non sentire dolore vuol dire essere felice. E' allora che rifletto e mi dico: tutto è servito.

    Ovviamente la mia vita è "studiocentrica", di conseguenza queste felicità sono legate ad aspetti della mia mente, a crescite intellettuali che erano un mio sogno.

    Citazione

    Perchè tanti al primo colpo scelgono giusto senza nemmeno friggersi il cervello con pippe mentali? E' perchè vivono la scelta in maniera più "leggera"?

    Forse qui il fattore principale è il modo in cui sei cresciuta. Non c'entrano fattori ambientali come vengono intesi comunemente, c' entri solo tu in relazione con gli altri. E' una cosa che non poteva avvenire diversamente, però non è una cosa di cui puoi rimproverarti.

    Io, quando mi capita di pensare "e se fossi cresciuto diversamente?", penso subito ai tratti di me che mi piacciono e a cui avrei dovuto rinunciare. E' allora che divento addirittura folle: meglio soffrire che essere diverso in quei tratti!

  • Ciao Turtle,
    grazie per quello che hai scritto. Tu dici che non mi avresti aiutato e invece, sai, lo hai fatto. :)

    Quoto tutto quello che hai detto. Spesso mi chiedo se fossi cresciuta diversamente, insomma perchè sono così? Così complicata, così diversa dagli altri, così "strana" agli occhi di chi non mi conosce, facile al giudizio degli altri? Beh, prima era un problema, ma ora sono fiera di come sono, nel profondo e realmente.
    Il problema è che questa sicurezza a volte vacilla di fronte a chi mi guarda con faccia stranita per via della mia scelta. E ti assicuro che sono in tanti. Purtroppo non posso pretendere di diventare un incredibile Hulk, sicura di me, dopo 19 anni passati a chiedermi cosa avevo di sbagliato e a sognare o sperare di diventare "normale".

    E' questo forse che mi chiedo. Riuscirò mai a non avere dubbi? Ad affrontare sempre a testa alta chi c'è là fuori e è così diverso da me? A rispondere con orgoglio a chi non mi capisce?

    Io sono fiera di me e del mio "non adattarmi" ai luoghi comuni che circolano in giro, sono fiera di pensare con la mia testa e di essere anche "strana" agli occhi degli altri. Sono felice di me stessa, vorrei solo che questa felicità, questo amore che sento verso di me giungesse anche agli altri.

    Sono convinta della mia scelta e felice di rincorrere e seguire il sogno che ho fin da bambina e che ho tenuto nascosto per anni per paura del giudizio altrui. Vorrei solo riuscire a comunicare agli altri questo mio orgoglio, questa mia sicurezza. E non vacillare anche solo per un attimo di fronte a quegli occhi spalancati e a quei visi ben poco convinti.

    In sostanza non ho dubbi quando sono con me, ma ho dubbi quando esprimo me stessa agli altri. Penso sia questa la conclusione.

    In ogni caso, grazie davvero turtle! Ti sento molto più sereno rispetto al MP di qualche tempo fa, sono contenta! :)

    "Vorresti una donna addomesticata e con le ali, invece io ho gli artigli. C’è una Lupa nell’armadio, apri e liberala, falla uscire così respirerà. C’è una Luna Piena che mangerò come un grande formaggio. Sono la Lupa e anche questa notte seguirò il mio istinto." -C. P. Estes- "Non rinnegate la z∙∙∙∙∙a che è in voi, un giorno potrebbe rivelarsi molto utile!" -A. Girard-

  • Amelie...io credo che la vita debba essere presa con molta filosofia!
    Premetto anche io ero come te!..tante domande..mille risposte incompiute,proiettato in un futuro utopico...perdevo di vista il presente.
    Inseguire una meta,che spesso è solo frutto di quacosa che vorremmo....ma che non ci fa perdere noi stessi.
    E' bello..quello che scrivi,perchè infondo si sente la volonta e una forma di reazione,quindi uno stimolo. Non avere paura di nulla..vivi con molta leggiadria,lascia che tutti pnsieri scivolino,mentre tu applichi tutto quello che senti dentro! Io ho passato un estate che non scorderò mai..infernale direi,ma ho ripreso in mano..la mia vita..mi trovo a tornare a lavoro e addirittura ad averne un secondo per poter aiutare nelle spese di Casa nel momento in cui sono tornato dopo la mia passata esperienza!
    vivi con tutta serenità...il fututo è giorno dopo giorno..guardare troppo avanti spesso fa male...
    Ale!

    NON TI CURAR DI LORO...MA GUARDA E PASSA...

  • Hai ragione su tutto Ale! Seguirò i tuoi consigli! :D
    Nell'ultimo anno ho imparato a vivere con più tranquillità il mio futuro...è che a volte i dubbi e il modo di essere "di un tempo" ritornano..Insomma non si può cancellare radicalmente ciò che si è stato prima, no? Fa parte di noi!

    In ogni caso, GRAZIE mille, davvero! :friends:

    "Vorresti una donna addomesticata e con le ali, invece io ho gli artigli. C’è una Lupa nell’armadio, apri e liberala, falla uscire così respirerà. C’è una Luna Piena che mangerò come un grande formaggio. Sono la Lupa e anche questa notte seguirò il mio istinto." -C. P. Estes- "Non rinnegate la z∙∙∙∙∙a che è in voi, un giorno potrebbe rivelarsi molto utile!" -A. Girard-

  • Hai ragione su tutto Ale! Seguirò i tuoi consigli! :D
    Nell'ultimo anno ho imparato a vivere con più tranquillità il mio futuro...è che a volte i dubbi e il modo di essere "di un tempo" ritornano..Insomma non si può cancellare radicalmente ciò che si è stato prima, no? Fa parte di noi!

    In ogni caso, GRAZIE mille, davvero! :friends:

    Di nulla Amelie...penso di aver detto cose semplici...ma che spesso nel corso della vita si smarriscono purtroppo!
    Se ti sono servite..fanne tesoro..perchè a me sono servite...
    il passato bello o brutto che sia..fa parte di noi....ma come si dice il bello deve ancora arrivare.... ;)

    NON TI CURAR DI LORO...MA GUARDA E PASSA...

  • Anche tu, come me, hai paura di quello che succede dopo un tranguardo. :rolleyes:

    Se un anno è passato, ci riuscirai anche in questo. :D
    Togli i ma e i se, e vola, perchè il vento ti porta in un cielo sconosciuto, ma che può essere pieno di belle sorprese.

    Leggi il mio post dopo un traguardo c'è n'è un altro nella sezione verso la guarigione.

    :friends:

  • a volte i dubbi e il modo di essere "di un tempo" ritornano.. Insomma non si può cancellare radicalmente ciò che si è stato prima, no? Fa parte di noi!

    Sì si può cancellare, basta non spaventarci quando questi pensieri e modi di essere del passato, ritornano.
    Si accolgono questi pensieri, si accettano e poi se ne vanno via da soli.
    Se ne vanno dopo che si è cercato di trasformarli in positivi.
    Tu ci stai riuscendo. :)

  • Eccomi qua a riprendere il mio vecchio thread.

    Non è un gran periodo per me, questo. L'altra sera ho avuto un forte attacco di panico e in questi giorni l'ansia mi assale un pò. Cerco comunque di mantenerla sotto controllo, attraversi alcune "tecniche" che la psicologa mi ha insegnato in terapia.
    Ho iniziato la nuova università da due settimane, le lezioni mi interessano anche, però...però...

    Ho voglia di urlare, di piangere e prendere tra le mani qualcosa e spaccarla! Ho voglia di sfogare ciò che sento dentro, ma rimango qua inerte. Sono delusa da me, da come sono, da come mi comporto, dal mio vagare che sembra non servire a nulla, dal mio prendere continuamente cantonate nelle scelte e nelle relazioni con gli altri.
    Sono stanca. Di fingere con gli altri che vada tutto bene, di essere legata ad un passato che non riesco a cancellare, a giudizi che rimangono avvinghiati dentro di me come un cancro. Sono stanca e rabbiosa.

    Come si fa a trovare sè stessi, ragazzi? Come si fa a capire cosa davvero e realmente si vuole?
    Io so cosa vogliono i miei genitori, cosa hanno sempre voluto. So quali sono le loro convinzioni, quali i loro pilastri.

    E io? Dove sono io? Forse ho sbagliato ancora, non lo so. L'idea di perdere di nuovo un anno mi spaventa un pò.
    Vorrei solo andarmene in un'altra città. Lontana. E ricominciare da zero, radere al suolo tutto ciò che prima è stata la mia non-vita e buttare via la maschera. Non so per costruire cosa, però.

    Temo di aver scelto solo per mettere tranquilli i miei genitori, o meglio, quel "genitore-giudice" interiore che sento dentro di me e che mi giudica ogni qualvolta mi discosto da ciò che i miei pensano e vorrebbero.

    Ho paura, molta, ma non so bene di cosa. Di perdermi forse o di essermi già persa e di non riuscire più a ritrovarmi. Di non costruirmi un futuro, di continuare a vagare senza meta nè progetti.

    In queste condizioni non riesco nemmeno a studiare bene. Non mi interessa. Mi sento spenta, non davvero appassionata a quello che faccio, non coinvolta. Come se non fosse la mia vita questa.

    Cosa c'è che non va in me?

    Scusate la confusione del post, forse avrei dovuto postarlo in "Vita in famiglia" o nella sezione dedicata all'ansia, ma nella mia testa non c'è più ordine da un pezzo.

    "Vorresti una donna addomesticata e con le ali, invece io ho gli artigli. C’è una Lupa nell’armadio, apri e liberala, falla uscire così respirerà. C’è una Luna Piena che mangerò come un grande formaggio. Sono la Lupa e anche questa notte seguirò il mio istinto." -C. P. Estes- "Non rinnegate la z∙∙∙∙∙a che è in voi, un giorno potrebbe rivelarsi molto utile!" -A. Girard-

  • Cara Amelie...non conosco la tua situazione precedente, ho letto qualcosa qua e là, ma mi esprimerò soltanto per quello che scrivi e che traspare da questo tuo post.

    Innanzi tutto un gran caos, una accellerazione di sensazioni che ti si alternano dentro e che non riesci ad esaminare con calma.

    Capisco che hai fatto la scelta di riprendere l'università, dici che le lezioni ti interessano e subito dopo ti domandi se non hai fatto questa scelta per compiacere in qualche modo i tuoi genitori.

    Poi continui ad interrogarti su cosa vuoi veramente, come se fosse facile per tutti averne la certezza. Molte delle scelte che si fanno sono prese in considerazione del momento che stiamo vivendo, delle necessità e priorità immediate, poi...piano piano si arriva ad intravedere una specie di meta e su quello si imposta via via il nostro cammino..

    Concediti il tempo e la tranquillità per provare con calma il percorso che hai scelto, non aspettarti di star bene domani o dopodomani, prova ad apprezzare o quantomeno a vivere senza pregiudizi le cose che hai deciso di intraprendere.

    Dimentica per un attimo questo rapporto tormentato con i tuoi genitori, che tanto...quello ti seguirebbe ovunque, anche cambiando città, anche radendo al suolo tutto il tuo vissuto.(Se mai fosse possibile farlo).

    Poi...ci saranno sicuramente tanti aspetti di esso che in seguito comprenderai meglio e forse rivaluterai.

    Soprattutto non aspettarti soluzioni immediate. Nella vita non esistono..almeno per quanto ho potuto sperimentare di persona.

    Oggi ti sembra tutto terribile...il tempo, se te lo concederai, smorzerà molti spigoli.

    E forse troverai delle risposte e forse no.

    Ma non avvelenarti il presente con troppi interrogativi, cerca di vivere le piccole cose, dare un significato ad ogni momento per quello che è, senza per forza volerlo definire o incasellare in qualche contesto.

    Soprattutto...concediti e perdonati la possibilità di sbagliare una volta, due, tre, tutte quelle che servono...
    Tutti sbagliano sai, anche quelli che hanno i pilastri...

    Ma non pensare di avere sbagliato senza averci provato dando la giusta attenzione a quello che stai facendo oggi.


    Auguri

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