Fermo restando che i nostri problemi ce li portiamo dietro ovunque e che da essi non si puo' scappare, perche' non ci pensi sul serio ad andare a vivere altrove? E' una cosa che puo' aiutare parecchio. Io penso di essere nato davvero quando dodici anni fa andai a vivere lontano da casa per iniziare l'universita' (e da allora ho vissuto in cinque citta' differenti), prima avevo mille condizionamenti, genitori, fratello, vicini di casa eccetera. Andare a vivere per conto mio mi ha aiutato a riscoprire me stesso, oltre ad aver contribuito a formare il mio carattere.
Non sentirti in colpa, o debitrice nei confronti dei tuoi genitori (mi sembra di capire che vivi ancora con loro?) perche' la loro vita la hanno vissuta, e la tua appartiene solo a te.
Coraggio.
Ci sto seriamente pensando e proprio ieri sono tornata da quattro giorni trascorsi a Roma, città che mi ha conquistata. Sono partita da sola alla volta di questa avventura con un pò di ansia...ero curiosa di mettermi un pò alla prova e..che dire, sono rimasta stupita! Da tempo non stavo così bene, serena con me stessa. Anche se la confusione sull'università continuava ad accompagnarmi io mi sentivo davvero io, avevo in mano la mia vita. Ho girato da sola, mi sono fatta gli itinerari, non mi sono mai persa e anzi, ho pure incontrato persone nuove...insomma, ho preso e fatto, non solo pensato come facevo in passato.
Pensare che un anno fa uscire da sola di casa mi creava ansia e prendere il treno per Milano attacchi di panico, sono rimasta davvero stupita da me stessa. Salendo sul treno del ritorno mi è salito il magone. Ho dovuto lasciare là la libertà e la serenità che avevo trovato e sono ripiombata in questa realtà, in cui vivacchio.
I miei genitori non condividono questi miei pensieri (che tra l'altro non mostro eccessivamente ben conoscendo il loro modo differente di vedere le cose) e già mi hanno detto che a Roma potrò andarci solo quando lavorerò. Ora è impossibile. Che fare quindi?
Per ora aspetto e vivacchio, tentando di andare avanti e facendo cose che non mi gratificano, come un automa.